banda http://blografando.splinder.com

giovedì 10 gennaio 2008

Lgbt: domani assemblea gay e lesbiche Pd su lavori delle commissioni nazionali statuto e manifesto valori.

Domani 11 gennaio alle ore 15.30, presso la 'Sala 8 Marzo' in Via Palermo 12, si riuniranno i gay e le lesbiche del Partito Democratico.

All’ordine del giorno ci sarà la valutazione del lavoro delle Commissioni nazionali Statuto e Manifesto Valori, e le prospettive politiche di un lavoro comune sui temi legati ai diritti civili".

Lo comunicano in una nota Anna Paola Concia, del Coordinamento politico del PD, e Andrea Benedino, della Commissione Valori del Partito Democratico.

Sphere: Related Content

La solitudine dei campi di cotone, dramma emblematico di Koltès, al teatro di Romanengo.

(Cremona online) «Se lei se ne va in giro a quest’ora e in questo posto desidera qualcosa che non ha e questa cosa io gliela posso dare».
Con questa frase folgorante si apre uno dei testi teatrali più sconvolgenti e misteriosi del secolo scorso. Un incontro fra un venditore (dealer), Michele di Mauro, ed un compratore, Fulvio Cauteruccio, che si incontrano in una notte in un luogo indefinito per un commercio di cui non verrà mai rivelato l’oggetto: forse l’amore, forse qualcosa di illegale, forse il tempo, forse l’anima...
In un dialogo serrato che è una sfida, i due attori si cacciano e si cercano come belve, inseguendosi in labirinti verbali violenti come uno scontro fisico.
In un dialogo che potrebbe durare all’infinito, in un fiorire di allegorie fantasmagoriche. Parole che sono musica, musica delicata che tocca e stravolge l’anima con disperata necessità di affetto.
Il teatro di Koltès (1948-1989), drammaturgo francese, è popolato da figure simboliche che, pur trovandosi al di fuori del tempo storico, hanno molto da dire sul mondo contemporaneo. Questo spettacolo affronta direttamente il dramma dell'emarginazione, della solitudine, della perdita d'identità (emblematica è a tale proposito l'impossibilità di comprendere chi sia la vittima e chi il carnefice, in una sfida in cui le parti si invertono in continuazione).
Un testo che vive della straordinaria potenza della parola, cifra paradossale dell'incomunicabilità, che allontana irrimediabilmente gli uomini; ma è sempre attraverso il linguaggio che siopera la trasformazione della violenza in poesia.

«Nella solitudine dei campi di cotone» è stato rappresentato per la prima volta in Italia nel 1992 proprio da Piccolo Parallelo. La versione di Kripton – Egumteatro, cioè la formazione teatrale che unisce i registi Annalisa Bianco e Virginio Liberti, ha visto tre allestimenti di grande successo realizzati in luoghi della quotidianità: in un bar al Mittelfest di Cividale del Friuli, in un cortile della Casa del Popolo a Montalcino, in un frantoio a Radicondoli.
La versione teatrale è la sintesi di questo viaggio nei luoghi della vita: uno spettacolo emozionante perché spettacolo sulla vita.
Ingresso 10 euro (con Tessera Club Teatro 8 euro).Info: 0373.729263. Apertura cassa ore 19.30.

Sabato 12 gennaio, ore 21, auditorium Galilei, Romanengo
Compagnia Krypton – Egumteatro
Nella solitudine dei campi di cotone
di Bernard-Marie Koltès
traduzione Anna Barbera
Con: Fulvio Cauteruccio e Michele Di Mauro
Regia: Annalisa Bianco e Virginio Liberti

Sphere: Related Content

Jessica Alba contro Zac Efron.

zac efron 5(Gossipblog) Gli ormoni della gravidanza di Jessica Alba la rendono parecchio acida. Da qualche tempo evita di farsi fotografare dai paparazzi e recentemente se l’è presa con Zac Efron.

Durante un’intervista alla rivista Elle ha raccontato del suo incontro con l’idolo di High School Musical e visto anche nel film Hairspray.

“Ho incontrato Zac Efron ai Teen Choice Awards, sembra un bambino con un sacco di trucco. L’ho guardato ed ho pensato: -Ommioddio, sei solo un bambino-”.

In effetti Jessica Alba, 27 anni, ha recentemente dichiarato di sentirsi vecchia. E Zac Efron ne ha solo 21. Un cucciolo praticamente.

Fonte: News.Com

Sphere: Related Content

Berlusconi evasore per 102 miliardi di lire: assolto !

(Dagospia) Silvio Berlusconi ha dovuto affrontare un processo fiscale, durato quattro anni, che si è chiuso con una trionfale assoluzione, stranamente mai pubblicizzata. A svelarlo è Pietro Pilello, il commercialista intercettato dai pm di Napoli che indagano su appalti tv e tentate corruzioni di parlamentari.
Al telefono con Agostino Saccà, il 18 settembre scorso, Pilello spiega di essere anche giudice "della prima commissione tributaria di Milano, la più importante". E dice di aver "ricordato" a Berlusconi "una vecchia cosa, una cosa grossa che gli avevo fatto": lo avrebbe salvato da "una persecuzione", mandandogli "un documento attraverso Donato Giordano", avvocato ed ex assessore forzista.
Pilello, in effetti, è giudice tributario a Milano dal 1996 e dall'aprile scorso è alla prima commissione provinciale. Proprio i suoi archivi custodiscono l'assoluzione tenuta segreta. Tutto parte dalle indagini dei pm milanesi sul conto svizzero All Iberian, la tesoreria occulta della Fininvest. Nel '97 la Finanza scopre che quel forziere è stato alimentato con soldi personali di Berlusconi (il suo deposito fiduciario numero 500).
Accusato di aver nascosto "movimenti con l'estero per 182 miliardi di lire", il Cavaliere rischia una multa di 27 miliardi. Il Fisco deposita tutte le prove raccolte dai pm, le stesse che poi convinceranno anche la Cassazione penale a dichiarare che i reati sono prescritti, ma Berlusconi "non può dirsi innocente". Il 18 ottobre '99, invece, la prima commissione azzera l'accusa: i soldi furono "monetizzati da intermediari italiani" per cui - stando a una "circolare del '94" - toccava a loro, non a Silvio, dichiararli.
Mentre i verbali dei portavalori che trasportarono i miliardi in Svizzera, secondo la sentenza firmata dal commercialista-giudice Angelo Pennati, sono "semplici testimonianze non ammesse nel processo tributario". Nel gennaio 2000 il Fisco torna a chiedere in appello una dura condanna. Ma il 14 dicembre l'ufficio Imposte di Milano 1 fa dietrofront, comunicando di aver accolto una "sanatoria delle irregolarità formali" chiesta da Berlusconi. E fino ad allora bocciata dallo stesso ufficio fiscale. Così il 15 aprile 2001 la commissione regionale d'appello decreta "l'estinzione" del caso.

Sphere: Related Content

Unioni gay, Bernardini e Rovasio: e' ora di smetterla di considerare le unioni gay attacchi minacciosi alla famiglia fondata tra uomo e donna.

Basta con questi atteggiamenti omofobici delle gerarchie teocratiche vaticane.
Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani e Sergio Rovasio, Segretario Generale Gruppo 'Socialisti e Radicali – Rnp'.

Che il Papa ci dica un giorno si e l'altro pure che il matrimonio è un istituto che deve essere celebrato tra uomo e donna è cosa risaputa e, francamente, non riusciamo a capire dove sta la notizia. Ma dire che vi sarebbero 'attacchi minacciosi alla famiglia fondata tra uomo e donna', evidentemente riferiti alle unioni gay o al matrimonio tra due persone dello stesso sesso, è fatto da ricondurre ad un tipico atteggiamento omofobico.

Due persone che si amano e che desiderano unirsi in matrimonio o in Pacs, indipendentemente dal fatto che siano dello stesso sesso oppure no, non è cosa da giudicare come 'attacco minaccioso' a chicchessia e la chiesa farebbe bene a smetterla con queste frasi false e offensive verso le persone glbte

Sphere: Related Content

Internet e il turismo gay tra i temi dei convegni di NoFrills. Appuntamento a Bergamo il 15 e 16 febbraio.

(Guida viaggi) Si comincia a delineare il programma della prossima edzione di NoFrills che, anticipando rispetto allo scorso anno, si terrà, come di consueto, a Bergamo i prossimi 15 e 16 febbraio. Nella giornata di venerdì 15 febbraio sono previste le presentazioni di Best Tours e Press Tours e alcuni convegni che tratteranno i seguenti temi:

  • Il nuovo pacchetto turistico, lavori in corso nella Ue;
  • Inevitabilmente Internet;
  • Il turismo è anche gay. Come comunicare a questo target?;
  • La psicologia del colore, un nuovo modo di capire la clientela.

Sphere: Related Content

Johnny Depp, gioventù da rocker sexy. Rivelazioni dell'attore a "Rolling Stone".

In attesa di verderlo al cinema il 22 febbraio con "Sweeney Todd" la nuova favola musicale di Tim Burton, Johnny Depp compare sulla copertina di Rolling Stone Usa come un musicista dannato e sexy. E in effetti la passione per le sette note l'attore l'ha sempre avuta colpa di "uno zio predicatore". Depp ha cominciato a suonare in una band a soli 13 anni e la prima canzone che ha cantato con la chitarra è stata "Smoke on the Water" dei Deep Purple.
"Ho iniziato a suonare da ragazzino - racconta Depp- ho imbracciato la chitarra ed ho cominciato a strimpellare. La prime due canzoni che ho cantato le ricordo ancora: 'Smoke on the Water' dei Deep Purple e '25 or 6 to 4' dei Chicago. Mentre il brano che ho eseguito pubblicamente è stato 'Stairway to Heaven' dei Led Zeppelin, scritta dal chitarrista Jimmy Page".
Johnny forse mirava in alto, di sicuro la figura del rockstar maledetto e sexy lo affascinava. E' per questo che ha messo su la prima band a soli tredici anni. "Ho riunito alcuni ragazzi che abitavano vicino casa mia - ha confessato l'attore -. Conoscevo un tizio che poteva fornici gli strumenti e le luci per esibirci. Così ho coinvolto anche lui nel progetto. Ci siamo esibiti in diversi party suonando qualsiasi cosa dai Beatles ai Led Zeppelin, dai Cheap Trick ai Devo. E' stata un'esperienza esaltante, mi sentivo libero".

Non sono stati i genitori di Johnny a inculcargli la passione per la musica: "Avevo uno zio predicatore, che era anche un musicista consumato. Così ogni domenica in chiesa andavo a trovarlo e quando lui pronunciava le parole 'Hallelujah, brothers and sisters' attaccavamo a suonare con 'Stepping on the Clouds'. Che bello che era vedere mio zio con la chitarra che suonava queste canzoni assieme al suo gruppo gospel".
E non è finita qui. L'amore per la musica è così forte che Johnny ha addirittura ritratto la compagna Vanessa Paradis sulla dell'album, "DivineIdylle".
Dalla musica al cinema. C'è grande attesa attorno "Sweeney Todd" in cui Tim Burton torna a dirigere Johnny Depp nell’adattamento cinematografico del musical omonimo di Stephen Sondheim. Depp interpreta il ruolo di Sweeney Todd, un uomo mandato in prigione ingiustamente, che giura vendetta non solo per la crudele punizione che ha ricevuto ma anche per le conseguenze devastanti che sua moglie e sua figlia hanno dovuto sopportare. Quando riapre il suo salone di barbiere, Sweeney si trasforma nel demonio di Fleet Street che “taglia la gola alle persone mentre fa loro la barba senza che di queste si sappia mai più nulla.” Nel film recita anche Helena Bonham Carter nel ruolo di Mrs. Lovett.

Sphere: Related Content

Vergognoso! Deputati peccano di avarizia. Nove euro a testa per vittime Thyssen.

(TGCom) I deputati organizzano una raccolta per le vedove e gli orfani dei morti nel rogo della Thyssenkrupp, ma versano a testa solo 9 euro. La colletta era iniziata prima di Natale e aveva raccolto 1300 euro. Preoccupati per la gogna mediatica, i deputati hanno rimesso mano al portafogli, così la cifra è salita a 6mila euro. Somma misera, tanto che i gruppi parlamentari sono intervenuti. Risultato: dopo l'Epifania la raccolta è arrivata a 12.500 euro.

Riporta Il Giornale che alla Camera 630 deputati, per iniziativa dell'onorevole Roberto Poletti (Verdi) e Maurizio Bernardo (FI), sono stati chiamati a partecipare ad una sottoscrizione di aiuto per le vedove e gli orfani degli operai morti nel rogo dell'acciaieria Thyssenkrupp di Torino. La partecipazione, però è stata tutt'altro che di massa. Gli onorevoli, prima di andare in vacanza per Natale, avevano versato complessivamente 1300 euro. Poi, minacciati dai promotori di essere dati in pasto alla stampa, la somma raccolta è quadruplicata fino a raggiungere 6mila, poco più di 9 euro e mezza a testa.

Colletta misera, tanto da far intervenire i gruppi parlamentari. Risultato: dopo l'Epifania la cifra ha raggiunto la soglia dei 12.500 euro. Anche i gruppi che non hanno ancora versato hanno promesso di contribuire presto, come molti dei singoli deputati che erano assenti all'appello.

L'imbarazzo alla Camera è cresciuto quando si è scoperto di aver fatto una colletta di molto inferiore a quella organizzata dai dipendenti di Montecitorio che hanno un'associazione chiamata "Gruppo di solidarietà" che ogni anno organizza una raccolta interna di fondi da devolvere in beneficenza. Più della metà partecipa versando la paga di una giornata lavorativa o di mezza: ogni anno raccolgono tra i 25 e i 35mila euro.

All'indomani della tragedia della Thyssenkrupp, infatti, gli animatori del Gruppo hanno inviato un primo aiuto concreto alle famiglie delle vittime. Due deputati, il verde Poletti e Bernardo di Forza Italia hanno scoperto l'iniziativa e hanno deciso di promuoverla tra i colleghi a cui hanno indirizzato una lettera perchè gli onorevoli contribuissero alla raccolta benefica "poichè - si legge - questo tragico evento non può lasciare inerti le nostre coscienze e siamo certi che avremo la vostra solidarietà".

Ma Poletti e Bernardo sono andati oltre: hanno fatto massiccia porpaganda in Transatlantico fino alla chiusura natalizia, quando hanno scoperto che la cifra complessivamente raccolta era di appenna 1300 euro. I due deputati hanno allora moltiplicato gli appelli e avvertito che se i giornali fossero venuti a sapere di quanto accaduto la Camera avrebbe fatto una figuraccia.

A poco è valso lo sforzo, la somma raccolta è salita di poco, prima a 6mila euro poi, dopo l'Epifania, ha raggiunto i 12.500 euro grazie alla sottoscrizione in extremis dei gruppi parlamentari, i singoli invece continuano a latitare. Il verde Poletti inizia però a spazientirsi: "Se non i miei colleghi non si svegliano, renderò pubblici i nomi".

Sphere: Related Content

Moda. Pitti immagine uomo apre all'insegna degli anni '70.

(La7) A Firenze inaugurata la 73esima edizione della rassegna dedicata al pret-à-porter maschile. C'era anche Gianni Morandi.
---

Sphere: Related Content

Mancuso "sgrida" Ramazzotti e Caldarola lo difende. Dichiararsi etero non è una colpa: Parità va bene, supremazia no.

(Apcom) - Il presidente dell'Arcigay Aurelio Mancuso ha rimproverato Eros Ramazzotti perché in una intervista ha negato di essere gay. Ma il deputato del Pd Peppino Caldarola non ci sta, e invia attraverso il suo blog una lettera a Mancuso: "Confesso che non capisco - ascrive l'esponente democratico -. Ho sempre pensato che noi etero dovessimo difendere i gay dalle discriminazioni affermando una parità fra le diverse scelte sessuali. Lo penso, ovviamente, tuttora. Non capisco perchè debba essere una colpa, invece, dichiararsi etero. Questa è l'accusa che fai a Ramazzotti. O tu credi che Ramazzotti menta, ma avrà pur diritto di celare la propria sessualità e tu non hai il diritto di svelarla. O Ramazzotti non mente e tu non hai il diritto di rimproverarlo per la sua scelta etero. Amico mio - conclude Caldarola - mettiamoci d'accordo. La parità va bene, la supremazia no, nè la nostra nè la vostra. Un caro saluto".
---

Ndr. E Mancuso vorrebbe fondare un partito gay fatto "solo da gay" e magari come lui... Oh povera Italia e poveri noi gay... (Aspis)
---

Vedi anche
Ennesima polemica sulla presunta omosessualità del cantante. "Ramazzotti non sei gay? Meglio per noi!". Aurelio Mancuso contro Eros Ramazzotti.

Eros, no a Sanremo e vendite record. e2 disco italiano più venduto nel 2007.

Sphere: Related Content

Unioni civili. Attacco del Papa a Veltroni: No attacco famiglia.

"Gli enti locali la sostengano"
(TgCom)Le pubbliche amministrazioni non devono assecondare gli attacchi "insistenti e minacciosi" contro l'istituzione della famiglia, fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Lo ha affermato papa Benedetto XVI, ricevendo in Vaticano Walter Veltroni, in qualità di sindaco di Roma. Con le sue parole, il pontefice è apparso riferirsi alle discussioni sul registro per le unioni civili avvenute nella giunta comunale di Roma.
---
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 10 gen - ''Rispetto e sostegno per la famiglia fondata sul matrimonio'': ricevendo oggi in udienza in Vaticano le autorita' civili del Lazio, il sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente della Provincia Enrico Gasbarra e quello della Regione Piero Marrazzo, papa Benedetto XVI ha richiamato l'''importanza prioritaria'' della difesa del valore della famiglia dagli ''insistenti e minacciosi attacchi e incomprensioni nei confronti di questa
fondamentale realta' umana e sociale''.
Il pontefice, parlando agli amministratori presenti nella sala Clementina del Palazzo Apostolico, ha richiamato il suo recente messaggio per la Giornata mondiale della pace: ''La famiglia naturale - ha ripetuto -, quale intima comunione di vita e d'amore, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, costituisce 'il luogo primario dell''umanizzazione' della persona e della societa'', la 'culla della vita e dell'amore'''. ''Purtroppo'', ha aggiunto, ''vediamo ogni giorno quanto siano insistenti e minacciosi gli attacchi e le incomprensioni nei confronti di questa fondamentale realta' umana e sociale''.
Il pontefice ha quindi avvertito le autorita' del Lazio: ''E' quanto mai necessario che le pubbliche amministrazioni non assecondino simili tendenze negative, ma al contrario offrano alle famiglie un sostegno convinto e concreto, nella certezza di operare cosi' per il bene comune''.
Per papa Benedetto, il tradizionale incontro di inizio anno con le autorita' del Lazio e' l'occasione per ''riflettere su alcune materie di comune interesse e di grande importanza e attualita', che toccano da vicino la vita delle popolazioni di Roma e del Lazio''. ''Cambiano i tempi e le situazioni - ha osservato il pontefice -, ma non si indeboliscono e non si attenuano l'amore e la sollecitudine
del Papa per tutti coloro che vivono in queste terre, tanto profondamente segnate dalla grande e vivente eredita' del cristianesimo''.

Sphere: Related Content

Pitti Uomo. «Rincorrere i gay? Ormai sono fuori moda». Coming out dei 6267, Tommaso Aquilano e Roberto Raimondi.

(Il Corriere della Sera) Cominciano loro. Sono i primi a sfilare al Pitti W Woman Precollection: i 6267.
«Veramente qui nacque tutto: le sfilate, la moda, il prêt à porter. Semmai è un dovuto ritorno di un mondo che deve molto a Firenze», dicono i «ragazzi», alias Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi.
Le «pre-collezioni» sono le linee che gli stilisti producono qualche mese prima delle sfilate. Sono insomma i capi più commerciali.
Quelli che andranno in vendita. Ma i 6267 si sono spinti un po' più in là: così la ricercatezza dei dettagli e dei ricami suggerisce più che un'ispirazione da passerella: fra la Russia degli zar e l'armata Rossa. Lunghi paletot a terra e ricami di cristalli da zarina.
Grisaglie maschili e chiffon leggeri.
«Perché non l'uomo? Per carità non siamo capaci. È troppo difficile. Rischi di essere o troppo serio o troppo frocio. E non va bene. Pochi sanno fare bene il maschile. Tutti rincorrono la clientela gay, ma non è quella giusta.
Perché non si affeziona, segue solo le mode. Quando sei troppo di moda non sei più di moda. Gli omosessuali sono così. Noi possiamo dirlo, perché lo siamo».

Sphere: Related Content

Cdl all´assalto: Pecoraro vada via

Chiti in aula alla Camera, la destra attacca Prodi assente. Oggi al Viminale vertice sull´ordine pubblico.

(Concetto Vecchio - La Repubblica) «Le critiche a Prodi sono ingiuste, il premier è personalmente impegnato a risolvere l´emergenza. In questo momento prevalga la coesione di tutti». Il ministro Vannino Chiti, chiamato a riferire alla Camera sulle misure adottate dal governo per affrontare l´emergenza monnezza, parla in un´aula semideserta, presenti soltanto pattuglie di deputati di Forza Italia e del Pd: per il resto un vuoto desolato. Anche Chiti è solo ai banchi del governo, non c´è Prodi, non c´è Pecoraro Scanio, e soprattutto l´assenza del presidente del consiglio attirerà le fortissime critiche del centrodestra. «Un oltraggio al parlamento», lo definirà il deputato azzurro Osvaldo Napoli. Nei confronti del ministro per l´ambiente Pecoraro Scanio Sandro Bondi (Forza Italia) ha annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia per essersi opposto alla realizzazione dei termovalorizzatori in Campania: «Non può restare un minuto in più al suo posto». Una richiesta che ha compattato la minoranza: a favore del documento si è detto anche il leader udc Casini. In serata palazzo Chigi ha solidarizzato con il ministro verde.
Chiti ha spiegato che non è il momento di fare polemiche, e riferendosi alla posizione del governatore Bassolino ha aggiunto che «verrà il tempo in cui, fuori dall´emergenza, bisognerà valutare le responsabilità». Quindi l´appello ai cittadini campani, affinché isolino la camorra, e l´annuncio che saranno sciolti per inadempienze e incapacità nove consorzi per lo smaltimento dei rifiuti, cinque in provincia di Napoli, quattro nel Casertano. La Lega è soprattutto preoccupata del fatto che i rifiuti possano prendere la via delle regioni del Nord, non raccogliendo così l´appello all´unità nazionale lanciato ieri da Prodi. Oggi al Viminale un vertice sull´ordine pubblico convocato dal ministro dell´interno Giuliano Amato.

Sphere: Related Content

E' già tempo di carnevale. Venezia ne organizza sei tutti insieme.

(Tuzone) “Sensation: 6 sensi per 6 sestieri”: è questo il tema per il prossimo Carnevale di Venezia. Un carnevale da sentire, vedere, gustare, toccare, immaginare. Il format della manifestazione più popolare in Italia è stato presentato al Casinò di Venezia, dal direttore artistico, Marco Balich. Un carnevale nuovo, che investe i cinque sensi più uno - la mente, sede dell’anima, ha specificato Balich - sensi che troveranno posto uno per ogni sestiere di Venezia. Sarà un format ripetitivo, che servirà a creare una immagine forte e consolidata del Carnevale di Venezia, vendibile all’estero e fruibile da veneziani e turisti. Un concept, quello presentato da Balich, che non dimentica la terraferma e che vede in Mestre e Marghera due location che sapranno attrarre un pubblico numeroso.
Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha elogiato l’idea di Marco Balich e della neonata società Venezia Marketing & Eventi, che per la prima volta è chiamata a organizzare le manifestazioni cittadine. Il programma, ha sottolineato il sindaco, ha ora una sua inquadratura generale, “un suo senso”, caratteristica questa che lo distingue da tutti quelli passati e lo identifica “non come un, ma come il Carnevale di Venezia”. Cacciari ha anche assicurato che la nuova società e l’organizzazione lavoreranno in questi giorni assieme alle Municipalità, in particolare quelle di terraferma, per arricchire il programma e valorizzare al meglio anche le realtà al di fuori della città storica.

Il sindaco si è quindi soffermato sul fatto che il Carnevale è un esempio di come Venezia funga da richiamo mondiale e che la terraferma, in questo caso, tragga da tale traino un indubbio beneficio. Ciò dimostra, ha evidenziato Cacciari, “quanto fatuo e stupido sia ragionare in termini di contrapposizione tra queste due realtà, poiché alcune cose si possono fare solo a Venezia e altre solo a Mestre”. “E’ solo comprendendo queste ovvietà - ha concluso Cacciari - che possiamo diventare forti”.
Sull’aspetto multiculturale della manifestazione, che coinvolgerà anche gruppi di artisti romeni, si è soffermata l’assessore Zanella, che ha proposto, anche per i prossimi anni, di mettere al centro della manifestazione un Paese al fine di contribuire, pur nel divertimento, alla reciproca conoscenza e comprensione. Uno spunto è venuto anche dall’assessore Salvadori che ha suggerito che già da quest’anno si organizzi una gara tra sestieri per identificare quello che meglio vivrà il carnevale ed al quale sarà consegnato il premio di “sestiere più carnevalizzato”.

INFO:
www.carnivalofvenice.com
---

Sphere: Related Content

Bruno Vespa: Il 2007 è stato veramente l'anno dell'inizio della decadenza.

Un minimo di onestà intellettuale mi impone di dire che l’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato quello in cui la decadenza dell’Italia è stata più percepibile.

(Bruno Vespa - Grazia) Un giorno il cane è venuto dalla campagna in casa. I due gatti sono stati chiusi a lungo nello studio. Quando il cane è andato via, loro sapevano che sarebbe potuto tornare e che la loro vita, in ogni caso, era cambiata. I due gatti convivevano da dieci anni, ma non si erano mai sopportati. Lei bellissima, aristocratica e insofferente. Lui randagio, furbissimo e affettuoso. La notte dopo che il cane era andato via, i gatti sono venuti nella nostra camera, sono saliti sul lembo estremo del letto e hanno dormito con noi. La gatta, in particolare, che quando ha sete viene a svegliarmi per chiedere acqua fresca, è rimasta immobile fino a quando io non ho provveduto spontaneamente. Mi spiace che un episodio sgradevole abbia migliorato il grado di saggezza dei miei gatti, ma anch’io spero d’imparare qualcosa da questo episodio. Lo cito nel primo articolo del nuovo anno perché la direzione di «Grazia» mi ha chiesto se me la sentivo di aprire il nuovo ciclo con una parola di ottimismo.
Sono ottimista per carattere, ho visto sempre il bicchiere mezzo pieno, ma un minimo di onestà intellettuale mi impone di dire che l’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato quello in cui la decadenza dell’Italia è stata più percepibile.
Non voglio ripercorrerne le ragioni perché - come mi diceva l’avvocato Agnelli - nei momenti difficili bisogna sempre guardare avanti. Ma guardare avanti senza dimenticare.
Qualche anno fa, incontrando l’allora primo ministro spagnolo José Maria Aznar, gli feci i complimenti per il sorprendente sviluppo del suo Paese. «Magari avessi l’economia dell’Italia…», mi rispose lui. Bene, adesso lo spagnolo medio è più ricco dell’italiano medio. E il greco - dico il greco - incalza. Pochi giorni fa ho scambiato qualche battuta a Istanbul col primo ministro turco Recep Erdogan: non sapevo che da loro il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo è la metà del nostro. La Turchia ha perfettamente in regola le carte economiche per entrare in Europa. Noi, in teoria, non abbiamo quelle per restarci. Il cane ci è piombato in casa dalla campagna e noi gatti dobbiamo chiarirci le idee. Attingo dalla saggezza di Massimo Catalano (Quelli della notte, con Renzo Arbore, 20 anni fa). Se non produciamo ricchezza, saremo più poveri. Se non studiamo meglio, resteremo ignoranti. Se continuiamo a bloccare cantieri, centrali elettriche, rigassificatori, resteremo paralizzati e presto anche al freddo. Se non vogliamo termovalorizzatori, saremo sommersi dai rifiuti. Se aumenteremo i prezzi dei nostri negozi con la scusa dello sciopero degli autotrasportatori, i clienti ci puniranno. Se non paghiamo le tasse, contribuiremo all’ingiustizia sociale. Se le paghiamo, costringeremo il governo a deliberare aliquote più sostenibili. Per 15 anni ci siamo rifiutati di usare chemioterapia e bisturi per affrontare il tumore dell’Alitalia e siamo arrivati alla metastasi. Se continueremo ad avere 30 partiti (o quanti sono, è difficile contarli), avremo il sistema più inefficiente del mondo sviluppato. Noi siamo davvero un grande Paese, e lo scrivo con la maiuscola. Gli italiani hanno fatto nel mondo cose che nessuno avrebbe osato immaginare. E se guardiamo in casa nostra ai primi 15 anni dopo la guerra, c’è da commuoversi. Abbiamo perciò la possibilità di farcela. E abbiamo il dovere di provarci subito, per noi stessi e soprattutto per i nostri figli. Per quanto mi riguarda, spero davvero di imparare dai miei gatti.

Sphere: Related Content

Sesso per curare le malattie mentali. Indagini e polemiche nelle Marche.

Il caso a Ancona coinvolge anche uno psichiatra dipendente della Regione. Il Metodo della salute è una prassi del medico foggiano Mariano Loiacono. L'assessore Mezzolani: "E' uno scontro di dottrine che attraversa l'Italia". La denuncia: "Malati di mente si toccano nudi come pratiche della vita rigenerativa".

(La Repubblica) Toccarsi, meglio se nudi e in compagnia, fa bene alla salute, specie quella mentale. Gli effetti migliorano se il tutto è accompagnato da canti ossessionanti e così ripetitivi da annullare sempre di più le individualità. Si chiama "Metodo della salute", fa parte di un progetto più generale "Nuova specie" e ha un suo guru, il medico foggiano Mariano Loiacono. Da oggi "Il metodo della salute" ha anche qualche guaio giudiziario. L'assessore alla Salute della Regione Marche Almerino Mezzolani (nella oto) ha avviato un'inchiesta interna. E Roberto Boldrini, responsabile del centro e vicepresidente dell'Associazione onlus "Alla salute" che ospita il nuovo e rivoluzionario metodo, è stato sospeso.

La vicenda, al di là delle solite pruderie, è molto seria e coinvolge persone con problemi psichici e coinvolge una questione di dottrina e di psicoterapia che sta attraversando l'Italia dividendo pareri e umori. Mezzolani (Pd) è molto cauto. "Ho avviato l'ispezione interna e abbiamo sospeso Roberto Boldrini, psichiatra e collaboratore di Loiacono - spiega - ma solo perché è un dipendente della Regione Marche e abbiamo ritenuto opportuno, soprattutto nel suo interesse, vederci chiaro in questa vicenda".

La vicenda nasce con una segnalazione del consigliere di An Daniele Silvetti. Secondo il suo esposto "il Metodo della Salute" propugnato dall'onlus "Alla salute" e sperimentato nel centro diurno Soledalia sarebbe "in totale contrapposizione con le tradizionali terapie farmaceutiche e le prassi psicoterapeutiche e riabilitative". Silvetti parla di "un non meglio identificato percorso rigenerativo, in cui i pazienti sarebbero assistiti con canti ossessionanti, coinvolti in riti o manifestazioni di totale annullamento dell'individuo", "spogliati e incoraggiati a toccamenti sessuali come normali pratiche della vita rigenerativa".

Per capire qualcosa di più occorre visitare il sito "Verso una nuova specie" dove il dottor Mariano Loiacono spiega di cosa si tratta. Innanzitutto il curriculum di Loiacono: 60 anni, una laurea in medicina alla Cattolica del Sacro Cuore di Roma, specializzato in psichiatria e dal 2001 dirigente del Centro di medicina sociale per alcoldipendenza, farmacodipendenza e disagio diffuso dell'Azienda ospedaliero-universitaria ospedali Riuniti di Foggia. Il metodo "Alla salute" è una "psicoterapia atipica che supera il solo livello di setting tradizionale". Si propone di "creare una dinamica rigenerativa complessa tra tutte le persone in trattamento, superando la settorializzazione e la divisione delle varie tipologie di disagio". Il metodo, che esclude l'uso dei farmaci, è "aperto a tutte le forme di espressioni di vita e di disagio asintomatico e sintomatico", comprese le sindromi psicotiche.

Insomma, un approccio un po' diverso rispetto "alle pratiche di tipo sessuale a scopo rigenerativo" di cui parla Silvetti nel suo esposto. A cui farà seguire, ha annunciato, un dossier su quelle che, a suo avviso, sono le "turbative" create da questo metodo "sperimentale" usato in una struttura pubblica, e che lo stesso Loiacono "definì eversivo in una conferenza nel gennaio scorso".

Per tutti questi motivi, che sono tanti e complessi, l'assessore Mezzolani ha avviato l'ispezione interna. "Ma questa vicenda è uno scontro che attraversa l'Italia e dubito che potremo avere noi la competenza per stabilire fin dove arriva il lecito e se e dove comincia l'abuso".

Sphere: Related Content

"Amici di Maria! Dopo Susy, un'altra bocciatura. Cassandra non convince la commissione.

(TGCom) Susy è in lacrime per i giudizi negativi ricevuti dai professori di ballo all'esame che avrebbe potuto aprirle le porte del serale. Si torna in studio per esaminare Cassandra. Chicco riprende Cristina, colpevole di aver lasciato il cellulare acceso. Cassandra si esibisce, ma commette alcune imperfezioni, che la commissione giudicherà tali da non assegnarli la maglietta d'oro, pass per accedere direttamente al serale.

Cassandra inizia la sua prova cantando You're beautiful. L'esibizione della cantante non è eccelsa. Si passa dunque alle domande di teoria poste da Beppe Vessicchio. Anche in questo caso, Cassandra non appare molto sicura, evidenziando parecchie lacune.

L'esame continua con la richiesta di Grazia Di Michele che vuole ascoltare dalla cantante il brano Destinazione Paradiso di Gianluca Grignani. L'insegnante richiede all'allieva d'interpretare meglio che può il pezzo, visto che molte volte appare assente durante le sue performance.

Quindi è la volta di Luca Jurman, che si siede al piano e dà indicazioni a Cassandra su come interpretare e respirare I will always love you. La prova della ragazza è buona, ma l'emozione e gli errori commessi in precedenza non le permettono di esibirsi come avrebbe voluto.

Cassandra è molto dispiaciuta di aver fallito l'interrogazione sulla parte teroica con Beppe Vessicchio, che intanto si ritira con il resto della commissione per prendere una decisione.

La cantante toscana è dubbiosa sul giudizio che verrà datto dai professori, sapendo bene di non aver dato il meglio di sè. Chi pare non aver alcun dubbio a riguardo è Maria Luigia: "Non si merita la maglia d'oro: non solo per gli erorri di teoria, ma anche per la pratica. Me la merito di più io".

Botta e risposta tra Maria Luigia e Cassandra, interviene Susy a difesa della cantante toscana sotto esame: "Per me è stata brava".
Simonetta è obiettiva e dichiara: "Sarei bugiarda a dire che non tengo alla maglia, però Cassandra è stata molto brava durante l'esame". Anche Marta apprezza l'esibizione di Cassandra, però onestamente ammette: "Credo di essere più completa e meritare maggiormente quella maglietta".

Rientra la commissione: iniziano i "si" partendo da Patrick e passando per Paolo, Fioretta e Fabrizio, quindi i "no" con Vessicchio, Luca e Grazia; infine i "si" di Steve, Garrison, Maura e Alessandra, ma non c'è più niente da fare. Per il momento Cassandra non accede direttamente al serale e dovrà giocarsi le sue chence attraverso le sfide ed il gradimento del pubblico. La cantante toscana la prende bene, riesce anche a ironizzare: "Forse mi conviene cambiare categoria...". Dopo il rimbrotto di Fabrizio che la accusa di non aver studiato, Cassandra risponde: "Va bene così, voglio meritarmelo fino in fondo questo serale".

Sphere: Related Content

Ennesima polemica sulla presunta omosessualità del cantante. "Ramazzotti non sei gay? Meglio per noi!". Aurelio Mancuso contro Eros Ramazzotti.

(Aurelio Mancuso) In una lunga intervista rilasciata al Magazine del Corriere della Sera, Eros Ramazzotti si lamenta dei maligni che continuano ad insinuare il fatto che sia gay, mentre lui ribatte "Io sono eterissimo. E malgrado ciò…posso stare con decine di donne, ma continuano a dire che sono gay".
Il cantante romano poi ritorna sulla questione ribadendo la sua eterosessualità e di aver avuto forti dubbi di fare il duetto con Ricky Martin con la canzone "Non siamo soli", rivelando che il pezzo è una nuova hit delle gay parades.
Caro Eros perché questa necessità di affermare la tua super eterosessualità? Che problema ci sarebbe se tu fossi gay? Perché mai hai bisogno di difenderti raccontando che hai avuto un sacco di donne?
Questa visione machista della sessualità, che delude moltissimi tuoi fan, di cui non importa un fico secco del tuo orientamento sessuale, svela un problema che forse è legato alla tua visione della sessualità.
Il mondo della musica leggera e in generale dello spettacolo in Italia rivela tutta la sua sudditanza a modelli stereotipati di perbenismo ipocrita. Infatti schiere di omosessuali si mimetizzano con improbabili storie eterosessuali, espongono la loro comica virilità in ogni talk show. Siamo contenti che Ramazzotti faccia parte della categoria degli eterissimi, ci risparmierà il dolore di vederlo anche lui a nascondere in modo ridicolo un orientamento omosessuale, di cui bisognerebbe andare fieri.
---

Vedi anche
Mancuso "sgrida" Ramazzotti e Caldarola lo difende. Dichiararsi etero non è una colpa: Parità va bene, supremazia no.

Eros, no a Sanremo e vendite record. e2 disco italiano più venduto nel 2007.

Sphere: Related Content

Bellezze: Brian.


Sphere: Related Content

Democratici e incarichi «vietati»: nessun ruolo a chi guida associazioni. Anche le bocciofile?

Le regole nel partito Bagarre in commissione sui limiti per accedere agli organismi dirigenti. La norma del codice etico penalizzerebbe D'Alema, Bersani e Letta.

(Monica Guerzoni - Corriere della Sera) Tre righe appena nel Codice etico, tre righe che, se approvate, potrebbero tagliare fuori dagli organismi dirigenti del Pd autorevoli ministri e sottosegretari. Capitolo 3, punto 2: «Le donne e gli uomini del Pd si impegnano a rinunciare o astenersi dall'assumere incarichi esecutivi nel partito qualora ricoprano incarichi esecutivi in materia corrispondente in associazioni, fondazioni, enti o imprese ». Quando se ne è discusso, nella Commissione presieduta da Sergio Mattarella, è stata bagarre. Ma non doveva, il Pd, essere un partito all'americana, aperto alla società civile? Preso alla lettera, quell'articolo dice che Massimo D'Alema, tanto per fare un nome, non può candidarsi alla successione di Veltroni se resta presidente della fondazione Italianieuropei, idem per Enrico Letta, segretario generale dell'agenzia Arel. E che dire di Pierluigi Bersani, fondatore di Nens? O di Linda Lanzillotta, che anima il think tank Glocus?
«È una cosa ridicola, un'idea sovietica... Io ci vedo un'ansia di moralismo esasperato», commenta un parlamentare vicino a Rutelli. La senatrice ulivista Marina Magistrelli racconta che la stesura dell'articolo incriminato ha sollevato malumori e risate: «Sarà difficile, ci siamo detti, che con tutti questi vincoli qualcuno decida di aderire al Pd. È una cosa assurda e un po' sovietica, ma sono certa che la cosa sarà risolta». Stupiti gli ulivisti e assai perplessi i Ds. «Davvero c'è scritto così? Mi pare bizzarro — si stupisce Maurizio Migliavacca —. Sarebbero fuori D'Alema, Bersani... Credo che il problema vada risolto».
E c'è un altro passaggio che Gad Lerner, il quale lo ha proposto, giudica «una bomba». Parlamentari, ministri, assessori, consiglieri comunali provinciali o regionali «si impegnano a non assumere incarichi esecutivi in fondazioni di origine bancaria, imprese pubbliche, associazioni di imprese o di professioni e società miste...». Il che, a sentire il giornalista eletto alla Costituente con Rosy Bindi, provocherebbe una rivoluzione: «È dirompente. In mezza Italia i consiglieri cumulano le cariche, sono membri di casse di risparmio, società dei trasporti, acquedotti, ed è lì che nasce la lottizzazione. Se l'articolo è passato, è solo perché in commissione non ci sono pezzi grossi dei Ds».
Intanto Alfredo Reichlin ha licenziato la bozza del Manifesto dei valori, rivista dopo le polemiche sulla versione un po' troppo filocattolica del relatore Mauro Ceruti. I laici erano sul piede di guerra, il manifesto anti—Teodem di Barbara Pollastrini e Gianni Cuperlo in un solo giorno ha raccolto 150 firme. Così Reichlin offre garanzie sul passaggio che definisce «valore essenziale» del Pd la laicità dello Stato: «Il testo ora è nettissimo ». E sabato, per quanto Salvatore Vassallo abbia ordinato porte aperte, si annuncia scontro tra veltroniani e partitisti anche nella riunione plenaria della commissione Statuto.

Sphere: Related Content

Accetta passaggio da due viados, violentato. La vittima è un 26enne.

Disposta la custodia cautelare in carcere. Li aveva scambiati per donne ma resosi conto dell'errore si è tirato indietro. Quindi è stato rapinato e stuprato.

(Il Corriere della Sera) Li ha scambiati per donne e ha accettato un passaggio in auto, quindi è stato violentato. Vittima: un italiano di 26 anni. Aggressori: due viados sudamericani, uno peruviano di 29 anni (Sabrina) e un argentino di 25 (Mariana). I due sono stati fermati dai carabinieri di Corsico. La notte tra il 31 dicembre e l'1 gennaio i tre si sono conosciuti vicino a un locale milanese, il Freelife. Verso le 2 di notte, il giovane, insieme a un amico, ha accettato un passaggio in auto verso casa. A Corsico, i quattro hanno avuto un approccio ma il 26enne, resosi conto dell'errore, si è tirato indietro. A quel punto, secondo quanto ha denunciato il giorno successivo ai carabinieri, i due sudamericani lo avrebbero picchiato, derubato di cellulare e soldi, costringendolo poi a turno a dei rapporti sessuali. Dopo la denuncia, la notte tra il 4 e il 5 gennaio il giovane è tornato sul posto insieme ai militari dell'Arma e ha riconosciuto i due aggressori che si prostituivano in zona. I due extracomunitari, su uno pendeva già un decreto di espulsione, sono stati interrogati per la convalida dal gip Andrea Pellegrino su richiesta del pm Maria Vulpio, e hanno negato tutto dicendo che quella notte si trovavano da tutt'altra parte. Il gip ha convalidato il fermo disponendo la custodia cautelare in carcere con le accuse di violenza sessuale di gruppo, furto e violazione della legge sull'immigrazione.

Sphere: Related Content

"Skins" arriva su MTV: preparatevi al botto.

(Mtv) Quanto sono diversi gli adolescenti inglesi rispetto a quelli italiani?

La risposta nel serial TV "Skins", che sbarca su MTV a partire da domenica 20 gennaio (alle 23, orario 'sicuro' viste le tematiche forti e la rappresentazione senza mezzi termini).

Di che parla "Skins"? Facile: ci sono 8 protagonisti, vivono tutti a Bristol e hanno dai 16 ai 18 anni. Nel loro mondo c'è un po' di tutto: amori, timidezze, sesso, anoressia, droghe, talenti da sfruttare, problemi da superare e via di questo passo (insomma: il consueto mix).
La differenza rispetto a molti altri programmi sui giovani è che gli autori promettono di raccontare tutto in modo diretto, non filtrato da perbenismo e morale.
Risultato: il Times l'ha definito "intelligente, pionieristico, con tutte le carte per diventare lo show dell'anno".

Vi interessa? L'appuntamento è ogni domenica alle 23.00, a partire dal 20 gennaio 2008 (fra poco, insomma).

P.S.: attenzione alla colonna sonora, perché ci sono brani di Bloc Party, Gossip, Yeah Yeah Yeahs, Adam & The Ants e molti altri.

Sphere: Related Content

Sebastiano del Piombo. A febbraio mostra a Palazzo Venezia.

Giudizio di Salomone - 1509 - Sebastiano del Piombo
(Artsblog) Nelle sale di Palazzo Venezia a Roma, dall’8 febbraio fino al 18 maggio, la mostra monografica Sebastiano del Piombo, la prima dedicata all’artista veneziano.

Contemporaneo di Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Giorgione e Tiziano, Sebastiano Luciani detto del Piombo, fu protagonista di un periodo storico ricco di importanti trasformazioni politiche e sociali, che ritrasse nei suoi dipinti. La mostra espone 80 dei suoi lavori, tra tavole di grandi dimensioni, ritratti, piccoli dipinti su lavagna e disegni preparatori.

Allievo di Giambellino e Giorgione, visse inizialmente l’ambiente laico di Venezia per trasferirsi in seguito a Roma, nel 1511 al seguito di Agostino Chigi, il banchiere del papa. Nella capitale divenne amico di Michelangelo che si dice lo aiutasse nella preparazione dei suoi disegni, non essendo del Piombo, un abile disegnatore. Un rapporto decisivo per l’artista veneziano, che trasse grande forza dall’insegnamento di Michelangelo, come si vede negli studi preparatori per la “Pietà” e la “Flagellazione”, presenti alla mostra insieme ad alcuni disegni del maestro toscano. E grazie alla presenza dei disegni preparatori di entrambi gli artisti, si potranno fare dei confronti.

Per questa mostra sono stati raccolti molti capolavori presenti nelle collezioni di musei internazionali come il Metropolitan Museum di New York, del museo del Prado, di Berlino e di Houston tra gli altri. Curato da Claudio Strinati, l’evento prosegue dopo Roma presso il Staatliche Museen - Gemäldegalerie di Berlino.

Sphere: Related Content

Milano Moda Uomo: le collezioni per l’autunno-inverno 2008/09.

(Stylosophy) Nono solo Pitti Immagine Uomo. La moda maschile non sarà solamente protagonista in questo mese di gennaio nella città di Firenze. Anche a Milano si torna, come di consuetudine, si parla di moda maschial. Dal prossimo 12 al 15 gennaio 2008 sfileranno in passerella le collezioni maschili per l’autunno-inverno 2008/09. Tornano in scena a Milano Moda Uomo i grandi nomi del mondo fashion.

Ecco il programma della settimana della moda milanese che presenterà le collezioni autunno/inverno 2008/09. Sabato 12 gennaio 2008 toccherà, ad esempio, a Gaetano Navarra, a Costume National Homme, a Jil Sander, a Missoni, a Burberry e Gianni Versace. Domenica 13 gennaio 2008 vedremo le collezioni di Bottega Veneta, Frankie Morello, Gianfranco Ferrè, Vivienne Westwood, Emporio Armani e Prada. Il lunedì, invece, vedremo le sfilate di Enrico Coveri, di Carlo Pignatelli, di Biagiotti, di Roberto Cavalli, di Gucci e di Moschino.

Martedì 15 gennaio 2008 sarà il turno di Iceberg, di Dsquared2, di Fendi, di Giorgio Armani, di Belstaff e di Calvin Klein.

Sphere: Related Content

Spazzatura. Pecoraro, le regole dell’eterno signor no.

(Antonio Galdo - Napoli.com) Il mestiere del signor no ha tre regole d’oro. Primo: mettersi di traverso, sempre e comunque. Secondo: allarmare, con l’uso in automatico delle iperboli, dalle catastrofi agli scempi. Terzo: parlare a raffica, meglio se in qualche salottino televisivo dove si è sempre coccolati e protetti.

Il ministro dell’Ambiente, o dei Veti che dir si voglia, Alfonso Pecoraro Scanio ha imparato l’arte dell’interdizione prima attraverso il lessico barocco della scuola forense meridionale (nella Navicella parlamentare si presenta avvocato, come il padre) e poi alla scuola politica dei Radicali e dei Verdi. Da uomo di governo ha già collezionato il record dei lanci Ansa (ne sono stati contati 2.627, anche sette in un solo giorno) e dei «non si può fare». Dai rigassificatori ai termovalorizzatori, dalle centrali nucleari a quelle a carbone, dagli Ogm alle perforazioni petrolifere. Per non parlare delle grandi opere pubbliche, quelle strategiche per il sistema Paese. Il nostro ministro è contrario alla Tav in Val di Susa, al Mose per proteggere Venezia dall’innalzamento delle acque, al traforo del Brennero e alla variante di valico sull’Autostrada del Sole.

Nelle oltre 200 pagine del programma del governo di Romano Prodi, c’è il suo scalpo preferito: la cancellazione del ponte sullo Stretto, già approvato e finanziato dal precedente governo. Quanto al metodo, Pecoraro Scanio è un pianista che conosce a memoria tutti i tasti della scala musicale. Scende in piazza, con il popolo, come ha fatto mettendosi alla testa dei cortei di protesta contro il termovalorizzatore di Acerra: chissà che cosa gli è frullato nella testa ieri, quando Romano Prodi ha annunciato che se ne faranno tre in Campania. Sbatte il pugno sul tavolo, con la giacca ministeriale, per mettere in riga e costringere alle dimissioni il commissario straordinario Guido Bertolaso, l’uomo delle emergenze, l’autore di quel piano che se fosse stato approvato avrebbe evitato la tragedia della spazzattura che adesso sommerge Napoli e provincia. Presiede, con gli esperti, un faraonico convegno sul cambiamento climatico in Italia i cui dati sono contestati perfino dallo scienziato di fama mondiale Franco Prodi, fratello del premier. E quando tutto manca, il Signor No ha l’arma letale per impallinare qualsiasi progetto: le riunioni dei suoi comitati. Il Via, per la valutazione di impatto ambientale, e il Vas, per la valutazione ambientale strategica. Doppioni dell’Italia che gira le spalle alla modernizzazione, tavoli dove passano mediamente 860 giorni, quasi tre anni, per istruire una pratica. Il signor no ci costa, e quanto ci costa...

Qualche mese fa l’amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti, ha consegnato a palazzo Chigi un documento con qualche cifra. La spesa del non fare, nel solo settore energetico, finora ammonta a qualcosa come 40 miliardi di euro, il 3 per cento del prodotto interno lordo, il totale di tre o quattro leggi finanziarie. Continuando di questo passo, con i veti a raffica di Pecoraro Scanio e con un intero governo costretto a ratificarli, la bolletta dell’interdizione salirà, nel 2020, a 200 miliardi di euro. E poi ci sono i costi indiretti, più difficili da quantificare ma molto più pesanti per gli effetti a catena sulla popolazione. I napoletani, per esempio, pagheranno queste settimane di strade invase dai rifiuti sulla loro pelle, e aumenteranno, come già sta avvenendo, i valori statistici di una serie di patologie.

Passeranno mesi, forse anni, prima che il turismo, anche per l’immagine da epidemie del Medioevo che hanno fatto il giro del mondo, possa riprendersi. E innanzitutto sotto quelle montagne di spazzattura si seppellisce la democrazia, con le sue regole, le sue responsabilità. E come un gallo (sulla munnezza) può cantare vittoria soltanto un ministro chiacchierone, un Signor No in servizio permanente effettivo.

Sphere: Related Content

Iran. Persecuzione degli omosessuali.

(Dimitri Buffa - L'Opinione) In Iran continuano le esecuzioni, in Europa continua l’incoscienza nei rapporti con Teheran. Ieri, nella stessa giornata, sono arrivate due notizie che avvalorano questo assunto. La prima notizia riguarda due uomini che, in quanto omosessuali sono stati condannati a morte mediante una forma di esecuzione particolarmente barbara: saranno gettati da un monte chiusi dentro un sacco e legati insieme. Se dovessero sopravvivere saranno entrambi impiccati. Questa è infatti la giustizia dei mullah che non farà alcuno sconto per Tayab e Yazdan. Nessuno, peraltro, di questo ormai si meraviglia più visto che nel solo ultimo mese, dopo l’approvazione dell’astratta moratoria sulla pena di morte all’Onu, sono state giustiziate tre donne, di cui una incinta, per reati come adulterio, omicidio e offesa alla morale. Ma è la seconda notizia invece a scuotere gli animi degli europei: ricordate la lesbica iraniana Pegah Emambakhsh? Quella per cui si mobilitò tutta l’opinione pubblica europea affinché l’Inghilterra non la estradasse in Iran dove sarebbe condannata a morte per il solo fatto della sua omosessualità?

Ebbene ieri si è saputo che dei tre giudici che dovranno decidere sul suo status di rifugiata politica in Gran Bretagna uno sarebbe contrario e un altro incerto. Secondo l’agenzia di stampa secondoprotocollo.org, sempre in contatto con credibili fonti della resistenza iraniana, i giudici inglesi si vorrebbero lavare pilatescamente le mani del destino della donna. E non concedendole l’asilo politico potrebbero determinarne l’espulsione verso Teheran pur salvando le forme di non concedere l’estradizione per un “non reato” come l’omosessualità. Una tipica soluzione all’europea atta anche a salvaguardare i rapporti commerciali tra Gran Bretagna e Iran. Per cui è probabile che per Pegah ci si dovrà rimobilitare ancora una volta, magari per accoglierla qui da noi in Italia.

Certo, proprio in un momento in cui il regime si trova in immensi problemi sia interni che esterni, dall’interno è circondato dalla dissidenza popolare e da manifestazioni anche violente di tutti i ceti sociali (l’ultima è stata quella di Zahedan in cui i pasdaran hanno aperto il fuoco sui manifestanti uccidendo e ferendo numerose persone) e all’esterno c’è la minaccia concreta di un incidente militare con gli Stati Uniti, l’Europa sceglie ancora una volta un approccio opportunistico e smidollato con Teheran. Con qualche eccezione: è di ieri infatti la notizia che la Germania ha espulso un diplomatico iraniano coinvolto nell’acquisto di materiale nucleare. Almeno la Merkel, quindi, sembra avere presente la portata della minaccia. Speriamo che anche Gordon Brown si renda conto che con uno stato canaglia come l’Iran non si possono avere “amichevoli rapporti giudiziari”.

Sphere: Related Content

Torna Colorado da stasera su Italia1.

Colorado(Tvblog) Rossella Brescia e Beppe Braida, con la collaborazione di Giovanni Cacioppo e de I fichi d’India, tornano su Italia1 con una nuova edizione di Colorado. Dopo il successo della scorsa edizione, il varietà comico sarà nuovamente in onda da stasera in prima serata per 10 settimane, con vecchie glorie e nuovi spunti comici e momenti di intrattenimento sempre più attuali, rivolti soprattutto al pubblico giovane.

Realizzato dalla Colorado Film e dalla 3zero2, con gli storici curatori, Diego Abatantuono, Piero Crispino e Maurizio Totti, e con una squadra di autori, coordinati anche quest’anno da Cesare Vodani, Colorado torna dopo due mesi di scouting negli storici locali milanesi, il Barrio’s e la Salumeria della Musica, presentando anche volti inediti del panorama cabarettistico italiano.

Come dicevamo, la conduttrice storica del programma, Raffaella Brescia, sarà per il secondo anno accompagnata dall’ex Zelig Beppe Braida. Non mancheranno le incursioni dell’irresistibile Giovanni Cacioppo che, otre a recitare i suoi monologhi, proporrà dei collegamenti con gli studi televisivi del suo canale privato “Cacioppo Channel” e de I Fichi d’india, che svestiti i panni del Gatto e la Volpe, vestiranno stavolta quelli di Shrek e Fiona e di due giocatori del Crotone Calcio.

Ad arricchire lo show nuovi volti femminili pronti a fornire uno sguardo “rosa”, spesso poco convenzionale: tornerà Rita Pelusio che vestirà tra gli altri anche i panni di Adelina Perez, domestica di Letizia Moratti, e arriverà Laura Magni, la shopper milanese che si aggira tra i negozi di Montenapoleone. Sarà a cura di una donna anche la musica che accompagnerà il programma: non più una band sul palco, ma un d.j. set, presentato da DJ Ylenia.

Piccole evoluzioni subiranno anche i personaggi, interpretati dagli storici protagonisti di Colorado: i Turbolenti interpreteranno a modo loro i più noti giochi della Playstation e i nuovi idoli dello sport, i giocatori di rugby; Michelangelo Pulci e Alessandro Bianchi presenteranno invece i loro “mostri tv”, da Belpietro al giudice Santi Licheri di Forum. Ci saranno inoltre i liguri Andrea Ceccon, Fabrizio Casalino ed Enrique Balbontin, il trio Pino & gli Anticorpi, Omar Fantini con i suoi riferimenti agli anni ’80, il vecchietto supergiovane, Pucci, Dario Cassini, il musicologo napoletano Carmine Faraco, il trio Ditelo Voi, la nota rassegna stampa a cura di Maurizio Battista, e Marco Milano, per uno spazio surreale tutto dedicato al pubblico dei giovanissimi.

Reduci dal successo della scorsa stagione, ci saranno ancora: Pozzoli & De Angelis e il loro sempre piu’ paradossale “..certo, certo!”; Giampiero Perone, che abbandonati i panni di Bill Gates indossa quelli a lui “meno” congeniali di Romeo Pastura, maestro di seduzione; Marco Bazzoni con la sua evoluzione di Baz, lettore cd vivente; Antonio Giuliani e Gianluca Belardi; Paolo Casiraghi, nei panni di una suora sui generis, che viaggia solo in moto; Beppe Ferrara, con i suoi interventi a dir poco surreali.

Non più serate a tema, non più sondaggi ma non mancheranno momenti nei quali sorridere presentando le più assurde, per quanto vere, notizie dal mondo introdotte da cinque new entry, le Pupe di Colorado (cinque delle ex-concorrenti del fortunato show La pupa e il secchione): la vincitrice Rosy Dilettuso, la riccia Nora Amile, la fashion-victim Mary Carbone, la bionda e dolce Elisa Della Valentina e la bella Ilaria Gabrielli.

Sphere: Related Content

Ipertensione: il tè verde la combatte così.

http://flickr.com/photos/motograf/1071219987/
(Panorama) Longevità e salute dipendono da molti fattori, genetici, ambientali e dalle scelte fatte a tavola. Ma è soprattutto in tazze e bicchieri che bisogna cercare i rimedi per contrastare e prevenire malattie cardiache e i disturbi ad essi collegati. Il primo è l’ipertensione, la principale causa di ictus e attacchi cardiaci nel nostro Paese: secondo un rapporto Istat del marzo 2007, il 13,6% degli italiani soffre di ipertensione arteriosa.
Le proprietà antiossidanti e l’efficacia protettiva nei riguardi delle malattie cardiovascolari del tè verde, come del vino rosso e del cioccolato fondente, erano già state ipotizzate da un ampio studio condotto in Giappone su 45.000 persone. Oggi uno studio svolto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, guidati da Gian Paolo Rossi e Spiridione Garbisa,
chiarisce per la prima volta i meccanismi dell’azione protettiva cardiovascolare del tè verde.
Il nostro corpo produce un peptide, l’angiotensina II, che è in grado di regolare la pressione arteriosa. Se prodotto in eccesso, come succede nel caso di restringimento delle arterie del rene, causa un aumento della pressione del sangue. Il tè verde riesce a normalizzare la funzione dell’endotelio, il rivestimento interno delle arterie, rimuovendo così dal circolo i radicali liberi dell’ossigeno che distruggono l’ossido nitrico (NO), un gas normalmente prodotto dall’endotelio sano, che contribuisce al buon funzionamento delle arterie.
I risultati ottenuti dai ricercatori padovani, pubblicati sulla rivista American Journal of Hypertension, costituiscono un progresso verso il trattamento non farmacologico dell’ipertensione. E ora gli stessi studiosi stanno testando gli effetti del tè verde anche sulla fibrosi del cuore e del rene.
E intanto uno studio danese, pubblicato sullo European Heart Journal, dopo un’approfondita analisi durata 20 anni sui comportamenti di 12.000 persone ha concluso che, in abbinamento a una costante attività fisica, il consumo di due bottiglie e mezzo di vino a settimana riduce il rischio di mortalità per malattie cardiache.

Sphere: Related Content

Tokyo, niente uomini nudi sui manifesti pubblicitari.

(Il Giornale) Niente pubblicità con uomini nudi nei treni giapponesi neanche per pubblicizzare la millenaria manifestazione del "Festival del nudo" che si tiene ogni anno nel tempio di Kokuseki a Tokyo. Lo ha deciso una compagnia ferroviaria, Morioka Japanese Railway Est, che definendole "troppo estreme" per i passeggeri ha rifiutato di esporre nei vagoni le locandine del festival. Secondo la tradizione ogni anno, numerose persone si riuniscono nel tempio della prefettura di Iwate, per prendere parte a un rituale di purificazione collettivo in cui si prega rigorosamente in "sundoshi", tipico perizoma giapponese.

La pubblicità incriminata mostra in primo piano il busto villoso di un uomo e dietro di lui, in bella vista, una fila di posteriori di uomini in "sundoshi". Il portavoce della compagnia ferroviaria ha chiarito che l’abolizione dei manifesti non è un gesto di critica nei confronti del Festival o di chi vi è rappresentato, ma è piuttosto un modo per rendere più piacevole l’atmosfera nelle stazioni.

Secondo alcuni media locali, la compagnia avrebbe asserito che questa pubblicità può indurre all’aumento delle molestie sessuali. Nel 2006 alcuni poster di Britney Spears nuda e in gravidanza affissi nelle stazioni metropolitane furono coperti perché considerati troppo "stimolanti", ma la decisione fu sospesa poco dopo. Nonostante il bizzarro divieto della compagnia, numerosi manifesti con foto e manga di ragazze in abiti succinti sono regolarmente appesi nelle stazioni giapponesi.

Sphere: Related Content

Marito gay costringeva la moglie a prostituirsi. Questa l'accusa del pm; lui nega tutto.

(Estense.com - foto: il Tribunale di Ferrara) Il matrimonio era diventato un incubo. Dopo dieci anni di convivenza il suo sogno di coppia si era infranto di fronte alla scoperta delle tendenze omosessuali del marito. Che amava frequentare night e godersi una vita notturna che non poteva permettersi. Tanto che in breve tempo i costi fuori portata diventano debiti. Così, siamo ai primi mesi del 2004, decide di costringere la moglie a prostituirsi e la porta nei viali della zona Fiera di Bologna. Qui lei, 40enne residente in un paese in provincia di Ferrara, era costretta a prestazioni sessuali con i clienti per pagare i vizi notturni del marito. Con loro viveva anche una figlia, all’epoca dei fatti minorenne.

La donna non resse a lungo quella situazione e alla fine scappò lasciando il marito e cercare di rifarsi una vita. Poi, nel corso della separazione legale, sarebbero emersi quei terribili fatti che ora costituiscono la materia del processo.

Questa la ricostruzione di parte che è emersa in tribunale dalla versione di due testimoni, tra cui la sorella della vittima, chiamati a deporre davanti al giudice Francesco Maria Caruso.

Il marito, questa l’accusa formulata contro di lui dalla pm Patrizia Castaldini, è imputato per maltrattamenti e induzione alla prostituzione. Ieri però l’uomo ha negato ogni addebito, affermando di non sapere assolutamente che la moglie si fosse data alla prostituzione.

La prossima udienza è fissata per il 20 gennaio.

Sphere: Related Content

L'ammaina bandiera dell'Ulivo.

(Riccardo Barenghi - La Stampa) Oggi l’aborto, ieri la famiglia e i Dico, l’altro ieri la ricerca sulle cellule staminali, domani chissà. E solo per nominare le questioni eticamente sensibili (così si chiamano). Ma ce ne sono tante altre, a cominciare dalle varie emergenze sulla sicurezza, che dimostrano quanto, come e perché il centrosinistra italiano, l’Ulivo prima e il Partito democratico poi, sia pressoché privo di una sua autonomia e indipendenza culturale. E dunque politica.

Non c’è niente da fare, ogni volta che qualcosa si muove dalle parti del Vaticano, rilanciata alla grande magari da qualche esponente politico o intellettuale (Giuliano Ferrara in questi giorni), ogni volta che viene agitata una bandiera che tocca temi di questo genere, dall’altra parte si risponde in difesa (se va bene), tipo «la 194 non si tocca». O addirittura si apre il dialogo, pronti a capire e magari anche a condividere le ragioni dell’altro. È la paura che detta questa reazione, la paura di perdere consenso in larghe fasce dell’elettorato, così come accadde per la sicurezza negli Anni Novanta: quando il centrodestra fece l’ira di Dio e il centrosinistra si accorse improvvisamente, nonostante fosse al governo da tempo, che bisognava prendere provvedimenti d’emergenza. Così come è la paura di perdere qualche treno, di scontentare le gerarchie ecclesiastiche e magari anche qualche milione di cittadini cattolici (che tuttavia hanno sempre dimostrato di essere molto più laici dei loro dirigenti laici) che fa scrivere a Veltroni una lettera al Foglio per aprire immediatamente il confronto sull’aborto. Mentre il ministro Livia Turco, femminista e di sinistra da sempre, da sempre strenua sostenitrice della legge 194, e ministro pluridecorato, chiede pareri scientifici sulla vita del feto.

Ma Veltroni e Turco e con loro moltissimi esponenti del Partito democratico non sono dirigenti di lungo corso della sinistra italiana? Non sono stati sempre dalla parte delle donne e del loro diritto di scegliere se tenere un figlio non desiderato (o magari malformato), non hanno sempre sostenuto che ci si può amare non solo sposandosi ma anche convivendo e avendo diritti analoghi ai coniugi, non pensano da tempo immemorabile che i gay abbiano gli stessi diritti degli eterosessuali, non credono che la ricerca scientifica debba essere libera da vincoli religiosi, che se una persona non è più curabile abbia il diritto di morire in pace? E insieme con loro non la pensano così molti, moltissimi elettori del loro nuovo Partito?

E invece che fanno? Aprono il confronto, dialogano, fanno retromarcia su (quasi) tutto, seppelliscono in un cassetto la legge sulla coppie di fatto, parlano della famiglia come fosse il paradiso dei sentimenti, non hanno il coraggio di scontrarsi sull’eutanasia ma sono pronti a un «dialogo costruttivo» sull’aborto. Oggi loro due, ieri e domani gli altri, come fece D’Alema quando partecipò alla beatificazione di Escrivá de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei, o Fassino quando confessò all’età di 55 anni di essere sempre stato credente.

Perché il punto non è quale questione sia sul tappeto o quale leader sia nel posto sbagliato (per chi lo ha votato) al momento giusto (per chi lo ha avversato). Il punto, diciamolo con una certa franchezza, è la subalternità ai valori altrui. Come se il centrosinistra italiano non avesse una sua storia, una sua cultura politica, suoi ideali, non avesse fatto lunghe battaglie, peraltro vinte, su questi temi. Sembra allora di trovarsi di fronte a personaggi catapultati nel nostro Paese da qualche mondo sconosciuto, gente che fa finta di non sapere di cosa si stia parlando. Esposti a qualsiasi brezza, pronti a mettere in gioco se stessi (e qui poco male) e tutto il loro patrimonio storico (e qui molto male) solo perché terrorizzati dall’antagonista che prende l’iniziativa, li provoca, scende in battaglia, mobilita pensatori, politici, vescovi, lettori e soprattutto elettori. Mentre loro si ritirano non in buon ordine, deboli e insicuri.

Sphere: Related Content

Grande fratello 8: Tra i concorrenti in lizza anche un trans.

(Prima) Manca davvero poco dall'avvio dell'ottava edizione italiana del "Grande Fratello", che anche quest'anno, per la terza volta consecutiva, sarà presentato da Alessia Marcuzzi. Mentre a Roma, a Cinecittà proseguono i preparativi dello studio e del set, a Milano è in corso una riunione dei dirigenti di Endemol e Mediaset e gli autori del relity che stanno decidendo chi sarano i partecipanti. E fra i papabili scelti da una quarantina di candidati selezionati tra gli oltre 20 mila che si sono presentati aiprovini, ci sono ben tre famiglie ed anche un trans, una ragazza operata alcuni anni fa. Diverse le novità di questa ottava edizione: la Casa e' stata completamente riprogettata: non piu' divisioni tra Nababbi e Tapini o tra Casa e discarica, come nelle ultime due edizioni. Quest'anno al posto della Casa sorgera' un vero e proprio condominio. Al debutto della trasmissione, che non ha più Marco Liorni come inviato, ci saranno due nuove presenze: Milo Coretti, vincitore del «Grande fratello 7», e Augusto De Megni, vincitore della sesta edizione. La prima puntata andrà in onda il 21 gennaio.

Sphere: Related Content