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venerdì 16 maggio 2008

Le affettuose amicizie di Roberto Bolle.

Ciò che offre la "portineria" di Alfonso Signorini questa settimana su "Chi" è particolarmente interessante e forse mette la definitiva parola fine alle speranze delle tante fan di Roberto Bolle, sorpreso e fotografato a Napoli con un amico palestrato, tale Massimiliano Neri, ex modello e proprietario di due ristoranti giapponesi nella città partenopea. Nelle foto potete ammirare lo statuario trentatreenne ballerino mentre entra nell'appartamento del Neri e va a spasso con lui per i vicoli. Bella coppia, si attende la solita smentita, in attesa dell'outing tra cinquant'anni.

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A Montesilvano la giornata contro l'omofobia con GayLib e i liberali del Pdl.

Il vicepresidente di GayLib, Daniele Priori portera', a nome dell'associazione, il saluto all'appuntamento abruzzese.
(Agi) GayLib (gay liberali di centrodestra) celebrera, domani la giornata internazionale contro l'omofobia a Montesilvano nel convegno, ospitato al Sea Lion, 'La parte liberale del Popolo della Liberta' promosso da Arturo Diaconale, Davide Giacalone e Marco Taradash, con la collaborazione di Abruzzo Liberale e Neolib. Sara' un'occasione di confronto per tutti i liberali italiani che si riconoscono nel nascente partito del Popolo della Liberta'.

Tra tutte queste realta' gli organizzatori hanno voluto invitare anche l'associazione gay liberale di centrodestra, ritenendo il cammino verso il riconoscimento dei diritti civili negati alle persone omosessuali, una delle prerogative che dovranno essere fondanti per il nuovo partito. Il vicepresidente di GayLib, Daniele Priori portera', a nome dell'associazione, il saluto all'appuntamento abruzzese. "Siamo lieti e assai onorati dell'invito giuntoci per l'happening liberale autoconvocato a Montesilvano", dichiara Priori. "Coglieremo - aggiunge - con particolare slancio la data di domani, importante per il movimento gay internazionale, e ricorderemo l'omofobia che ancora vive, purtroppo, in una parte non piccola della societa' italiana. L'appuntamento sara' interessante, inoltre, per confrontare le posizioni delle destre liberali europee, per le quali il riconoscimento dei diritti per le persone e le coppie gay e' un fatto acclarato, con quella italiana e utile per inviare al Governo del Popolo della Liberta' la richiesta chiara, gia' inoltrata da GayLib, di rivitalizzare la Commissione per i Diritti e le Pari Opportunita' delle persone omosessuali con le idee, gli stimoli e le conoscenze che possono mettere sul tavolo i cittadini gay e lesbiche di centrodestra. Passaggi che potrebbero essere decisivi - aggiunge il vicepresidente di GayLib - al raggiungimento, sotto il nuovo Governo Berlusconi, della parificazione legislativa in materia di diritti civili che l'Unione Europea continua a chiederci. Il 17 maggio a Montesilvano sara' quind i anche l'occasione - va avanti Priori - per mandare indietro la memoria all'immagine di un martire del razzismo ideologico e dell'omofobia che risponde al nome di Pim Fortuyn, leader gay della destra olandese, ucciso sei anni fa, a pochi giorni da quella che sarebbe stata la data della sua elezione alla guida del Governo del suo Paese. Una figura che il movimento gay e i liberali italiani dovrebbero approfondire e tenere come esempio di cultura, dignita' e rispetto per le liberta' dell'individuo nella certezza e nel rigore degli interventi verso chi in qualsiasi modo mette a repentaglio le liberta' dei cittadini.

Questo - conclude Priori - e' il liberalismo di destra che vogliamo vedere nei prossimi cinque anni come elemento cardine delle scelte del Governo italiano".

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Studio Ilga. I gay sono criminalizzati in 86 paesi aderenti all'Onu.

Di questi, sette prevedono addirittura la pena di morte.
(Ansa) Ottantasei paesi aderenti all'Onu criminalizzano ancora i rapporti fra adulti dello stesso sesso.
Di questi, sette prevedono addirittura la pena di morte. Lo segnala l'Ilga (International Lesbian and Gay Association) alla vigilia della giornata mondiale contro l'omofobia che si celebra domani.
La condanna contro l'omosessualita', a volte, prevede il carcere. 'In molti casi - afferma Philipp Braun, cosegretario generale dell'Ilga - il pregiudizio verso le persone omosessuali e' il risultato dell'ignoranza e della paura. Questa lunga lista di orrori e' un classico esempio dell'intolleranza contro chi e' diverso e straniero. La discriminazione verso gli omosessuali e' una questione urgente come mai. La lotta per il rispetto di ogni minoranza deve essere la lotta di tutti'.
L'Ilga chiede il rispetto dei trattati internazionali sui diritti umani e contro la discriminazione in base all' orientamento sessuale. L'organizzazione, attiva da 30 anni, registra l'adesione di 670 fra lesbiche, gay, bisessuali e trans provenienti da piu' di 100 paesi.

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Il Papa a Genova. Per Don Gallo è inopportuna la protesta gay.

"Dissento anche dalla visita del Pontefice".
(Apcom) "Chiedo al Papa un dono: di essere più vicino ai lontani. Da prete vecchio come me, che vive da tanti anni sulla strada, sento e vedo che i lontani sono tanti e ho pensato di regalare al Papa una supplica, di avvicinare i 'lontani'". Lo afferma don Andrea Gallo, prete no-global di Genova, interpellato da Apcom alla vigilia del viaggio di Benedetto XVI in Liguria, domani e domenica.

"I lontani attendono dal Papa un messaggio di speranza - dice - un segno e una parola di apertura. Invece c'è questa ossessione sessofobica pesante, il cristiano è diventato un crociato di valori, c'è integralismo".

Quanto alla manifestazione di domani a Genova, don Gallo risponde: "Volevano che partecipassi, ma non ci sarò. Rispetto assoluto ma la protesta è inopportuna perchè viene ad annunciare una protesta completamente fuori posto. Non posso aderire - prosegue il prete no-global - e mi sembra solo un evento che finisce per essere mediatico".

Polemico anche sulla visita di Ratzinger a Genova. "Se hanno deciso così va bene - osserva - ma dissento perchè mi chiedo che valore pastorale potrà avere. E penso che i 'lontani' resteranno ancora lontani".

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Il museo del pene cerca esemplari umani.

(River-blog) Del Museo del pene, con sede in Islanda, credo di aver già scritto. Vi sono esposti 261 peni. Peccato che non ve ne siano neanche uno umano. Ma il fondatore di questo insolito posto sarà presto accontentato: 4 persone, infatti, si sono dette pronte a donare il loro organo. Il museo è nato da un hobby e per caso: tutto cominciò quando a Sigurdur Hjartarson vennero donati, 24 anni fa, testicoli e pene di un toro. Le misure oscillano da un metro a sette di una balena a due millimetri di un criceto. I 4 donatori sono un americano, un tedesco, un islandese e un britannico. L’americano è stato il più preciso di tutti: ha fornito anche un calco del suo organo, definito “Elmo”. Nel 2007, il museo è stato visitato da 6000 persone, di cui il 60% donne.

Chi volesse candidarsi, per una donazione, può visitare il sito ufficiale.

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Jodie Foster lascia la fidanzata Il rapporto durava da 14 anni.

La coppia lesbica aveva avuto due figli con la inseminazione artificiale. Soltanto sei mesi fa l'attrice aveva ammesso per la prima volta la loro relazione omosessuale.
(Il Corriere della Sera) Jodie Foster, 45 anni, ha lasciato dopo 14 anni di relazione la fidanzata Cydney Bernard, 54. La notizia è stata resa nota dalla rivista americana di pettegolezzi National Enquirer e ripresa dal sito omosessuale Gaywired. La coppia aveva avuto due figli di 6 e 9 anni con l'inseminazione artificiale.

La rottura della relazione avviene a soli sei mesi di distanza dall'ammissione della Foster di avere una relazione lesbica, cosa che del resto era nota a tutti da anni, ringraziando la sua «meravigliosa Cydney».

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Uomini dal chirurgo per somigliare a Clooney.

(Agi) Roma- Hanno 40-50 anni, si avvicinano alla crisi di mezza eta' e non si accettano piu', hanno come modello di vita l'uomo attempato ma "rampante" e felicemente accompagnato da ventenni, alla Flavio Briatore, e come ideale estetico il brizzolato fascinoso alla George Clooney. Il maschio italiano, si sa, non e' piu' insensibile alle lusinghe della chirurgia estetica, e fa sempre piu' capolino dalle parti del chirurgo, con gli etero che ormai hanno raggiunto (se non superato) gli omosessuali nel numero di interventi. Il 60% degli uomini chiede consigli cosmetici specifici, e su cento interventi, dieci sono ormai per uomini. Il chirurgo estetico Giovanni Salti, nel corso del Congresso Nazionale della Societa' italiana di medicina estetica (Sime) che si e' aperto oggi a Roma, traccia l'identikit del "nuovo" maschio italiano. Diverse le categorie che si rivolgono al chirurgo estetico: "Gli eterosessuali 30-40enni tipo 'palestra-discoteca'; gli etero 40-50enni professionisti o manager; gli omosessuali che vogliono mantenere la loro mascolinita' e quelli con piu' attitudini 'transegender', e infine gli omosessuali con Hiv, in terapia antiretrovirale". Nel complesso, meta' sono etero, meta' omosessuali, e le differenze tendono sempre piu' ad appianarsi. Obiettivi comuni, non certo le rotondita' ambite dalle donne, ma semmai la tonicita'. Comuni ai due sessi, la battaglia contro le rughe, le palpebre calanti, la 'pancetta', i peli. In generale, spiega Salti, l'uomo chiede interventi "specifici", che evitino il rischio di femminilizzazione, e rispettino le caratteristiche del viso. Fondamentale anche che il trattamento sia breve e veloce, e che il post-trattamento non sia troppo complicato e faticoso. Farsi belli si, ma non a tutti i costi: meno anestesia possibile e tanti 'filler' riassorbibili, ma anche botox, epilazione laser, rivitalizzazione, laster non ablativi. Gli uomini del 2000, insomma, "sono narcisi e molto attenti all'aspetto - conferma Salti - passano molto piu' tempo in profumeria, e si informano meticolosamente sui nuovi ritrovati per migliorare la propria immagine e rimanere giovani".

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Ellen DeGeneres e Portia de Rossi promesse spose, le prime a Hollywood.

Dopo sentenza la talk-show host DeGeneres fa l'annuncio in tv.
(Apcom) Il talk show di Ellen DeGeneres va in onda in differita di un giorno, quindi, in ritardo è arrivato anche l'annuncio delle sue nozze, il primo matrimonio gay di Hollywood con l'attrice australiana Portia de Rossi. DeGeneres, 50 anni, presentatrice e attrice comica, ha saputo sul set che la Corte Suprema della California aveva cancellato il bando ai matrimoni tra gay nello Stato con una sentenza storica e importantissima. E ha immediatamente detto al pubblico che lei e sua compagna, presente in studio, saranno tra i primi a mettersi in coda.

Lo show non è ancora andato in onda ma la notizia del matrimonio imminente ha fatto presto a diffondersi.

Ellen DeGeneres ha fatto la gavetta due volte. La sua prima carriera finì nel 1997 quando annunciò di fronte alle telecamere, in diretta, di essere lesbica nel talk show di Oprah Winfrey e, nero su bianco, sulla copertina di Time magazine. Anche il personaggio che interpretava nella sit-com "Ellen" rivelò ai telespettatori di essere lesbica, parlando a una psicologa interpretata per l'occasione da Oprah Winfrey.

La puntata fece un grande clamore ma ben presto, complici gli ascolti scarsi, lo show fu cancellato. DeGeneres tornò nel circuito della stand-up comedy e ricominciò da capo. Solo alcuni anni più tardi riuscì a tornare a galla, dando la voce al pesce ammalato di Alzeheimer del lungometraggio Disney "Finding Nemo". Riabilitata di fronte al grande pubblico, con un talk show tutto suo. Nel 2007 è arrivata l'incoronazione ufficiale di Hollywood, DeGegeneres è stata scelta come presentatrice della 79ma edizione della notte degli Oscar.

Compagne da quattro anni, DeGeneres e de Rossi, 35 anni, interprete del serial tv "Nip/Tuck", dovranno attendere un mese, fino a quando la sentenza della Corte Suprema, che in un Paese anglosassone ha valore di legge, entrerà in vigore formalmente.

Non ci saranno nozze invece per un'altra coppia di Hollywood, quella formata dall'attrice Jodie Foster e Cydney Bernard che si sarebbero separate dopo una relazione di 14 anni.

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La sentenza su matrimoni gay in California irrompe in campagna elettorale.

(Giampiero de Andreis - Il Velino) Potrebbe avere un’influenza pericolosa per i tre candidati alla Casa Bianca la sentenza emessa giovedì sera dalla Corte suprema della California che ha abrogato il divieto di matrimonio omosessuale. Un tema “sensibile” come quello delle unioni tra individui dello stesso sesso rischia infatti di condizionare pesantemente i candidati, che ricevendo pressioni in un senso o nell’altro rischiano di alienarsi parte del proprio elettorato. Non è un caso che durante la serata di giovedì, Barack Obama, Hillary Rodham Clinton e John McCain abbiano tutti espresso il parere che tali decisioni debbano essere appannaggio dei singoli stati.


Alcuni osservatori ritengono che se il tema diventerà oggetto di campagna elettorale, a guadagnarci sarà il candidato repubblicano, che potrebbe ottenere il voto della base più conservatrice del partito, piuttosto riluttante a concedergli il proprio sostegno. Altri analisti, tuttavia, ritengono che posizioni poco aperte alle ragioni dei gay potrebbero alienare al senatore dell’Arizona l’elettorato moderato più giovane, che secondo i sondaggi è più attento alle ragioni degli omosessuali. La questione è assai insidiosa anche per i due candidati democratici ancora in lizza, il cui elettorato è sostanzialmente diviso tra fautori delle libertà civili e moderati meno entusiasti di concedere lo status matrimoniale alle coppie gay.

Obama e la Clinton, finora piuttosto evasivi sul tema, potrebbero subire la campagna delle organizzazioni per i diritti civili, che invocano posizioni più decise in favore della decisione della Corte suprema californiana da parte del partito dell’Asinello. In particolare è la Clinton, che ha un elettorato più centrista, a dover soppesare col bilancino ogni dichiarazione sul tema. Come si ricorderà, in concomitanza delle elezioni presidenziali del 2004 i repubblicani riuscirono a organizzare in numerosi “swing states” come Ohio, Florida e altri, referendum statali su temi etici come matrimoni gay e utilizzo di cellule staminali nella ricerca scientifica. In quegli stati, secondo numerosi analisti, la massiccia partecipazione degli elettori repubblicani al voto, costituì la spina dorsale della schiacciante vittoria di George W. Bush contro John Kerry.

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Il Vaticano chiede alle chiese orientali di uniformarsi escludendo i gay dai seminari.

(La Repubblica) Anche le Chiese Orientali sono tenute a escludere dai seminari, e a non ammettere al sacerdozio, persone con tendenze omosessuali. Lo ha stabilito il segretario di Stato Tarcisio Bertone che con un ''rescritto'' ha esteso alle Chiese Orientali quanto disposto dal Documento della Congregazione per l'Educazione Cattolica ''Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri'', pubblicato il 4 novembre 2005. ''In seguito a numerose richieste di chiarimento giunte alla Sede Apostolica, si precisa - afferma la nota pubblicata oggi dall'Osservatore Romano - che le disposizioni contenute in detta Istruzione valgono per tutte le Case di formazione al sacerdozio, comprese quelle che dipendono dai Dicasteri per le Chiese Orientali, per l'Evangelizzazione dei Popoli e per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societa' di Vita Apostolica''. In proposito l'Osservatore rende noto inoltre che ''il Sommo Pontefice, il giorno 8 del mese di aprile dell'anno del Signore 2008, ha approvato tale precisazione''.

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X-Factor: le video confessioni di chi è in gara.

[i](Foto di Loris Zambelli Tortoi/Photomovie)[/i]

(Panorama) Le lacrime di Ilaria e la sua teresca con Morgan: tutto vero o montatura? Lo abbiamo chiesto direttamente a lei negli studi di X Factor, dove abbiamo incontrato anche gli altri concorenti in gara. Qui tutte le video interviste. Giusy (ormai ribattezzata la Amy Winehouse italiana) dà il suo giudizio sui giudici. Gli Aram Quartet confessano (per la felicità delle orde di ragazzine in fila fori dagli studios) di essere single e liberi su piazza. Emanuele invece no: si sposerà (ha già fissato la data) appena dopo la fine dello show. Mentre Tony “faccia d’angelo” è corteggiatissimo, non solo dalle ragazze ma anche da cinema e tv: già gli gli fioccano proposte per cinema e fiction. “Ma io voglio fare musica”, dice “Ho provato a recitare ma i risultati sono stati piùttosto scarsi”.
Guardate i video. E fate le vostre domande nel forum ai giudici e ai concorrenti di X Factor. Nei prossimi giorni risponderanno on line.

Tony
La videointervista a Tony di X-Factor

Giusy
La video intervista a Giusy di X-Factor

Emanuele
La video intervista a Emanuele di X-Factor

Aram Quartet
La video intervista agli Aram Quartet di X-Factor

Ilaria
La video intervista a Ilaria di X-Factor

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Napoli. Mostra contro l´omofobia a Santa Chiara. "In un anno subìte oltre 100 aggressioni".

Il chiostro concede gli spazi per l´evento "Molteplicità dell´essere".
(Cristina Zagaria - La Repubblica, edizione di Napoli) Più di cento aggressioni contro i gay in un anno. Il 2008 a Napoli è cominciato con due gravi episodi di omofobia. Il primo la notte di Capodanno, quando tre ragazzi sono stati insultati e aggrediti da quattro persone nella stazione della metropolitana di piazza Vanvitelli. Qualche settimana dopo una dipendente, lesbica, della II municipalità si è vista recapitare tra la posta un volantino con scritte offensive. Solo due casi tra i cento che sono stati raccolti in un dossier-denuncia dall´Arcigay. Due casi, però, simbolo di un anno difficile, in cui Napoli è stata travolta da una pericolosa onda di intolleranza omofoba.
Proprio a riscatto di questo 2008 nero è nato un sito internet, creato dall´Arcigay e dal Comune (www. divercity. na. it), in cui si affrontano i casi di discriminazione omofoba, ma anche le problematiche degli immigrati. Il sito, con un blog multilingue (italiano-inglese-arabo - indiano) viene inaugurato domani, nella "Giornata mondiale contro l´omofobia", istituita dal Parlamento Europeo nel 2006 e che il comitato provinciale Arcigay di Napoli celebra, all´interno del chiostro di Santa Chiara a Piazza del Gesù, con una mostra.
L´esposizione, "Molteplicità dell´essere" è realizzata con il patrocinio della II Municipalità e grazie a opere messe a disposizione gratuitamente da artisti napoletani. La location non è stata scelta a caso. È un luogo simbolo. Lo scorso settembre, infatti, ci fu un lungo braccio di ferro per la proiezione del film di Fassbinder "Un anno con 13 lune", proprio all´interno del chiostro, e il «primo dicembre un frate ci riprese perché distribuivamo profilattici in piazza con il Cotugno» dice Salvatore Simioli, presidente Arcigay di Napoli, che rivendica la «laicità delle piazze di Napoli» e chiede «un maggiore presidio delle forze dell´ordine, in chiave preventiva».
Domani, per tutta la giornata, a Santa Chiara avranno luogo performance di attori con poesie e brani di opere teatrali che trattano di discriminazione. Alle 11.30 dibattito pubblico, con la presentazione del rapporto "Un anno di omofobia in Campania", un rapporto costellato di episodi gravissimi come la lunga scia di polemiche e proteste per il raduno omosessuale a Sorrento lo scorso agosto e i raid notturni con mazze da baseball e cori di minaccia a piazza Bellini, a inizio settembre, con la manifestazione nazionale del 17. «L´episodio che ancora ricordo con grande paura - dice Carmine Urcioli, vicepresidente di Arcigay - è quello di Agnano, quando, a fine estate, un intero quartiere inseguì dei ragazzi gay, volarono anche cocci di bottiglia. Qualche settimana prima, qualcuno aveva tagliato i fili della corrente nella sede della nostra associazione». Dodici mesi di intolleranza. E domani il riscatto. «La partecipazione gratuita di artisti napoletani per la giornata contro l´omofobia - dice Simioli - è un modo per reagire al degrado della nostra città facendo rivivere lo spirito del "Maggio dei monumenti", manifestazione pensata come una mobilitazione spontanea per promuovere e riqualificare l´immagine della città. Gli eventi dell´Arcigay sono una denuncia del clima omofobico a Napoli ma anche una proposta culturale per una città più inclusiva, in cui l´intolleranza sembra essere sempre più tollerata. Al nostro sportello arrivano denunce di raid e violenze, che spesso non rendiamo pubbliche per non creare in città un clima di paura, ma questa è una spirale che bisogna interrompere».

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GF8. Lina Carcuro, azioni disciplinari dall'Ordine dei medici e fuori dall'università per troppe assenze.

(Il Messaggero. Lina Carcuro, la dottoressa napoletana diventata famosa per aver partecipato al Grande Fratello, è stata esclusa dalla scuola di specializzazione in chirurgia maxillo-facciale. Avrebbe fatto troppe assenze a causa della partecipazione al reality di canale 5. Non sembrano dunque finire le brutte notizie per il medico partenopeo. Dopo le polemiche scoppiate per i suoi comportamenti nella casa, considerati da molti medici poco decorosi, tanto che qualcuno ha anche chiesto la radiazione di Lina dall'albo, non finiscono dunque i guai per la giovane dottoressa.

La concorrente del Gf 8 però non si arrende. Ha già incaricato il suo legale di opporsi alla decisione presa dalla Seconda università degli studi di Napoli. Per quanto riguarda la questione ancora in sospeso con l'Ordine, dovrebbe risolversi nei prossimi giorni. Le misure disciplinari che potrebbero essere prese nei suoi confronti vanno dalla censura fino alla radiazione. Lei, però, è ottimista: «L'Ordine è fatto di persone intelligenti», ha ripetuto più volte in queste settimane.

Il Grande Fratello, conclusosi lo scorso 21 aprile con la vittoria del muratore Mario Ferretti, per il momento non ha portato molto fortuna a Lina Carcuro.

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Matrimonio gay in California: Schwarzenegger, rispetto Corte.

(Ansa) Arnold Schwarzenegger ha detto che si inchina al verdetto della Corte Suprema statale che ha abolito il bando delle nozze gay. 'Rispetto la decisione della Corte e come governatore la faro' rispettare', ha detto il governatore repubblicano della California che ha anche precisato la sua opposizione a un emendamento costituzionale che rovesci la decisione del tribunale.

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Giovanardi: "Cambieremo linee guida legge 40". Buttiglione "Correggiamola".

Il sottosegretario alla Famiglia: "E' la volontà di questa maggioranza cambiare la circolare della Turco che ha modificato la norma sulla procreazione assistita". L'opposizione la difende: "Grave annuncio".
(AdnKronos) La volontà del governo è quella di cambiare le linee guida alla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Lo assicura il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, intervenuto questo pomeriggio a Roma alla Giornata internazionale della famiglia 2008, organizzata dal Forum delle Associazioni familiari.

"Il precedente Governo di centrodestra e la maggioranza parlamentare nel 2004 hanno approvato la legge 40 che - ricorda Giovanardi - è stata poi confermata dal referendum, quindi la volontà di questa maggioranza è quella di cambiare la circolare dell'ex ministro della Salute Livia Turco che non può, in quanto circolare, modificare la volontà del Parlamento italiano. Siamo - prosegue - in uno Stato di diritto, quindi decide il parlamento sovrano".

Incalza il vicepresidente della Camera, Rocco Buttiglione, che presa la parola nel corso dell'incontro, auspica di tornare alla legge 40 togliendo le linee guida emanate in extremis dalla Turco. "La legge 40 va corretta per via della modifica introdotta surrettiziamente dall'ex ministro della Salute, Livia Turco, con le linee guida" dice Buttiglione, che ricorda al Forum delle Associazioni familiari "di essere un soggetto politico, ma non partitico".

Sulla stessa linea anche il neo sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella secondo cui andrebbero "sospese" le direttive Turco. "Stimo l'ex ministro Livia Turco, ma ha fatto una cosa molto scorretta a Governo scaduto - commenta Roccella, riferendosi alle linee guida alla legge 40 - comunicando poi di essere intervenuta sulle linee guida a elezioni già avvenute. E invece la sua decisione sarebbe stata un elemento di scelta per gli elettori".

Posizioni che ovviamente sollevano le critiche dell'opposizione che difendono il provvedimento. "Il sottosegretario Giovanardi non sa di cosa parla. Le linee guida emanate dal ministro Turco hanno risolto specifiche questioni che impedivano il ricorso alle tecniche di procreazione assistita", dice Vittoria Franco, ministro ombra per le Pari opportunità del Pd aggiungendo che le linee guida Turco "sono quanto mai opportune e hanno reso più umana la legge sulla procreazione assistita".

Più duro il commento di Maria Antonietta Farina Coscioni (Radicali). "Da sempre Giovanardi si distingue per essere portavoce ed alfiere di tutte le politiche repressive, codinamente proibizioniste e antiscientifiche. Il suo annuncio, grave, dunque non sorprende e si accompagna alla sua e non solo, offensiva di sempre che ha come scopo di scardinare ogni principio dello Stato laico, e in essa ogni giorno si consumano pesantissime interferenze e violenze sulla persona. Se, come si dice, il buon giorno si vede dal mattino, l'annuncio di Giovanardi è molto più eloquente di quel che si intende fare".

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Giornata mondiale contro l'omofobia. Depositate oggi in Parlamento dai radicali due proposte di Legge.

In occasione della giornata mondiale contro l'omofobia, sono state oggi depositate due proposte di legge, una contro l'omofobia, prima firmataria la deputata del Pd Anna Paola Concia e la seconda per la difesa dei diritti delle persone transessuali, prima firmataria Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani.
La proposta di legge contro l'omofobia, prima firmataria Anna Paola Concia, già depositata nella scorsa XV Legislatura dal deputato Franco Grillini più altri, frutto del lavoro di Stefano Fabeni, insieme a giuristi ed esperti di Arcigay, ha l'obiettivo di garantire l'attuazione delle direttive sulla parità di trattamento in maniera conforme alle disposizioni europee, con particolare riferimento alla direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, e alla direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica. Tra gli obiettivi della proposta vi è quello di assicurare che l'ordinamento protegga in modo sostanziale il principio di parità di trattamento garantendo un medesimo livello di protezione a tutti i cittadini e gruppi sociali, indipendentemente dai motivi di discriminazione.

La proposta di legge in materia di correzione dell'attribuzione di sesso, prima firmataria Rita Bernardini, (depositata nella XV Legislatura dal deputato Franco Grillini), ha l'obiettivo di garantire maggior protezione all'identità delle persone transessuali ed è una riforma della legge voluta dai radicali nel 1982 come già avviene in Spagna e nel Regno Unito. L'esperienza di vita delle persone transessuali e transgender, così come la ricerca scientifica in quest'area, hanno ampiamente dimostrato come l'equilibrio psico-fisico della persona transessuale non implichi necessariamente l'adeguamento chirurgico dei genitali, che - al contrario - spesso viene forzato dalla necessità di «regolarizzare» una situazione intermedia che dà luogo a discriminazioni che talvolta portano alla privazione dei diritti fondamentali, tra cui il diritto alla riservatezza dei dati personali sensibili, quali quelli relativi alla salute e alla vita sessuale. L'intervento chirurgico diviene in alcuni casi un «intervento forzato» in assenza del quale la persona è privata della dignità e dei diritti di cittadinanza, costretta ad una «esistenza legale» che non corrisponde all'identità, all'aspetto esteriore e al ruolo sociale che si viene ad assumere. Non a caso negli ultimi anni la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo ha progressivamente riconosciuto l'esistenza di un diritto fondamentale all'identità di genere che, anche sotto l'aspetto del riconoscimento giuridico, non deve necessariamente dipendere dall'intervento chirurgico di riattribuzione dei genitali .

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Buttiglione, ennesima cauta apertura ai gay.

Buttiglione: nella Dc c'erano molti gay.
(Il Corriere della Sera) «Anche nella Dc c'erano molti gay, ma questo non vuol dire niente poiché l'orientamento sessuale non ha nulla a che fare con la gran parte delle questioni pubbliche».
Lo ha affermato Rocco Buttiglione intervistato da Klaus Davi su YouTube.

«Per quanto mi riguarda, invece, nessun uomo mi ha mai fatto la corte o, perlomeno, se è successo non me ne sono mai accorto. Ho avuto invece molti amici omosessuali, anche grandi amici, come Giovanni Testori, scrittore gay e cattolico.
È noto, sono contrario al matrimonio omosessuale, ma questo non vuol dire che non bisogna riconoscere i diritti individuali alla persona».
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Quanti gay nella Dc.

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Nel Parlamento europeo contro di me la lobby gay.

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Luxuria, canditatura controproducente per i gay.

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Si monumento olocausto gay e rom.

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Nei «Versi inVersi» c’è lo spirito gay.

Un concorso nazionale di prosa e di poesia che parte da Brescia.
(Bresciaoggi) «Versi inVersi», promosso dal Comitato provinciale arcigay Orlando e patrocinato dal Consiglio Regionale della Lombardia, da assessorato e commissione pari opportunità della Loggia si propone come una «novità nel panorama dei premi letterari del nostro Paese, essendo il primo concorso che include esplicitamente la tematica lesbica, gay, bisessuale e transessuale (Lgbt), a fianco di opere a tema libero». Lo sottolineano Sergio Mazzoleni e Andrea Zucchini di Orlando, da tempo impegnata contro chiusure e pigrizie culturali, con proposte volte a superare luoghi comuni, come quelli che «viziati da scarsa conoscenza, marcano della persona omosessuale la sola sessualità».

Il concorso, dunque, con le sue quattro sezioni, prosa e di poesia, a tema libero o a tema Lgbt, come occasione di libertà d’espressione ma anche di confronto tra culture e sensibilità differenti.

Il bando completo - visibile sul sito www.inversi.org - prevede quale premio principale la pubblicazione in un volume edito da «Il Dito e La Luna» di Milano.

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"Lei è sieropositivo" ma era falso Dopo 3 anni risarcito: 200.000 euro.

Bologna, danno esistenziale per l'errore. La richiesta era di 2 milioni - Quella diagnosi errata gli ha cambiato la vita Ora è in terapia da uno psicologo.

(Paola Cascella - La Repubblica) Ha vissuto tre anni da sieropositivo, sempre sull'orlo del baratro, sempre in attesa del peggio, che però - per sua fortuna - non arrivava. Una condizione di costante incertezza: dopo il verdetto iniziale, gli esami dicevano che la terapia andava rimandata perché la carica virale nel sangue era ancora bassa. Troppo bassa. Ci rivediamo tra sei mesi, torni a trovarci.

Poi nel 2000 la scoperta: la diagnosi fatta dal Laboratorio di analisi chimico - cliniche dell'ospedale Maggiore era sbagliata. Il paziente in realtà stava benissimo: non aveva nessuna infezione da virus Hiv. Una liberazione, certo. Ma quella spada di Damocle sulla testa, l'incubo Aids in agguato per tre anni, gli hanno cambiato la vita. Via dallo studio legale di famiglia, via dalla ragazza con la quale stava, alla fine persino via da Bologna.

Per questo Renato Goldstaub, 43 anni oggi, si è rivolto al Tribunale civile chiedendo un risarcimento anche per il danno esistenziale subito a causa di quell'errore. Che poteva essere appurato molto prima, se solo i medici che controllavano i "progressi" del virus (sempre con esito negativo) avessero verificato la validità del risultato del primo esame. Non l'hanno mai fatto.

Qualche settimana fa, undici anni dopo quella sentenza sconvolgente, la giudice Elisabetta Candidi Tommasi ha dato ragione a Goldstaub, assegnandogli un indennizzo di 200mila euro. Il fratello Stefano, che lo assiste, aveva chiesto 2 milioni. Ricorrerà in appello. La storia di Renato, laurea in Giurisprudenza, un futuro davanti, grazie allo studio molto noto del padre Alfredo e del fratello, comincia una mattina di fine novembre 1997. Da un paio d'anni è iscritto ad un corso di pratiche orientali.

Sono i gruppi Osho, dal nome del maestro spirituale indiano: arte, musica, pittura, filosofia Zen e molto altro, Tantra compreso. Negli anni '70 Osho è soprannominato il guru del sesso. Alle soglie del 2000 per entrare serve il test dell'Hiv, lo impone il pericolo Aids. Un test da ripetere ogni sei mesi. Infatti Goldstaub è la quarta volta che va all'ospedale Maggiore. Non è particolarmente preoccupato: "Non mi drogo, non mi piace neanche fumare, non sono omosessuale. Le analisi sono sempre state negative".

Stavolta no. "Quando mi danno i risultati ricordo di essere rimasto per cinque minuti in piedi col foglio in mano, come impietrito". Il paziente risulta sieropositivo. "So di aver avuto rapporti sessuali occasionali, ma non particolarmente a rischio. Comincio a pensare a chi può avermi infettato. Poi anche questo rovello mi passa". Goldstaub si chiude in se stesso. Non dice a nessuno quel che gli è capitato. Neanche alla famiglia.

Muto per tre anni. "Mi vergognavo come un cane". Ogni sei mesi torna in ospedale. Ma non gli viene prescritta nessuna terapia perché la carica virale è e resta bassa. Nessun lavoro, zero rapporti con l'altro sesso, si mantiene vivendo col fratello, con piccoli lavori, quelli che capitano, coi soldi ereditati dalla nonna, morta tragicamente. Poi nel 2000 arriva una ragazza. E' lei che lo spinge a ripetere il test al policlinico Sant'Orsola: il risultato è negativo. Goldstaub è "strafelice". Ma dura solo un paio di mesi. Poi l'ansia ricomincia a divorarlo. Ripete l'esame ciclicamente. Ha paura. Da un anno è in terapia da uno psicologo.

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Genova, transessuali in sciopero. Si prostituiscono e il Comune li vuole cacciare dal centro.

(TGCoom) A Genova anche i trans incrociano le braccia. Per protestare contro il Comune che vorrebbe mandarli via dai vicoli, un gruppo di transessuali che si prostituisce nel ghetto del centro storico ha infatti deciso di scioperare e di manifestare davanti al palazzo Tursi, sede del municipio. "Qui se non ci fossimo noi sarebbe un disastro", dice Annapaola, nome d'arte di un trans intervistato dal "Secolo XIX".

Al momento non è ancora chiaro quanto durerà il singolare sciopero del sesso, ma i transessuali questa volta hanno deciso di fare sul serio e di farsi valere con le autorità competenti che stanno cercando di cacciarli dalla città.

Da qualche anno, spiega il giornale ligure, sia il Comune sia le forze dell'ordine hanno concentrato i loro sforzi nel risanamento delle aree a luci rosse, prestando particolare attenzione a quegli stabili che vengono utilizzati come alcove. Le prime ordinanze di chiusura con decreto giudiziario sono state inviate ai legittimi proprietari e per i trans praticare la "professione" presto sarà praticamente impossibile.

I trans che da anni sono una presenza fissa di quello che fu il ghetto ebraico si sentono accerchiati e così hanno scelto di scendere in piazza per far valere le proprie ragioni e dimostrare che la loro presenza non è affatto un problema di ordine pubblico. "Gli spacciatori ci fanno schifo e li mandiamo via a calci", spiega Annapaola, trans del centro storico di Genova. Della stessa opinione sono anche molte altre sue colleghe, convinte che la loro presenza nel ghetto garantisca in un certo senso delle zone franche in un quartiere devastato dalla criminalità.
La parola passa ora al Comune, che dovrà trovare una soluzione al problema. Di sicuro non potrà precettare i trans. Chissà come la prenderanno i clienti.

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California: le nozze gay diventano legali.

È il secondo Stato americano dopo il Massachusetts.
La Corte suprema dello Stato ha abolito la legge approvata dagli elettori che vietava le nozze omosessuali.
(Il Corriere della Sera) I matrimoni gay diventano legali in California. La Corte suprema dello Stato ha infatti abolito la legge approvata dagli elettori che vietava le nozze omosessuali. Con questa sentenza la California diviene il secondo Stato dopo il Massachusetts a rendere legali i matrimoni omosex. La decisione è stata presa dalla Corte suprema a strettissima maggioranza: quattro sono stati i giudici che hanno votato a favore e tre contro.
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