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mercoledì 23 aprile 2008

Per il cavalier Berlusconi, noi gay siamo una patata bollente.

Commissario Ue: Berlusconi, Meglio occuparci di trasporti che di omosessuali.
(Agr) "Meglio occuparci di infrastrutture e trasporti che di omosessualità". Lo ha detto Silvio Berlusconi, premier designato, intervenendo a Tg56, in onda alle 19.30 su TeleRoma56. Il leader del Pdl si riferisce all'intenzione di Jose Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, di affidare all'Italia un commissario ai Trasporti invece che alla Giustizia, dove attualmente lavorava Franco Frattini. "Penso lo scambio sia molto conveniente - ha precisato Berlusconi - visto che abbiamo da riprendere un grande piano di opere pubbliche". Il successore di Frattini, ha infine detto Berlusconi, sarà sempre un uomo di centrodestra.
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E la Concia si guadagna lo stipendio... dategli una portineria.
PD:CONCIA,BERLUSCONI NON PERDE OCCASIONE DIMOSTRARE OMOFOBIA
(ANSA) - ROMA, 23 APR - ”Berlusconi, purtroppo, non perde mai occasione per dimostrare la sua omofobia e la sua incapacita’ di unire gli italiani, questo mi rattrista perche’ siamo un paese europeo e su questo tema, grazie alla destra, facciamo sempre delle gran brutte figure”.
Lo afferma Anna Paola Concia, deputato del PD e portavoce del tavolo degli omosessuali del PD.
”Il fatto poi che Frattini si sia occupato di temi legati all’omosessualita’ lo apprendiamo solo ora. Onestamente non ce ne e’ stata traccia in tutto il suo mandato e Frattini si e’ guardato bene dal far sapere che, tra le sue deleghe, ci fosse anche quella legata ai temi dell’omosessualita”’.

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Cannes 2008: la Croisette parla italiano.

È ispirato a una foto di David Lynch firmata da Pierre Collier il manifesto ufficiale della 61ma edizione del Festival di Cannes (14-25 maggio). Un omaggio al genio di David Lynch con l'immagine leggermente sfocata e inquietante di una donna bionda platino, smalto e rossetto rosso vivo, che si copre gli occhi con una maschera nera. Sarà proprio questa foto a campeggiare sul Palazzo del cinema di Cannes come sui molti manifesti presenti lungo la Croisette.
(Panorama) E' ispirato a una foto di David Lynch firmata da Pierre Collier il manifesto ufficiale della 61ma edizione del Festival di Cannes (14-25 maggio). Un omaggio al genio di David Lynch con l'immagine leggermente sfocata e inquietante di una donna bionda platino, smalto e rossetto rosso vivo, che si copre gli occhi con una maschera nera. Sarà proprio questa foto a campeggiare sul Palazzo del cinema di Cannes come sui molti manifesti presenti lungo la Croisette.
Matteo Garrone e Paolo Sorrentino, Gomorra e Il divo, concorreranno per l’Italia al 61° festival di Cannes (dal 14 al 25 maggio). A unirli, oltre alla partecipazione al concorso, all’età (entrambi non ancora quarantenni) e al numero di film girati (per entrambi si tratta della quarta opera), è Toni Servillo, protagonista dei due film. In triade generazionale entra anche Francesco Munzi con Il resto della notte, invitato alla prestigiosa “Quinzaine des Réalisateurs”.

Se “la meglio gioventù” del cinema italiano cresce in fretta e con risultati sorprendenti, Marco Tullio Giordana si conferma ancora una volta un autore amato da Cannes e dalla critica internazionale. Il suo nuovo film, Sangue Pazzo, verrà presentato in selezione ufficiale, accompagnato da Monica Bellucci, Luca Zingaretti e Alessio Boni.
Inoltre, al workshop annuale tra ventidue produttori di cinema europeo di qualità Daniele Mazzocca rappresenterà l’Italia.
E come a sottolineare la massiccia presenza italiana sulla Croisette, l’attore, regista e sceneggiatore Sergio Castellitto farà parte delle Giuria internazionale.

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Volley. Il coach della Scavolini: "In Brasile quelli del calcio lo considerano uno sport per gay".

Angelo Vercesi si racconta: "Tanta fede nelle vittorie".
Il coach della Scavolini ha fatto visita alla redazione pesarese del 'Resto del Carlino' e ha svelato tanti 'segreti' della sua vita e del suo successo. "Mi piace questa attesa. E' solo una carica positiva".

(Beatrice Terenzi - Il Resto del Carlino) Lo scorso anno era il preparatore atletico, quest’anno alla sua prima esperienza da capo allenatore rischia di vincere lo scudetto. Angelo Vercesi, 41 anni, sangue italiano, spirito carioca, estroso e sensibile, è il vero protagonista con la sua esuberanza e umanità di questa Scavolini dei record. E’ venuto a trovarci in redazione, per raccontarci di sé e delle colibrì.

Io e la fede. "Al collo ho sei medagliette, tra cui quelle di Sant’Antonio, San Francesco e la Madonna di Loreto. Una volta al mese vado a Loreto a pregarla e ad accendere un cero. Se vinciamo lo scudetto ci andrò in pellegrinaggio, magari in bici''.

Io e la famiglia. "Siamo rimasti solo io, mia mamma e mia sorella. Mio padre è morto quando avevo nove anni, mio fratello maggiore l’ho perso in un incidente d’auto. Mio nonno materno si chiamava Angelo, quello paterno Anibal. Entrambi emigrati dall’Italia in Brasile. In barca. Io mi chiamo Angelo Anibal Vercesi".

Io e l'Italia. ''Sono venuto per la prima volta in Italia nel 2005. Ho fatto un regalo a mia mamma e a mia sorella, le ho portate a fare un giro di tutte le chiese. A Roma abbiamo avuto la fortuna di vedere da 50 metri Papa Giovanni Paolo II. Mia mamma, che è molto religiosa, stava per svenire dall’emozione''.

Io e il volley. ''Ho iniziato a giocare a calcio, ma il volley è sempre stata la mia vera passione. Anche se in Brasile quelli del calcio lo considerano uno sport per gay. Ho giocato per 18 anni nella stessa squadra, poi ho allenato il San Paolo. Ho conosciuto Zè Roberto come avversario. Lui mi ha chiesto di seguirlo in Nazionale come preparatore atletico e poi in Italia, a Pesaro. Gli devo tutto''.

Io e la panchina. ''Quando quest’anno Zé è stato bloccato dalla federazione brasiliana e la Scavolini si è trovata senza allenatore, la società mi ha chiesto di guidare la squadra. Le prime quattro giornate in panchina è andato Marchesi, io non avevo il patentino. Poi, grazie a Zé, la mia federazione e quella italiana hanno trovato un accordo. Mi hanno dato il patentino da vice e una deroga per fare il primo allenatore. A patto che a fine stagione faccia un corso. Ma se vinco lo scudetto forse non ce ne sarà bisogno''.

Io e la Scavolini. "Alle ragazze ho detto dal primo allenamento: voglio trasparenza. Se c’è un problema, anche piccolo, se ne parla tutti insieme prima che diventi grande. Credo nel lavoro. Ma per lavorare bene non deve pesare".

Io e le vittorie. "Siamo una squadra dentro e fuori dal campo. Vinciamo perché giochiamo divertendoci, col sorriso e con la pazienza. Il volley deve essere vissuto prima di tutto come passione. Il leit-motiv di quest’anno è ‘un punto alla volta’ con serenità''.

Io e la partita. "Mi agito molto, lo so, inseguo i palloni, cerco di aiutare le ragazze. Ma mai una parola contro le avversarie e gli arbitri. E difatti non ho mai preso un’ammonizione''.

Io e la vita. ''Non faccio mai previsioni, vivo giorno dopo giorno, con entusiamo. E con più entusiasmo quando c’è il sole. Perché io vengo dal Brasile''.

Io e l'amore. ''Può capitare che mi innamori di una giocatrice che alleno. E’ già successo con la mia ex palleggiatrice del San Paolo, me la sono pure sposata, siamo stati insieme otto anni. Poi è finita. Ma sul campo le giocatrici le tratto tutte allo stesso modo. Il regalo che vorrei da Pesaro? Trovare una bella donna e metter su famiglia''.

Io e la città. ''Mi piace la grande attesa che si è creata intorno a noi. La gente ora mi riconosce, mi ferma e mi fa i complimenti. E’ molto bello. Il mio benzinaio mi fa: Mister, vinciamo 3-0''.

Io e Scavolini. ''Lui è partito da zero e ha fondato un impero. Ha avuto tanta grinta. Questa società può fare altrettanto, per questo se ne è affezionato. Ma noi non abbiamo preso il posto della pallacanestro. Abbiamo solo aperto un’altra strada''.

Io e Zè. ''La squadra è sua, il posto è suo. Quando tornerà se lo riprenderà. Lui è il maestro. Lui ha una grande tenerezza per Pesaro''.
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Di questa notizia Queerblog ne ha dato un breve e lucidissimo commento che ci sentiamo di sottoscrivere pienamente:
(...) Inutile dire che a molti ragazzi gay la pallavolo è sempre stata preferita rispetto al calcio, anche se non è una regola. Questa preferenza è sempre stata additata dal mondo maschile come una scelta da gay. La realtà ancora più generalizzata è che chiunque non ami giocare a calcio viene additato come possibile omosessuale.

E’ risaputo che questo luogo comune (ma anche no), ancora oggi nelle scuole italiane, è vivo e fervente. Qui, come in Brasile e dovunque la cultura dello sport è troppo concentrata su una disciplina e non sulla sua intera gamma. (...)

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Ragazzate. E' scandalo nelle redazioni. Sorpresi a "misurarselo" cinque ragazzi denunciati con l'insegnante. Anche l'Avvenire ne parla.

Che la "pruderie" in Italia faccia sempre il suo bell'effetto ed attiri l'attenzione è un dato di fatto ma quella, che a ben vedere, è una ragazzata, diventa una delle principali notizie del giorno non ce lo saremmo mai aspettata.
Il fatto:
(Rainews 24) Cinque alunni di una scuola media del Napoletano, due di 13 anni e tre di 12, sono stati denunciati insieme con la loro insegnante, una quarantenne, per atti osceni in luogo pubblico commessi in concorso tra loro.

I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell'istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure.

In particolare due di loro avrebbero istigato gli altri tre a seguirli in fondo all'aula dopo aver chiesto il permesso col pretesto di dover parlare della gita scolastica.

L'insegnante, una supplente, anche lei accusata di concorso in atti osceni, ha replicato alle accuse dicendo di non essersi accorta e di non aver visto quello che effettivamente i ragazzini facevano in classe. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere.

Inoltre indagini sono in corso da parte della Procura dei Minori e del commissariato di polizia di Frattamaggiore su altri episodi di esibizionismo avvenuti nella stessa classe ma con altri bambini come protagonisti. Anche la posizione del preside e' al vaglio degli inquirenti, mentre gli alunni non sono stati per il momento ascoltati.
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La versione di Panorama:

In classe la gara choc: alla ricerca dell’alunno più “dotato”.
[i](Foto: Ansa)[/i]

Pre-adolescenti, tra i 12 e i 13 anni, che gareggiano, in aula, per premiare il più dotato, da veri e consumati esibizionisti. E la supplente, una donna di 40 anni che sostituiva la collega di ruolo, dice: “Non me ne sono accorta”. Si tratta di cinque alunni della seconda media dell’istituto “Giovanni XXIII”, in via Piave a Sant’Antimo (paese in provincia a nord di Napoli), che si sarebbero sfidati a “chi ha il pisello più lungo”.
I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell’istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure. Sembra che siano stati, in più occasioni, due dei ragazzini ad istigare gli altri. Altre volte le “gare di genitali” sarebbero state ingaggiate nei bagni dell’istituto per misurare la “propria virilità”.
Ci penserà la procura a capire se è vero che l’insegnante non si è accorta di quello che stavano combinato i suoi alunni che, stando alla versione dell’insegnante, si sarebbero appartati in un’aula accanto con la scusa di discutere su un’imminente gita scolastica e qui avrebbero dato il via all’esibizione. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere.
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E si è scomodato pure l'Avvenire, il quotidiano dei vescovi e particolarmente restio a dare notizie che abbiano a che fare col sesso. Ma in questo caso, qualcuno obbietterà, si tratta di educazione. E di minori, aggiungiamo noi... forse un poco di tatto e riservatezza, soprattutto dai preti, ce la seremmo aspettata, invece... messi in "prima pagina" come si dice... perchè?

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Atti osceni a scuola, denunciati 5 minorenni e l'insegnante.
(Avvenire) Cinque alunni di una scuola media del Napoletano, due di 13 anni e tre di 12, sono stati denunciati insieme con la loro insegnante, una quarantenne, per atti osceni in luogo pubblico commessi in concorso tra loro. I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell'istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure. In particolare due di loro avrebbero istigato gli altri tre a seguirli in fondo all'aula dopo aver chiesto il permesso col pretesto di dover parlare della gita scolastica. L'insegnante, una supplente, anche lei accusata di concorso in atti osceni, ha replicato alle accuse dicendo di non essersi accorta e di non aver visto quello che effettivamente i ragazzini facevano in classe. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere. Inoltre indagini sono in corso da parte della Procura dei Minori e del commissariato di polizia di Frattamaggiore su altri episodi di esibizionismo avvenuti nella stessa classe ma con altri bambini come protagonisti. Anche la posizione del preside è al vaglio degli inquirenti, mentre gli alunni non sono stati per il momento ascoltati.
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Resta il fatto che comunque è strano che diverse redazioni, alcune anche particolarmente importanti ed autorevoli (noi ve ne abbiamo dato solo un saggio) si siano fiondate sopra questa notizia che, lo ripetiamo resta in sostanza una ragazzata. Chi maschio e adolescente non se l'è "misurato" con amici o compagni? Senza per questo cadere in "infernali perversioni" o restarne choccati secondo il parere dell'autorevole Panorama.
E comunque gli australiani dicono le la masturbazione allontana il cancro per cui, cari ragazzi "curatevi"...

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Famiglia Cristiana: "Silenzio assordante sulla disfatta del laicismo".

Dopo le ripetute accuse alla chiesa avversaria della modernità. Savino Pezzotta e Pier Ferdinando Casini dell’Udc-Rosa bianca. Il non esaltante risultato elettorale che hanno avuto alle elezioni segnala l’ormai debole peso del voto identitario cattolico.

(Beppe Del Colle - Famiglia Cristiana) La cancellazione della sinistra estrema dal Parlamento in conseguenza del voto del 13/14 aprile, e la contemporanea assunzione della Lega a partito decisivo degli equilibri politici nella nuova legislatura, hanno fornito gli argomenti principali di analisi a tutti gli editorialisti...

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Moggi a radio Kiss Kiss: Non ho assolutamente nulla contro i gay, non li critico e ritengo che siano persone intelligenti.

(Eurosport) L'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi ha dichiarato ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli: "Le dichiarazioni di Cuper sul 5 maggio 2002? I nerazurri persero quello scudetto perché erano dei c... Pensavano che a Roma la partita fosse vinta ancor prima di giocarla. Cuper all’epoca ammise la coglionaggine di quell’Inter, a quanto pare a distanza di tempo le persone cambiano parere. Le mie dichiarazioni sui gay? Purtroppo le mie parole vengono strumentalizzate per creare dei terremoti. Mi hanno chiesto se avessi mai avuto un gay in squadra ed ho semplicemente risposto di no. Non ho assolutamente nulla contro i gay, non li critico e ritengo che siano persone intelligenti. Lascio vivere tutto e tutti, ma chi non sopporto sono i perbenisti. Professionalmente credo di poter stabilire se a mio parere i gay siano atleticamente validi o meno, ma non ho mai offeso nessuno".

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Esclusivo. Soldi, un blogger scopre quanto valgono i ragazzi di Amici.


(River-blog) Una volta usciti dalla scuola, i ragazzi di Amici sono liberi di appoggiarsi a questa o a quella agenzia di spettacolo, completamente indipendente dalla produzione Fascino. Ce ne sono alcune che già lavorano con quelli delle passate edizioni, e che quindi vengono favorite. Altre forniscono il pubblico - una, in particolare, di Napoli - e, quindi, hanno una corsia preferenziale. Da una di queste mi è arrivato il listino prezzi dei ragazzi della stagione appena conclusa (clicca sull'immagine per ingrandirla).
Il prezzo? Per uno spettacolo di due ore, con i ragazzi primi in classifica, si spendono 19mila euro, esclusa Iva. Tuttavia è possibile anche organizzare spettacoli con uno solo dei ragazzi. La proposta più economica, con Pasqualino Maione e altri esclusi nelle fasi non proprio finali, costa 9mila euro.
Per esperienza dico che la prima estate, subito dopo la fine del programma, è quella del “botto”. Fatta di serate in giro per l’Italia, di autografi e di un atteggiamento a volte “da star” degli stessi ragazzi. Quanti ne ho visti credersi dei talenti arrivati, salvo poi confessarmi che il loro successo si era sgonfiato in un secondo. Quanti rifiutare interviste perché “scusa, ma sono molto impegnato”. Eccetera, eccetera, eccetera.

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GF8. Anche Mario Ferretti sogna di lavorare in tv. Gli ascolti però premiano Raiuno.


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"Mi è andata di lusso e se adesso mi offrono di lavorare in tv ci provo": Mario Ferretti sembra già aver "dimenticato" il sogno di costruire un agriturismo e, come tutti i vincitori (e non solo) del Grande Fratello, spera di ottenere ampio risalto mediatico e di trovare lavoro nel piccolo schermo. Ma, per un personaggio così "normale" e antitelevisivo, è difficile oltre che improponibile pensare ad un futuro in trasmissioni o fiction.
"Devo ancora prendere una certa confidenza", racconta a Il Velino. Per lui tutto è cominciato "per scherzo - racconta - un provino da single con un amico mio operaio". Poi la vittoria: "La normalità, ormai, è diventata una cosa che quasi non si trova più - dice all'Adnkronos - Tutti fanno i sofisticati. Io sono quello che sono: nudo e crudo, come mamma mi ha fatto e così voglio rimanere. Credo di aver vinto proprio perché all'interno della Casa ho fatto una vita normale, facendo tutto quello che si fa nella vita di gruppo, senza pensare alle telecamere, come se fossi in un campeggio con gli amici". So di essere stato un protagonista di Grande Fratello, ma nella Casa mi sentivo svantaggiato: tutti ballavano, cantavano... io mi sentivo un salame. Parlavo solo se avevo qualcosa da dire, e se qualcosa non mi stava bene non mi facevo problemi a dirlo. Mi sono messo in gioco, in tutto e per tutto, ma non mi pento di niente, neanche delle litigate". Nessun presentimento di vittoria nell'arco di questi 92 giorni di reclusione? "Quando siamo arrivati in finale io e Teresa ho capito che alla gente piaceva la semplicità e la genuinità. E' stata una bella sfida, e sono contento di essere arrivato fino all'ultimo con lei, perché è una vera amica e le voglio bene".
Ora il giovane trentenne umbro di professione muratore mira anche ad ingrandire il vecchio casale di famiglia e farne un agriturismo. "È un'area di 370 metri quadrati a un chilometro da Montecchio, vicino a Terni. Ho voglia di lavorare la terra e produrre vino e olio", dichiara pensando di destinare parte dei 500 mila euro vinti a questo sogno e un'altra parte in beneficenza. "Voglio aiutare qualcuno. Mia madre è molto religiosa e credente e sarà lei a deciderle a chi destinare i soldi", afferma. Intanto c'è chi lo reclama. "Papà quando vieni su?", gli ha detto il piccolo Gabriele avuto dalla sua ex compagna Elena che lunedì già dormiva quando Alessia Marcuzzi ha proclamato: "Ha vinto la saggezza dell'uomo del popolo". "Gabriele ha sei anni - dice Mario - a lui non gliene frega niente del Grande Fratello".

La puntata finale del Grande Fratello perde la sfida degli ascolti contro la sorprendente fiction di Raiuno Per una notte d'amore Quest'ultima ha vinto lunedì 21 aprile il prime time televisivo. I telespettatori infatti sono stati ben 8 milioni 363 mila con uno share del 30.12 e un picco d'ascolto di 9 milioni 925 mila e il 38.21.
Il reality di Canale 5, vinto da Mario Ferretti, deve accontentarsi di 6.258.000 telespettatori e del 28,81% di share (31.79% di share sul target commerciale 15-64), crescendo rispetto alla settimana scorsa, con picchi che hanno raggiunto quasi gli 8 milioni (7.861.000 alle 23.13) e il 55% di share (55,04% alle 24.42). Sul target commerciale, invece, il picco è stato del 58%.
Si conferma, invece, il successo tra i giovani: lunedì sera quasi il 47% nel target 15-24 anni (46,69%) e oltre il 40% in quello 25-34 (41,11%). Grande Fratello si conferma, comunque, uno dei programmi più visti di questa stagione. La media delle 14 puntate, infatti, è di oltre 5.500.000 telespettatori (5.503.000) e di oltre il 25% di share (25,27%), 3 punti sopra la media di rete. Il programma ha totalizzato una media (sempre nelle 14 puntate) del 27.9% di share sul target commerciale (15-64). Grande successo di questa edizione nel target 15-24 con quasi il 42% di share (41,89%).
Nella sfida dei preserali di Raiuno (Alta tensione) e Canale 5 (50-50), la 1/a parte del game show condotto da Carlo Conti ha avuto 3 milioni 748 mila spettatori (22,96% di share), la 2/a parte 5 milioni 404 spettatori (25,22%): media di 3.970.000 (23,26%). Il game show condotto da Gerry Scotti ha totalizzato 4 milioni 453 mila telespettatori e il 26,09 per cento di share (nell'ultima frazione di gioco 6.313.000 telespettatori totali, con uno share del 32.38% sul target commerciale).

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Tempi duri per i gay italiani? Se lo chiedono anche i cattolici francesi.

(Dieu nous aime... chrétiens et gay, traduzione di Domenico Alfiero per www.gionata.org) In Italia, col ritorno del Cavaliere, Silvio Berlusconi chiude la strada a qualsiasi riconoscimento delle coppie gay. E’ la terza volta che Silvio Berlusconi, magnate della stampa italiana, accede alla guida dell’esecutivo italiano, ma, cosa rara per il suo Paese, con una maggioranza assoluta alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. Il che dovrebbe permettergli di avere le mani libere per la sua politica nei prossimi cinque anni.

La Sinistra , guidata da Walter Veltroni, ha riconosciuto la sconfitta anche prima dell’annuncio dei risultati parziali e la bipolarizzazione della vita pubblica sembra aver toccato davvero l’Italia mentre i Verdi, l’estrema Sinistra e i piccoli partiti del Centro escono sconfitti dalle urna.

Silvio Berlusconi, di 71 anni, ha dichiarato :”Governerò per cinque anni”. Questo non ha niente di rassicurante per la democrazia. La sua campagna elettorale è stata colorata da dichiarazioni di cui solo lui detiene il secreto, promettendo ‘test mentali ai giudici’; qualificando il suo avversario come ‘comunista’ con connotazione peggiorativa o precisando che lui è ‘più grande di Sarkozy e Putin’. D’altronde, è amico di entrambi.

L’ultima sua uscita è stata quando una donna gli ha presentato come problema sociale, il suo lavoro da precaria.
A cui il Cavaliere ha risposto che non le rimaneva che sposare uno dei suoi figli maschi.
Per la comunità gay, la legislatura della Sinistra con Romano Prodi non avrebbe permesso di migliorare la situazione degli omosessuali italiani. La variegata coalizione dell’ex presidente della commissione europea, Romano Prodi, non era riuscita ad accordarsi su un riconoscimento legale delle coppie di fatto, omosessuali e non.

La Chiesa cattolica romana, onnipresente nella vita politica interna dell’Italia, non aveva nascosto la sua propensione per il leader conservatore, invocando, alla vigilia delle elezioni, ‘un voto utile’. Era già noto che per la Chiesa cattolica di Roma e il suo rappresentante, Benedetto XVI, la discriminazione anti-gay è un bene utile.

Silvio Berlusconi si era opposto ai Dico, cioè una proposta di legge che avrebbe riconosciuto le coppie di fatto, qualificandoli come “‘matrimoni di serie B che svalutano il senso della famiglia”.

Gli atti di violenza anti-gay sono già cominciati. Infatti, giovedì 17 aprile 2008, a Roma, il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli è stato messo a soqquadro mentre i suoi soci erano ancora presenti nella struttura. Gli autori di questa aggressione hanno inneggiato slogan antigay e antisemiti così come a Benito Mussolini, dittatore fascista. Un responsabile del Mario Mieli ha dichiarato: ”Temiamo che questa situazione sia legata al clima elettorale”, alludendo all’arrivo al potere di Silvio Berlusconi, alleato della potente Lega Nord (Lega per l’Indipendenza della Padania).
La Lega Nord è un partito federalista e regionalista di estrema destra, guidato da Umberto Bossi, le cui posizioni xenofobe e omofobe sono ben note. Il governo Berlusconi sarà operativo dai primi di maggio, dopo aver presentato al Presidente della Repubblica italiana la composizione della sua squadra di governo. La Lega Nord dovrebbe avere posti chiave in questo esecutivo.

Che il Signore protegga i nostri fratelli e le nostre sorelle d’Italia!

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In tv match per il Campidoglio con lite tra Rutelli e Alemanno. Rutelli in difficoltà e il Pdl recupera.

Gianni Alemanno e Francesco Rutelli prima del duello tv a Ballarò | Ansa
L’emergenza sicurezza e la questione Alitalia sono stati i temi centrali del faccia a faccia tra i candidati a sindaco di Roma del centrosinistra Francesco Rutelli e del Pdl Gianni Alemanno nel corso della trasmissione televisiva Ballarò in vista del ballottaggio per le elezioni comunali di domenica e lunedì prossimi. Non inganni la foto, di rito, sopra: la cordialità fra i due dura solo un attimo: prima che la trasmissione entri nel vivo. Nello studio arroventato dalle luci e dalla tensione, il fair play cede il posto allo scambio dei colpi. Già alla prima domanda, il confronto è serrato...

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Sacha Baron Cohen è "Bruno", il Presentatore Gay al Cinema.

(Omoeros) Se vi dico Sacha Baron Cohen probabilmente a molti di voi spunterà un puntone interrogativo in testa chiedendovi chi sia mai questo individuo. Beh, il suo nome vero infatti non è molto conosciuto, sicuramente non quanto quelli dei suoi personaggi che l'hanno reso celebre, primo fra tutti Ali G, il rapper che compare anche nel video di Madonna "Music" facendo da autista alla signora Ciccone neo-cowgirl. O ancora, più recentemente ricorderete Borat, il cronista kazako che finisce in America per studiarla a beneficio della sua patria e che molti di voi avranno visto anche per alcune scene particolarmente hot del protagonista (a breve tutto per voi nella rubrica dei nudi famosi!). Ebbene Baron Cohen è tornato alla ribalta con un altro personaggio che almeno sulla carta sembra ancora più scomodo del giornalista che l'ha reso famoso in tutto il mondo, infatti pare che adesso incarni Bruno, un presentatore televisivo austriaco. La sua particolarità è che il personaggio è gay e si diverte a mettere in imbarazzo i maschi eterosessuali: da questo personaggio nascerà un film che è già in fase di realizzazione e che si baserà appunto sul fastidio che Bruno, particolarmente effemminato e provocatorio, provocherà alle sue ignare vittime. Non c'è ancora una data di uscita del film, ma tanto per farvi capire cosa ci aspetterà vi mostro una clip in cui farete la conoscenza di Bruno! Sigh! (ndr. e qui ne trovate altri...)
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Germania. 35 figuranti nudi a teatro per "Un ballo in maschera" di Verdi.

Dopo il bel (e muscoloso) tenore nudo nelle vesti di un Ercole vivaldiano a Spoleto, è ora la volta della Germania. Ha fatto scalpore a Erfurt per "Un ballo in maschera" di Giuseppe Verdi: 35 i figuranti impegnati , tra uomini e donne di più di 50 anni, nudi sul palco. L'insolita messa in scena è stata elaborata dal regista-coreografo austriaco Johann Kresnik. A coprire i figuranti solo le maschere di Topolino, lo sfondo è quello delle rovine del World Trade Center. Nonostante l'appello di un politico locale a boicottare lo spettacolo, tutti i posti sono prenotati.

Johann Kresnik, regista austriaco di 69 anni non nuovo a questo genere di provocazioni, secondo quanto affermato dal direttore del teatro di Erfurt, Guy Montavon, ha ricevuto oltre 60 candidature al suo annuncio per i 35 figuranti necessari allo spettacolo. Tuttavia, essi non si presentano totalmente nudi poiché indossano delle maschere di Topolino durante tutto lo spettacolo. "Si tratta di uno spettacolo molto bello e poetico. L'idea è un po' critica nei confronti dell'America: un mondo in cui ci sono abitanti molto ricchi e altri molto poveri e poi denuncia la guerra e tutti gli eccessi di oggi", ha dichiarato Montavon.

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Australia, la masturbazione allontana il cancro. Lo dice un'equipe di scienziati.

(Leggo.it) Chi “si tocca” rischierà pure di perdere la vista, ma di sicuro attenua i rischi di ammalarsi di tumore. E’ quanto afferma una equipe di scienziati australiani che ha fatto dettagliati studi un ampio gruppo di pazienti. Il dottor Giles ha sottolineato che i più “fortunati” sono quelli che hanno avuto «un’intensa attività tra i venti i cinquant’anni». Meglio ancora, pare, se la masturbazione è regolare ogni settimana con un minimo di cinque volte ogni sette giorni. In questo caso, spiega la serissima ricerca medica (si è protratta anni) si attenua fortemente il rischio di cancro alla prostata. Un’altra connessione sorprendente è stata trovata dalla stessa equipe per le donne. Sembra, infatti, che chi non allatta ha minori rischi di sviluppare un cancro al seno.

NUOVA MOLECOLA ANTI-CANCRO A MILANO Una nuova molecola ha dimostrato in laboratorio di poter bloccare la proteina Cdc7, che quando “impazzisce” è alla base della moltiplicazione incontrollata delle cellule tumorali. La scoperta arriva dagli scienziati del Nerviano Medical Sciences (Nms), centro milanese specializzato nella ricerca e sviluppo di farmaci anti-tumore, ed è stata appena presentata al congresso dell’Associazione americana ricerca sul cancro a San Diego (Usa). «I risultati pre-clinici (cioè che precedono la fase di sperimentazione sull’uomo) - spiegano i ricercatori - indicano che questa molecola blocca la moltiplicazione e induce la morte di cellule tumorali di diversa origine, incluse quelle resistenti a farmaci inibitori della replicazione tumorale attualmente sul mercato. L’inibitore di Cdc7 entrerà in sperimentazione clinica nei prossimi mesi, e verrà studiato in molteplici tumori umani quali quelli dell’ovaio, del colon, della mammella e in diverse leucemie».

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Per il no tedesco salta a Bruxelles un piano per proteggere gay e lesbiche dalle discriminazioni.

(Ansa) Per l'opposizione della Germania, la Commissione Ue ha abbandonato un piano per proteggere gay e lesbiche contro le discriminazioni. Bruxelles aveva annunciato una direttiva 'orizzontale' per tutelare i cittadini europei contro ogni tipo di discriminazioni, incluse quelle basate sugli orientamenti sessuali, eta' e religione, in nuovi settori, tra cui quello delle banche e dei servizi finanziari. Al termine di una consultazione con gli Stati membri, l'esecutivo e' stato costretto a rivedere le proprie ambizioni, limitando la nuova direttiva alla protezione dei soli disabili. Per tutte le altre forme di discriminazione possibili, in particolare quelle sessuali, religiose o in base all'eta', la Commissione proporra' agli stati membri una semplice raccomandazione, che equivale ad una serie di indirizzi senza valore vincolante.
'La Commissione avrebbe preferito mantenere il progetto originario di una direttiva orizzontale', ha detto Katharina Von Schnurben, portavoce del commissario Ue Vladimir Spidla al lavoro e agli affari sociali. 'Ma bisogna essere realisti.
Purtroppo, l'ipotesi di una direttiva generale non sarebbe stata in grado di raccogliere l'unanimita' tra gli Stati membri.
Pertanto, e' stato deciso di mantenere lo strumento della direttiva solo sulle disabilita' fisiche, proponendo una raccomandazione per le altre forme di discriminazione'. A premere di piu' per limitare l'estensione della direttiva e' stata la Germania, contraria ad ampliare il potere legislativo di Bruxelles a settori che Berlino vuole mantenere di esclusiva competenza nazionale. Contraria, ma piu' per ragioni di merito, anche la Repubblica Ceca. Tra i paesi favorevoli, invece, Spagna, Svezia, Finlandia e Gran Bretagna.
'Il nostro orientamento e' realista', ha ribadito Von Schnurben. 'Il 25 giugno presenteremo al Consiglio dei ministri del lavoro una direttiva antidiscriminazione limitata ai solo disabili, ma le nostre porte restano aperte. L'ipotesi di una direttiva orizzontale non e' abbandonata, solo rinviata'.
La marcia indietro di Bruxelles ha deluso molti parlamentari e provocato reazioni delle associazioni di omosessuali. Nei giorni scorsi, l'europarlamentare britannico Liz Lynne ha lanciato una petizione per chiedere di ritornare al progetto originale con una direttiva onnicomprensiva.

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