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giovedì 13 dicembre 2007

Carta dei diritti per l'Europa: tutelati anche gay e lesbiche.

(Queerblog) Con la proclamazione ufficiale di ieri - mercoledì 12 dicembre 2007 - diventa un documento ufficiale la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. La firma e la proclamazione sono state affidate ai tre massimi vertici continentali: il presidente (di turno) dell’Ue José Socrates, il presidente della Commissione José Manuel Barroso e il presidente del Parlamento europeo Hans Poettering.

La Carta - lievemente modificata rispetto a quella firmata nel 2000 a Nizza - entra in vigore da oggi con la firma del Trattato di Lisbona, subentrato alla Costituzione europea mai entrata in vigore, e costituisce il vero passo avanti nella costruzione di un’identità europea. Anche se la Carta non fa parte del Trattato, è comunque citata in uno degli articoli e diventa così vincolante per tutti, eccetto Polonia e Regno Unito che hanno ottenuto una clausola di esenzione.

Nasce davvero in questo modo l’Europa dei diritti e la conferma della bontà di questo passo arriva proprio da Strasburgo, dove la cerimonia ufficiale è stata contestata in modo sguaiato dagli euroscettici e dall’estrema destra europea, fra cui il leghista Borghezio, associato in questo agli ultra-conservatori polacchi.

All’interno delle sei sezioni che compongono la Carta (dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia) almeno due articoli fanno riferimento direttamente ai diritti delle persone lgbt:

Art 9
Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio

Art 21
1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.

Viva l’Europa.

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«I maschi italiani sono gli amanti migliori».

(Il Messaggero) Sono gli italiani i migliori a letto, mentre i peggiori sono i tedeschi. A confermare ancora una volta le grandi doti del maschio latino sono le donne di 50 paesi, sondate da un sito specializzato in incontri on line. A relegare i tedeschi all'ultimo posto è la loro tendenza, così hanno detto le intervistate, a essere amanti «troppo egoisti». Nessun difetto invece negli italiani, incoronati per questo gli amanti ideali.

È quanto è emerso da una ricerca condotta su 10.000 donne di 50 diverse nazionalità da Wayn.com, un sito che si occupa di far incontrare le persone che viaggiano spesso per il mondo.

Nella classifica stilata dalle donne intervistate, al penultimo posto finiscono gli svedesi, accusati di sbrigarsela troppo in fretta e di non trascorrere abbastanza tempo sotto le lenzuola. Terzultimi sono invece gli olandesi, colpevoli di essere «troppo grezzi», seguiti dai «troppo dominanti» americani, dagli «svenevoli» gallesi e dai «sonori, rumorosi» scozzesi. Gli inglesi si classificano invece al decimo posto perché spesso «non sono molto in forma», mentre i turchi vengono accusati di essere sempre sudati, i greci di puzzare e i russi di essere pelosi.

Nella classifica dei migliori in camera da letto, dopo gli italiani si piazzano i francesi, gli irlandesi, i sudafricani, gli australiani, gli spagnoli, i danesi, i neozelandesi, i brasiliani e i canadesi.
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La nuvola di Fuksas diventà realtà: aperti i cantieri.

(06 blog) Con la simbolica posa della prima pietra si sono finalmente aperti, dopo un lustro abbondante, i lavori che porteranno entro il 2010 alla realizzazione del nuovo Centro Congressi dell’Eur, meglio conosciuto come la “Nuvola di Fuksas“.

La cerimonia della prima pietra e il conseguente inizio dei lavori, a fine dicembre arriveranno le ruspe e le gru dopo la ratifica del contratto con la società vincitrice dell’appalto “Condotte d’Acqua”, si sono tenuti alla presenza del sindaco Veltroni e dell’architetto romano. I lavori, rispettosi del definitivo cronoprogramma della primavera scorsa, porteranno alla costruzione del centro congressi e del mini grattacielo di 15 piani che ospiterà un albergo in 30 mesi al costo di 270 mln di euro. I fondi sono stati già in parte stanziati, circa 90 mln. Il resto arriverà con un anticipo delle banche.

Ormai noto il progetto: Il nuovo centro congressi dell’Eur sarà un grande parallelepipedo trasparente alto 39 metri e lungo 198 all’interno del quale “galleggierà” la sala dei congressi contenuta in una “nuvola” translucida e fluorescente. La sala avrà una capienza di circa 1800 posti ma tra piano terra e underground saranno costruite altre due sale per un totale di altri 6000 posti e mille posti auto. A fianco sorgerà la “Lama”, un edificio di 65 metri circa che ospiterà un hotel a 5 stelle. Ma per l’area della Nuvola le sorprese non finiscono: nel prossimo futuro, infatti, potrebbe concretizzarsi l’abbattimento delle torri delle Finanze con la conseguente apertura dei cantieri degli edifici residenziali progettati da Renzo Piano.

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Milano. Il Teatro Romano sotto la Camera di Commercio.

(02 blog) Ebbene sì, anche a Milano c’è un teatro romano, forse meglio dire “c’era” perché oggi rimangono solo alcuni resti. Si trova sotto la Camera di Commercio in piazza Affari, come potete vedere dalla fotografia è letteralmente stato inglobato nelle fondamenta del palazzo.

Non si tratta di una scoperta recente, già nell’800 si sapeva dell’esistenza di questi resti, tuttavia le tecniche archeologiche dell’epoca non permisero di capire bene di cosa si trattasse e fu conseguentemente abbandonato finendo nel 1929 tra le colate di cemento del palazzo della Borsa.

Nel 2004 la Camera di Commercio affida all’Istituto di archeologia della Cattolica il compito di fare una planimetria dei resti, gli archeologi capirono subito che il patrimonio di informazioni dell’edificio era ancora tutto da scoprire.

Grazie ad un’analisi più accurata è stato possibile datare l’edificio e collocarlo nell’età augustea, altri elementi dimostrano che la zona circostante era in realtà il centro delle attività della Milano romana caratterizzato da case con ricchi pavimenti, forse abitato da funzionari e uomini in vista.

Dal primo di Febbraio 2008 verrà allestito un percorso guidato all’interno del sito archeologico visitabile gratuitamente, saranno esposti dei cartelloni per illustrare la storia del Teatro e della sua riscoperta tramite un approfondito lavoro di ricerca storica oltre che archeologica.

Via | Cattolica news

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Delitto di Garlasco, novità sul possibile movente? Probabilmente no.

(La7) Consegnata la relazione finale dei Ris sull'omicidio di Chiara Poggi: dal computer di Alberto Stasi sarebbe emerso un nuovo indizio.
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Il tour delle Spice Girls non sta andando tanto bene.

(Gossipblog) La foto che vi proponiamo è stata scattata durante la seconda esibizione a Las Vegas delle Spice Girls. Secondo il Daily Mail, una buona parte delle tribune del Mandalay Arena Auditorium erano vuote, nonostante il tutto esaurito. E la foto in questione ne sarebbe la prova. Avere come fan mariti celebri (Dave Beckham) o star hollywoodiane (Tom Cruise e Katie Holmes) di certo non basta a far sembrare pieno uno stadio. Che l’effetto Spice Girls si sia già esaurito? Staremo a vedere. Via The Daily Mail

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Annuario Istat, gli italiani preferiscono il cinema.

[i](Foto da Flickr di [url=http://www.flickr.com/photos/conchur/506110850/]Conor Lawless[/url])[/i]

(Panorama) Mostra d’arte, concerto, disco, cinema o teatro? Molto probabilmente chi avete di fronte opterà per un bel film, da godersi in una poltroncina magari con pop corn in mano. Gli italiani preferiscono il cinema, e fanno volentieri a meno di Mozart, Beethoven e colleghi illustri. Questo emerge dall’Annuario statistico 2007 dell’Istat, che prende in considerazioni la società italiana sotto tutti gli aspetti (qui una sintesi in pdf). Tra le attività culturali e sociali il 48,8% della popolazione dai sei anni in su è andato almeno una volta a vedere un film in sala, quest’anno. Seguono in graduatoria le visite a musei e mostre (27,9%), gli spettacoli sportivi (26,5%), le discoteche e balere (23,6%), le visite a siti archeologici e monumenti (21,6%), il teatro (21,0%) e, all’ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 9,3%. Sono soprattutto gli uomini i mondani: se il 64,2% degli intervistati ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa, la quota sale al 68,7% fra gli uomini e si attesta invece al 60,2% fra le donne. Solo il teatro vanta una partecipazione femminile maggiore rispetto a quella maschile, a tutte le età (22,6% delle donne contro il 19,2% degli uomini).

E come siamo messi con la lettura? Legge un quotidiano almeno una volta a settimana il 58,1% delle persone dai sei anni in su, mentre il 43,1% dedica parte del proprio tempo libero a leggere i libri. La televisione impera: la guarda il 93,8% della popolazione di tre anni e più, mentre il 62,8% ascolta la radio.
E l’informatizzazione non è ancora così capillare, seppur in aumento. Il 41,7% della popolazione di almeno tre anni utilizza il personal computer, e il 36,8% (dai sei anni in su) si collega a internet. L’uso del pc coinvolge soprattutto i giovani e tocca il livello massimo nella fascia di età tra i 15 e i 17 anni (77,8%), per arrivare alla percentuale minima di 6,9% nella fascia 65-74 anni. Permane uno squilibrio a livello territoriale, sia nell’uso del computer (nord 46,4%, centro 43,1%, sud 35%) che in quello di internet (nord 41,5%, centro 38,7%, sud 29,6%).
Il mai più senza? Indubbiamente il cellulare. La sua diffusione cresce fino a raggiungere la percentuale dell’83,9%: nel centro-nord lo possiede oltre l’85% delle famiglie, mentre al sud otto famiglie su dieci.

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Sicurezza, Zanone: “Come può divieto discriminazione suscitare casi di coscienza?”

Così il senatore del Pd-l’Ulivo in merito alla contestata norma sull’omofobia.

(VaMe) - “Si è fatto grande clamore su un errore banale, mentre la questione di sostanza riguarda l'inopportunità di introdurre per l'ennesima volta in un provvedimento legislativo norme incoerenti con il titolo e la finalità del provvedimento”.
Lo afferma il senatore del Pd-l’Ulivo Valerio Zanone sulla contestata norma sull’omofobia legata al Trattato europeo di Amsterdam che aggiunge: “Quanto al merito, non vedo come il divieto di discriminazione delle tendenze sessuali, che è fra i principi della Carta dei diritti europea, possa suscitare casi di coscienza.
“La rumorosa polemica sull'errore contenuto nell'emendamento al decreto di pubblica sicurezza – spiega Zanone - è una tempesta in un bicchiere di acqua. L'errore, che poteva facilmente essere corretto prima della fiducia, consiste nell'aver riferito all'articolo 13 comma 1 del trattato di Amsterdam la norma contro la discriminazione delle tendenze sessuali, che già è contenuta nel trattato di Amsterdam ed è ripresa poi all'articolo 13 nella versione consolidata del trattato istitutivo della comunità europea”.

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TG4: Comunicato del Cdr, ritirate le firme dei giornalisti.

(L'Avvenire) Per l'azienda, "la redazione non esiste". Così l'assemblea di oggi del Tg4, e poichè si parla di "redazione-fantasma", ecco da oggi ritirate tutte le firme dai servizi, "anche perchè i fantasmi non firmano". Così il documento diffuso dal Cdr della testata, che sottolinea come "anche dei palinsesti del 2008 non sono previsti per il Tg4 spazi d'approfondimento giornalistico, come per tutte le altre testate". E non solo, perchè "l'azienda ha deciso di cancellare dall'attuale collocazione la rubrica quotidiana Sipario, trasformandola in un settimanale". I giornalisti - dice il comunicato sindacale - "ritengono inaccettabile la controproposta del direttore di mantenere Sipario quotidiano in una fascia notturna, dopo l'una. È vero che i fantasmi vengon di notte.. però...". L'assemblea ritiene che la redazione "abbia professionalità e numeri per realizzare un'edizione settimanale di Sipario, un settimanale d'inchiesta atteso dal 1991 e il ripristino di una delle tre edizioni di tg soppresse negli anni (8.30-17.00-23.30)". Un'altra assemblea è convocata per lunedi 17 "per valutare nuove iniziative".

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Gli "Amici di Maria" e la falsità di Mangiarotti.

(Amici il blog) Che Amici sia diventato un programma falso lo si era capito già da tempo, ma oggi con la sfida di Marco ne abbiamo avuto la massima conferma. Il talent-show targato canale 5 nel giro di un anno si è trasformato in un vero e proprio falsality-show! Testimonianza per eccellenza la sfida di oggi manovrata dal diabolico Zanforlin, la cui conduzione il giovedì mi irrita al tal punto che quando parla lui cambio canale. Ho deciso di scrivere questo post per mettere in luce alcuni antefatti che molti non sanno, proprio a riguardo della falsa di oggi. Infatti io sapevo benissimo che Marco avrebbe vinto ed ero a conoscenza anche delle modalità attraverso i quali ci sarebbe riuscito. Infatti:

  • Lo sfidante Paolo ai provini settimanali, venuto a conoscenza della proposta di Marco per mezzo di Marta, si era finto scadente proprio per essere messo in sfida contro la ciofeca;
  • Sicurissimi che Marco avrebbe vinto lo hanno scelto e lo hanno fatto sfidare; lo stesso Paolo ha continuato la sua falsa anche sabato, durante l'esibizione d'ingresso.
  • Iniziata la preparazione della sfida i professori si sono resi conto della bravura dello sfidante e hanno proposto la sfidina interna tra lui e Simonetta, con la scusa che preparare 2 sfide era troppo difficile; ma Simonetta riesce scaltramente ad avere il sopravvento (lo stessso Palma ribadisce che si aspettava la sua vittoria sulla donna)
  • Le opportunità per Marco si dimezzano sempre più, così viene inventata la scusa del "mal di gola" e il probabile spostamento a sabato; in realtà lui non conosceva le parole del testo (come da lui stesso ammesso!).
  • Imparate le canzoni (miracolo), la sfida viene fatta... e indovina chi chiamano come commissario: Mangiarotti! questo infatti, oltre ad essere stato uno dei selezionatori di Marco ai provini è stato (e badate bene a questo) commissario della sua prima sfida (non andata in onda in diretta) e conosceva benissimo il suo "CAVALLO DI BATTAGLIA"; per questo lo ha voluto sentire, perché sapeva che con quello (o almeno sperava) avrebbe potuto assegnargli la vittoria. Ma così non è stato, quindi si è dovuto basare sul "GUSTO"
Mi dispiace che un programma come Amici stia cadendo così in basso, proponendo ai giovani modelli negativi come Marco... rivoglio il vecchio Amici!!

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Bellezze: Aspettando Godot...


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Pesce all’happy hour: guida alle ostriche e al sushi da assaggio.


(Panorama) Happy hour, assaggi al bancone, cene in pescheria dopo aver scelto la preda del giorno. Fioriscono in tutta Italia locali alternativi dove è possibile degustare il pesce in modo diverso dal solito e senza sottoporsi necessariamente al rito di una cena a tre portate. A Milano gli amanti delle ostriche troveranno ciò che cercano da Ostriche e Vino, in viale Col di Lana. Si può cenare, certo, ma anche gustare un aperitivo con i pregiati molluschi e un bicchiere di prosecco o di Poilly Fumé. Il plus è la scelta: a seconda della stagione troverete infatti le classiche francesi come le fines e speciales de claire, le creuzes de bouzigues, una vasta scelta di bretoni e le rarissime tsarkaya. Ma anche le ottime irlandesi selvagge. Gli amanti del crudo si fermano anche alla Pescheria Claudio in via Ponte Vetero, che si trasforma in un fish bar per l’ora dell’happy hour. Oppure dalla Tana del Riccio, dove annesso al ristorante vero e proprio c’è un bistrot più informale dove degustare finger food ittico e sushi.

A Roma, piatto di frittini di pesce più drink per la formula aperitivo proposta a € 10 da Gusto al 28, in Piazza Augusto Imperatore. Sempre nella capitale, bar del pesce chic con mini creazioni servite in piattini singoli per Il Sanlorenzo, in Via dei Chiavari. Il menu degustazione è intorno a € 15 e si possono portare a casa le creazioni nei barattoli di vetro per valorizzare una cena con amici. Più popolare, ma sempre dedicato agli amanti del pesce appena pescato, Porto Maltese, in via di San Sebastianello, una delle prime e più importanti fish house romane. Tu compri il pesce scegliendolo dal bancone, loro lo cucinano. Più fresco di così… Qui altre pescherie-ristoranti della capitale.


A Genova, a pochi passi dal Porto Antico, l’happy hour di pesce è alla storica Pescheria Soziglia, nell’omonima piazza. Si degustano tartare di pescatrice o ricciola annaffiato da Pinot, Chardonnay o dalla bottiglia che gli stessi clienti portano per l’aperitivo. A Senigallia lo chef Moreno Cedroni propone il suo “susci”, scritto proprio così, all’italiana (e sulla cucina fusion nippo-italiana ha scritto anche un libro). Si trova da Anikò, un chiosco di delizie enogastronomiche dove si acquistano anche specialità di terra. Infine la Sardegna, patria del pesce fresco e di uno dei giovani chef più interessanti della nuova generazione, il trentenne Luigi Pomata. Nel suo locale, oltre alla cena placé, offre specialità fast da gustare al bancone e un piatto di crudi della casa a circa € 15.

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Tante disco gay, tante feste per San Silvestro.

(Tuzone) Il Capodanno è il clou della programmazione di dicembre per tutte le disco. Quelle gay anche. Ecco una carellata di segnalazioni delle serate già fissate, chi prima chi dopo la mezzanotte.

Milano: al Billy Club, il New Year Eve, Special guest Kareem Junior da Parigi (info 335/7799801).

Milano: al BinarioUno “Waiting 2008, Countdown together” (info 329/4583608).

Milano: “Bears King” e “Company Club” uniti nella grande notte di Capodanno fino all’alba del nuovo anno! L’ingresso sarà di soli 3 euro! E , incluso nel prezzo, spumante e cotechino offerti dal direttivo del Company Club! (info info@bearsking.com)

Verona:
al Romeo’s Club con serata disco e ricco buffet (info 335/7713380)

Padova: al Flexo Club Happy New Year 2008 con live hard show (info 049/8074707).

Torino: al Disco Chalet Les Folies Scandal, Capodanno 2008, buffet e spumante Live scandal boys per tutta la notte (info 347/5811687

Bologna: alla sauna Steam, “Welcome 2008” dalle 23,30 panettone e spumante.

Firenze: al Fabrick, Babylon 2008 - il primo party del nuovo anno dalle. 23.00 alle 6.00 (info 349/8906645).

San Bonifacio (Verona): allo Skylight Disco, Capodanno a luci shock dopo mezzanotte (info 045/7612587).

Paderno Franciacorta (Brescia): all’ Outlimits Disco, favoloso Capodanno, tantissimi premi e tanto divertimento fino all’alba, gran buffet con prenotazione (info 335/6089210)

Brescia: al Trap, Capodanno Magnum, ovvero serata con gli “orsi” protagonisti, ma anche giochi, spettacoli, attrazioni per tutta la notte con grande musica. Due sale 4 dj (info 340/6857585).

Desenzano del Garda: alla Sauna Splash Club, Capodanno con grande party in un orario continuato (info 335/7078442).

Limena (Padova): all’Officina, Capodanno dalle ore 1,00 (info 349/0941909).

Limena (Padova): al Block, una festa dal titolo “Biancaneve e i sette nani”, dalle 22 con buffet e shows (info 333/9060434).

Roma: Muccassassina Salvation si trasferisce per l’occasione all’ Euphoria con lo Spectacular New Year’s Eve Party. 12 ore di musica, 10 top djs, live show e special effects, dancers e drag show, XXX exhibition e gogos (info 06/5413985).

Roma: al Classico Villaggio, Bearsinrome e Orsi a zonzo organizzano il Capodanno più “bear” d’ITALIA. Due situazioni per accontentare tutti i gusti musicali. Animazione con i boys più hot del momento. (info 347/4639986).

Parma: all’Extreme Discoclub, Capodanno all’Eden, dalle 23 fino all’alba. Animazione hot boys e girls, giochi a premi, ospiti a sorpresa (info 333/4481179)

Genova: al Virgo Discoclub, serata Tromb-Plata, ricchi premi e cotillons (info 347/8151451).

Rimini: al Classic Club, New Year’s Eve, The ultimate club experience, dalle 0,30 (info 335/5854640).

Catania: al Pegaso’s Circus, mega party di San Silvestro con buffet libero dalle 23.00 (info 333/9719188).

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Scuola. Figli bulli scolastici? Pagheranno i genitori.

(Agenzia radicale) Verrà pubblicato la prossima settimana sulla Gazzetta Ufficiale, lo ‘statuto delle studentesse e degli studenti’, che troverà così ufficiale operatività. Il documento prevede un inasprimento delle sanzioni disciplinari.

Le sanzioni che possono arrivare anche a 15 giorni di sospensione ed allontanamento dalla scuola, ma anche, nei casi più gravi, alla non ammissione dello studente agli scrutini di fine anno o alla non ammissione alla prova d’esame di Stato, più tutta una serie di pene di ‘riparazione’, come la pulizia e la manutenzione delle aule e all’attività di volontariato.

Da sottolineare come la carta voglia inserire maggiormente i genitori nel novero dell’educazione scolastica dei figli, rendendoli responsabili, in buona sostanza, nel caso in cui i pargoli violino le regole dell’istituto presso il quale sono iscritti, pagando anche gli eventuali danni arrecati. Intanto sono stati resi noti i dati relativi al numero verde anti-bullismo, 800 66 96 96, istituito dal ministero della Pubblica Istruzione, che ha registrato una media di 70 chiamate al giorno fra febbraio e novembre di quest’anno, per un totale di 12.874 in 10 mesi.

Un’indagine ha inoltre rilevato anche che 3/4 dei ragazzi ha assistito, almeno un volta nel corso della propria carriera scolastica, ad episodi di bullismo tra giovani, anche se ufficialmente il 95% degli studenti interpellati ha dichiarato di trovarsi a proprio agio con i coetanei e l’85% ritiene che i compagni si comportino correttamente nei loro confronti.

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E ora Berlusconi guida il Popolo della Libertà.


(Panorama) E tre… Dopo “l’annuncio dal predellino” in Piazza San Babila a Milano, dopo aver sparigliato le carte nella Cdl, dopo il sondaggio tra gli elettori, anche la “cosa berlusconiana” ha un nome: si chiamerà Il Popolo della Libertà. Il nome prescelto ha ottenuto più del 63% dei consensi; si è invece fermato a poco più del 36% il gradimento per l’altro nome in lizza, il Partito della Libertà.

E tre… perché, almeno formalmente, il nome del Partito della Libertà viene dopo il lungo parto del Pd e dopo la difficoltosa e già irrequieta federazione de La Sinistra-L’arcobaleno. Anche se, stando ai numeri presentati dal Cav stesso dagli schermi della Tv della libertà di Michela Vittoria Brambilla, il nuovo partito è primo nelle intenzioni di voto dell’elettorato: il 37,1% degli intervistati sarebbe disposto a dare il proprio voto al nuovo partito. Il Pd “uscito dall’unione tra Ds e Margherita sconta, come sempre avviene in caso di fusioni a freddo, un calo e oggi si attesta al 26%. Se si andasse a votare con l’attuale legge elettorale” ha detto Berlusconi “il 57,3% andrebbe al Centrodestra e il 42% al Centrosinistra, quindi anche con le attuali norme ci sarebbe una maggioranza netta che garantirebbe la governabilità”.
Il leader dell’ex Cdl si è poi detto felice della scelta di questo nome “perché essendo un movimento che parte dal basso c’è il superamento del vecchio concetto di partito. Inoltre, la parola popolo richiama direttamente il Partito popolare europeo a cui la nuova formazione vuole fare riferimento”. Il manifesto politico, ha aggiunto Berlusconi, sarà lo stesso del Ppe.

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Strasburgo, via alla Carta dei diritti d´Europa. Urla e contestazioni all´Europarlamento. Oggi la firma del Trattato.

Lettera di Gordon Brown e Prodi ai 27: impegnarsi su clima, migrazioni e lotta al crimine.

(Alberto D'Argenio - La Repubblica) Ieri a Strasburgo la firma della Carta europea dei diritti fondamentali, oggi a Lisbona quella del nuovo Trattato Ue, domani a Bruxelles il vertice dei capi di stato e di governo dominato dal Kosovo. In tre giorni si scrive una pagina di storia dell´Unione ma, come sempre accade nei grandi momenti, non mancano le polemiche: come quelle di chi all´Europarlamento ha chiesto con urla e schiamazzi di sottoporre il nuovo testo ad un referendum, o la polemica ambientalista contro gli spostamenti per mezza Europa, con il conseguente inquinamento prodotto dagli aerei, imposti ai premier.
Grazie alla firma apposta ieri di fronte alla plenaria del Parlamento Ue dai presidenti delle tre principali istituzioni comunitarie (Poettering, Barroso e Socrates), dal 2009 i diritti della Carta Ue saranno vincolanti e potranno essere difesi di fronte alla Corte di giustizia. I 54 articoli prevedono la difesa delle libertà individuali, la non-discriminazione, i diritti sociali e quelli economici. Una serie di garanzie dalle quali si sono sfilate Gran Bretagna e Polonia (quest´ultima, però, con la sconfitta dei gemelli Kaczinsky dovrebbe rientrare) nel timore di vedersi imporre una serie di nuovi diritti, sociali per Londra e individuali per Varsavia.
Ma la cerimonia, tanto scarna quanto solenne, è stata rovinata dalle urla e dagli schiamazzi delle ali estreme dell´aula: i comunisti e gli euroscettici di estrema destra, britannici e polacchi in testa, hanno interrotto a più riprese i discorsi dei tre presidenti con cori e striscioni che chiedevano di imporre un referendum per la ratifica del Trattato (la temuta consultazione popolare è stata indetta solo dall´Irlanda, mentre le altre capitali ratificheranno in Parlamento). Due contestazioni organizzate separatamente che però hanno finito per accostare la destra estrema ai comunisti i cui responsabili, a cose fatte, si sono pentiti della leggerezza.
Ben più suggestiva sarà invece la cornice in cui oggi i leader dei 27 firmeranno il nuovo Trattato di Lisbona, il testo chiamato a raccogliere buona parte della defunta Costituzione Ue e permettere all´Europa allargata di funzionare nell´era della globalizzazione. La firma avverrà al Monasteiro de lor Jeronimos, gioiello sulle rive del Tago, e prima di pranzo i premier verranno scarrozzati su uno degli antichi e celebri tram della capitale portoghese.
Finita la cerimonia i 27 si sposteranno a Bruxelles, con o senza tappa a casa, per partecipare al vertice di fine anno di domani.
Ma la scelta di spalmare la trasferta Ue tra le due capitali, dettata dall´orgoglio dei portoghesi che così avranno un Trattato di Lisbona, ha scatenato le polemiche degli ambientalisti, imbufaliti per l´inquinamento degli aerei che accorpando il tutto in una sola città sarebbe stato risparmiato. Gli unici a trovare una soluzione sono stati i premier del Benelux che viaggeranno sullo stesso aereo. Polemiche a parte, il summit sarà dominato dal Kosovo, nuovo banco di prova per la (inesistente) voce unice europea nei grandi temi di politica estera. E in vista del vertice Romano Prodi e Gordon Brown hanno inviato una lettera ai colleghi indicando i temi su cui si dovrà concentrare l´Europa dotata del futuro: capacità di governare, anziché subire, globalizzazione e migrazioni, lotta alla criminalità, al terrorismo, al cambiamento climatico e all´instabilità internazionale.

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Tre isospettabili professionisti arrestati per pedofilia.

Le misure cautelari sono state decise dalla procura di Catania nell'ambito di una vasta operazione internazionale.

(La7) Li hanno beccati mentre davanti al computer sfogliavano un album pornografico con protagonisti dei minorenni. Tre insospettabili professionisti, un imprenditore, un commerciante e un impiegato, sono stati arrestati questa mattina in una vasta operazione anti-pedofilia coordinata dalla procura di Catania. Gli arresti a Roma, Vicenza e Modena. 51 le persone indagate e perquisite in tutta Italia. La polizia italiana, quella tedesca e l'Interpol, hanno scoperto un vero e proprio traffico internazionale di materiale pedo-piornografico. In casa dei tre arrestati sono stati trovati alcuni video, che mostravano abussi sessuali su bambini di 5 e 6 anni. Dal controllo dei passaporti degli indagati, infine, è emerso che alcuni frequentavano abitualmente paesi in cui si pratica il "turismo sessuale".
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Sabato 15 Boy George all’Alien di Roma.

(Gaywave) Sabato prossimo (15 dicembre) all’Alien di Roma ospite d’onore Boy George, in occasione della settimanale serata gay del D’BUMP.

La comunità gay romana è in fribillazione per il grande evento. Boy George, nonostante gli anni passati rimane sempre un’icona di stile e spettacolo per tutti i gay, considerando soprattutto che ha fatto parte e ha vissuto appieno un’epoca storica per la musica, il costume e la società omosessuale europea.

I suoi travestimenti, in quegli anni considerati eccessivi, oggi sono stati rivalutati come “cult”. Veri pezzi della storia di un decennio che è in pieno revival.

Per informazioni sulla serata: 068412212

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I maschi con i gemelli-scheletro ai polsini.

gemelli da polso per regalare gioielli ai maschi(Pinkblog) Oro argento e zirconi per questo gioiello da regalare al fidanzato. La coppia di scheletri preziosi è un paio di gemelli, recentemente ritornati in voga sui polsi dei completi maschili.

Se non vi piacevano i gemelli classici, quelli da matrimonio per intendersi, può darsi non vi convinca neanche questa versione punk-chic. Tuttavia vi invito a ripensarlo, il gemello, magari osservando bene la scena della “vestizione” di Yu Ji, interpretato dal fighissimo Lee Woo-jin nel film di Park Chan-wook Old Boy“.

Tenete presente che il dettaglio costa, questo ben 250 $, ancora di più da quando anche i maschi si son messi a cantare “diamonds are a boy’s best friend”.

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Colloquio con Jacques Attali. Liberiamo L'amore.

La globalizzazione e il Web hanno rotto i legami tradizionali. Siamo tutti connessi in un intreccio di relazioni. E se oggi è normale avere più amici, domani lo sarà avere più partner. Parola di economista.

(M.G. Meda - L'Espresso) Come ameremo domani? Meglio: come organizzeremo le relazioni amorose? Il modello di coppia eterosessuale monogama indissolubile funziona ancora? Oppure, in un futuro non troppo lontano, parleremo di amori, al plurale?

Amori multipli, simultanei, trasparenti. Fugaci e nomadi. Jacques Attali (foto in basso), di solito, è più avvezzo a discutere di globalizzazione, di G8 e di macroeconomia che di questioni amorose. Eppure ha appena dedicato un libro all'argomento, 'Amours' (Fayard). E coniato il termine 'netloving', partendo dalla riflessione che apre il nostro incontro. "Se le pratiche amorose evolvono allo stesso ritmo delle altre relazioni che governano la nostra società, dovremo confrontarci con la questione di libertà e trasparenza assolute anche nel campo degli affetti".

Signor Attali, perché parlare di amore oggi?
"Credo sia urgente parlare di amore perché nelle società che esitano tra ritorno alla barbarie e alla violenza e slancio altruista, l'interesse per il prossimo, l'amore, è la sola risposta alla solitudine. Ecco: in questo stato di incertezza generale, l'amore diventa la questione cruciale".

Lei come definisce l'amore?
"È il superamento di sé".

La letteratura ci insegna che l'amore può essere distruttivo.
"L'amore non è assolutamente distruttivo: è la chiave della condizione umana. L'amore è una ricerca, corrisponde a una dimensione fondamentale dell'uomo che è cercare il superamento di sé. La natura umana è nomade, vuole scoprire: questa scoperta è appunto il superamento di sé".

Sta descrivendo il desiderio, non l'amore.
"L'amore è la realizzazione del desiderio. Ne è lo scopo. Se il desiderio resta allo stadio di desiderio è un sentimento sterile".

Lei scrive però che questo desiderio che porta all'amore cela in fondo il bisogno di essere amati.
"In un universo dove le norme sociali di esistenza e di riproduzione scompaiono, assistiamo a una cancellazione progressiva della posizione dell'individuo all'interno della società. 'Prima' eravamo qualcosa: ci definivamo rispetto a una casta, un rango, una gerarchia. Oggi si è semplicemente 'sé', e in quanto 'sé' siamo soli. Il prezzo che dobbiamo pagare per la formidabile opportunità legata alla libertà individuale è la solitudine. E l'amore, in una società di solitudine, può diventare uno specchio nel quale l'uomo riflette la propria immagine cercando innanzitutto nell'altro la prova della propria esistenza. Ma spero che l'amore non si ridurrà a questo".

Considerando l'attuale narcisismo rampante non c'è grande speranza.
"Oggi la principale tendenza è di fare tutto da sé. Una tendenza molto profonda imposta dalla società dei consumi. Prenda l'esempio della musica: ascoltiamo la musica con delle cuffie o degli auricolari e finiamo per ascoltare una playlist che abbiamo fatto noi: è particolarmente rivelatore. Penso da molto tempo che assistiamo a un'evoluzione profonda della nostra società verso un'apologia della masturbazione. Che è conforme alla società contemporanea, alla sua solitudine, all'autonomia, alla libertà assoluta dell'individuo".

Sta dicendo che la libertà è un male?
"Sto constatando che siamo entrati nell'era del 'Tutto è precario'".

A causa della libertà?
"Il fondamento stesso della libertà individuale è il diritto di cambiare opinione. Non possiamo fare l'apologia della libertà individuale senza garantire il diritto a cambiare idea. C'è un'equivalenza fra tre concetti: reversibilità (il diritto di cambiare idea), precarietà e slealtà. Dunque: se tutto è precario - e un contratto di lavoro lo è, e così ormai anche il contratto d'amore - fare l'apologia della libertà individuale implica fare un'apologia della slealtà. E oggi siamo in una società ontologicamente sleale. La questione ormai è di andare fino in fondo a questa logica di libertà. Il diritto di cambiare opinione non si riduce più a scegliere tra varie cose, ma dire 'le voglio tutte'".

E questo voler tutto è il 'netloving'?
"È la tappa successiva, che già vediamo prefigurarsi in altri campi, quando parliamo di networking, e che toccherà anche le relazioni amorose. Quando parliamo di networking non ci riferiamo al lavoro: il network significa essere collegati, connessi, sviluppare una rete di relazioni".

E questo avverrà anche nel campo degli affetti?
"Con l'altro - gli altri - posso avere delle relazioni affettive, ma anche sessuali. Così come non abbiamo un solo amico possiamo avere più di un amante. È evidente che si arriverà a questo. Anche se sarà marginale all'inizio: miliardi di esseri umani sono ancora alla poligamia e al matrimonio forzato. è un fenomeno marginale, come potevano esserlo il divorzio o l'omosessualità alla fine del XIX secolo".

Eppure l'amore è un sentimento 'barbaro' di possesso ed esclusività.
"Esiste un legame tra amore ed esclusività, ma è un legame puramente culturale e occidentale: se osserviamo altre culture, l'amore non è assolutamente possessione. L'amore non è possedere l'essere amato, ma fare un progetto con lui. In questo senso, se posso costruire questo legame con una persona nulla impedisce di costruirlo con più persone contemporaneamente".

Eppure il modello della coppia eterosessuale monogama sembra imporsi in tutto il mondo.
"La monogamia è molto recente, è apparsa con l'avvento della Chiesa. L'impressione condivisa a livello planetario è il trionfo della coppia eterosessuale monogama perché è il passaggio obbligato per andare verso qualcos'altro. In fondo cos'è la globalizzazione? È fare in modo che persone che non vivono nella stessa epoca vivano nella stessa epoca. Ma è ironico vedere che il modello occidentale di coppia fusionale si sta imponendo dappertutto, mentre in Occidente è già superato".

Cosa sta cambiando nel modo di amare?
"Le varie dimensioni dell'amore non fanno più un unicum. La sessualità, la riproduzione biologica, la riproduzione sociale, l'affetto e la tenerezza erano le dimensioni dell'amore, che formavano un unicum, ma che oggi stanno esplodendo e andando in direzioni opposte. In passato dominava la riproduzione sociale: l'organizzazione della società si fondava sull'esigenza della riproduzione sociale. La sessualità, la riproduzione biologica, la tenerezza erano subordinate a questa. Poi l'amore e la tenerezza hanno prevalso".

E oggi?
"Oggi nulla domina: il piacere fisico è svincolato dalla riproduzione biologica, ma neanche l'amore è più essenziale. È come se queste dimensioni diventassero i quattro punti cardinali dell'amore, che si distinguono sempre di più: ci sono persone che sono innamorate senza avere un rapporto fisico e viceversa persone che fanno sesso senza amarsi; c'è una riproduzione sociale che non ha nulla a che vedere con la riproduzione biologica e una riproduzione biologica che sarà sempre più distinta dalla sessualità".

Questo significa che il numero di coppie omosessuali aumenterà?
"È possibile, ma attualmente non c'è nulla di più borghese di una coppia omosessuale: rivendicano il matrimonio e l'adozione! Richieste assolutamente legittime, una società che permette ai single di adottare non può impedirlo a una coppia omosessuale. Ma non credo che l'omosessualità sia una forma di avanguardia: è una forma come un'altra di organizzazione delle relazioni, una volta riconosciuti certi diritti entrano nel mainstream".

E l'amore sul net? Anche quello mainstream?
"Due tappe hanno preceduto questa forma di scambio amoroso su Internet. L'amor cortese, un amore astratto, con divieto assoluto di contatto sessuale, e comunque non era questo lo scopo. E poi il carnevale. Il carnevale è Internet".

Questa ce la deve spiegare.
"L'uso delle maschere e del travestimento per cambiare identità, l'illusione di essere un altro, la volontà di osare ciò che non potremmo nel quotidiano. In questo Internet non è nuovo, è una generalizzazione di ciò che esisteva già a Venezia".

Cosa le fanno pensare le dichiarazioni d'amore di Nicolas Sarkozy per la moglie durante la campagna elettorale e il successivo divorzio?
"Non dimentichi l'altra coppia, Ségolène Royal e François Hollande: c'è una simmetria dei due candidati alle elezioni e sottolineo che finalmente anche i politici si mettono al passo con la banalità della Francia di quarant'anni fa. Non sono in anticipo, si mettono al passo con il resto della società che già divorziava nel 1960. L'uomo politico diventa un cittadino qualunque. La vera novità è l'esigenza di trasparenza: le relazioni amorose non sono cambiate, ma oggi l'obbligo di trasparenza investe anche la sfera privata".

Insomma, la novità non è il divorzio, ma l'obbligo di parlare del loro amore in pubblico?
"La questione fondamentale è se in un futuro non lontano avremo ancora diritto alla privacy. E credo di no. Il diritto alla privacy sarà un valore molto ricercato: probabilmente invece di ingaggiare un addetto alle relazioni pubbliche cercheremo uno specialista di relazioni private, il cui compito sarà di non far parlare di noi. Il vero lusso sarà di essere sconosciuti, anonimi. Ma è un grande lusso, la maggioranza vivrà in una società ossessionata dalla trasparenza: immagini cosa significa poter seguire minuto per minuto gli spostamenti della persona che amiamo".

È la fine dell'infedeltà.
"Abbiamo acquisito il diritto di amare successivamente. Siamo passati a una forma di amori simultanei ma nascosti al partner e credo che la prossima tappa, tra uno, forse due secoli, sarà, per chi lo desidera, di amare più di una persona contemporaneamente alla luce del giorno".

Lei parlava d'amore con Mitterrand? E oggi con Sarkozy?
"Sono un difensore accanito del diritto alla privacy e non risponderò".

Domanda all'uomo pubblico: se oggi ha ancora un senso parlare di destra e sinistra, l'amore è di destra o di sinistra?
"Ma il cuore è a sinistra! E l'amore è dappertutto. Nelle mani, in un sorriso, in uno sguardo. L'amore è simmetrico".

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Candidato sindaco di Bologna. Scaricato Grillini, sinistra verso le primarie.

(Dire) Sinistra democratica "scarica" (almeno per ora) Franco Grillini, fissa l'obiettivo di tenere insieme l'Unione bolognese fino alla scadenza naturale del mandato e (novita') individua nelle primarie il metodo per individuare il candidato dell'ala sinistra della coalizione per il 2009. Cosi' il vertice di questo pomeriggio del Patto di consultazione della sinistra, creatosi con la crisi della maggioranza in Comune, si chiude con l'effetto atteso (e temuto per l'unita' del fianco sinistro dell'Unione) di spaccare in due anime la neonata "Cosa arcobaleno". Perche' Tiziano Loreti, segretario di Rifondazione comunista, parla invece di "nessuna pregiudiziale da parte di nessuno" sull'ipotesi Grillini.
"Con tutta la stima e la simpatia per Grillini- dice chiaro e tondo Milena Naldi, neocapogruppo Sd a Palazzo D'Accursio, per altro assente al summit odierno per impegni istituzionali- io non mi siedo ad un tavolo per discutere della sua candidatura. Non e' un candidato utile nel momento in cui stiamo tentando di arrivare in qualche modo al termine del mandato". E comunque, teorizza Naldi, "tra un anno penseremo, e tutti insieme, ad un candidato, magari con le primarie". Le fa eco GianGuido Naldi, che ha rappresentato al vertice Sd: "La riunione ha confermato che per modalita' e tempi l'autocandidatura di Grillini e' un errore, una scelta politica sbagliata che introduce elementi di divisione nelle forze della sinistra a Bologna".
Il segretario di Rifondazione, invece, tine calda la pista che porta al deputato socialista. "Quella di oggi e' stata una discussione franca- riferisce Loreti- con al centro la necessita' di partire dai programmi e dal confronto con la citta' per capire le esigenze e fornsire le risposte adeguate". Il bertinottiano spiega poi che "non siamo entrati nello specifico sulla candidatura Grillini. Ma, al di la' di critiche sui modi ed i tempi, non mi pare ci siano pregiudiziali". Ma il numero uno di Rifondazione precisa anche che, se pure va bene Grillini, da qui al 2009 "sara' il percorso con la citta' a decidere il candidato, che non si ancora se sara' unitario". Insomma, "ci potrebbero anche essere piu' candidati".
Del resto la posizione di Rifondazione sull'ex presidente di Arcigay non e' unitaria. Il capogruppo in Comune, Roberto Sconciaforni, aveva subito bollato come una "pagliacciata" la discesa in campo di Grillini. Mentre l'indipendente vicino ai movimenti, Valerio Monteventi, aveva addirittura promesso di entrare

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La lotta all'Aids al centro delle preoccupazioni di Benedetto XVI.

Fulcro dei discorsi del Papa ai neo ambasciatori di Thailandia, Namibia e Ghana.

(Roberta Sciamplicotti - Zenit.org)La lotta contro il flagello dell'Aids, che affligge Paesi di ogni continente, è stata al centro dei discorsi rivolti questo giovedì da Benedetto XVI ai nuovi ambasciatori presso la Santa Sede in occasione della presentazione delle loro lettere credenziali.
Il Papa ha parlato della pandemia che da ormai più di vent'anni semina morte in tutto il mondo ricevendo i rappresentanti di Thailandia, Namibia e Ghana nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano.
La piaga dell'Aids, così come quella della prostituzione e del traffico di donne e bambini, suscitano “particolare preoccupazione” nella Chiesa, ha spiegato il Pontefice rivolgendosi all'ambasciatore della Thailandia, Chaiyong Satjipanon.
Il fattore principale alla base di questi fenomeni, ha denunciato, è “senza dubbio la povertà”, che la Chiesa “affronta costantemente”.
Il declino dei valori morali, “alimentato dalla banalizzazione della sessualità nei media e nell'industria dell'intrattenimento, porta al degrado delle donne e anche all'abuso dei bambini”.
“La complessità di questo terribile sfruttamento umano richiede una risposta internazionale concertata”.
A questo proposito, il Papa ha lodato “il crescente impegno della Thailandia in vari protocolli e convenzioni internazionali volti a combattere lo sfruttamento sessuale e il traffico”.

Questa cooperazione internazionale, unita a una decisa volontà politica interna di affrontare la corruzione e l'impunità che favoriscono tali crimini, porterà a una svolta di speranza e dignità per tutte le persone coinvolte.
In questo sforzo, Benedetto XVI assicura il “massimo sostegno morale e la massima assistenza pratica da parte della Chiesa”.
Il flagello dell'Aids è stato anche al centro del discorso papale all'ambasciatore della Namibia, Peter Hitjitevi Katjavivi.
Per garantire un futuro alla Nazione africana, ha affermato il Vescovo di Roma, c'è un “urgente bisogno di porre fine alla problematica diffusione delle malattie infettive”.
Di fronte al numero “particolarmente allarmante” di persone contagiate dall'Hiv/Aids nell'Africa meridionale, il Pontefice assicura alla popolazione della Namibia che “la Chiesa continuerà ad assistere quanti soffrono per l'Aids e a sostenere le loro famiglie”.
Il contributo della Chiesa per perseguire lo sradicamento della malattia dalla società “non può non trarre ispirazione dal concetto cristiano di amore e sessualità”, ha osservato.
La comprensione del matrimonio come “totale, reciproca ed esclusiva comunione d'amore tra un uomo e una donna non solo concorda con il piano del Creatore, ma promuove i comportamenti più efficaci per prevenire la trasmissione sessuale delle malattie”: “l'astinenza prima del matrimonio e la fedeltà all'interno del vincolo matrimoniale”.
E' per questo motivo, ha spiegato il Santo Padre, che “la Chiesa dedica non meno energia all'educazione e alla catechesi di quanta ne dedica all'assistenza sanitaria e alle opere di misericordia”.
Gli standard di vita e le condizioni sanitarie di ampi segmenti della popolazione richiedono “continua attenzione” anche in Gambia, ha detto il Papa rivolgendosi alla nuova ambasciatrice del Paese africano, la signora Elizabeth Ya Eli Harding.

Anche in questo Paese, ha constatato, “la lotta contro l'Aids deve continuare sul fronte medico e soprattutto educativo”.
La “condotta sessuale promiscua” è una causa essenziale di molte “malattie morali e fisiche” e deve essere superata “promuovendo una cultura di fedeltà matrimoniale e integrità morale”.
Benedetto XVI ha anche ricordato il problema dello sfollamento di popolazioni e dell'afflusso di rifugiati, “in cerca di libertà dalle tante miserie generate dai conflitti armati”.
Il Papa si è quindi detto consapevole delle difficoltà inerenti a questo “problema pressante che grava sulle risorse disponibili” e ha incoraggiato “i popoli e le istituzioni, pubbliche e private, che offrono il loro servizio ai bisognosi”.
“Allo stesso tempo – ha concluso –, faccio appello alla comunità internazionale perché abbia un ruolo generoso nel sostenere questo compito umanitario”.

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Prc: "Una raccolta firme per i cittadini omosessuali lombardi".

(QuìBrescia) Alcuni consiglieri del centrosinistra al Pirellone hanno presentato il 30 gennaio 2006 una proposta di legge regionale (Pdl 132) riguardante "Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere".
Il testo si propone di dare attuazione all'articolo tre della costituzione, a partire dalle politiche di competenza regionale, per garantire a ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, in particolare nell'accesso al mondo del lavoro, alla formazione professionale e in caso di trattamenti sanitari.
A quasi due anni dalla sua presentazione il Pdl non è ancora stato discusso dalla II commissione "Affari Istituzionali" regionale per l'ostruzionismo del centrodestra di Formigoni. Un centrodestra omofobo (è di pochi mesi fa l'uscita dell'assessore di An Prosperini che auspicava l'uso della garrota per i gay) e chiuso ad ogni confronto.
L'Europa condanna duramente l'omofobia, grazie ad una risoluzione del Parlamento del gennaio 2006 e a una nuova mozione approvata il 26 aprile 2007. L'Italia è uno dei pochi paesi europei a essere pressoché privo di strumenti giuridici che tutelino le persone lgbtq (lesbiche-gay-bisessuali-transgender-queer) negli ambiti pubblici e privati della propria vita.
Nel nostro paese la discriminazione verso omosessuali, lesbiche e transgender emerge quotidianamente non solo dai numerosi atti di violenza, ma anche dalle politiche sanitarie, sociali, scolastiche e culturali che non si fanno carico delle loro vite. E' in atto un tentativo di fermare un processo di evoluzione della società che si misuri con le differenze di genere, di orientamento sessuale, di religione e di cultura.
Non è sufficiente reprimere le violenze più odiose; bisogna dare significato positivo al diritto di uguaglianza nella società e nelle istituzioni.
Per fare pressione perché sia inserito al più presto il testo nel calendario dei lavori e aprire il dibattito alle diverse proposte di politiche per l'attuazione della parità dei diritti nella nostra regione, abbiamo lanciato una raccolta di firme in tutta la Lombardia che ha già raccolto l'adesione di moltissime associazioni e di singoli/e nodiscriminazione@libero.it
C'è bisogno di una risposta forte e di una mobilitazione di tutta la sinistra lombarda affinché anche il tema dei diritti entri a far parte delle sue priorità irrinunciabili.
Beppe Almansi, gruppo consiliare Prc Se della Regione Lombardia

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Camera senza tetto: cancellate le promesse anti Casta sugli stipendi.

L'Aula di Montecitorio
(Panorama) A quelli della Casta il tetto non piace. Non che desiderino vivere a cielo aperto, solo non gli va che qualcuno (che siano i cittadini indignati o i senatori avveduti) metta il naso e un limite sui loro stipendi. Insomma: alla Camera è stato tagliato il taglio che il Senato aveva approvato sugli emolumenti dei manager pubblici. A scriverlo, sulla prima del Corriere della Sera, sono stati oggi gli autori del best seller scandalo (per il contenuto, sia chiaro) del 2007: Sergio Rizzo, Gian Antonio Stella. Che raccontano come sia successo che il “tetto agli stipendi d’oro sia stato soppresso. D’ora in avanti i grand commis pubblici potranno guadagnare anche di più. Alla faccia di tutte le promesse intorno al bisogno di sobrietà”.

La norma passata a Palazzo Madama (art. 144 della Finanziaria 2008), sull’onda dell’indignazione popolare (dopo le rivelazioni contenute nel libro dei due giornalisti del Corsera e in quello dei due senatori Massimo Villone e Cesare Salvi, autori del I costi della democrazia) e con un certo malessere di alcuni esponenti della stessa maggioranza, prevedeva che tutti gli stipendi pagati con soldi pubblici non potessero superare lo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione, vale a dire 274 mila euro all’anno.
Poi, da lì, è stata una serie infinita di correzioni e riscritture. Prima sono stati esclusi dal tetto tutti i contatti di natura privatistica già in corso. Correzione più che giusta: nessuna norma può essere retroattiva, sarebbe incostituzionale. Poi un’ulteriore modifica. Per i manager con contatto di diritto pubblico lo stipendio verrà ridotto gradualmente: 25% l’anno in modo che nel giro di quattro anni si arrivi al famoso tetto. L’ennesima deroga? Dal tetto restano escluse le Authority, gli Organi costituzionali, i contratti d’opera (per capirci, quelli dei presentatori Rai o dei superospiti di Sanremo), le società quotate e le attività di natura professionale. Ancora una: solo venticinque altissimi dirigenti pubblici in tutto il Paese e per un periodo limitato potevano guadagnare più di 275 mila euro l’anno. Tutti gli altri, sotto.
Sotto fino a quando, con la Finanziaria in discussione a Montecitorio, non sono cominciati i tagli veri e propri alla norma. Per esempio: per la Banca d’Italia, le Autorità indipendenti e le amministrazioni dello Stato si dovrà applicare il tetto alle retribuzioni, ma doppio rispetto a quello del primo presidente della Corte di Cassazione. Quindi, il limite massimo sarà di 548 mila euro. A volerlo è stata la Rosa nel Pugno, con un emendamento del capogruppo Roberto Villetti. E la Commissione Bilancio della Camera lo ha approvato. Commissione che, per bocca del presidente Lino Duilio, si è così giustificata: “Nessuno stravolgimento, nessun arretramento” sul tetto agli stipendi dei manager pubblici. Al contrario, la Commissione ha “solo perfezionato il testo del Senato per consentirgli di reggere nel tempo e di regolare efficacemente la molteplicità delle situazioni reali”. Molteplicità… qui pare che a moltiplicarsi sono, nonostante le promesse, gli euro che i boiardi dello Stato continueranno a portarsi a casa, come dice il senatore Villone: “Si introducono meccanismi che consentono emolumenti che viaggiano addirittura verso il milione di euro all’anno. C’è da vergognarsi”.

E se lo dice un senatore…

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L'ecologismo del Papa «Prima viene l'uomo e poi l'ambiente».

(Caterina Maniaci - Libero) «Rispettare l'ambiente non vuol dire considerare la natura materiale o animale più importante dell'uomo. Vuol dire piuttosto non considerarla egoisticamente a completa disposizione dei propri interessi» in quanto «le future generazioni hanno il diritto di trarre beneficio dalla creazione, esprimendo in essa la stessa libertà responsabile che rivendichiamo per noi».
Papa Ratzinger stigmatizza l'ecologismo e l'ambientalismo a oltranza e ricorda qual è il posto nella prospettiva cristiana che la natura deve avere, senza ideologismi. Lo fa in uno dei passaggi centrali del messaggio per la Giornata mondiale della pace - che si celebra il primo gennaio - diffuso ieri dal Vaticano. Il testo, intitolato "Famiglia umana comunità di pace", affronta le grandi e urgenti questioni, come quella ambientale, con uno sguardo attento rivolto al problema del divario fra Paesi ricchi e sottosviluppati, al tema delle risorse energetiche, al rischio che il tema ecologico cada, appunto, nell'ideolo gia. Il Pontefice poi lancia l'allarme sulla corsa al riarmo nucleare e insiste - il discorso si apre proprio con questo riferimento - sulla tutela della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, primo principio della pace.
Ma la novità più consistente è la trattazione della questione ambientale. «La famiglia», si legge nel messaggio, «ha bisogno di una casa. Per la famiglia umana questa casa è la terra, l'ambien te che Dio ci ha dato perché lo abitassimo con creatività e responsabilità. Dobbiamo aver cura dell'ambiente: esso è stato affidato all'uomo perché lo custodisca e lo coltivi con libertà responsabile, avendo sempre come criterio orientatore il bene di tutti. L'essere umano, ovviamente, ha un primato di valore su tutto il creato». E dunque non vanno «dimenticati i poveri, esclusi in molti casi dalla destinazione universale dei beni del creato».
Sull'ambiente Benedetto XVI chiede alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità e di non rimandare le decisioni. Ciò va fatto «con prudenza», con un impegno collettivo e «senza accelerazioni ideologiche verso conclusioni affrettate». Il Papa denuncia con forza: occorre rivedere gli standard di consumo dei Paesi più industrializzati e investire in fonti di energia differenziate, senza costringere i Paesi più poveri «a svendere le risorse energetiche in loro possesso». A volte, «la loro stessa libertà politica viene messa in discussione con forme di protettorato, che appaiono chiaramente umilianti». Ratzinger applica i criteri della famiglia quale nucleo centrale delle relazioni sociali ai rapporti tra le nazioni. E torna a criticare gli organismi internazionali. In particolare, secondo Benedetto XVI, «gli aiuti dati ai Paesi poveri devono rispondere a criteri di sana logica economica, evitando sprechi che risultino in definitiva funzionali soprattutto al mantenimento di costosi apparati burocratici». Un forte appello per «lo smantellamento progressivo e concordato delle armi nucleari esistenti» è poi lanciato dal Papa con un riferimento anche al contenzioso aperto tra Usa e Iran, come ha chiosato il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, che, insieme a monsignor Giampaolo Crepaldi, segretario dello stesso dicastero, ha presentato il messaggio pontificio. Insomma, un grande discorso di denuncia e speranza. Ma la maggior parte dei commenti si sono fermati alla solita "denuncia" della presunta "omofobia" della Santa Sede perché - incredibile si ostina a difendere la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna.

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Boicottare Ibs? Per Ibs le parole lesbica e gay sono volgarità? Verifichiamo prima di dargli dell'omofobo.

La casa editrice Il Dito e La Luna, che da dodici anni pubblica libri a tematica lesbica gay e transgender, si è vista rifiutare un’inserzione pubblicitaria a pagamento sul portale di Internet Book Shop. La motivazione riferita dall’azienda concessionaria della pubblicità è che “l’inserzione non è in linea con la politica di comunicazione del portale”. L’inserzione oggetto di censura consisteva nelle frasi
“Libri lesbici gay e transgender. Butta via i pregiudizi! Vieni a conoscere la cultura LGT”.
e cliccando su tale scritta avrebbe dovuto aprirsi il catalogo dei libri de Il Dito e La Luna disponibili su IBS. Poiché, nonostante le nostre richieste, IBS non ci ha fornito altri elementi per comprendere le loro motivazioni, dobbiamo ritenere che il problema stia nelle parole che ci qualificano.

Si tratta evidentemente di un atteggiamento omofobico: i termini LESBICA GAY e TRANSGENDER sono parole in uso nella lingua italiana, non sono né parolacce né volgarità e ritenere che possano toccare la sensibilità di qualcuno vuol dire attribuire ingiustamente all’omosessualità e alla transessualità un valore negativo. Significa farsi promotori, coscientemente e volontariamente, dei valori della disuguaglianza e dell’esclusione. In 12 anni di attività, tutti spesi in nome della promozione della cultura e della visibilità di lesbiche gay e transgender, non ci è mai successo nulla di simile: partecipiamo alle maggiori fiere librarie, pubblichiamo inserzioni pubblicitarie su qualsiasi tipo di rivista, sempre indicando esplicitamente il campo della nostra azione. Abbiamo sempre ricevuto grandi riconoscimenti per il valore culturale, informativo ed educativo della nostra attività editoriale e nessuno si è mai permesso di chiederci maggiore “discrezione” né tantomeno di operare delle censure nelle nostre comunicazioni. Dispiace che un portale come Internet Book Shop, uno dei maggiori rivenditori di libri in internet, utilizzato da milioni di lettrici e lettori italiani anche per i suoi “consigli alla lettura”, abbia una “politica di comunicazione” improntata all’ignoranza e all’omofobia. Il Dito e La Luna si riserva di valutare se dall’operato di Internet Book Shop possano derivare ulteriori e più gravi danni ed eventualmente di agire nelle sedi opportune.

Francesca Polo
(Titolare de Il Dito e La Luna)
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Ndr. L cosa è alquanto strana perchè cliccando la parola "gay" sul loro motore di ricerca viene dato un risultato che indica nel loro database 116 titoli riferiti ai soli libri (vedi il link a fianco e immagine in alto). Per cui, a parere nostro, non esiste una volontà omofobica. Non continuiamo ad imbarcarci in crociate inutili. Forse vale la pena indagare a fondo.

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Pena di morte. Iran, mobilitazione per salvare un ventunenne.

(Ansa) E' in corso in Iran una mobilitazione per salvare la vita di un ragazzo di 21 anni, Ali Mahintorabi, che entro i prossimi giorni dovrebbe essere impiccato per avere ucciso, quando aveva 16 anni, un compagno di classe durante una rissa. L'iniziativa è guidata dal quotidiano governativo 'Iran', che ha chiesto ai lettori di fare sentire la loro voce.

Il caso è salito alla ribalta della cronaca dopo l'impiccagione, il 5 dicembre a Kermanshah, nel nord-ovest dell'Iran, di Makwan Muludzadeh, un giovane gay anch'egli di 21 anni che era stato condannato a morte per il reato di 'sodomia' che avrebbe commesso quando aveva 13 anni ai danni di altri due ragazzini.

La sentenza capitale contro Ali Mahintorabi è stata confermata dalla Corte suprema e quindi l'esecuzione dovrebbe essere imminente, a meno che i genitori della vittima non concedano il perdono. La legge islamica, infatti, prevede che in tal caso l'assassino debba solamente scontare pochi anni di carcere e pagare alla famiglia della sua vittima un risarcimento, il 'dieh', o 'prezzo del sangue' per la vita che ha stroncato.

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Marco Liorni lascia il Gf. Al suo posto Ascanio Pacelli?

Ascanio Pacelli inviato grande fratello 8?(Tvblog) Dopo anni di conduzione in provetta, spesi nel ruolo di eterno stagista, Marco Liorni ha dato le dimissioni. E’ ufficiale: non farà più l’inviato del Grande Fratello:

“Mi aspettavo qualche altra chanche. Forse mi sentivo sprecato. E pensare che mi avevano anche proposto di condurlo al posto di Daria Bignardi. Poi la scelta cadde su Barbara D’Urso, perchè una donna tira di più. Ma adesso basta. In Rai ci sono molti programmi adatti a me, ma ho rifiutato Ballando con le stelle perchè ho bisogno di fare una conduzione. Forse a Mediaset si sono dimenticati che faccio il conduttore”.

Posto che ce ne faremo tutti una ragione, a Tvblog giunge una segnalazione anonima, da prendere con le pinze in quanto indiscrezione non confermata. Visto che in passato qualche volta ci abbiamo azzeccato e qualche altra no, chissà che anche questa non sia la volta buona. Pare che l’erede più accreditato di Liorni sia stato individuato… in Ascanio Pacelli.

Ex-Gieffino doc, divenuto nel tempo una vera e propria icona del reality, ha già fatto prove da inviato ne Il Treno dei Desideri, peraltro a sua volta Endemol. Visto che la casa di produzione gli ha dato ampia fiducia, non è poi così impensabile che il posto spetti proprio a lui… Come si dice in questi casi… state all’occhio!

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12/12/1969 ore 16,37 Piazza Fontana.

(Carlo) La strage di Piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico avvenuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano, quando, alle 16:37[1], una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, provocando la morte di diciassette persone ed il ferimento di altre ottantotto. Per la sua gravità e rilevanza politica, tale strage ha assunto un rilievo storico primario.

Una seconda bomba fu rinvenuta nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, fortunatamente inesplosa, furono fatti i rilievi previsti, e successivamente fu fatta brillare, secondo direttive superiori e prassi normali nei casi in cui non sia possibile individuare il meccanismo di accensione, dato l'elevato rischio di morte per il personale non fu tentato di
disinnescarla.[2]. Furono salvate così le vite degli agenti ma distrutti in tal modo elementi probatori di notevole importanza per risalire all'origine dell'esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni.

Una terza bomba esplose a Roma alle 16:55 dello stesso giorno nel passaggio sotterraneo che collegava l'entrata di via Veneto con quella di via di San Basilio della Banca Nazionale del Lavoro, facendo tredici feriti. Altre due bombe esplosero a Roma tra le 17:20 e le 17:30, una
davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del museo del Risorgimento, in piazza Venezia, facendo quattro feriti. Si contarono dunque cinque attentati terroristici nel pomeriggio dello stesso giorno, concentrati, tra il primo e l'ultimo, in un lasso di tempo di soli 53 minuti, a colpire contemporaneamente le due maggiori città d'Italia, Roma e Milano.

http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Piazza_Fontana

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Binetti-‘'Che Guevara'', omosex e Opus Dei.

(Agenzia Radicale) Il Corriere della Sera del 12 dicembre 2007 ha pubblicato un' intervista con la senatrice diellina e opusdeista Paola Binetti che preannuncia che in caso di altri voti coinvolgenti i temi etici ella non sarà isolata, ma sarà la punta di un'area cattolica ben più numerosa. "In Senato 10,100,1000 come me" ha titolato il quotidiano. E sempre Massimo Bordin, direttore di Radio Radicale, nel corso della sua rassegna stampa ha commentato "Oh la Binetti come un po' Che Guevara che invocava 10 100 1000 Vietnam".

Nel corso dell'intervista la Binetti dichiara la sua simpatia per coloro che omosex sono tra i protagonisti della filiera della moda in Italia. Al di là della posizione della senatrice Binetti sarà opportuno richiamare alcuni punti assodati su Opus Dei e condizione omosex.

Diversi anni orsono una ex dirigente numeraria spagnola Maria Angustias Moreno, autrice di un libro che negli anni Ottanta iniziava a raccontare la rete opusdeista dall'interno, fu costretta a difendersi in tribunale dal rilievo di essere ‘'lesbica'' formulata da un sacerdote dell' Opus Dei. La Moreno aiutata da Carmen Tapia, per 25 anni componente dello staff di segreteria del fondatore dell' Opus Dei, ha vinto la causa nelle aule di giustizia. Tuttavia ha pagato con l'esclusione dalla lista dei testimoni nella causa di beatificazione di mons. Josemaria Escriva' de Balaguer, giunto alla gloria degli altari nel 1992, sotto papa Wojtyla.

Venendo alla realtà italiana, Elena Longo, una ex dirigente numeraria di alto livello, ha pubblicato una sua ‘'memoria'' basata su documenti interni all'Opus Dei. Essi consentono di affermare che per scoraggiare le ‘'amicizie particolari‘' tra donne iscritte all'Opus Dei sono previsti tutta una serie di controlli, compreso quello sulla corrispondenza privata.

Analoghe procedure sono ipotizzabili per i ‘'numerari‘' uomini. La simpatia della Binetti per leaders economici e creativi omosex appare molto strumentale. Se si considera che psicologi e psichiatri vicini all'Opus Dei da tempo hanno attivato corsi di ‘'rieducazione‘' per ricondurre l'omosessuale alla condizine ‘'normale‘'. Entrare sulla qualità anche in termini strettamente terapeutici di tali corsi richiederebbe da solo un volume molto documentato.

Altro elemento da non trascurare è che da alcuni anni periodici fiancheggiatori dell' Opus Dei in Italia e non, hanno auspicato il ritorno all'insegnamento nelle scuole dell'obbligo a sessi separati, le femminucce per conto loro e i maschietti tutti separati, perché secondo alcune sperimentazioni in terra americana il rendimento finale sarebbe, in termini di profitto scolastico, più alto.

Il sospetto è che tale approccio pedagogico serva nei fatti a rendere più facile il reclutamento nella fase finale di numerari e numerarie che si consacrano, in maniera totale, alla crescita e all'espansione dell'Opus Dei.

Per ritornare alla Binetti-‘'Che Guevara‘', ella riferisce di un colloquio telefonico teso con l'on. Francesco Rutelli che a suo tempo si era speso per farla eleggere in ‘'Democrazia e Libertà‘' allo scopo di convogliare il consenso elettorale di una parte dell'area cattolica italiana che l'ha invitata a evitare in futuro di far cadere col proprio voto ‘'no‘' l'attuale governo di Romano Prodi.

La storia se conosciuta da certi uomini politici potrebbe fornire elementi di riflessione utili. Nel 1956, si era in Spagna ai tempi del Caudillo Francisco Franco y Bahamonde. In quell'anno per la prima volta un tecnocrate dell' Opus Dei, Alberto Ullastres, assumeva il ruolo di ministro per il commercio estero. Era un inserimento estraneo alla tradizione della ‘'Falange‘', il governo di Francisco Franco e che controllava il governo nel 1956.

Qualcuno all'interno della Falange, colto il significato politico profondo di quella nomina, si dette da fare e inondò la Spagna di milioni di volantini che all'incirca avvertivano: la Spagna sta tornando indietro, consegnata ai clericali. Noi della Falange non ne portiamo responsabilità.

Quando la Paola Binetti è stata candidata per ‘'Democrazia e Libertà'' sul versante de L'Ulivo, che si sappia nessun volantino, nessun blog, nessun web, ha attirato l'attenzione sul fatto. Che tramite suo il tarlo dell'integralismo era stato messo in circolazione.

Quell'integralismo che, nell'autunno 1976, al convegno a Roma su ‘'Evangelizzazione e Promozione Umana‘', ai tempi di Paolo VI, il gesuita padre Bartolomeo Sorge, direttore de ‘'La Civiltà Cattolica‘' così immortalo': l'integralismo è simile a un tarlo che si incunea nelle gambe di un tavolo. Esse, viste dall'esterno, restano intatte, ma nella sostanza esse vengono svuotate fino a cedere prima o poi.

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Questioni di famiglia. Di Arcuri non c'è solo Manuela, c'anche il fratello Sergio. Ahimè prossimamente in Tv...


(Sesso, amore, verità e... altre frivolezze) Lui si chiama Sergio Arcuri, ha 33 anni, ed è il fratello della Michela, no.... come-diavolo-si-chiama Arcuri.
Ha un passato da ufficiale nell'esercito e da ingegnere nel campo del marketing.
Lo vedremo nella fiction per Canale 5, "Io dimentico".


Di informazioni non ce ne sono molte in rete (per ora), ma se ha lo stesso QI della sorella, direi che è perfetto!
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