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giovedì 10 gennaio 2008

Ipertensione: il tè verde la combatte così.

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(Panorama) Longevità e salute dipendono da molti fattori, genetici, ambientali e dalle scelte fatte a tavola. Ma è soprattutto in tazze e bicchieri che bisogna cercare i rimedi per contrastare e prevenire malattie cardiache e i disturbi ad essi collegati. Il primo è l’ipertensione, la principale causa di ictus e attacchi cardiaci nel nostro Paese: secondo un rapporto Istat del marzo 2007, il 13,6% degli italiani soffre di ipertensione arteriosa.
Le proprietà antiossidanti e l’efficacia protettiva nei riguardi delle malattie cardiovascolari del tè verde, come del vino rosso e del cioccolato fondente, erano già state ipotizzate da un ampio studio condotto in Giappone su 45.000 persone. Oggi uno studio svolto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, guidati da Gian Paolo Rossi e Spiridione Garbisa,
chiarisce per la prima volta i meccanismi dell’azione protettiva cardiovascolare del tè verde.
Il nostro corpo produce un peptide, l’angiotensina II, che è in grado di regolare la pressione arteriosa. Se prodotto in eccesso, come succede nel caso di restringimento delle arterie del rene, causa un aumento della pressione del sangue. Il tè verde riesce a normalizzare la funzione dell’endotelio, il rivestimento interno delle arterie, rimuovendo così dal circolo i radicali liberi dell’ossigeno che distruggono l’ossido nitrico (NO), un gas normalmente prodotto dall’endotelio sano, che contribuisce al buon funzionamento delle arterie.
I risultati ottenuti dai ricercatori padovani, pubblicati sulla rivista American Journal of Hypertension, costituiscono un progresso verso il trattamento non farmacologico dell’ipertensione. E ora gli stessi studiosi stanno testando gli effetti del tè verde anche sulla fibrosi del cuore e del rene.
E intanto uno studio danese, pubblicato sullo European Heart Journal, dopo un’approfondita analisi durata 20 anni sui comportamenti di 12.000 persone ha concluso che, in abbinamento a una costante attività fisica, il consumo di due bottiglie e mezzo di vino a settimana riduce il rischio di mortalità per malattie cardiache.

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