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lunedì 16 giugno 2008

Piercing, a Roma si studiano leggi più severe.

Il ministero della Sanità «sconsiglia la pratica su parti anatomiche la cui funzionalità potrebbe risultare poi compromessa». Theiner: «Ma Bolzano è stata la prima a varare un regolamento in materia».
(L'Alto Adige) Il caso della giovane meranese finita in fin di vita alla clinica di Monaco di Baviera dopo essere stata colpita da una grave setticemia a seguito di un piercing al sopracciglio ha costituito una sorta di campanello d’allarme anche per il ministero della Sanità tanto che ieri è stata diramata una circolare con la quale invita le Regioni a regolamentare il settore mentre ha affidato al proprio ufficio legislativo l’incarico di valutare i contenuti di una possibile legge nazionale destinata a colmare l’attuale vuoto legislativo. «Ma Bolzano è stata la prima - sottolinea l’assessore Theiner - a varare un regolamento».
«Il ministero ha affidato al proprio ufficio legislativo l’incarico di valutare l’opportunità di promuovere una legislazione nazionale che fissi principi e criteri per l’esercizio di attività legate all’inserimento di piercing e tatuaggi»: ad annunciarlo ieri una nota del dicastero della Sanità in relazione all’ultimo drammatico episodio accaduto alla giovane meranese che si trova ancora ricoverata in prognosi riservata alla clinica universitaria di Monaco di baviera dopo essere stata colpita da una grave forma di setticemia a seguito dell’applicazione di un piercing al sopracciglio.
Insomma dopo questo clamoroso caso meranese - che per altro è solo l’ultimo di una serie verificatasi su scala nazionale - ora il Governo corre ai ripari e vuole il tempestivo varo di norme e regolamenti regionali di settore, ma pensa anche ad una legge nazionale in materia, decisamente più severa e restrittiva a tutela soprattutto degli utenti.
Roma invita dunque tutte le Regioni ad assumere provvedimenti coerenti con la circolare ministeriale del 7 aprile 1999 in materia di tatuaggi e piercing. Il ministero ricorda nella sua circolare di ieri che l’atto, diretto alle Regioni e all’Associazione dei tatuatori, «prevede l’attivazione di corsi di formazione obbligatori per coloro che praticano tali attività nonchè l’adozione di tutte le misure di igiene e profilassi necessarie. Inoltre la Circolare ministeriale dispone la necessità di una specifica autorizzazione della competente Asl per coloro che effettuano tali procedure che, comunque, non possono essere eseguite sui minori, eccezion fatta per il piercing sul lobo dell’orecchio che può essere eseguito con il consenso dei genitori».
«Benissimo freplica l’assessore provinciale alla sanità, Richard Theiner - ma vorrei ricordare anche al Governo che la Provincia di bozlano è stata la prima e probabilmente l’unica che da tempo si è già dotata di uno specifico regolamento in materia che prevede proprio la frequenza di corsi di specializzazione per i piercer e la relativa autorizzazione da parte dell’Azienda sanitaria. Chiaramente, ed anche il caso meranese lo evidenzia in tutta la sua drammaticità, queste norme non bastano evidentemente a regolamentare in maniera adeguata un settore in forte espansione e dove ai professionisti seri si accompagnano moltissimi operatori improvvisati che non danno alcuna garanzia soprattutto sotto il profilo sanitario. E allora spetta anche alla singola responsablità, in particolare da parte degli utenti più giovani, scegliere solo fra i professionisti abilitati da chi farsi applicare, se proprio lo si vuole, questi piercing».
La circolare ministeriale infine sconsiglia a tutti «la pratica del piercing su parti anatomiche la cui funzionalità potrebbe risultare compromessa come ad esempio palpebre, labbra, lingua, seno, apparato genitale».
Fin qui i primo interventi per tentare di arginare e gestire un settore in forte espansione soprattutto per una diffusa moda “alternativa” in voga soprattutto fra i giovanissimi, ma non solo. Intanto la giovane meranese sta lottando ancora fra la vita e la morte per superare quell’infezione provocatale dall’applicazione maldestra di un piercing al sopracciglio. E resta ancora un mistero, nonostante l’inchiesta avviata dalla polizia, chi materialmente abbia effettuato l’operazione.

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Il cervello del gay ha i tratti tipici dell'altro sesso.

(Ansa) Il 'cervello omosessuale' somiglia più al cervello dell'altro sesso: ovvero, il cervello degli uomini gay presenta tratti 'tipici' del cervello femminile, mentre quello delle donne lesbiche somiglia di più al cervello maschile. E' quanto emerge da un'indagine su 90 persone etero ed omosessuali condotta da Ivanka Savic del dipartimento di Neuroscienze del Karolinska Institute di Stoccolma.

Secondo quanto riferito sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'Pnas', gli esperti hanno osservato il cervello dei volontari con PET e risonanza magnetica e trovato somiglianze strutturali tra cervello di maschi eterosessuali e di donne lesbiche, e tra quello di donne eterosessuali e gay, condizione riconducibile secondo i neurologi a differenze neurobiologiche innate in ciascun indivudo, non invece a differenze 'apprese' dopo la nascita.
"La scoperta dimostra che c'é una base di diversità biologica nell'omosessualità - commenta Piergiorgio Strata del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino - ma questo di certo non esclude la possibilità che anche fattori ambientali, (la cultura, la famiglia le esperienze), contribuiscano allo sviluppo dell'orientamento sessuale".

D'altronde, continua il neurologo, ormai si è compreso che a ogni differenza comportamentale corrisponde sempre una base neurobiologica. L'orientamento sessuale è da tempo oggetto di studi neurologici per capire se i fondamenti di queste 'scelte' siano 'radicati' nel cervello dalla nascita o frutto delle circostanze.

Ovviamente si tratta di un fenomeno complesso non riconducibile tout court né all'una né all'altra ipotesi, ma di recente alcuni studi avevano dimostrato che l'attività cerebrale di persone omosessuali rispecchia più quella dell'altro sesso, cioé le reazioni neurologiche a certi stimoli per i gay sono più simili alle reazioni delle donne eterosessuali, e viceversa. Gli esperti svedesi hanno voluto capire se ciò fosse ricollegabile a differenze strutturali del cervello di etero ed omosessuali. Analizzando il volume dei due emisferi cerebrali con la risonanza, i neurologi hanno visto che sia il cervello maschile, sia quello di donne lesbiche sono lievemente asimmetrici; l'emisfero destro è leggermente più grande del sinistro. Questa asimmetria è assente nel cervello di donne etero e uomini gay. Poi con la PET i neurologi hanno misurato il livello di 'connettivita'' (organizzazione dei collegamenti neurali) di aree del cervello importanti per le reazioni emotive. Anche per queste strutture c'é similitudine da un lato tra gay e donne etero, dall'altro tra lesbiche e uomini eterosessuali.

"Anche questa scoperta è importante - spiega Strata che lavora anche presso l'ospedale Santa Lucia di Roma - perché suggerisce che pure per le reazioni emotive, differenti tra uomini e donne eterosessuali, i gay somigliano più all'altro sesso". E' ragionevole pensare che ciò sia conseguenza di differenze neurobiologiche innate, aggiunge Strata: "Numerosi studi hanno dimostrato quanto sia grande l'influenza dell'utero materno e degli ormoni cui il feto è esposto durante lo svilluppo uterino, per la crescita del cervello".

Questi condizionamenti uterini sono stati addotti come motivo delle differenze nella struttura del cervello di uomini e donne, spiega Strata. Questo studio, conclude Strata, dimostra che analoghe differenze, ma invertite, ci siano anche nel cervello di donne e uomini omosessuali. Ed è probabile che siano almeno in parte responsabili del fatto che i comportamenti e le risposte emotive di un gay sono più simili a quelli di una donna e viceversa.

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Dopo tante esitazioni il vescovo di Como rimuove il parroco condannato per violenza su minori.

Il vescovo di Como, mons. Diego Coletti, ha ritenuto necessario, dopo un “lungo colloquio”, “non confermare la presenza” e “il ministero nelle parrocchie della zona di Colico” di don Mauro Stefanoni, il sacerdote condannato in primo grado per violenza su minori. E’ quanto fa sapere la diocesi di Como in un comunicato diffuso oggi. La diocesi esprime “prudenza e rispetto per la magistratura” ma ricorda anche che l’ordinamento giuridico del nostro Paese prevede “altri due gradi di giudizio che sottopongono ad ulteriore verifica quanto è stato fatto e deciso nel primo”. Pertanto, si legge nel comunicato, “fino a condanna definitiva, si deve presumere che la persona sottoposta a processo possa ancora dimostrare in sede giuridica la propria innocenza”. “Questo, tuttavia – prosegue la nota – non permette di considerare irrilevante e senza conseguenze il pronunciamento in primo grado”. A questo proposito la diocesi esprime la sua “doverosa attenzione per tutte le persone coinvolte nella vicenda” e assicura che “la Chiesa, nei limiti della sua competenza e responsabilità di fronte ad un suo presbitero” assumerà “tutti i provvedimenti che meglio salvaguardano la dignità dello stesso e insieme evitano di dare l’impressione i sottovalutare la situazione”. La legge della Chiesa prevede infatti in questi casi che la giurisprudenza ecclesiastica promuova “gli opportuni accertamenti e indagini”.

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Matrimonio tra preti gay, la chiesa anglicana non si da pace e dispone un'inchiesta.

La Chiesa anglicana ha disposto un'inchiesta interna per appurare come sia potuto accadere che il mese scorso in una delle chiese piu' antiche di Londra due preti omosessuali abbiano potuto consacrare la loro unione. Il vescovo di Londra, il reverendissimo e onorevolissimo Richard Chartres (nella foto), ha chiesto al suo arcidiacono di chiarire le circostanze della celebrazione nella chiesa di San Bartolomeo il Grande a Smithfield, durante la quale, il reverendo Martin Dudley benedisse, alla presenza di 300 invitati, lo scambio di promesse e di fedi tra il reverendo neozelandese David Lord e il prete inglese Peter Cowell. "Peter e David si sono uniti con rito civile -non in chiesa perche' non siamo autorizzati a farlo- poi sono venuti in chiesa per la celebrazione", ha spiegato Dudley all'agenzia Reuters, "Molti degli elementi di un matrimonio consistono in una benedizione del certificato dell'anagrafe, anche se non si procede necessariamente al matrimonio. In virtu' dell'impegno di una persone verso l'altra, non fa una gran differenza il come. Quindi vi sono stati aspetti simili a un matrimonio. Ma la differenza di fondo sta nel fatto che io non credo che persone dello stesso sesso possano sposarsi". Dudley ha detto anche di avere accettato di celebrare il servizio perche' Cowell e' un suo collega e amico. Insieme hanno lavorato a lungo al testo del rito, per non infrangere alcuna regola.

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Euro 2008, ci sono anche i campionati Hot Shots: Partite mozzafiato fra modelle nude... I video.

(Affari italiani) Per tutti quelli che questi Europei 2008 li stanno vivendo con ansia, per rifarsi dalle delusioni e dalle sconfitte, per dare un tocco sexy all'evento sportivo dell'anno arrivano i campionati europei "alternativi", gli "Hot Shots", ovvero un torneo di calcio da spiaggia tra squadre europee formate da bellissime fanciulle in bikini.
Per tutta la durata degli Europei di calcio, su Myvideo.de e su 9Live sarà possibile godersi partite mozzafiato dove non è detto che la nostra squadra del cuore si prenda la sua rivincita.

Da una parte quindi i campionissimi del pallone che si sfidano a suon di gol, dall'altra fantastiche modelle seminude che scendono in campo per difendere i colori della propria nazione attraverso una sfida ai rigori. Ogni giorno, come da programmazione ufficiale, riprendendo il calendario dell'Europeo ufficiale in corso in Austria e Svizzera, anche le squadre al femminile degli Hot Shots si sfidano con il puro e semplice pretesto di esporre al pubblico internauta il fascino incredibile della modelle impegnate nella disputa.
La sfida fra Italia e Olanda? Purtroppo è terminata, ahinoi, in un modo non molto dissimile dalla sfida di Berna.

Intanto per tutte le mogli, fidanzate, sorelle ed amiche in cerca di una via di fuga dal tormentone del calcio i consigli si sprecano.
Prenotate un hotel a 5 stelle, in Austria naturalmente, con area benessere, megaschermo e navette per lo stadio, all inclusive. Oppure cercatevi un amante. Frequentate una palestra per dimostrare al vostro partner, alla fine di tutto, la differenza tra la vostra figura asciutta, snella ed allenata e la sua, appesantita e imbruttita da ore passate in poltrona davanti alla tv mangiando pizza e bevendo birra.
Ma mentre scoppiano i consueti tormentoni legati all'ambiguo e spinoso triangolo lui, lei e il pallone, un sondaggio online dell'agenzia per single Parship, condotto in Germania, rivela che una donna su tre condivide con il proprio partner la passione per il pallone, anche se per il 71% degli uomini è assolutamente uguale se la propria compagna s'interessi o meno di calcio. Ma non è tutto.

Se lui parla di calcio lei lo trova particolarmente sexy. Il 40% degli uomini infatti, così emerge da un altro sondaggio condotto sempre in Germania da Elite Partner, leader online nella ricerca dell'anima gemella, è ben contento di spiegare alle ignare fanciulle i principi base del calcio, dalla punizione al corner e al rigore. E se questo avviene con modi gentili e charme, così spiega la psicologa Lisa Fischbach di Elite Partner, uan donna su quattro donne rimane affascinata.

Attenzione solo a non farlo ingelosire quando si guarda insieme una partita. Perché, sempre stando al sondaggio, il 47% delle donne trova i calciatori molto sexy e questo innervosisce gli uomini, che non sopportano di vedere il gentil sesso più interessato all'aspetto fisico e atletico dei calciatori che alle loro prestazioni in campo.
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Deutschland vs Belgien - MyVideo
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Italien vs Niederlande - MyVideo
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Sardegna. Una comunicazione all'avanguardia contro l'omofobia.

Nel mese di Maggio il MOS ha dato vita alla prima campagna regionale contro l'omofobia. Si tratta della prima campagna in assoluto con una valenza affermativa che rigetta la logica paternalistica delle campagne eterosessuali (vedi Toscana, Venezia ecc.) e il vittimismo di quelle omosessuali, sempre incentrate su violenza e discriminazione.
Secondo il Mos, il messaggio antidiscriminatorio deve essere implicito nella presentazione di situazioni di naturalità affettiva omosessuali contestualizzate in luoghi facilmente riconoscibili per chi guarda. Ovvero un attacco alle fondamenta dell'ignoranza sull'omosessualità con immagini di coppie omosessuali in contesti cittadini. Le foto infatti sono state scattate dal Mos in luoghi della città e le persone ritratte sono tutte di Sassari ed hanno realmente delle relazioni. Immagini quindi non di particolari o di situazioni immaginarie ma di realtà in cui è possibile imbattersi camminando per strada. Questo il senso principale della campagna, che nella costruzione ha rispettato alcuni punti cardine contenuti nel progetto che trovate qui.
Oltre alla campagna, da un incontro con il Presidente Soru sono partite alcune iniziative che dovrebbero culminare nel patrocinio della campagna che diventerebbe così un'iniziativa regionale. Le richieste del Mos vertevano tutte sulle modifiche che potevano essere fatte sulla legislazione regionale in modo tale da eliminare tutte le discriminazioni verso le persone/coppie gay e lesbiche. La prima azione è stato l'inserimento delle coppie gay e lesbiche nel bando per l'assegnazione di 25.000 euro a fondo perduto per tutte le coppie che acquistano o ristrutturano la casa (la verifica della coppia viene fatta in base alla legge sulla famiglia anagrafica che, come è noto, giò riconosce le coppie gay e lesbiche dal 1989). La seconda è l'introduzione dei problemi derivanti dall'orientamento sessuale e dell'identità di genere fra i motivi che permettono l'accesso alle strutture sociali (case famiglia, centri antiviolenza, ecc.), il terzo sarà la modifica del regolamento di accesso alle strutture sanitarie, che dipendono dalla regione, per equiparare i conviventi ai familiari (sempre basandosi sullo stato di famiglia, ovvero sulla famiglia anagrafica). Tutte le altre modifiche sono state demandate alla presentazione di un elenco di interventi legati alla Giunta regionale che il Presidente Soru ha assicurato portare a termine senza alcun problema, poichè si tratta dell'eliminazione di discriminazioni legislative che non dovrebbero sussistere e per le quali non hanno nemmeno bisogno di passare dal consiglio. Pernoi è stata una notizia fantastica :)). I manifesti appesi sono durati assai poco tra scritte e distruzioni totali, ma hanno sortito un effetto molto forte e una grossa discussione in città.

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California. I matrimoni gay alla fine diventano solo un business.

Non solo diritti civili, ma anche business. In California, dopo la riforma della legislazione che permette le nozze tra persone dello stesso sesso anche se residenti in un altro stato, fioriscono le iniziative. Secondo uno studio dell’Università di Los Angeles, l’indotto avrebbe già creato 2.100 nuovi posti di lavoro, muovendo qualcosa come poco meno di settecento milioni di dollari.

Un potenziale economico che non è sfuggito agli investitori, come spiega Tony Moraga, dell’associazione Golden Gate Business.

“Gli operatori economici hanno capito di avere davanti un mercato immenso, e che grazie ai matrimoni omosessuali può rendere bene. Poi questa sarà l’estate dell’amore…”

La svolta, in California, era arrivata il 16 maggio scorso, quando la Corte Suprema dello stato ha annullato il divieto dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Secondo una indagine, oltre 50.000 delle 102.000 coppie omosessuali californiane hanno in programma di sposarsi entro tre anni.

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L'Italia dei festivals. Milano, Villa Arconati si illumina di star. Venti anni in Festival. Veloso, Weller, i giovani Zappa.

Giovedì anteprima, il cartellone sarà aperto da Silvestri. Giancarlo Cattaneo "Abbiamo abbassato i prezzi".
(Andrea Morandi - La Repubblica, edizione di Milano) Villa Arconati, vent´anni dopo. La rassegna musicale al Castellazzo di Bollate compie il suo secondo decennio di vita e per festeggiare allestisce un´edizione particolarmente ricca, inaugurata da due serate, giovedì e venerdì, prima della partenza effettiva del cartellone sabato 27 con il concerto di Daniele Silvestri. «Saranno due serate particolari - spiega il direttore artistico Giancarlo Cattaneo - al prezzo di 5 euro e in date programmate per non coincidere con un´eventuale partita dell´Italia agli Europei. È importante essere arrivati a questo traguardo: non era così scontato per una manifestazione interamente pubblica come la nostra». Intanto, oggi alla Feltrinelli di piazza Piemonte (ore 18.30) lo stesso Cattaneo, assieme al sindaco di Bollate e a Carlo Macrì e Roberto Carlone, ovvero metà Banda Osiris, racconterà la rassegna partendo proprio dalle serate inaugurali: giovedì prima l´Ambrosia Jazz Band (ore 19), poi le Quattro stagioni di Vivaldi eseguite da Francesco De Angelis, primo violino della Scala, e la bizzarra Banda Osiris con "Superbanda", viaggio sonoro nel Novecento musicale. Venerdì, oltre ai francesi Nouvelle Vague, che reinterpretano classici rock in chiave lounge, uno spazio teatrale con due rappresentazioni (ore 20 e 24) di Madrigale appena narrabile di Chiara Guidi e Scott Gibbons. «Ci saranno anche tre mostre - continua Cattaneo - , di cui una, fotografica, sulle passate edizioni del Festival. Quest´anno c´è molta competizione (dal Milano Jazzin´Festival ai concerti di San Siro) e abbiamo allestito un cartellone di altissimo livello, chiamando artisti che non sono mai stati prima a Villa Arconati». Tra i nomi attesi dal 27 giugno al 2 luglio spiccano Caetano Veloso (3 luglio), l´ex-Jam e Style Council Paul Weller (9 luglio), la leggendaria Siouxsie, ex-Banshees, con i suoi Creatures (14 luglio), e i due figli di Frank Zappa, Ahmet e Dweezil, in una rievocazione delle invenzioni del padre a 15 anni dalla morte. E, ancora, la cantautrice canadese K. d. Lang (7 luglio) e la rivelazione Usa Cat Power, cantautrice e interprete inclusa anche nella colonna sonora del film su Dylan Io non sono qui (2 luglio), Richard Galliano in un tributo al tango con il cantante argentino Càceres oltre agli italiani Daniele Silvestri (27 giugno) e Baustelle (che chiuderà il 21 luglio). «Vogliamo calmierare i costi - precisa Cattaneo - , i nostri prezzi saranno tra i più bassi di quest´estate; con 45 euro sarà possibile abbonarsi a tre concerti. I margini sono stretti, ma Villa Arconati deve differenziarsi sempre, non solo per lo scenario».

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Signorine pornocam.

Studentesse di giorno. Di notte attrici hard a pagamento sul Web. Assieme ai fidanzati. Un libro esplora il boom del personal eros. Che sta rivoluzionando il mercato a luci rosse.
(Sabina Minardi - L'Espresso) Ogni pomeriggio, Luana accende il computer, si collega a Internet e attraverso una videochat conosce nuove persone. Clienti. Davanti ai quali si spoglia e fa giochi erotici. "Strip-tease, senza mai inquadrare il viso", spiega. Ovviamente, a pagamento: guadagna un migliaio di euro al mese, soldi che giustifica con una finta attività da baby-sitter. "Ma potrei diventare molto più ricca se decidessi di farlo a tempo pieno: conosco ragazze che andando in cam più frequentemente di me portano a casa uno stipendio di 5 mila euro". Professione camgirl. Tecnicamente, né una prostituta, né una pornostar. Praticamente, l'ultima espressione del web-fai-da-te. E la frontiera più nuova ed aggiornata del mercato dell'eros.

'Personal Porno', ha appena battezzato il fenomeno il giornalista Federico Ferrazza, collaboratore de 'L'espresso', in un libro in arrivo il 20 giugno (Fazi Editore). Un volume dalla doppia chiave di lettura: da una parte rigorosa analisi di un mercato in crescita, anche se dai contorni ancora sommersi e frammentati. Dall'altra, lucida istantanea su 'come diventare pornostar in Rete e manager di se stessi (senza farsi fottere)'.

"L'idea di lavorare a un'inchiesta sulla pornografia on line mi è nata da una notizia sorprendente", spiega l'autore: "Un comunicato che segnalava, dopo anni di inarrestabile crescita, un improvviso calo nella vendita e nel noleggio di dvd per adulti. Un giro d'affari che negli Stati Uniti si era ridotto da 4,28 miliardi di dollari a 3,62. Colpa di Internet, certo. E dei download pornografici, sempre più facili e alla portata di tutti. Ma non solo". Ha gironzolato per i network della rete, navigato tra i corrispettivi a luci rosse di YouTube (siti come YouPorn, PornTube o PornHub), incontrato molti interpreti di questo mondo, ambiguo, sommerso eppure così contiguo alla real life. Per dimostrare che se il mercato tradizionale dell'hard è ufficialmente, e per la prima volta, in crisi
"i principali colpevoli sono proprio i siti targati Web 2.0 che, ospitando migliaia di video porno gratis, gli fanno concorrenza", nota Ferrazza: "Con i propri filmati hard è possibile mettere in piedi non solo una tv ma anche piccole case di produzione, capaci di generare diverse migliaia di euro al mese".

In vendita ci sono sì, soprattutto, ragazze (la versione al maschile del personal porno esiste, ma è limitata: a gigolò che usano la Rete per adescare donne o a siti rivolti all'universo omosessuale). Ma non è previsto alcun contatto fisico: tutto passa dalla telecamerina, attraverso la quale il cliente assiste a spettacoli live. Interni casalinghi e movenze amatoriali. Divani stinti e lingerie da grandi magazzini. Termosifoni su cui strusciarsi e giocattoli erotici improvvisati. Solo gli utenti più avanzati, e le escort più competitive, sperimentano il sesso a distanza con l'aiuto degli ultimi sex toys: finti organi sessuali collegati al computer, in grado di amplificare l'effetto simulazione.

Chi sono le protagoniste di questo universo? Studentesse, casalinghe, giovani donne, che rivendicano di agire all'insaputa di tutti (i partner, però, generalmente sono al corrente: e la gelosia, in assenza di fisicità, sconosciuta ): secondo i dati riportati, e aggiornati a febbraio di quest'anno, sarebbero almeno 4.000 le ragazze italiane dalla doppia vita, registrate su siti specializzati. Ogni giorno se ne aggiungono di nuove.

Come Morgana, 25 anni, studentessa dell'università La Sapienza, prossima alla laurea in Scienze politiche e un titolo già in tasca in Scienze della comunicazione: la mattina a lezione, due o tre pomeriggi alla settimana in palestra, uscite con gli amici o per fare shopping. La sera nei panni di Persephone, rapita dall'Ade telematico: "Non c'è un orario fisso: mi mostro durante la notte, fino all'alba". Tra spettacoli in diretta o giochi di coppia (il fidanzato, mai inquadrato in viso, partecipa spesso; insieme realizzano filmati che vendono a 36 euro), mette su uno stipendio mensile che la rende indipendente. Le prime due settimane del mese sono le più proficue; seguono quindici giorni in cui le visite al sito sono inferiori: finché non ritorna il 27 e gli accessi, e i guadagni, riprendono a crescere.

"La mattina mi alzo e faccio le pulizie come tutte le casalinghe", racconta Ophelia, nom de plume di una quarantenne che vive in provincia di Verona: "Poco prima dell'ora di pranzo mi connetto e vado avanti fino alle 20. Poi preparo la cena". Un lavoro da otto ore al giorno, come fosse una normale impiegata. Solo che gli unici dipendenti sono i suoi clienti: in pausa pranzo, o di lavoro. "Gente che ha bisogno di svagarsi per un po'", minimizza lei: ogni minuto davanti alla webcam costa 3 euro. Per uno spogliarello, un pezzo di corpo in bella mostra davanti al pc, richieste ordinarie. A volte, scambi di ruolo: come per qualche signore che ama mostrarsi dalla scrivania, per il puro gusto di esibirsi in orario d'ufficio ("giacca, cravatta e pantaloni abbassati").

Perché fare sesso on line è ormai facilissimo: basta una connessione a Internet e una webcam di livello accettabile. Per le ragazze, il passo ulteriore è registrarsi, in genere gratis, su una delle tante piattaforme a disposizione. Come ragazzeinvendita.com, siti che fanno anche da intermediari nella riscossione del denaro: incassano dal cliente e girano, garantendo privacy, il compenso (mediamente, la metà). Videochattare è il servizio che rende di più. I guadagni però cambiano in base alla fantasia di ognuna. C'è chi vende il suo numero di cellulare. O video amatoriali girati insieme ad altri uomini. Ma c'è anche chi si spinge oltre. Come Maliziosa Chanel e il suo compagno Ale, raccontati nel libro: organizzano orge e gang-bang (rapporti sessuali in cui una donna sta con molti uomini). Filmano tutto. E spediscono, a pagamento, su Internet il risultato.

"Il personal porno ha dato a chiunque la possibilità di entrare nel business del cinema hard. Ma il mercato che ha generato è ancora troppo giovane e instabile per essere misurato", dice Ferrazza: "Non è mai stato fatto neppure uno studio completo. Le storie che ho raccontato servono a dimostrare che chiunque può esserne parte".

"Le persone non si accontentano più di film lontani dalla realtà. Non vogliono solo guardare ma partecipare, e Internet ha dato loro questa possibilità ", spiega il produttore hard Riccardo Schicchi: "Girare un video e metterlo in Rete è semplice, il nostro lavoro è solo quello di mettere in contatto le persone. Basti pensare che gran parte del business di Diva Futura deriva dalle chiacchierate telefoniche che le nostre star fanno sedute su un divano mentre l'interlocutore le guarda in tv. L'industria del porno, come l'abbiamo conosciuta finora, non esiste più".

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Massachusetts e matrimoni gay. Dopo dei frettolosi si ora si divorzia.

In calo il trend, ma molti sono rimangono felici della scelta.
(Apcom) - Spesso il matrimonio non funziona: e quanto è vero per gli eterosessuali, è vero anche per le coppie formate da persone dello stesso sesso. E' quanto scrive in prima pagina il New York Times, riferendosi al balzo nel numero di separazioni e divorzi che ha colpito lo stato americano del Massachusetts, nei quattro anni successivi alla sua decisione di considerare legali le nozze tra gay.

Non solo. Il trend del matrimonio si è anche smorzato negli ultimi anni. Delle 10.500 coppie gay che si sono sposate qui a partire dal 12 maggio del 2004, 6.121 hanno deciso di scambiarsi l'anello nei primi sei mesi. Sono stati celebrati poi 2.060 matrimoni nel 2005, 1.442 nel 2006 e appena 867 nei primi otto mesi del 2007. Quasi due terzi dei matrimoni sono stati tra lesbiche.

Da segnalare che, stando a quanto riportato dallo stesso cebso, nello stato del Massachusetts ci sono 23.655 coppie formate da persone dello stesso sesso (i dati risalgono al 2006).

"Niente è come lo avevi immaginato", si lamenta Jacob Venter, 44 anni, che ha sposato Billy Boney, 36 anni, tra gli omossessuali frustrati dal matrimonio.

Nonostante il calo nel trend, ci sono però molte coppie tuttora soddisfatte della loro scelta. "Oggi mi sento completamente diversa - ammette Linda Bailey Davies, 62 anni, sposata con Gloria Bailey -Davies, 67 anni - Sento di essere legittimata a vivere in questo mondo". E Lisa Forest, sottolineato che in precedenza, "senza avere alcun riconoscimento legale, ci sentiamo molto vulnerabili". Ora, invece, la situazione è completamente mutata. "Prima volevamo avere la sicurezza psicologica di sapere di essere tutelati, nel caso in cui una di noi si fosse ammalata, e anche che saremmo state in grado di trasferire i nostri asset, almeno a livello statale, senza soffrire l'imposizione di tasse". E ora questi desideri sono stati senz'altro esauditi.

Ma questo non significa che, una volta detto sì, non ci siano gli stessi problemi che affliggono le altre coppie. "Le coppie gay e lesbiche divorziano per gli stessi motivi per cui divorziano le coppie eterosessuali", spiega Joyce Kahffman, avvocato e attivista per i diritti dei gay - Onestamente, l'unica differenza è che alcuni si affrettano a sposarsi senza pensarci molto". Detto questo, si "è trattato (sicuramente) di un momento storico".

Bisognerà vedere ora quale sarà il trend in California, stato in cui la Corte Suprema, lo scorso 15 maggio, ha ribaltato il bando ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, con una sentenza che apre la strada alla legalizzazione delle nozze gay nello Stato.

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