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giovedì 10 gennaio 2008

La solitudine dei campi di cotone, dramma emblematico di Koltès, al teatro di Romanengo.

(Cremona online) «Se lei se ne va in giro a quest’ora e in questo posto desidera qualcosa che non ha e questa cosa io gliela posso dare».
Con questa frase folgorante si apre uno dei testi teatrali più sconvolgenti e misteriosi del secolo scorso. Un incontro fra un venditore (dealer), Michele di Mauro, ed un compratore, Fulvio Cauteruccio, che si incontrano in una notte in un luogo indefinito per un commercio di cui non verrà mai rivelato l’oggetto: forse l’amore, forse qualcosa di illegale, forse il tempo, forse l’anima...
In un dialogo serrato che è una sfida, i due attori si cacciano e si cercano come belve, inseguendosi in labirinti verbali violenti come uno scontro fisico.
In un dialogo che potrebbe durare all’infinito, in un fiorire di allegorie fantasmagoriche. Parole che sono musica, musica delicata che tocca e stravolge l’anima con disperata necessità di affetto.
Il teatro di Koltès (1948-1989), drammaturgo francese, è popolato da figure simboliche che, pur trovandosi al di fuori del tempo storico, hanno molto da dire sul mondo contemporaneo. Questo spettacolo affronta direttamente il dramma dell'emarginazione, della solitudine, della perdita d'identità (emblematica è a tale proposito l'impossibilità di comprendere chi sia la vittima e chi il carnefice, in una sfida in cui le parti si invertono in continuazione).
Un testo che vive della straordinaria potenza della parola, cifra paradossale dell'incomunicabilità, che allontana irrimediabilmente gli uomini; ma è sempre attraverso il linguaggio che siopera la trasformazione della violenza in poesia.

«Nella solitudine dei campi di cotone» è stato rappresentato per la prima volta in Italia nel 1992 proprio da Piccolo Parallelo. La versione di Kripton – Egumteatro, cioè la formazione teatrale che unisce i registi Annalisa Bianco e Virginio Liberti, ha visto tre allestimenti di grande successo realizzati in luoghi della quotidianità: in un bar al Mittelfest di Cividale del Friuli, in un cortile della Casa del Popolo a Montalcino, in un frantoio a Radicondoli.
La versione teatrale è la sintesi di questo viaggio nei luoghi della vita: uno spettacolo emozionante perché spettacolo sulla vita.
Ingresso 10 euro (con Tessera Club Teatro 8 euro).Info: 0373.729263. Apertura cassa ore 19.30.

Sabato 12 gennaio, ore 21, auditorium Galilei, Romanengo
Compagnia Krypton – Egumteatro
Nella solitudine dei campi di cotone
di Bernard-Marie Koltès
traduzione Anna Barbera
Con: Fulvio Cauteruccio e Michele Di Mauro
Regia: Annalisa Bianco e Virginio Liberti

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