(Exibart) Continua il raffinato confronto tra videoarte e cinema condotto dalla Galleria Comunale di Monfalcone. Dopo i progetti dedicati a Pierpaolo Pasolini e Luchino Visconti è infatti la volta di Federico Fellini.
Una mostra - Voci dalla luna. Omaggio a Federico Fellini, aperta dal 16 al 18 novembre con orario 21-24 - è l'occasione per analizzare l'eredità visiva del grande cineasta riminese in una selezione di video di artisti internazionali, da Guy Ben-Ner a John Bock, Cyprien Gaillard, Alexander Heim, Katarzyna Kozyra, Robin Rhodes, Pipilotti Rist, Guido van der Werve, Minnette Vári, David Zink Yi.
La sera dell'inaugurazione prevista inoltre la proiezione, presso il Teatro Comunale, di Cremaster 5 di Matthew Barney, monumentale opera animata da un gusto per l'immagine e da una visionarietà felliniane. (d. c.)
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Inaugurazione: venerdì 16 novembre 2007 - ore 19.00
Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Piazza Cavour 44 - Monfalcone (Go)
Ore 21: Cremaster 5
Teatro Comunale, Corso del Popolo 20
Info: 048146262 - galleria@comune.monfalcone.go.it
Web: www.comune.monfalcone.go.it/galleria
“Riconosciamo che la responsabilità di compiere scelte nella vita politica spetta a ogni individuo alla luce di una coscienza formata in modo appropriato, e che la partecipazione va ben oltre il fatto di dare il proprio voto in occasione di una particolare elezione”, aggiungono poi.
Il ruolo della Chiesa nell’aiutare i cattolici a formare la loro coscienza è un tema centrale del documento.
“Con questa base - spiegano i Vescovi - i cattolici sono più capaci di valutare le posizioni politiche, le piattaforme di partito e le promesse e l’azione dei candidati alla luce del Vangelo e dell’insegnamento morale e sociale della Chiesa per aiutare a costruire un mondo migliore”.
I Vescovi hanno affermato il loro ruolo legittimo nella vita pubblica. “L’obbligo di fornire insegnamenti sui valori morali che dovrebbero modellare la nostra vita, compresa la nostra vita pubblica, è fondamentale per la missione”, hanno dichiarato.
“La tradizione pluralistica della nostra Nazione è valorizzata, non minacciata, quando i gruppi religiosi e le persone di fede portano le loro convinzioni e preoccupazioni nella vita pubblica”, hanno aggiunto.
Il documento ricorda che il rispetto per la dignità di ogni essere umano è la base dell’insegnamento cattolico sulla “cittadinanza fedele”.
La dichiarazione afferma quindi che la gente deve opporsi ad azioni intrinsecamente sbagliate, come l’aborto e l’eutanasia, perché queste azioni implicano direttamente e intenzionalmente il fatto di porre fine a una vita umana innocente.
Si afferma anche il dovere di promuovere il bene comune combattendo minacce alla vita e alla dignità umana come fame, povertà, razzismo, politiche di immigrazione e guerre ingiuste. “Opporsi al male e fare il bene sono doveri essenziali”, sostiene il documento.
I Vescovi mettono poi in guardia contro due tentazioni per i cattolici nella vita pubblica.
“La prima è un’equivalenza morale che non fa distinzioni etiche tra vari tipi di questioni che coinvolgono la vita e la dignità umana”, afferma la dichiarazione. “La distruzione diretta e intenzionale di vite umane innocenti […] è sempre sbagliata e non è solo un argomento tra i tanti. Bisogna sempre opporsi ad essa”.
Una seconda tentazione, spiegano i presuli, implica il fatto di “accantonare o ignorare altre serie minacce alla vita e alla dignità umana. Il razzismo così come altre ingiuste discriminazioni, la tortura, l’uso della pena di morte, il ricorso alla guerra ingiusta, i crimini di guerra, il fallimento a rispondere a quanti soffrono la fame o la mancanza di assistenza sanitaria, le politiche di immigrazione ingiuste sono tutte questioni morali serie che sfidano la nostra coscienza e ci chiedono di agire”.
I Vescovi esortano i cattolici a un diverso tipo di impegno politico centrato sulla dignità di ogni essere umano, il perseguimento del bene comune e la protezione dei più deboli.
“La partecipazione alla vita politica alla luce dei principi morali fondamentali è un dovere fondamentale per ogni cattolico e per tutte le persone di buona volontà”, affermano.
I Vescovi riconoscono anche le sfide che interpellano gli elettori cattolici: “I cattolici possono sentirsi politicamente privati dei diritti pensando che nessun partito e pochissimi candidati condividano pienamente l’impegno globale della Chiesa a favore della dignità della persona umana”.
“Come cattolici non siamo elettori su singole questioni. La posizione di un candidato su un problema non è sufficiente a garantire il sostegno di un elettore – sostengono i presuli –. La posizione di un candidato su una singola questione che implica un male intrinseco, come il sostegno all’aborto legale o la promozione del razzismo, può tuttavia legittimamente portare l’elettore a scegliere di non sostenere un candidato”.
La dichiarazione esorta quindi i cattolici “a un maggiore coinvolgimento: attraverso la candidatura, il lavoro all’interno dei partiti politici e comunicando le proprie preoccupazioni alle persone elette”.
I Vescovi suggeriscono che i cattolici dovrebbero essere guidati più dalle “convinzioni morali” che dall' “attaccamento a un partito politico o gruppo di interesse”.
In vista delle elezioni, la dichiarazione afferma che “gli elettori cattolici dovrebbero usare l’insegnamento cattolico per esaminare le posizioni dei candidati sulle varie questioni e considerare l’integrità, la filosofia e l’azione dei candidati”.