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domenica 11 maggio 2008

A Trento "Universinversi": direzioni ostinate e contrarie. Quattro giorni a tematica Lgbtq.

"Universiversi": direzioni ostinate e contrarie è un importante evento che si terrà a Trento dal 15 al 18 maggio 2008. Questi quattro giorni a tematica LGBTQ (Lesbian, Gay, Bisex, Trans e Queer) sono organizzati da una rete di gruppi, associazioni (ArciGay, ArcilLesbica, POUM, Queer Pro Quo) e singol* individu* che lottano per i diritti civili e contro l'omofobia, raggruppati sotto il nome di "Tavolo LGBTQ Trento".

L'iniziativa si presenta come un evento di rilievo poiché è la prima volta che sul territorio trentino diverse realtà lavorano assieme con l'obiettivo di offrire alla cittadinanza la possibilità di confrontarsi attraverso linguaggi diversi e su più giorni con le tematiche LGBTQ.

L'evento si svolgerà interamente nel capoluogo ed è patrocinato dal Comune di Trento e dalla Consigliera di Parità della Provincia Autonoma di Trento.
Universinversi inizierà giovedì 15 maggio presso la Facoltà di Sociologia in Piazza Venezia 41 alle 20.30 con una conferenza dal titolo "Coppie omosessuali, coppie genitoriali: una realtà anche in Italia" con Giuseppina La Delfa, presidenta di Famiglie Arcobaleno e Luca Trappolin, sociologo.

Sempre nella stessa sede venerdì 16 maggio ci saranno due conferenze intervallate da una cena a buffet: alle 17.30 "Violenza degenere: pregiudizio anti-omosessuale come violenza di genere", con Elisa Arfini, dottoranda in Modelli, Linguaggi e Tradizioni della Cultura Occidentale e alle 21.00 "Diritti civili: cronache dal parlamento" con l'ex-senatore Gianpaolo Silvestri.

Sabato 17 maggio 2008, in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia, presso il Foyer Santa Chiara, via S. Croce 67 ci saranno alcune esposizioni (a partire dalle 11.00) ed in contemporanea una biblioteca vivente.
Alle 15.00 ci sarà la Tavola rotonda: "lesbofobia, omofobia, transfobia" con Daniela Danna, sociologa e autrice di "Ginocidio"; Cristina Gramolini, segretaria nazionale ArciLesbica; Paolo Pedote, sceneggiatore e autore di "Omofobia"; Andrea Pini, scrittore e autore di "Omocidi"; modera: Walter Nicoletti, giornalista.
Dalle 22.00 festa "TIP Tutt* Inclus* Party" @ Discoteca Rosalpina, loc. Pianizza di Villazzano 23. (appuntamento per i non automuniti alle 21.30 al piazzale San Severino).

L'evento si concluderà domenica 18 maggio presso lo SpazioOFF, via Venezia 5, dalle 18.30 con l'aperitivo "Riparliamone" e alle 20.30 con il Reading "E fu sera e fu mattina", testo di Ilaria Covolan, con Mara Pieri e Luca Insiga.

Info: universinversi@gmail.com

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Carfagna, prima missione: “cancellare” il passato da show girl.

(Stefano Iannaccone - Sfera pubblica) Mara Carfagna è finita sotto i riflettori internazionali dopo la sua nomina a ministro delle Pari Opportunità: la stampa estera ha lodato le sue qualità estetiche, lasciando percepire un pizzico di ironia verso Berlusconi che ha voluto nell’esecutivo un’ex starlette televisiva. Tuttavia, la giovane esponente del Pdl ha avviato una strategia di comunicazione impostata sull’austerità e sulle proposte concrete per cancellare il passato da show girl e costruire un’immagine da buona dirigente politica.

Famiglia. Il passaggio fondamentale per la neo-ministra delle Pari Opportunità è stato la diffusione di messaggi, tesi a difendere il valore della famiglia e il ruolo della donna nella società. Il ruolo di Coordinatrice Nazionale di Azzurro Donna in Forza Italia, ricoperto da Mara Carfagna dall’ottobre 2007, rientra nella volontà di accreditarsi come personaggio politico di rilievo sulla base della sua attività politica e non per il passato televisivo. Per sostenere la famiglia tradizionale, difatti, la giovane ministra ha spesso manifestato posizioni decisamente contrarie alle unioni omosessuali.

Credibilità. Carfagna ha avviato da tempo una comunicazione che prova a depotenziare l’aspetto estetico per mostrare competenza. Anche dinanzi ai recenti commenti della stampa estera, la titolare delle Pari Opportunità ha preferito lanciare messaggi “concreti”, incentrati sull’attività da svolgere, lasciando cadere nel vuoto le provocazioni giornalistiche.

Fiducia. I primi sondaggi segnalano una scarsa fiducia nei confronti dell’ex show girl: solo il 38% del campione selezionato ha manifestato ottimismo nelle capacità di Mara Carfagna. Tuttavia, la giovane esponente del Pdl ha cercato un ruolo poco appariscente sin dalle prime dichiarazioni per evitare di calamitare l’attenzione e favorire altre critiche feroci nei confronti della “bella ministra”.
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Vedi anche il video di Bild su Mara Carfagna.

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I gay di Conegliano pregano con un sacerdote in chiesa.

Ieri l’originale iniziativa. Vian: «Grazie a don Paolo che ci ha accolto in chiesa».
(Diego Bortolotto - La Tribuna di Treviso) Il parroco prega insieme a gay e lesbiche contro l’omofobia e le discriminazioni. E’ successo ieri mattina, quando i promotori del circolo gay «Shake» hanno partecipato ad una messa nella chiesa di San Pio X prima dell’inaugurazione del loro circolo.

«Noi non siamo contro la Chiesa - spiega il presidente del nuovo Circolo gay e lesbiche «Shake» di Conegliano, Francesco Vian - e abbiamo trovato la solidarietà di qualche religioso a Conegliano. Questa mattina alcuni di noi sono stati a messa per ricevere una benedizione». Il presidente dell’associazione, che è cattolico, ha letto la prima lettura del Vangelo durante la messa, quindi con l’autorizzazione di don Paolo Cester, sacerdote della parrocchia di San Pio X, è stata fatta un’invocazione contro l’omofobia durante la preghiera dei fedeli, che i giovani del gruppo gay avevano preparato. «Noi non vogliamo essere contro nessuno - continua il presidente dell’associazione Francesco Vian - anzi siamo un gruppo nato per confrontarsi e discutere, siamo contenti anche perché l’amministrazione comunale si è dichiarata disponibile ad una collaborazione». Ieri infatti all’inaugurazione della nuova sede di via Settembrini 135 del gruppo omosex e lesbo di Conegliano ha portato a sorpresa il saluto dell’amministrazione l’assessore Loris Balliana. Presenti anche Feltre e Zanella dell’opposizione. A differenza di Treviso dove il prosindaco Gentilini aveva invocato la «pulizia etnica dei culattoni», a Conegliano è arrivata l’approvazione dell’iniziativa da parte dell’amministrazione comunale. «L’augurio è che possiate lavorare con serenità - ha detto l’assessore alla famiglia - noi ci siamo e potete contare su di noi». Si sono poste le basi per l’organizzazione di un convegno pubblico sulla questione dell’omofobia in famiglia, tema che l’associazione affronterà in uno dei suoi prossimi incontri. Se dal presidente Vian è emerso il desiderio di collaborazione con istituzione territoriali, sia in ambito clericale che amministrativo, dal responsabile regionale del movimento gay, Alessandro Zan, invece non sono mancate aspre critiche al mondo «romano», sia quello Parlamentare che ai vertici ecclesiastici. «Vi è una Chiesa che mostra sempre più una gerarchia piramidale maschilista - ha dichiarato Zan - con un atteggiamento reazionario preoccupante, anche di una classe politica che si unisce ai diktat della Chiesa cattolica». Il richiamo del presidente arcigay Veneto è stato ai diritti che devono essere riconosciuti agli omosessuali, come quello del matrimonio civile. Le istituzioni locali a Conegliano si sono invece dimostrate aperte. All’avvio del nuovo circolo ha partecipato anche l’Associazione partigiani, con il responsabile Coneglianese Piero Marcon: «La scelta dell’Anpi è di essere i nuovi resistenti di fronte a nuove ingiustizie ed oppressioni, per difendere i diritti sociali». Il circo «Shake» gay, lesbo, bisex, trans ed etero friendly conta una quarantina di aderenti, molti dei quali si ritrovano ogni mercoledì.

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Comincia dall’Italia la lotta ai viaggi del sesso. Parla la ministra del Turismo brasiliano.

Marta Suplicy, ministro del Turismo
(Paolo Manzo - Panorama) Marta Suplicy, 63 anni ben portati, è una psicologa ma soprattutto una politica brasiliana importante. Membro di spicco del Partito dei Lavoratori fondato dal presidente Lula nel 1980, potrebbe essere lei la prossima sindaco di San Paolo, metropoli che ha già guidato tra il 2001 e il 2004. La sua candidatura per le elezioni d’autunno si deciderà nei prossimi giorni. Dal marzo del 2007 è ministro del Turismo del Brasile. Panorama.it l’ha intervistata per affrontare due problematiche spinose: la violenza di Rio e i viaggi del sesso, che vedono spesso coinvolti turisti italiani.

Ministro, in Italia spesso non si sceglie il Brasile come meta turistica a causa della violenza…
Oggi il mondo è un mondo violento, molte volte pericoloso. Ma tutto il mondo, mica solo il Brasile.
Non crede però che l’immagine a tinte forti che il film vincitore dell’Orso d’Oro di Berlino Tropa de Elite ha dato di Rio, per esempio, possa influenzare negativamente il flusso di turisti europei verso il Brasile?
Non abbiamo nessun dato su questo ma non penso. Il grande feed-back negativo c’è quando un turista straniero subisce una violenza.
Ma non crede che quella di Rio sia un’emergenza costante?
Rio de Janeiro non è una città molto differente dalle altre metropoli mondiali. Tutti i sondaggi dell’Embratur, il nostro Ente del turismo, ci dicono che quando uno straniero lascia il Brasile pensa che i timori per la sicurezza che aveva al suo arrivo non fossero giustificati.
Allora come mai questa percezione?
Rio occupa nell’immaginario mondiale un luogo molto privilegiato, per il suo Carnevale e le sue bellezze, per cui quando accade qualcosa qui si ha una ripercussione mediatica che normalmente in altri luoghi non si verifica. Se lo stesso episodio violento accadesse a Buenos Aires o a Lima, eventualmente uscirebbe un articolo solo nel paese d’origine del turista. Se accade a Rio invece rimbalza in genere in tutto il mondo. Sono i vantaggi e gli svantaggi di essere una “città sogno”.
Altro tema collegato al Brasile è quello del turismo sessuale: un fenomeno che in tempi recenti ha visto protagonisti anche alcuni italiani.
Facciamo attenzione a non etichettare il Brasile come un paese meta di turismo sessuale. Non lo siamo. Esistono invece alcuni epicentri, sia dal lato dell’offerta che di domanda. Uno degli epicentri dell’offerta è Fortaleza, capitale dello stato del Ceará, nel nord-est. Qui facciamo molto, soprattutto agiamo sulla prevenzione, coinvolgendo il più possibile le ragazze e i ragazzi a rischio e le loro famiglie in corsi di formazione professionali. Perché non ha senso togliere le prostitute dalla strada sic et simpliciter. Se non si dà loro un’alternativa concreta, tornano in strada il giorno dopo. È una problematica economica. È fame, gente, è fame. La formazione è l’unica via percorribile per risolvere questo problema.

La spiaggia di Copacabana

E per combattere quelli che lei definisce gli “epicentri della domanda”?
Stiamo facendo uno studio per localizzare gli agenti emissivi, ovvero i tour operator italiani e non, coinvolti in questo tipo di turismo ignobile, per porre un freno ai flussi che non vogliamo. L’obiettivo è creare barriere all’entrata.
Ministro, può essere più precisa?
Stiamo agendo in modo segreto per prendere in flagranza di reato questi operatori internazionali. L’unica informazione che posso fornirle è che ci stiamo muovendo in congiunto con altre istituzioni. Ma su questo non posso aggiungere altro.

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Gaypride a Treviso. La giunta dice no al sit-in davanti a Ca’ Sugana e sì ai bastioni. Polemiche.

(La Tribuna di Treviso) Piazza negata al gay pride trevigiano. Il Comune ha infatti concesso solo Piazza Vittoria o, in alternativa, i Bastioni San Marco al «tavolo 17 maggio», che stava organizzando la seconda edizione del kissing day, prevista per sabato prossimo, dopo l’happening dell’estate scorsa davanti a Ca’ Sugana. Ieri mattina in piazza Borsa Ubik Lab, forum dei giovani di Sinistra e il circolo gay-lesbo Queerquilia hanno attaccato l’amministrazione comunale, proprio mentre dalla parte opposta della strada, in largo Totila, Forza Nuova organizzava il proprio banchetto esponendo lo striscione «La vera rivoluzione sessuale è la famiglia tradizionale». Il tutto, naturalmente, sotto gli occhi di Digos e carabinieri, che hanno presidiato corso del Popolo per evitare che qualche cane sciolto o addirittura il branco si lasciasse andare a provocazioni. «A noi negano strade e banchetti, gli altri invece si possono permettere di contestare la nostra manifestazione ancor prima del suo svolgimento - attacca Marco Scolese della Sinistra l’Arcobaleno - Ca’ Sugana continua a dimostrare che per chi la pensa in modo diverso non c’è spazio. Poi ci hanno negato le strade principali per la manifestazione contro l’omofobia, hanno proposto solo piazza della Vittoria o i Bastioni, troppo isolate per le nostre esigenze».

Forza Nuova e la Sinistra si sono soltanto «sfiorate», i due banchetti sono stati montati in momenti diversi della giornata, ma la tensione è rimasta alta. «Non ci dimentichiamo che anche a Treviso i pestaggi non mancano - riprende Scolese - e che solo pochi giorni fa Nicola Tommasoli è morto dopo un raid neofascista. Anche per questo abbiamo deciso di far slittare la manifestazione di una settimana». Il kissing day troverà spazio in città il 24 maggio, sette giorni in ritardo rispetto al previsto: sabato prossimo anche i trevigiani saranno a Verona per il corteo organizzato in memoria di Tommasoli contro qualsiasi tipo di violenza. «Siamo città gemelle da questo punto di vista, la tensione a Treviso è innegabile. Noi saremo a Verona, poi loro verranno a manifestare per i diritti degli omosessuali. Ma il Comune ci vuole impotenti, senza spazi non possiamo organizzarci».

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Metrò di Napoli, le carrozze usate per gli annunci gay.

Numeri di telefono lasciati come nei bagni delle aree di servizio. Scritte hard nei vagoni che vengono utilizzati da mamme e bambini. Nessuno provvede a rimuovere la «messaggeria».
(Stefano Piedimonte - Il Corriere del Mezzogiorno) Che tenero Luca: cerca amici. Per cercarli meglio, ha appiccicato avvisi col proprio numero di cellulare su tutti i vagoni della linea 1. «Cerco amici» nella prima carrozza, «cerco amici» nella seconda, e «cerco amici» pure nella terza. Dopodichè, dalla quarta in poi, «cerco ragazzo». L'onestà premia, avrà pensato. Come lui, hanno fatto molti altri teneroni, tutti in cerca di amici. E tutti nei vagoni della vecchia metro. Roberto, addirittura, ha strappato gli avvisi delle Fs per piazzarci i suoi, indicando ben tre numeri di telefono a cui chiamare per offrire la propria «amicizia».

Così è successo che i mezzi Trenitalia diventassero degli egregi sostituti — anche perché totalmente gratuiti — delle riviste osé, in tema di annunci «hot». Perché è evidente che, amicizia a parte, Luca, Roberto, e tutto il resto della compagnia, siano in cerca di qualcosa in più. Basta leggere l'appello di Sasà, lui sì che arriva dritto al nocciolo della questione: «Gay cerca attivi». Stop. Chiaro e semplice. L'amicizia, nel caso, viene dopo. Prima il sesso. Sembra che nessuno li guardi i nuovi avvisi, quelli che hanno preso il posto delle avvertenze Trenitalia, ma non è così. Anzi, sta a vedere che gli spazi riservati alle comunicazioni non sono mai stati tanto gettonati. Luca ha comprato una sim nuova, che inserisce in un cellulare nuovo, appositamente per gli «amici» della metro. Una promessa mendace, quindi, non gli causerà poi tanto dolore: ho letto il tuo numero nei vagoni della metropolitana... «Sei stato fortunato, oggi non lavoro. Negli orari d'ufficio lo tengo spento, però col ponte del primo maggio me la sono presa di festa».
I colleghi impiccioni, il fastidio di dover rispondere durante il lavoro, e soprattutto la famiglia. «Se vuoi prendere un appuntamento decidiamo adesso, oppure mi lasci il tuo numero e ti chiamo io domani mattina, perché più tardi sto con mia moglie». La tentazione di dargli il cellulare L'annuncio di una persona che cerca «amici»: ha preso il posto dell'avviso Trenitalia di qualche personaggio scomodo è forte e insidiosa, ma anche un po' scorretta. Per Luca, più che altro. Lui, come Roberto, Sasà, e «maschio superdotato », non hanno mica tempo da perdere. Lanciano l'esca nei vagoni della metro, e tirano la lenza tra l'ufficio e il focolare domestico: basta una sim nuova per nascondere una vita intera. Scendiamo a piazza Garibaldi. Sul cartello che indica l'uscita, qualcuno ha scritto col pennarello rosso «Gesù è vivente ». Sotto, la risposta: «Azz', e dove se la fa?». Nella metro, sicuramente no. Come gli addetti alle pulizie.
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Vedi anche una simpatica considerazione all'articolo.

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Melita Toniolo. All’asta su internet una serata con lei. Ma...


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(Hai sentito) Qualche giorno fa internet era in fermento. Un sito aveva infatti lanciato un’asta che avrebbe fatto gola a tutti i maschietti italiani. La sexy diavolita, Melita Toniolo, ex del Grande Fratello, era stata messa all’asta. Chi alla fine offriva la maggior somma, si sarebbe aggiudicato niente di meno che una serata con Melita Toniolo. Non affannatevi nella ricerca. L’asta di Melita Toniolo era tutta una bufala.

E’ stata la stessa Melita Toniolo a smentire tutto. La notizia era apparsa su Bidplaza, il sito noto perchè non fa aste normali, ma al ribasso. Chi ha già partecipato, però, sarà un po’ deluso da queste parole: “Niente aste su di me“. Così l’ex concorrente del Grande Fratello ha voluto smentire questa “compravendita”, del tutto fasulla. Anche perchè lei non ne sapeva assolutamente nulla.

Non ne sapevo nulla. Sono assolutamente sconvolta da questa notizia. Avrei dovuto fare una serata in quel locale, come ne faccio mille. Ma non sono stata interpellata per fare brindisi con vincitori di aste. L’idea di un’asta su di me lede la mia imagine“.

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GayLib flirta con la Carfagna per una fettina di potere.

In un suo comunicato, GayLib, l’associazione omosessuale vicina al PdL, scrive all’esecutivo: lavoriamo insieme. Governo, GayLib alla Carfana: "Tenga aperta la commissione per i diritti gay. Noi pronti ad entrare.
GayLib (gay liberali di centrodestra) saluta la nomina di Mara Carfagna alle Pari Opportunità e si candida come referente del Governo del Popolo della Libertà per discutere della questione omosessuale. A farsi avanti è il presidente dell’associazione, Enrico Oliari che ha chiesto formalmente un incontro al neoministro Carfagna attraverso una lettera aperta. “Mai come in questa tornata elettorale – scrive Oliari - l’affermazione delle forze laiche del centrodestra è stata netta e indiscutibile. Pertanto mai come questa volta riteniamo necessario e urgente aprire un confronto franco quanto sereno e produttivo col Governo del Popolo della Libertà da oggi al servizio dell’intera nazione italiana”.
“Al riguardo, porgendo a Lei e al suo staff i migliori auguri di buon lavoro – prosegue il presidente di GayLib rivolto alla giovane ministra chiediamo formalmente, un incontro tra Lei e la nostra Associazione, la quale si propone per essere autorevole referente presso il Governo delle istanze dell’intero movimento gay italiano. Altresì la invitiamo sin d’ora, pronti a discuterne di persona, a tenere aperta la ‘Commissione per i Diritti e le Pari Opportunità delle persone omosessuali’ in forze al suo ministero, peraltro già mantenuta attiva dal suo predecessore, Stefania Prestigiacomo”.
“GayLib – annota in conclusione Oliari - è pronta a entrare operativamente in un gruppo di lavoro a fianco al Governo espressione dei propri voti e della propria cultura liberale, di destra, per il buon governo del Paese, fornendo proposte alternative a quelle confuse della sinistra, rispettose dei nostri valori. Confidando, dunque, nella sua preparazione, nella sua giovane età e nell’onestà intellettuale e politica che Le permettono da oggi di ricoprire un ruolo tanto delicato e decisivo per la maturazione della società italiana nei suoi più differenti strati.”

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