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martedì 26 agosto 2008

Ad Agropoli il film-scandalo sui trans maltrattati in Turchia.

(Napoligaypress) Parte il 28 agosto a Marina di Agropoli (e proseguirà fino al 31) l’undicesima edizione del Mediterraneo Video Festival, concorso internazionale del cinema documentario del mediterraneo che dedica particolare attenzione ad un cinema che riflette la diversità umana, la comprensione delle differenze promuovendo il rispetto delle identità dei luoghi favorendo il dialogo interculturale.

Tra gli eventi di questa edizione l’incontro venerdì 29 con l’artista e regista turca Sukran Moral (nella foto) di cui sarà proiettato il film Tranistanbul Demet: una lunga intervista ad una trans turca che racconta dei maltrattamenti subiti dalla polizia locale.

E’ la prima volta che il film, in Turchia contestato e censurato, viene proiettato in Europa. Sempre della Moral sarà proiettato il corto-performance “Zina” (in turco “adultera”) in cui viene messa in scena la lapidazione e la sepoltura ancora viva di una donna accusata di adulterio.

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Quegli atleti superdotati che turbano i cinesi.

Ora che le Olimpiadi sono finite, si cominciano a tirare le somme con dei temi sempre più svariati. I giornali soprattutto si chiedono chi siano stati le atlete e gli atleti più belli.

Oggi il giornale cinese New Express prova a stilare una sorta di classifica. In cima mette il tennista spagnolo Rafael Nadal Parera, controparte femminile è la paraguayana Leryn Franco.

Altri atleti che troviamo in elenco sono Kobe Bryant, americano, giocatore di basket, Stephanie Rice nuotatrice australiana, Timo Boll, giocatore di ping-pong tedesco e poi ancora la russa Yelena Isinbayeva, lo sprinter jamaicano Usain Bolt, la ginnasta americana Anastasia Liukin, il campione pluripremiato di nuoto americano Micheal Phelps e il giocatore cinese di beach-volley Xue Chen.

Diverso il parere dei blogger gay, sempre cinesi che hanno eletto loro campione assoluto Alexandre Despatie, che probabilmente deve ringraziare per questa attenzione gli "effetti speciali" che cela negli slippini ma che non sono passati inosservati. E neppure noi siamo rimasti insensibili.

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Palermo. Incidente Madrid, celebrati i funerali di Domenico Riso.

Si sono celebrati questo pomeriggio alle 18.30 nella chiesa di Maria Santissima delle Grazie di Isola delle Femmine, nel palermitano, i funerali di Domenico Riso, lo steward italiano, unica vittima del nostro Paese nel disastro aereo di Madrid.

Le esequie si sono celebrate in forma privata. La salma di Domenico Riso è giunta da Madrid all'aeroporto di Palermo alle 16.20 con un volo Alitalia. I resti carbonizzati di Riso sono stati riconosciuti grazie all'esame del Dna.
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Bertrand Delanoe si candida alla guida dei socialisti francesi.

Sara' il principale avversario di Segolene Royal.

(Gian Paolo Accardo - Apcom) Bertrand Delanoe si candida alla guida del Partito socialista (Ps). Un annuncio, quello contenuto in un intervista a Le Monde datato 27 agosto, che non ha sorpreso nessuno, poiche' era noto da mesi che il sindaco di Parigi punta alla successione del segretario socialista Francois Hollande.

Almeno da quando, nel maggio scorso, aveva dichiarato le sue intenzioni in occasione dell'uscita del suo libro-intervista con il direttore di Liberation Laurent Joffrin, "De l'audace!" ("Audacia!").
Si terrà fra tre mesi il congresso di Reims, che dovra' scegliere il nuovo gruppo dirigente del principale partito dell'opposizione e che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovra' segnare la rinascita del PS dopo la batosta delle presidenziali e delle legislative dell'anno scorso. E si terrà fra tre giorni l'"Universita' d'estate" del Ps, il seminario che riunisce ogni anno a La Rochelle i leader del partito e i militanti.

Due eventi chiave in vista dei quali i candidati alla guida dei socialisti affilano le armi. Dopo l'ex aspirante presidente della Repubblica Segolene Royal, che ha annunciato la sua candidatura alla guida del Ps mesi orsono e punta all'investitura per le presidenziali del 2012, e' toccato infatti questo fine settimana all'ex ministro per gli Affari comunitari, il riformista Pierre Moscovici, dichiararsi interessato.
Ma per molti è al sindaco di Parigi che appartiene il futuro.

Nell'intervista al quotidiano Delanoe dichiara di voler essere il "primo firmatario di una mozione politica" da presentare al congresso di novembre "chiara, riformista, europea, ambientalista e dedicata a un'efficacia di sinistra". Il sindaco della capitale, che gode sin da ora del sostegno dell'ex primo ministro Lionel Jospin e dell'ex guardasigilli Elisabeth Guigou, punta a formare una coalizione che raggruppi le personalita' vicine a Hollande e all'attuale direttore generale del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn e l'ala ambientalista del Ps, ma anche il sindaco di Lilla Martine Aubry, che ha dalla sua parte le potenti federazioni del Nord, e lo stesso Moscovici.

Aubry non ha pero' ancora sciolto la riserva sulla sua posizione in vista del congresso: al momento e' considerata fra i capofila di un fantomatico "terzo polo", detto dei "ricostruttori", un gruppo di dirigenti vicini all'ex Primo ministro Laurent Fabius (di cui Delanoe e' un avversario) e a Strauss-Kahn.
Eletto a Parigi nel 2001, primo sindaco di sinistra della capitale, Delanoe ha guidato fino al 2008 una giunta rosso-verde che si e' distinta per l'impegno nel settore della viabilita', con la creazione di numerose piste ciclabili (per non parlare delle ormai famose biciclette municipali, le 'velib') e di discusse corsie preferenziali, dell'edilizia popolare e dello svago, con la creazione in particolare delle 'notti bianche'.

Rieletto con ampio margine nel marzo scorso, Delanoe, nato a Tunisi 58 anni fa, omosessuale dichiarato, gode di un notevole sostegno popolare: secondo un sondaggio pubblicato questo fine settimana infatti il 27% degli intervistati ritiene che sia il miglior candidato per guidare il Ps, contro il 18% per Segolene Royal. Un margine che si riduce tuttavia fra gli elettori socialisti (29%-27%).
Il suo successo alla guida della capitale, malgrado la sconfitta contro Londra per l'assegnazione delle olimpiadi del 2012, e la popolarita' conquistata sul piano nazionale lo collocano fra le poche personalita' in grado di risollevare una "gauche" frammentata e litigiosa.

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Venezia ai piedi di Brad Pitt.

Brad Pitt è sbarcato a Venezia con i figli Maddox e Pax Tien per la 65^ Mostra del cinema di Venezia. Anche lo scorso anno, Venezia ha ospitato l'attore americano che vi aveva portato il suo film su Jesse James. Il "red carpet" aspetta il bel Brad in due occasioni, il 27 agosto e il 7 settembre.

Stasera Brad Pitt e George Clooney saranno le star di un ricevimento di beneficenza a favore delle vittime del Darfur come ci racconta Natalia Aspesi.

Per chi vuol vedere le foto dello sbarco veneziano di Brad Pitt, cliccare qui.
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Al via domani la 65^ Mostra di Venezia. Il programma completo del "Queer Lion".

Gli organizzatori del Queer Lion distribuiscono ai visitatori un magazine, che riportiamo integrale, con la presentazione della Giuria, del programma di Venice Market e delle Giornate del Cinema Omosessuale.

(Cinemagay.it)Mentre non ci passa l'amarezza per la mancata partecipazione di "Milk" alla Mostra veneziana (il film sull'assassinio del primo attivista gay americano eletto consigliere al municipio di San Francisco nel 1977), appesantita dalla recente notizia che il film non parteciperà nemmeno al Festival romano in quanto la pellicola non sarà pronta prima della fine di novembre (negli USA è programmato nelle sale dal 5 dicembre), proviamo a consolarci con una edizione della 65ma Mostra Cinematografica di Venezia che dovrebbe comunque essere ricca di titoli con riferimenti lgbt in gara per il secondo Queer Lion.

Quest'anno però non abbiamo la possibilità di offrire al pubblico della Mostra un elenco dettagliato dei titoli candidati al Queer Lion, e quindi un sicuro percorso di visioni per il pubblico interessato. Pensiamo che questa scelta degli organizzatori sia dovuta al fatto di non rischiare, come accaduto lo scorso anno, di mettere in gara opere che abbiano solo un lontano e fantasioso richiamo alle nostre tematiche.

Dobbiamo così accontentarci di conoscere questi titoli man mano che la manifestazione procede, almeno fino al 5 settembre, data in cui dovrebbero essere scoperte tutte le carte, vincitori compresi.
In ogni caso, per chi segue la nostra rassegna stampa quotidiana, alcuni titoli sono già finiti sotto il raggio dei riflettori, come l'atteso "Un altro pianeta" di Stefano Tummolini che vanta già il record del film a minor budget (meno di 1000 euro) e contiene scene di sesso gay esplicite che potrebbero fare scandalo; o del film sorpresa iraniano "Kastegi" (Tedium) di Bahman Motamedian sulla difficile vita di sette transessuali; o del "Primo giorno d'inverno", esordio nel lungometraggio di Mirko Locatelli con un film centrato sul bullismo e sull'omofobia; o dell'atteso "Jay" di Francis Xavier Pasion su un insegnante gay vittima di un omocidio a sfondo sessuale che indaga su un certo modo sensazionalistico di fare giornalismo; o i film del primo Venice Market gay organizzato da Cinemarte con quattro imperdibili lungometraggi a tematica (Ciao: proiezione 31 agosto, The Lost Coast: proiezione 1 settembre, Antarctica: proiezione 2 settembre e Esprit es-tu là?: proiezione 3 settembre).

Tutte le informazioni utili al pubblico gayfriendly della Mostra sono contenute nel prezioso magazine che gli organizzatore del Queer Lion distribuiranno ai visitatori di Venezia 65 e che riportiamo di seguito. L'opuscolo contiene anche il programma delle Giornate del Cinema Omosessuale, a Mestre dal 17 al 19 ottobre 2008.

Non mancate di partecipare alla Festa di apertura del 30 agosto dove, nella splendida cornice della spiaggia di fronte all'hotel Des Bains, il Queer Lion saluterà il pubblico del festival veneziano con chiacchiere, drink e musica (dalle ore 22:00 al Blue Moon - in piazzale Bucintoro 1 al Lido di Venezia ). Scarica qui la versione in pdf del magazine (4 Gb)

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Usa: sondaggi danno McCain in rimonta grazie a temi etici.


(Uaar) Secondo l’ultimo sondaggio della Zogby-Reuters, McCain sarebbe in vantaggio su Obama (46% a 41%), ribaltando le rilevazioni precedenti. Per un’altra rilevazione L.A. Times-Bloomberg, invece Obama supererebbe di poco McCain (45% a 43%). Pare comunque, al di là delle cifre fluttanti, che il dato generale sia questo: Obama sta perdendo il consenso di cattolici e donne - anche tra i giovani - e McCain sta ricompattando il partito repubblicano e la base cristiana conservatrice. McCain, nonostante le posizioni più aperte sui temi etici emerse occasionalmente, avrebbe rassicurato di recente l’elettorato durante il confronto col reverendo Warren (rispetto ad un Obama parso meno deciso su tali questioni), affermando in maniera esplicita che l’embrione va tutelato fin dal concepimento, aggiungendo con fermezza: “Ho 25 anni di esperienza pro-vita e sarò un presidente a favore della vita”.
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Denver, preparavano attentato a Obama: arrestati.
Era in programma giovedì, nel giorno del discorso di investitura, l'attentato a Barack Obama sventato a Denver, dove è in corso la convention dei democratici. Le persone arrestate sono quattro. C'è anche una donna, legate ai movimenti suprematisti bianchi.

(Sky tg24) Era in programma giovedì, nel giorno del discorso di investitura, l'attentato a Barack Obama sventato a Denver, dove è in corso la convention dei democratici. Le persone arrestate sono quattro, c'è anche una donna, legate ai movimenti suprematisti bianchi. Uno di loro si chiama Tharin Gartrell: è un pregiudicato di 28 anni. La polizia ha sequestrato armi, compresi due fucili muniti di mirino telescopico, documenti falsi e 44 grammi di anfetamine. Alla polizia che gli chiedeva se fosse arrivato a Denver per uccidere Obama, Gartrell ha risposto di sì senza esitazioni.

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Arcigay di Roma. Il documento politico di Federica Pezzoli. Il rinnovamento parte da Roma.

Si è riunito ieri in un'assemblea abbastanza affollata, (qui il racconto della serata) il Comitato Promotore per Federica Pezzoli Presidente di Arcigay Roma.
Si è fatto il punto della situazione e si sono stesi i nomi dei candidati la squadra che comporranno il consiglio direttivo per una prossima gestione più efficace e meno personalistica dell'Arcigay romana. Si è voluto inoltre denunciare in un comunicato stampa lo stravagante metodo utilizzato dall'attuale dirigenza per convocare le prossime elezioni associative. Un motivo in più, ribadito anche nel documento, per vigilare ed assicurare così una votazione pienamente libera, democratica e trasparente. Il rinnovamento degli omosessuali italiani parte da Roma? E' un auspicio ed una speranza.
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Comunicato Stampa. Roma, 26 agosto 2008.

Durante l'Assemblea di ieri, aperta a tutte e tutti gli interessati, il Comitato Promotore per Federica Pezzoli Presidente di Arcigay Roma ha raccolto numerosi e utili contributi, che integreranno l'azione degli Organi Sociali di cui alle Liste candidate al prossimo Congresso provinciale.

Nel dettaglio:

A - CONSIGLIO DIRETTIVO
Federica PEZZOLI (Presidente)
Marco Valerio ABBATI (Vice Presidente)
Fabio PERRONI
Matteo PROROMO
Antonio LUPI
Francesca MOSCATELLI
Salvatore IOVERNO

B - COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Federica VARIO
Paolo MORINI
Stefania PERINI
Marco UGOLINI

Una delegazione del Comitato Promotore per Federica Pezzoli Presidente di Arcigay Roma, con i Sottoscrittori delle liste, in data 25 agosto 2005 ha effettuato il deposito delle liste degli Organi Sociali e del Documento Politico presso la segreteria amministrativa di Arcigay Roma - Gruppo ORA, in Roma, Via Goito n. 35/b.
Il Documento contiene le principali linee programmatiche e politiche per la direzione dell'associazione nei prossimi tre anni e unitamente alle Liste degli Organi Sociali che lo sostengono sarà oggetto di votazione al prossimo Congresso provinciale del 13 settembre 2008.

Il Congresso del Comitato Provinciale di Arcigay Roma Gruppo ORA, fissato per il 13 settembre 2008, alle ore 16.30 in prima convocazione e alle ore 17.30 in seconda convocazione, in Via Buonarroti n. 12, Roma, sarà un evento decisivo per rinnovare gli Organi Sociali e per stabilire la piattaforma politica dell'associazione per i prossimi tre anni.
L'aver fissato il Congresso al 13 settembre 2008, dato comunicazione gli ultimi giorni di luglio, imposto la consegna delle candidature e del "documento politico" a fine agosto, come anche la "registrazione dei soci" entro il 6 settembre, con lo "sbarramento" - per esempio, diritto al voto - a quelli in regola con il tesseramento al 22 luglio, in fine la chiusura della segreteria amministrativa di Arcigay Roma per diversi giorni durante il mese di agosto - unico contatto un numero di cellulare -, hanno reso, sin da subito, il prossimo Congresso provinciale di Arcigay Roma - una corsa di "levrieri - umani".

Contrariamente al fragoroso silenzio da parte dell'attuale dirigenza, il Comitato Promotore per Federica Pezzoli Presidente ricorda l'importanza per tutte le socie e i soci della partecipazione al Congresso come momento per far sentire la propria voce e per essere parte attiva nell'associazione.
La presenza del maggior numero di socie e soci è fondamentale per la difesa del principio democratico dell'associazione.

Il Documento Politico è diffuso su internet, nelle pagine del Comitato Promotore, perché ne venga garantita la più ampia diffusione. (Link)

Federica Pezzoli
Portavoce del Comitato promotore

Contatti:
federicapezzoli@yahoo.it
Ufficio stampa tel. 329.96.32.071
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Cinema. Quel bacio tra Jim Carrey ed Ewan McGregor.

(Fonte Cineblog) I love you, Phillip Morris è tratto dal romanzo dello scrittore giornalista Steve McVicker, adattato per il grande schermo dagli sceneggiatori e registi Glenn Ficarra e John Requa. Racconta l’incredibile storia vera di Steven Russell (Jim Carrey), padre di famiglia specializzato in truffe che, innamoratosi del compagno di cella Phillip Morris (Ewan McGregor), dopo che quest’ultimo viene liberato, tenta quattro volte (in maniera sempre più fantasiosa) la fuga dal carcere per poterlo raggiungere. Il libro fu scritto con il permesso e la collaborazione di Russell (tutt’ora ‘ospite’ di un carcere di massima sicurezza), sollevando un grosso scalpore negli States.

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Olimpiadi: tutte le atlete lesbiche sul podio.

Gro Hammerseng e Katja Nylberg sono una delle coppie lesbiche sportive più forti che esistano. E anche una delle più belle.

Gayaweb ci da conto del successo ottenuto dalle 13 atlete dichiaratamente lesbiche che hanno gareggiato alle Olimpiadi di Pechino. Sei di loro sono salite sul podio. Qui trovi tutte le foto e le medaglie degli sport nelle quali hanno prevalso: calcio, pallamano e softball. Un solo atleta dichiaratamente omosessuale, Matthew Mitcham, lo ricordiamo, è medaglia d'oro nei tuffi.

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Federica Pellegrini: "Sono fiera del piercing al capezzolo".

L'intervista: i tatuaggi, il rapporto con i genitori e l'esperienza del piercing al capezzolo. La nuotatrice, fresca dell'oro all'Olimpiade di Pechino, si racconta al mensile Ok Salute.

(Il Corriere della Sera) «Sono fiera del mio piercing al seno e lo rifarei senza pensarci su». Così Federica Pellegrini, fresca campionessa olimpica nei 200 sl, si confessa sul numero di settembre di «Ok - La salute prima di tutto» (in un testo raccolto da Francesca Turi) . La nuotatrice veneta racconta la sua «trasgressione» fatta, dopo aver chiesto il permesso ai genitori, per ricordare un altro traguardo: il record europeo nei 200 stile libero ai campionati del mondo di Melbourne, nel marzo 2007. «Da qualche mese pensavo a un piercing, mi piaceva l'idea, ma non sul naso, sulla lingua o sul sopracciglio - spiega Federica -. Banale, ormai ce l'hanno un sacco di miei coetanei. No, il capezzolo era quello che ci voleva per fare una cosa trasgressiva».

«LUCA NON È ENTUSIASTA» - A Ok - La salute prima di tutto, la Pellegrini parla del rapporto con i suoi genitori («Il loro parere è importante per me»), dei suoi cinque tatuaggi, il primo a 14 anni e qualche mese fa l'ultimo sul piede destro: la scritta Balù, che è il soprannome del suo fidanzato e collega, Luca Marin, che del piercing sul capezzolo «non è entusiasta. È una questione di gusti» spiega la campionessa, che senza fatica ammette: «Sono vanitosa e adoro guardare allo specchio queste decorazioni che caratterizzano il mio corpo».

«NON HO SENTITO DOLORE» - «Pensavo facesse molto più male, dato che si tratta di una zona delicata - prosegue la nuotatrice, 20 anni lo scorso 5 agosto, parlando del suo piercing al capezzolo -. Ho voluto seguire attentamente le varie fasi, non mi sono coperta gli occhi e ho guardato tutto. Lorenzo (il tatuatore ndr) ha stretto il capezzolo del seno sinistro in una pinza con due fori. In quei buchi ha infilato l'ago che ha attraversato la carne e subito dopo ha infilato una piccola asta di metallo con due palline alle estremità».

I TATUAGGI - Nell'intervista a Ok, Federica racconta per filo e per segno gli accorgimenti adottati dopo aver fatto il piercing. «Ogni giorno, per una settimana, ho dovuto disinfettare il capezzolo e proteggerlo, per evitare che sfregasse contro gli indumenti. In acqua, durante gli allenamenti, usavo un cerotto. Mi ero informata sulle possibili complicanze, ma non ho avuto fastidi particolari e così è stato». Facile per una campionessa già «veterana dei tatuaggi» . «Ne ho cinque. Il primo l'ho fatto a 14 anni, è un draghetto sulla caviglia destra: rappresenta il mio segno nell'oroscopo cinese. È stato il pegno di una scommessa fatta con mio padre, prima di una gara: lui sosteneva che non ce l'avrei fatta, e invece ho vinto... Non credo di farmi un altro piercing - rivela - ma con i tatuaggi di sicuro non ho ancora finito - dice Federica - Ci penserò, magari, dopo Pechino...».

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La Cassazione: "Sandra Mastella faceva clientelismo, niente risarcimento".

(ècostiera) La presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo Mastella, per la Cassazione perpetuava "una politica di occupazione e di spartizione clientelare nei posti di responsabilità secondo criteri di appartenenza politica e non di competenza tecnica", il tutto a favore dell´Udeur.

Quindi “i motivi con cui i difensori hanno contestato la sussistenza dei gravi indizi a carico dell´indagata devono ritenersi infondati”.

Sette mesi dopo gli arresti; le dimissioni del marito, Clemente Mastella, da Guardasigilli, e tutto ciò che ne è seguito, arrivano le motivazioni della sentenza prodotta a giugno.

L' avvocato Titta Madia, difensore di Sandra Lonardo, ha tenuto però a sottolineare: "Il giudizio della Corte di Cassazione, che rispettiamo, non è certamente (e non potrebbe esserlo) una sentenza di condanna, perché è un giudizio di legittimità. Dunque non è un giudizio di merito e quindi non accerta i fatti concreti. La Suprema Corte si rifà alle ipotesi della pubblica accusa".

Secondo la Suprema Corte, i fatti contestati alla Lonardo sono stati ricostruiti dai giudici di merito "attraverso uno sviluppo motivazionale che non presenta incongruenze o salti logici" e "deve riconoscersi che sussistono i gravi indizi di colpevolezza richiesti" dal codice di procedura penale per limitare la libertà personale "in relazione all'ipotizzato reato di tentata concussione".

Insomma, per quanto riguarda la fase cautelare, i giudici di merito non hanno commesso passi falsi - nel procedimento che è costato la vita al governo Prodi - e non espone lo Stato al rischio di dover pagare un risarcimento.

Secondo la Cassazione "l'abuso" commesso dalla Lonardo "é consistito nella strumentalizzazione dei suoi poteri di Presidente della Regione Campania: in tale veste ha esercitato in maniera distorta le attribuzioni del suo ufficio piegandone le finalità per il perseguimento di interessi particolari, estranei all'interesse pubblico, peraltro violando i principi di imparzialità e di buon andamento dell'amministrazione pubblica".

È un boomerang – ha dichiarato Franco D´Ercole, capo dell´opposizione in Consiglio regionale - . È stato chiamato in causa anche il ruolo istituzionale della presidente: forse servirà una riflessione in sede assembleare”.

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Benedicono coppie gay, il Vaticano minaccia di chiusura una parrocchia.

Fra gli aspetti censurati dal Vaticano l'ammissione di predicatrici donne e le benedizioni di coppie gay.

(Ansa) Una parrocchia cattolica in Australia, St. Mary's di South Brisbane, sta lottando per la sopravvivenza dopo un ultimatum dell' arcivescovo della diocesi, John Bathersby, che le intima di allinearsi a 'pratiche accettabili' dal Vaticano, pena la chiusura. Fra gli aspetti censurati, l'ammissione di predicatrici donne e le benedizioni di coppie gay.

In una lettera di tre pagine consegnata al parroco padre Peter Kennedy, l'arcivescovo descrive la parrocchia di 700 fedeli come 'un'autorita' in se' stessa, che ha stabilito una sua variante della religione'. 'La questione non e' tanto se St. Mary's debba essere chiusa, ma se si chiude da sola, continuando con pratiche che la separano dalla comunione con la Chiesa cattolica', scrive.

Mons. Bathersby e' intervenuto su sollecitazione del Vaticano, che aveva ricevuto lamentele da parrocchiani, secondo cui le parole delle preghiere venivano cambiate e nella chiesa era stata sistemata una statua buddista. Vi erano state anche controversie sulla pratica di consentire alle donne di predicare, e di aver benedetto coppie gay e lesbiche. Se la parrocchia fosse costretta a chiudere, sarebbe il primo caso del genere in Australia.

Padre Kennedy, che guida la parrocchia da quasi 28 anni, ha letto brani della lettera davanti a 300 parrocchiani stupefatti durante la messa domenica scorsa, e ieri sera piu' di 500 fedeli si sono accalcati nella sala parrocchiale per discuterne. Alcuni hanno respinto nettamente la nozione che la parrocchia fosse fuori della comunione con la Chiesa cattolica, parlando con emozione della sua comunita' accogliente e del lavoro con persone svantaggiate. Altri hanno riconosciuto le preoccupazioni del vescovo sulle messe celebrate secondo liturgie non ortodosse.

La parrocchia ha infine deciso di rispondere alla lettera del vescovo, ringraziando dell'invito a considerare il futuro della parrocchia, e annunciando di aver costituito dei gruppi di lavoro per esaminare le questioni sollevate.

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Domenico Riso ricordato dal suo sindaco: "La vita privata di chiunque merita rispetto".

Sapevamo tutti che era gay, ma questo non cambiava la nostra stima nei suoi confronti. Gli intitoleremo una via di Isola delle Femmine.

(AdnKronos) Una strada o un premio culturale per ricordare Domenico Riso, lo steward palermitano dell'Air France morto nel disastro aereo del Mid-82 della Spanair a Madrid. Il Comune di Isola delle Femmine, la cittadina che ha dato i natali all'assistente di volo, pensa gia' ad un modo per onorare la memoria del proprio "illustre concittadino".

"Non dimenticheremo mai Domenico -dice il sindaco Gaspare Portobello-. Era una persona eccezionale e un vanto per la nostra comunita'. Ogni volta che ritornava da Parigi ci affascinava con i suoi racconti di viaggio".

"Valutero' -spiega- con il Consiglio comunale quale sia il modo migliore per onorarne il ricordo. Penso all'intitolazione di una strada o ad un premio culturale, anche perche' era una persona molto colta". Intanto arriveranno oggi pomeriggio all'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo i resti dello steward. La salma sara' portata direttamente nella chiesa di Isola delle Femmine per i funerali che la famiglia vuole in forma privata. "Ci saro' come sindaco, ma soprattutto come amico. L'intero paese si stringera' intorno alla famiglia. Faremo sentire la nostra vicinanza alle sorelle e al padre, che stanno malissimo e che non riescono ancora a darsi pace".

Sulla vita privata di Domenico Riso e sulla sua omosessualita' il primo cittadino puntualizza: "Sapevamo tutti che era gay, ma questo non cambiava la nostra stima nei suoi confronti. Siamo molto dispiaciuti per l'immagine che alcuni giornali hanno dato di Isola delle Femmine, come di un paese chiuso e retrogrado. La realta' -conclude Gaspare Portobello- e' che la vita privata di chiunque merita rispetto e lo merita ancor di piu' in una situazione tragica come questa".

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Sono di David Beckham gli addominali più belli del mondo.

Secondo l'attore Robert Buckley. Sul podio anche Mario Lopez,ex di Eva Longoria. Sul settimanale Usa In Touch la classifica delle "pance" più toniche e scolpite di Hollywood e dintorni.

(Il Corriere della Sera) In fatto di addominali David Beckham non è secondo a nessuno sull'intero pianeta. Lo ha stabilito il settimanale americano In Touch che ha stilato la classifica delle "pance" più toniche e scolpite di Hollywod e dintorni. Il 33enne calciatore inglese, marito della Spice Girl Victoria e testimonial dell'intimo maschile di Emporio Armani, ha vinto a mani basse su Robert Buckley, attore della serie televisiva Lipstick Jungle e su Mario Lopez, altro volto noto della televisione americana ed ex-fidanzato di Eva Longoria.

Robert BuckleyMario Lopez

FUORI DAL PODIO - Subito fuori dal podio si sono piazzati invece Hugh Jackman, il protagonista della saga degli X-Men e Shemar Moore, uno dei corpi più famosi della pubblicità. Nella lista di In Touch figurano inoltre Gavin Rossdale, cantante e marito di Gwen Stefani, la star di High School Musical, Zac Efron, e l'attore Matthew McConaughey.

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Finirò all’inferno? “Sister Italia”: sacerdote promotore blocca l’iniziativa.

(Uaar) Padre Antonio Rungi, che ha lanciato poco tempo fa il concorso di bellezza per suore “Sister Italia 2008″, ha deciso di bloccare questa iniziativa “per tutelare me e le suore che avrebbero partecipato”. Nonostante il successo nella raccolta delle adesioni, sono arrivate anche le critiche; così padre Rungi chiarisce: “Credo che ci sia stata solo una grande confusione. Ma quale “miss suora”? Chi ha capito male forse non è in buona fede. Il concorso per la suora più bella aveva l’unico scopo di far raccontare sul web la vita nei conventi, di far raccontare la vita più bella delle religiose. Tutto qui”. Il sacerdote continua: “ci sono state delle persone che volutamente hanno frainteso ed hanno deciso di speculare su una iniziativa innocente, anche pesanti ingiurie. Qualcuno mi ha detto che io finirò all’inferno”.

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Teatro. A Edimburgo Dorian Gray diventa un serial killer.

Lo spettacolo è un montaggio frenetico di pose, di flash, di vizi e di vanità, è una staffetta senza posa di atti sessuali consumati da Dorian con tutti. Al Festival di Edimburgo lo spettacolo dissacrante del coreografo Matthew Bourne. La storia è ambientata nel mondo della moda di oggi.

(Rodolfo Di Giammarco - La Repubblica) Manipolando alla grande il mito de Il ritratto di Dorian Gray, il coreografo-dissacratore Matthew Bourne ha aggiunto un exploit alle sue riletture anticonvenzionali, tipo un Lago dei cigni tutto maschile o una Carmen in garage. All´International Festival ha riservato la prima mondiale di Dorian Gray, due fantastiche ore di libero, attualizzato e audace adattamento in danza del romanzo di Oscar Wilde. Ritenendo che il potere della bellezza dell´800 si sia tradotto oggi in tirannia dell´immagine, e in fama che tutto cannibalizza, Bourne ha abolito il quadro-ritratto che esalta Dorian invecchiando al suo posto e, trasformando il pittore Basil in un fotografo di grido, ha fatto sì che il feticcio causa di guai sia una gigantografia di Dorian a torso nudo che pubblicizza il profumo "Immortal, pour homme". Un manifesto perfetto di Bourne.
L´artefice dell´impresa, ospitata a Londra dal 2 al 14 settembre dal teatro co-produttore Sadler´s Wells, non ha usato una parola del libro, ha costruito una ritmatissima parabola fisica, patinata, ardita, corrotta e piena di glamour (macabro) su un girevole che alterna art-gallery, camere da letto e droga-party. E ha forzato la mano su due identità sessuali: il mentore-sponsor del Dorian interpretato dal gagliardo e minaccioso Richard Winsor - ovvero il dandy cinico che in Wilde era Sir Henry - ora è un´editrice di moda, Lady H (Michela Meazza); e la Sybil che non scalda il cuore di Dorian diventa adesso il ballerino Cyril. Lo spettacolo è un montaggio frenetico di pose, di flash, di vizi e di vanità, è una staffetta senza posa di atti sessuali consumati da Dorian con tutti (sempre con la grazia dinamica che è il marchio di Bourne), ed è la dimostrazione che il causato suicidio di Sybil-Cyril e l´uccisione di Basil (Aaron Sillis) fanno di Dorian Gray un serial killer dei nostri tempi. E come tale il suo destino è diabolico - anche per un demone gemello che qui lo segue e lo danna - tanto che il giovanotto, visto all´inizio come un cameriere, assurge a modello maledetto e commetterà infamie davanti a quadri di Bacon, infrangerà la sua stessa immagine pubblicitaria, eliminerà il suo Doppio, e creperà, immortalato dai reporter. Superbo evento.
L´appuntamento più distante da questo vorticoso omaggio a Wilde è, nel Fringe, un lavoro conteso e fonte di polemiche, The Factory, col quale il Badac Theatre immette violentemente il pubblico in spazi ridotti, a contatto con attori-deportati nudi e sudati, riproducendo le camere a gas di Auschwitz. Tra urla e isterie. Anche qui un cammino verso la morte, tutt´altro che wildiana.

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Khastegi, il film provocazione sui trans iraniani scandalizza la 65esima edizione della Mostra del Cinema.

(Gianmaria Lucca - Affari italiani) Vivere la propria transessualità a Tehran, nel regime più integralista del medioriente. E' destinato a far parlere di sè il film del regista iraniano Bahman Motamedian che in laguna porta la sua opera "Khastegi (Tedium)", il primo dei due film sorpresa della sezione 'Orizzonti' della 65esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

La pellicola è ambientata a Teheran e narra la storia di sette transessuali iraniani che vivono stralci della loro vita sullo schermo. Le anime dei protagonisti, ragazzi che amano essere ragazze e una ragazza con lo spirito e l'energia di un ragazzo, sono in stridente disaccordo con i loro corpi e questo, soprattutto nella società islamica iraniana, con i suoi precetti religiosi e la sua tradizione patriarcale, è un problema non da poco. "Volevo mostrare l'atteggiamento della società iraniana nei confronti dei transessuali -spiega Bahman Motamedian - cosa non semplice vista la cultura profondamente tradizionale del paese. "Khastegi' è un film sulla 'nostra identità' nel senso più ampio del termine".

"Fare un film sui transessuali - continua il regista- e sui problemi che devono affrontare in Iran è stato tutt'altro che facile. Più mi accorgevo che mi stavo allontanando dal mio ruolo di regista per assumere quello di chi si unisce alla lotta dei protagonisti, più capivo che la mia stava diventando una sorta di sfida, al tempo stesso, però, dovevo stare attento a non cadere nella trappola degli slogan politici del momento e riuscire inoltre a mettere in evidenza gli aspetti pluridimensionali e mutevoli della societa' in cui vivo con tutti i suoi fenomeni".

Bahman Motamedian nasce a Teheran nel 1969. Scrittore, fotografo e regista, Motamedian si forma all'Experimental Theatre Institute, per poi studiare fotografia al Youth Cinema Institute di Teheran. Ha messo in scena le opere teatrali di Eugène Ionesco tra cui "La cantatrice calva", "Maid to Marry" e "Jacques ovvero la sottomissione" e poi è passato al cinema come regista e sceneggiatore. Con il cortometraggio Akvarium ha vinto il premio per il migliore cortometraggio sperimentale al Festival delle Nazioni a Ebensee in Austria.

Nel frattempo al Lido si stanno ultimando i preparativi per l'inizio della 65esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia che si parirà ufficialmente domani con la cerimonia d'apertura e seguita dalla proiezione in anteprima mondiale dell'ultimo film dei fratelli Coen ''Burn After Reading'' che vedrà lo sbarco in laguna anche dei superdivi di Hollywood George Clooney e Brad Pitt, con tutta probabilità accompagnato dalla moglie Angelina Jolie.

La formula della mostra di quest'anno si articolerà in quattro le sezioni principali: Venezia 65, Fuori concorso, Orizzonti e Corto Cortissimo. A queste si affiancano ''Questi fantasmi: Cinema italiano ritrovato (1946-1975)'' (cantiere di riproposte e restauri) e le sezioni autonome e parallele ''Settimana Internazionale della Critica'' e ''Giornate degli Autori''.

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Venezia. Lusso e beneficenza, la mostra parte a razzo con Clooney e Pitt.

Domani il via alla 65ma edizione Attese subito le due star e l´omaggio al "couturier" Valentino. Stasera i due attori partecipano a un galà di beneficenza per il Darfur. Giovedì giornata dedicata al film sullo stilista italiano con festa alla Fenice.

(Natalia Aspesi - La Repubblica) La tre giorni della coppia più bella e celebre del mondo, quella composta da George Clooney e Brad Pitt, comincia stasera in vesti filantropiche a un fastoso ricevimento di beneficenza, prosegue domani alla 65ma Mostra del Cinema in quanto attori protagonisti del film di apertura Burn after Reading dei fratelli Coen, si chiude dopodomani, quando, travestiti da semplici Vip, saranno tra gli spettatori del documentario dedicato a uno, pare impossibile, ancor più celebre di loro, il couturier Valentino. Sono Clooney e Pitt i divi americani del momento, l´uno esemplare scapolone impenitente e da poco sfuggito a un tentativo di fidanzata, l´altro sposo da manuale della magnifica Angelina Jolie e padre di numerosi piccini più o meno adottati e degli ultimi loro gemellini neonati, a fare da cerniera, ad assicurare il perfetto equilibrio, ormai indispensabile alla sopravvivenza di qualsiasi festival, tra impegno e mondanità, tra moda e beneficenza, tra risate e lacrime, tra politica e cultura, tra rigore e relax, tra cinefilia e gossip.
I massimi fremiti di attesa, con interi aerei di bel mondo in arrivo dagli Stati Uniti, riguardano la celebrazione non di un venerato Maestro dello schermo ma del mitico "ultimo imperatore" della moda, appunto Valentino, che il giornalista-scrittore-regista americano Matt Tyrnauer ha eletto a suo business personale, con articoli, biografie e questo molto atteso documentario. Il 28 agosto il culto verrà diviso in due tempi di diversa solennità e frivolezza e cioè: un "petit tapis rouge", come detto dall´entourage dello stilista, in Sala Grande al Lido la mattina, affinché il popolo possa applaudire sia Valentino Garavani che il socio Giancarlo Giammetti, ambedue "in person" e in splendida forma fisica avendo all´uopo appena soggiornato a Merano da Chenot. E un "grand tapis rouge" la sera a Venezia, nell´incanto dorato del Teatro La Fenice, pubblico speciale con strascico nel famoso rosso Valentino e forse diademi. Segue party notturno offerto dai direttori di "Vanity Fair Italia" (Luca Dini), e di "Vogue Italia" (Franca Sozzani, qui anche come mamma di Francesco Carrozzini che con Giacomo Gatti presenta nella sezione Corto Cortissimo il film "1937"), negli incanti del giardino e delle sale del museo Peggy Guggenheim affacciati sul Canal Grande. Contemporaneamente la cinecultura, sdegnosa di ricevimenti, superlusso e "celebrity", si godrà austeramente, in Sala Grande al Lido, "l´autodistruzione di un artista giapponese" (Achille e la tartaruga di Takeshi Kitano) seguito da una "storia tedesca di amori non redenti" (Jerichow di Christian Petzold), tutti e due in concorso.
Le due anime della Mostra saranno evidenti soprattutto nella separazione di questa sera: ci sarà una festa di popolo, gratuita e colta, a Campo San Polo per festeggiare il Leone alla carriera ad Ermanno Olmi, con proiezione del suo La leggenda del Santo bevitore, segue cena per tutti, anche quella gratis, offerta dai comuni di Asiago, dove il meraviglioso regista vive. Contemporaneamente i Granai della Repubblica, alla Giudecca, ospiteranno la festa di beneficenza (nell´ambiente chiamata rigorosamente "charity"); ad accogliere gli invitati che si sperano ricchi e generosi, ci saranno sempre loro, George Clooney e Bred Pitt, fondatori dell´organizzazione internazionale "Not on our watch" (Non sotto i nostri occhi) che in questo momento si occupa dei rifugiati del Darfur. Anche in questo caso c´è lo zampino della moda oltre che quello del cinema: infatti a sponsorizzare l´evento è la Belstaff, azienda d´alta moda, che ha anche disegnato una edizione limitata e speciale della automobile Audi, il cui ricavato andrà alla fondazione dei due divi, di esemplare e infaticabile impegno non solo umanitario ma anche politico.
Domani, per l´apertura della Mostra, non mancherà il nuovo ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, che il giorno dopo porrà la prima pietra del nuovo Palazzo del cinema annunciato ogni anno da 40 anni. Tra un tripudio di divi (oltre ai più volte sunnominati, anche Tilda Swinton, Xenia Rappaport, Uma Thurman. Gwyneth Paltrow, Kim Basinger, Claudia Cardinale e altre italiane) spiccherà come star addirittura un "orologio-couture" cioè un pezzo unico tutto di brillanti, creato da Alberta Ferretti per il gioielliere Chopard, al polso della luminescente Claudia Schiffer. Moda, lusso, arte e cinema il 1° settembre a Palazzo Grassi, mentre al Lido un pubblico non meno colto ma anche meno fashion e più ligio ai doveri della Mostra, godrà intensamente gli scontri tra fazenderos e indios di La terra degli uomini rossi dell´italiano Marco Bechis. Tra le opere d´arte mercantile della collezione Pinot, verrà assegnato il premio Gucci Group da una giuria composta tra l´altro dal direttore della Mostra del cinema Marco Muller, da Isabelle Huppert e dall´artista ex marito di Cicciolina Jeff Koons, a un artista che si cimenti anche col cinema, tipo Julian Schnabel che l´anno scorso ha vinto con il premiatissimo Lo scafandro e la farfalla e che quest´anno concorre con Lou Reed´s Berlin, sulla lunga performance del cantante a Brooklyn nel 2006. Favoriti sembrano essere Isaac Julien per Derek, dedicato al regista Jarman morto di Aids, scritto e raccontato da Tilda Swinton, e Steve McQueen per Hunger, sulle ultime settimane di vita di Bobby Sands morto in carcere per lo sciopero della fame e premiato come opera prima all´ultimo festival di Cannes.

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Mugello festival: Sarà inaugurato da Boy George.

Sarà l'icona gay Boy George a inaugurare MooDJay, la manifestazione di musica dance in programma il 30 e 31 agosto all'autodromo del Mugello.

Gli spettatori potranno sistemarsi in tende o camper nell'area campeggio della struttura, come in occasione delle corse del MotoGp. Nella prima giornata dell'evento, oltre alla presenza di Boy George, è prevista l'esibizione di The orb, gruppo inglese degli anni '70. Il 31 agosto ci sarà invece il concerto dei Fischerspooner e, a seguire, dei Coldcut.

Biglietti: 1 giorno 40 euro (camping incluso)/2 giorni 60 euro (camping incluso).
Infosite: www.moodjay.com

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Un ricatto a luci rosse lambisce la cattedrale di Genova.

Il diacono di San Lorenzo ha denunciato due romeni che ieri a Marassi hanno rivelato al gip il retroscena .

(Matteo Indice - Il secolo XIX) Un telefonino con foto e immagini compromettenti, "l'arma" che i fratelli Jane e Alin Mihai potrebbero aver utilizzato - ed è già sotto sequestro da giorni - per una serie di ricatti a luci rosse. È la pista, molto solida, su cui lavorano i carabinieri della compagnia Portoria e il sostituto procuratore Piercarlo Di Gennaro, dopo che venerdì scorso i due stranieri, 32 e 21 anni, sono stati arrestati per estorsione a danno d'un diacono nei pressi della cattedrale di San Lorenzo. L'uomo inizialmente aveva dato loro denaro notandoli "accampati" vicino al santuario; ma era finito in fretta nel mirino ed entrambi, nelle ultime settimane, si erano fatti consegnare quasi duemila euro conoscendo pure il suo indirizzo di casa. Ieri mattina sono stati interrogati in carcere dal giudice per le indagini preliminari Franca Borzone, rivelando particolari che fanno leggere la vicenda sotto una luce completamente diversa.

Gli investigatori hanno infatti individuato un cellulare che i fratelli Mihai potrebbero aver usato per mettere in pratica il loro ricatto. Lo hanno ammesso nel corso del colloquio a Marassi e l'obiettivo è ora capire quali siano state le vittime. Senza dimenticare che sempre venerdì un altro ventenne originario della Romania era finito in cella, con la stessa accusa, per aver rovinato la vita a un quarantenne. Con quest'ultimo aveva avuto una serie d'incontri per quasi due anni, finché l'italiano a inizio maggio non ha troncato la relazione. A quel punto lo straniero ha preso a minacciarlo, ribadendo che avrebbe rivelato ad amici e familiari la sua omosessualità. L'ex partner, comprensibilmente geloso della propria privacy, lo ha segnalato alla polizia ferroviaria e pochi giorni fa gli agenti hanno assistito in diretta all'ultima consegna di denaro, facendo scattare le manette: le banconote erano state segnate e hanno rappresentato la prova cardine per formalizzare l'accusa.

«Non è un mistero - confermano in Procura - che nelle situazioni più estreme i giovani dell'est arrivino a scelte di questo tipo, sebbene negli ultimi anni i sistemi per tenere in ostaggio le vittime si siano particolarmente affinati». Ed è certo, si rimarca ancora a palazzo di giustizia, che una persona rimasta in balìa dei fratelli Mihai abbia avuto i rapporti sessuali nella zona del Righi. Proprio qui sono state realizzate le immagini (con ogni probabilità fotografie, che a loro volta sarebbero essere state trasmesse da un telefono all'altro) potenzialmente divulgabili, e per questo temute da chi ha continuato a pagare. Un primo riscontro è arrivato con la perquisizione dell'alloggio di vico Pepe, nel centro storico, dove vivevano i romeni. Ma qualcosa di più dovrebbe emergere con gli accertamenti dei prossimi giorni.

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La chiesa farà beato un omosessuale ma lo nega.

Il religioso aveva chiesto di essere seppellito accanto al confratello "Nessuna omosessualità, era amicizia vittoriana".

(Guido Santevecchi - Il Corriere della Sera) Le procedure che preparano la beatificazione del cardinale John Henry Newman, anglicano passato alla Chiesa cattolica nel 1845, hanno aperto in Inghilterra una polemica con i gruppi di pressione per i diritti gay. Il governo britannico ha appena accettato la richiesta delle autorità religiose di riesumare il corpo da un cimitero alla periferia di Birmingham per traslarlo in un sarcofago nell'Oratorio della città. Ma secondo Peter Tatchell, influente attivista anti-discriminazione degli omosessuali, si tratta di «un atto di vandalismo morale degno di violatori di tombe, una dissacrazione religiosa, un segno di omofobia».

L'accusa è basata sul fatto che il cardinale, morto nel 1890, è seppellito da allora assieme a un confratello, il reverendo Ambrose St John. I due avevano condiviso la conversione al cattolicesimo, avevano vissuto insieme per molti anni e Newman aveva lasciato disposizione di essere interrato accanto all'amico che era morto nel 1875. Nell'orazione funebre Newman aveva paragonato il dolore per la perdita di Ambrose a quello «provato da un marito per la moglie o da una moglie per un marito ». Queste parole, secondo Tatchell, proverebbero che il rapporto tra i due era di natura omosessuale: «Sono stati accanto sotto terra per più di cent'anni e ora il Vaticano vuole disturbare la loro pace per coprire il fatto che il cardinale amava un altro uomo».

Ma Austin Ivereigh, ex consigliere del cardinale Cormac Murphy O'Connor, primate cattolico d'Inghilterra e Galles risponde che le critiche e le teorie di mr Tatchell non hanno senso. «La traslazione della salma fa parte del processo di canonizzazione: si sceglie una collocazione dove i fedeli possano venerarla», ha detto alla

Bbc. Il decreto di beatificazione dovrebbe essere firmato dal Papa a novembre. Per quanto riguarda le speculazioni sull'omosessualità, Ivereigh replica: «Nessuno contesta che il cardinale volesse profondamente bene ad Ambrose St John. Ma quel paragone con "l'amore tra coniugi" non significa assolutamente che si trattasse di una convivenza matrimoniale tra gay. È sbagliato leggere con le categorie di oggi rapporti di amicizia del periodo vittoriano, quando queste intense e appassionate relazioni tra gente di cultura erano molto comuni».

Ma se avessero ragione gli attivisti dei diritti gay, e se quella relazione fosse stata più di un'amicizia? «Non c'è prova, ma dal punto di vista del diritto canonico, se fossero stati omosessuali e avessero tenuto sotto controllo la loro condizione restando casti, avrebbero acquisito un titolo di merito», dice il professor Marco Ventura dell'università di Siena.

John Henry Newman, nato nel 1801, era stato ordinato nella Chiesa anglicana nel 1824. Aveva lavorato al riavvicinamento con la Chiesa cattolica; quando le sue teorie furono denunciate, entrò in una sorta di vita monastica e nel 1845 fu accolto nel cattolicesimo. Nel 1876, con un gesto straordinario, Papa Leone XIII elevò quel semplice prete al rango di cardinale. Anche Tony Blair, convertitosi al cattolicesimo l'anno scorso, venera il cardinale Newman, tanto che ha regalato al Papa alcune sue immagini. Padre Paul Chavasse, rettore del Birmingham Oratory, dice che «come grande uomo della Chiesa e devoto ai santi, il cardinale Newman avrebbe obbedito senz'altro alla richiesta del Vaticano ». Sulla pietra del nuovo sarcofago nell'Oratorio sarà posta l'iscrizione Ex umbris et imaginibus in veritatem,

il motto dello stemma cardinalizio di John Henry Newman. Si può tradurre più o meno «Dalle ombre e dalle immagini alla verità» e ora è scolpita sulla pietra della tomba che il cardinale divide con l'amico St John. Ma anche questa frase è oggetto di polemica, perché secondo alcuni avrebbe rappresentato l'outing postumo del religioso.

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Porno veline? Alcune di loro han provato a diventare pornostar ma...

Floriana Panella (Roberta Missoni Gemma) @ Davide Maggio .it

(DavideMaggio-it) Che gran parte delle aspiranti Veline sia composta da ragazze disposte a tutto è facile immaginarlo e, probabilmente, constatarlo. Che sul palco di Veline ci sia stato spazio anche per la protagonista di “Dietro da Impazzire 7” forse era più difficile anche solo pensarlo.

Ma il 25 luglio scorso, a calcare il palco di Veline a Chioggia c’era tale Floriana Panella. Riguardiamo la sua performance…

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