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sabato 17 maggio 2008

Xbox Live. Bannato perché si chiama theGayerGamer.

(Serena Patierno - VisionPost) «Ho avuto una brutta mattinata. La scorsa notte quando ho cercato di accedere al mio account Xbox Live mi è stato detto che era bloccato e che doveva essere cambiato…» Un utente di Xbox Live, lo spazio social cui si accede dalla console di Microsoft, ha scelto il proprio nome di giocatore, così come fanno tutti. Solo che lui ha voluto chiamarsi theGayerGamer, con chiaro riferimento all’omosessualità. A quanto pare la community non ha gradito e il risultato è che ieri Reader Grant, il proprietario dell’account in questione, accedendo ai propri dati ha scoperto di essere stato bannato. Neanche a dirlo, è scoppiato un dibattito all’interno dei forum dedicati che sta ora oltrepassando gli argini degli addetti ai lavori.

La vicenda è raccontata da The Consumerist. Da una parte, il giocatore lamenta di aver prima dovuto subire continui insulti da parte di alcuni membri della community e poi di essere anche stato censurato. Dall’altra Microsoft, se l’utente non verrà smentito, deve giustificare un’esclusione che ha tutte le caratteristiche per essere tacciata di pregiudizio omofobico e sessismo. «Ho già sperimentato che in questa community i gay non sono ben visti - ha ancora dichiarato Grant - e ho speso molto tempo a mettere nella lista degli ignorati i giocatori di Halo 3. Ho ipotizzato che chiamando l’assistenza Microsoft avrebbero raddrizzato l’andazzo...» Invece è accaduto tutt’altro.

Il giocatore è stato bannato e dal supporto di Xbox non sono arrivati segnali chiari. Infatti pare che in un primo tempo il supervisore che modera queste faccende abbia solo detto che personalmente non trovava offensivo il nome theGayerGamer ma che era la community a trovarlo tale. Da qui, la censura e le polemiche di utenti che si sentono offesi dai gay e gay davvero offesi dagli utenti. Successivamente è arrivata una spiegazione più dettagliata da parte di Stephen Toulouse di Microsoft: i termini del contratto che si accettano effettuando la registrazione dicono chiaramente che ogni riferimento di tipo sessuale è vietato nella scelta del nome. Dunque ci troviamo davanti a un’evidente violazione di questo regolamento. E questo vale anche per riferimenti razzisti illegali. Insomma, un problema di etichetta.

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Svizzera. Giornata contro l'omofobia, Pink Cross: "Si parli di omosessualità a scuola".

(Ats) I temi dell´omosessualità e della bisessualità non sono trattati in modo sufficiente nelle scuole svizzere: questo il parere delle organizzazioni di difesa dei gay e delle lesbiche (Pink Cross, l´Organizzazione delle lesbiche svizzere - LOS - e quella degli amici e dei genitori di lesbiche ed omosessuali - FELS) che, in occasione della Giornata mondiale contro l´omofobia che si tiene oggi, chiedono un cambiamento di mentalità.

In una conferenza stampa oggi a Berna, le tre associazioni hanno presentato un modello di programma scolastico che abborda tutti gli orientamenti sessuali fin dalla scuola elementare. Il progetto indica anche come questi temi possano essere evocati in classe.

Scopo dell´operazione: migliorare la tolleranza e la comprensione reciproca nelle nuove generazioni. Non si tratta di parlare in modo permanente di omosessualità e di bisessualità, hanno spiegato i promotori, ma evocare le minoranze sessuali quando si parla di tolleranza e di minoranze in senso largo.

Il materiale didattico necessario è già fin d´ora disponibile per tutti livelli scolastici, ricordano le tre organizzazioni. Esigono dunque che l´orientamento sessuale diventi un argomento a sé stante nelle scuole e che le autorità incoraggino una pedagogia sessuale adeguata alla società odierna. Le riserve espresse su questi temi dal mondo politico è incomprensibile, secondo Pink Cross, LOS e FELS.

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Erezioni. A tre milioni di italiani non riesce ma non si rivolgono a un medico.

(Medicina live) Sono tre milioni gli uomini italiani affetti da impotenza sessuale, ma solo una minima parte di questi (600 mila) cura questa disfunzione con le cosiddette pillole dell’amore (Viagra, Cialis, Levitra). Infatti al contrario delle donne, che non attendono mediamente più di due mesi prima di rivolgersi al ginecologo per qualunque problema di salute, gli uomini si decidono a rivolgersi ad uno specialista urologo o andrologo solo dopo due anni dall’insorgenza del disturbo.

A trattenere gli uomini dal cercare l’aiuto di un medico per risolvere problemi attinenti la sfera sessuale probabilmente sentimenti di vergogna e/o imbarazzo legati al dover ammettere le proprie difficoltà circa un aspetto tanto sentito dagli uomini come la propria virilità. Reticenze che spesso vengono superate solo grazie all’aiuto, o alle insistenze, della partner, senza dubbio frustrata da disfunzioni sessuali, come quella erettile, che a lungo andare non possono che incidere negativamente su ogni aspetto della vita della coppia.

A diffondere questi dati è il dottor Vincenzo Mirone in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita della Società italiana di urologia (Siu), della quale è presidente, svoltesi in questi giorni a Roma. E spesso, sottolinea lo stesso Mirone, se non fossero le compagne a fare pressioni per un consulto specialistico, questo non verrebbe mai richiesto, lasciando per anni irrisolto un problema per il quale esistono attualmente moltissimi rimedi.
Le terapie disponibili, come assicura Marco Carini, direttore della Clinica urologica dell’università di Firenze, sono numerose e possono essere facilmente adattate alle esigenze di ciascun individuo. L’assunzione dei farmaci necessari per sconfiggere la disfunzione erettile e ritrovare finalmente l’armonia della coppia può avvenire, a seconda delle necessità, durante il week-end, può essere calibrata per ottenere un effetto immediato o per un trattamento prolungato nel tempo.
Non esiste dunque alcun motivo per il perdurare di una situazione che nuoce irrimediabilmente al benessere dell’individuo e della coppia.

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Genova. L’archivio hard dell’infermiere insospettabile.

(Il Secolo XIX) C’è anche un genovese tra i 45 indagati a piede libero dal sostituto procuratore di Torino, Stefano De Montis. L’uomo, denunciato, ha 39 anni e vive in casa dei genitori nel quartiere di Castelletto. Durante le ore lavorative era un insospettabile infermiere, nel tempo libero, invece, si sbizzarriva sul web reperendo in vari modi immagini e filmati a carattere pedopornografico. L’infermiere non si è limitato a salvare le immagini sui supporti tecnologici in suo possesso (vale a dire l’hard disk del computer, e le varie chiavette usb), ma è arrivato perfino a catalogare con estrema cura su un album cartaceo fotografie di giovani e giovanissimi in pose audaci: in pratica selezionava e poi stampava su carta fotografica tutte le immagini che riteneva potessero soddisfare al meglio le proprie perversioni. La scoperta l’hanno fatta gli agenti della polizia postale che nei giorni scorsi hanno perquisito la sua camera da letto: l’uomo - che scambiava da tempo file illegali con utenti italiani e stranieri - era riuscito a nascondere la propria attività persino ai genitori con cui divide l’appartamento. Un archivio digitale quasi sterminato, il suo: la sorpresa per chi indaga sono stati invece gli album fotografici, catalogati con cura maniacale: le immagini al suo interno erano stampate in modo talvolta artigianale, ma più spesso su carta professionale. In mezzo alle pagine di alcuni album, l’infermiere aveva trovato posto anche per un altro tipo di immagini “forti” in cui si vedono adulti fare sesso con diverse specie di animali.

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Governo ed incarichi. Pizze, Capezzoni e poltrone.

(Lefteca) Delle operazioni post elettorali ce ne sono due che non potevamo di certo lasciar passare come inosservate.
La prima è la nomina di Giuseppe Pizza a Sottosegretario di Stato del Governo Berlusconi 4. Pizza, segretario politico della Democrazia Cristiana, a meno di due settimane dalle elezioni, aveva vinto un ricorso contro un iniziale esclusione della lista. Tuttavia aveva ugualmente rinunciato a presentare la lista alle elezioni politiche, dichiarando chela Dc ha sempre dimostrato senso dello Stato.
Con la nomina a Sottosegretario abbiamo capito che cosa voleva dire quel “senso dello Stato” ed abbiamo riscoperto i vecchi mugugni di corrente tipici della Dc di un tempo.
L’altra operazione è la nomina di Daniele Capezzone a portavoce nazionale di Forza Italia.
Quello che vorremo chiedere a Capezzone è come farà adesso a portare avanti le sue battaglie sui diritti degli omosessuali, in una coalizione in cui sono presenti fascisti e cattolici estremisti, come farà a portare avanti le sue battaglie sulle liberalizzazioni delle droghe leggere e sull’eutanasia, avendo come collega di partito proprio quel Carlo Giovanardi autore della famosa legge Fini-Giovanardi sull’inasprimento delle pene in questa materia.

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Il 31 maggio a Vasto si parla di “Identità: istruzioni per l’uso”.

(Refo) Sabato 31 maggio presso la Sala Colonna del Palazzo D’Avalos di Vasto (Chieti) avrà luogo l’incontro “Identità: istruzioni per l’uso”, organizzato dal gruppo di Vasto della R.E.F.O (Rete evangelica Fede e Omosessualità) con la collaborazione dell’Arci Nuova Associazione e dell’Amministrazione Comunale di Vasto. L’incontro avrà inizio alle 10 della mattina con un saluto agli intervenuti di Massimo Abate, coordinatore della REFO di Vasto e Giorgio Rainelli, segretario nazionale della REFO. Interverranno, avvicendandosi in varie relazioni seguite da dibattiti, la psicologa Manuela Zannelli, la responsabile Nuovi Diritti della CGIL nazionale Maria Gigliola Toniollo, l’attrice Emanuela Petroro (che leggerà brani di Pier Vittorio Tondelli), Anna Maria Angelitti dell’Arcilesbica de L’Aquila, la pastora valdese Gianna Sciclone e per i saluti finali Rosa Salomone, coordinatrice del gruppo VARCO - REFO di Milano. Le conclusioni sono previste per le 17.30 dopo un ampio dibattito e un rinfresco previsto per il pranzo. La REFO ringrazia le sorelle e i fratelli della comunità valdese di Vasto per il loro contributo fondamentale nell’organizzazione dell’evento.
Per informazioni: fullzone02@yahoo.it

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Il pride laico contro il Papa a Genova. Un terribile flop.

(Agi) "Sia fatta la nostra volonta', liberta', diritti, laicita'". E' la scritta che si legge sullo striscione che apre il corteo del 'Pride laico' appena partito da piazza Montano a Genova, a poche ore dall'arrivo nel capoluogo ligure del Santo Padre. In piazza, secondo la Digos, circa 400-500 persone, secondo gli organizzatori circa un migliaio.
Diversi gli slogan della manifestazione: "Genova-Verona: un'unica piazza contro i fascisti di ieri e di oggi", "Madri per scelta, ribelli per natura. Fuori la Chiesa dalle mutande", "+staminali -cardinali!!!", "Otto per mille alla scuola pubblica".
Insieme ai centri sociali, sfilano le bandiere dell'Unione degli studenti, della Sinistra critica, del Partito comunista, dell'Unione degli atei e agnostici razionalisti, del Network giovani per la sinistra e dell'Arcilesbiche.
Tra i manifestanti anche Giuliano Giuliani, padre di Carlo il ragazzo ucciso durante il G8 del 2001, e l'assessore comunale di Rifondazione Comunista Bruno Pastorino. Il corteo e' diretto in piazza Caricamento, nel centro della citta' dove si concludera' la manifestazione.
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Ecco la giunta Alemanno: 3 tecnici e 2 donne, età media 44 anni.

(Dire) Dodici assessori, 5 di An, 3 di Fi e uno della Dc, il vice sindaco Mauro Cutrufo, cui vanno le deleghe al turismo e alle Riforme istituzionali di Roma Capitale. Due le donne (Sveva Belviso alle Politiche sociali e Laura Marsilio alla Scuola), tre tecnici (Umberto Croppi alla Cultura, Ezio Castiglione al Bilancio e Marco Corsini all’Urbanistica). Questa la squadra della Giunta Alemanno, età media 44 anni, presentata oggi, dopo diciannove giorni dall'investitura del Pdl uscita dalle urne.

Il sindaco Gianni Alemanno tiene per sé le deleghe sulla Pulizia municipale, sulla Sicurezza urbana e sulla Protezione civile, e Sergio Santoro viene nominato capo di gabinetto.

In squadra, oltre al vicesindaco, entrano il coordinatore provinciale di Fi Alfredo Antoniozzi (Patrimonio, casa e progetti speciali), Sveva Belviso (Politiche sociali), Davide Bordoni (Attività produttive, Lavoro e Litorale), Ezio Castiglione (Bilancio e sviluppo economico), Enrico Cavallari (Personale e decentramento amministrativo), Marco Corsini (Urbanistica), Umberto Croppi (Cultura), Fabio De Lillo (Ambiente), Fabrizio Ghera (Lavori pubblici e periferie), Sergio Marchi (Mobilità e trasporti), Laura Marsilio (Scuola, famiglia e infanzia).

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Boy George al verde,vende magliette. Su bancarella di un mercatino di Londra.

(TGCom) L'icona del pop degli anni '80 Boy George, se la passa talmente male da essere costretto a vendere magliette a 12,5 euro l'una su una bancarella del mercatino di Spitalfields, nel quartiere East End di Londra. Lo rende noto il sito online del tabloid britannico 'The Sun'. "Oggi è stata una giornata piuttosto calma" dichiara George al Sun, aggiungendo che "mi annoio e ho spesso freddo, ma mi tocca lavorare bene".

Diventato calvo, il 46enne ex cantante, reso celebre da canzoni come 'Do you really want to hurt me?' e 'Karma Chameleon', oggi vende vestiti usati e altri vari capi di abbigliamento sulle bancarelle, ma non sembra darsi per vinto. Vedremo se ad attenderlo saranno tempi migliori.

Con il suo gruppo 'Culture Club', Boy George, vero nome George Alan O'Dowd, ha venduto più di dieci milioni di dischi negli anni '80, ma da allora è caduto in disgrazia. Nel 2006, dopo aver mentito su un presunto furto nel suo appartamento di Manhattan, a New York, nel quale la polizia aveva poi trovato cocaina, il cantante londinese era stato obbligato a pulire le strade del quartiere come sanzione.

Ma i guai dell'ex star non sono finiti qui, visto che a novembre scorso, George ha subito un processo per aver aggredito ed imprigionato, incatenandola ad un muro della sua abitazione di East London, una sua guardia del corpo. Recentemente, George aveva scritto una commedia musicale per Broadway e lavorato come dj.

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Verona contro l'intolleranza. Il corteo: "Nicola è ognuno di noi".

Momenti di tensione durante la manifestazione in ricordo del giovane ucciso da un gruppo di estremisti di destra. Alcuni giovani si sono staccati dai cordoni e hanno rotto una vetrina. Gli organizzatori sono riusciti a mantenere il carattere pacifico dell'iniziativa.
(La Repubblica) Momenti di tensione a Verona durante il corteo non violento per Nicola Tommasoli, il giovane pestato a morte da un gruppo di estremisti di destra. La manifestazione si è svolta regolarmente ed è stata turbata da un gruppo di giovani travisati e con i caschi che hanno infranto la vetrina di un negozio. E' avvenuto tra Porta Nuova e i portoni di Piazza Bra, quando un nucleo di manifestanti, un blocco compatto, ha rotto la vetrata, sfidando il reparto celere della polizia.

Dal gruppo, estraneo all'organizzazione del corteo, sono partiti anche alcuni petardi. I promotori della manifestazione hanno a lungo supplicato gli esagitati di smetterla e di non rovinare il corteo, ribadendo che esso è all'insegna della non violenza.

Tra i rappresentanti dell'assemblea cittadina, promotrice del corteo "Per sconfiggere l'intolleranza, il razzismo", e le forze di polizia c'è stato un continuo dialogo, per evitare - ha spiegato uno di loro - "che la manifestazione degeneri contro la volontà di tutti". Il corteo è poi proseguito tranquillamente, solo con musica e slogan.

Il corteo si è mosso dalla stazione. Dietro allo striscione di testa "Nicola è ognuno di noi", sfilano verso il centro della città scaligera decine di diverse formazioni politiche, dai centri sociali veronesi a Pdci e Rc, alla Sinistra Democratica di Verona e Sinistra Critica Nazionale, ai circoli Anpi, Arcigay e Arcilesbica, da Emergency ai collettivi universitari.

"L'unico obiettivo è la comunicazione in città, aperta a tutti i linguaggi dell'antifascismo", spiega uno degli esponenti del Centro Sociale 'La Chimica' di Verona.
Tra i manifestanti circola una lista delle principali aggressioni compiute dal 2001 ad oggi in città da gruppi di destra. "Chi amministra questa città parla di casi isolati, di generico bullismo giovanile - scrive il 'Comitati Madri' - ma nelle stanze di chi ha ucciso Nicola Tommasoli sono stati trovati i simboli del fascismo e del nazismo".

Ma gira anche l'appello contro la violenza lanciato dai genitori di Nicola, morto il primo maggio scorso dopo il pestaggio subito in Corte dei Leoni da un gruppo di cinque giovani di destra. "Esortiamo giovani e studenti - è detto nell'appello - a non ascoltare le sirene che predicano i non valori, come prevaricazione e violenza". "Vita vuol dire sacrificio per arrivare alla convivenza civile con l'altro anche se sconosciuto, bisognoso e straniero - è scritto ancora -, solo così il nostro amato Nicola non sarà morto invano".
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YouTube dice: «Stop omofobia».

(Alessia Grossi) Nella Giornata Mondiale contro l'omofobia, anche YouTube si unisce al coro di «stop omofobia». Decine di post da tutto il mondo fanno la campagna youtubiana. Dalle voci di testimonianza personale a video-spot fai da te.

Per l'Italia si parte da quello di "maryblwh": «L'Italia, ufficialmente, è uno stato non omofobo». Ma il postatore subito denuncia con i fatti che in realtà è l'esatto opposto. Date ed episodi alla mano, infatti, youtube svela decine di vittime della discriminazione omofoba che attraversa l'intero paese. Da Torino, dove Matteo, 16 anni si suicida il 5 aprile 2007 «perché tormentato dai compagni in quanto presunto gay», passando per Bologna, dove l'8 settembre 2006 tre ragazzi vengono pestati all'uscita di una serata organizzata dal Cassero, centro gay e lesbiche di Bologna. Si arriva a Roma, dove il 27 marzo 2007 un uomo viene ucciso nel suo appartamento che divideva da 25 anni con il suo compagno». La descrizione del video dice, anche in inglese, perché sia comprensibile anche fuori dall'Italia: «Un piccolo video su alcuni episodi di omofobia nel mio paese, l'Italia» appunto. Ma scendendo più a sud della penisola gli episodi di discriminazione sembrano essere accolti anche dalla legge non scritta. «A Napoli, denuncia ancora youtube, il 22 luglio 2006 ad un uomo gay viene impedito di donare il sangue». E per finire ecco i politici: «Mastella e Binetti, il 4 aprile 2007 si oppongono al pacchetto antiviolenza». Ecco l'Italia omofoba. Ecco il motivo della giornata contro l'omofobia.
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E a proposito di politici, ecco che youtube presenta al mondo l'unica vittima "insigne" dell'onosessualità in Italia e pure in Europa, l'onorevole Rocco Buttiglione, con «Io vittima delle lobby gay», intervista rilasciata a Klaus Davi. E non è tutto. Sui gay Buttiglione ha tanto da dire e così in un'altra parte dell'intervista confessa: «Sì, anche nella Dc c'erano i gay e noi siamo sempre stati rispettosi nei confronti di chi rispetta gli altri». Ma poi alla domanda sulla rappresentanza gay in Parlamento di Vladimir Luxuria l'onorevole si svela: «Uno può essere gay, domandare di essere accettato, non avere livore nei confronti della Chiesa cattolica», ma un altro, etero, si intende, «può scandalizzarsi di fronte all'ostentazione della sessualità, etero o omo». Il punto per Buttiglione è: «Uno può essere gay e pensare che il codice sessuale debba essere regolato da un codice morale. Se dai l'impressione di non rispettare gli altri è più facile che...».
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Alla violenza "giustificata" dal codice morale, quello della Chiesa cattolica, ad esempio, si oppone invece il video di "bullhornman". «Se un cristiano continua a credere che i sodomiti vadano all'Inferno perché pervertiti, questa è omofobia». Il postatore, come anche altri in questo giorno, si rivolge direttamente a youtube per dire come la pensa. E quello che pensa è che: «dell'omofobia se ne parla da troppo poco tempo, che il problema sembra essere nato da poco, ma così non è» e che ancora «sono molti i paesi in cui è tollerata la discriminazione, iniziando dallo Stato della California per arrivare in Cina come in Giappone».
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In Irlanda il cardinale Brady ribadisce il no alle unioni civili di omosessuali e conviventi.

(Radio vaticana) Il cardinale Primate d'Irlanda Sean Brady ha avvertito che qualsiasi piano per concedere a omosessuali e a coppie che coabitano gli stessi vantaggi di chi si sposa, rappresenta un attacco all'istituzione del matrimonio. Nella Repubblica irlandese coppie omosessuali o che coabitano non hanno diritti, ma il governo ha promesso di introdurre una legislazione che riconosca loro alcuni diritti entro quest'anno. Secondo il cardinale - riferisce l'Agenzia Sir - lo Stato dovrebbe legiferare a favore del matrimonio. "Concedere gli stessi diritti o diritti molto simili ad altri tipi di rapporti, vuol dire indebolire questo blocco di costruzione essenziale della nostra società, erodere ulteriormente i valori che tengono la società insieme e contraddire in modo diretto la volontà rivelata di Dio", ha scritto il cardinale Brady in quello che viene ritenuto il messaggio più accorato a sostegno della famiglia rilasciato fino ad oggi dalla gerarchia irlandese. "La famiglia - continua il cardinale - ha diritti naturali e inviolabili. I governi hanno il dovere di legiferare a favore di famiglie forti costruite su un matrimonio tra un uomo e una donna. Niente può sostituire il matrimonio e la famiglia come unità fondamentale della società". La nuova legge sulle unioni civili, il cosiddetto "Domestic Partnerships Bill" garantisce alle coppie omosessuali gli stessi diritti di quelle eterosessuali in caso di morte di uno dei due partner e ha generato divisioni e dibattiti nel parlamento irlandese. La legge viene contrastata da alcuni membri del partito Fianna Fail, il partito di maggioranza, al governo in questo momento nel Paese. In Irlanda, secondo un censimento del 2006, l'11,6% di tutte le famiglie coabitano anziché essere sposate.

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Sacerdote di Piacenza indagato per rapporti sessuali con un minore. Era ricattato da quattro romeni.

(Il Messaggero) Un insospettabile sacerdote settantenne di Piacenza si è trovato nella duplice veste di parte lesa ed indagato: parte lesa per essere caduto vittima di un tentativo di estorsione da parte di quattro romeni, indagato per aver avuto rapporti sessuali a pagamento con minori. La notizia è trapelata oggi, dopo che al sacerdote è stato recapitato ieri l'avviso di garanzia dal Sostituto procuratore di Piacenza Antonio Colonna.

Del fatto si erano occupati i carabinieri della Compagnia di Piacenza, dopo che il sacerdote si era rivolto loro, dicendo di essere caduto vittima di un tentativo di ricatto da parte di quattro stranieri, tra cui un minorenne, che gli avrebbero chiesto 50.000 euro in cambio di foto compromettenti. I carabinieri hanno così preparato la trappola e arrestato in pieno centro i quattro romeni con l'accusa di estorsione e produzione di materiale pedopornografico. I carabinieri hanno trovato in possesso dei quattro, foto in cui il sacerdote avrebbe intrattenuto rapporti sessuali di gruppo, anche con il minore.

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Costantino Vitagliano: "Ho tantissime amiche donne, se questo è essere gay!" Convinto lui...

Intervista a Costantino Vitagliano: "Figli? Vivo alla giornata".
(TVboomerang) Intervistare Costantino Vitagliano è stata un'impresa. La sua disponibilità è davvero innegabile, il dramma è in realtà avvicinarlo, visto che - durante le sue serate - è praticamente assediato dalle ammiratrici. La chiacchierata tra me e Costa si è svolta direttamente sul palco, mentre il 33enne ex tronista era impegnato come vocalist d'eccezione al "Palafamila" di Seveso, in occasione del gran galà di Lele Mora.

Per il tuo agente, Lele Mora, questa è una delle prime uscite ufficiali dopo il proscioglimento da tutte le accuse nell’ambito di Vallettopoli: il pm di Potenza titolare dell’indagine, Henry John Woodcock, ha chiesto l’archiviazione del fascicolo che lo riguardava.Tu, Mora, non l'hai mai abbandonato..
Gli altri dell'agenzia sono acquisti, io non sono mai andato via. Faccio parte della scuderia da 10 anni. Come dico sempre, devo tutto a Maria De Filippi. Lele però ha contribuito a lanciarmi.
Tra l'altro, se ci fai caso, i miei colleghi ora sono tutti al tavolo a brindare (c'è una vena polemica, ndr), io sul palco ad animare la serata. Non è un caso.

Ti fa davvero piacere questo assedio delle ammiratrici?
Non mi spaventa il calore della fan. E’ grazie alle donne se ho realizzato il mio sogno.

Ultimamente impazzi sui tabloid spagnoli a fianco di donne bellissime..

Sai com'é, l'importante è che se ne parli. Sono in questo mondo da 10 anni. Come mi chiamo ormai lo sanno tutti. Ho tantissime amiche donne, se questo è essere gay! (Si riferisce ai rumors sulla sua sessualità). Sono finito su Olà e su altri giornali iberici venduti anche in Sudamerica. Ora anche in Spagna esce Costantino desnudo, la mia biografia. Ho fatto il reality Welcome Tara, sono stato giudicato tra i 101 corpi più sexy del mondo (sono finito tra i primi 20).
In Spagna faccio le stesse cose che facevo qui, esco con le star.

Però, da due settimane a questa parte, sui giornali italiani sono spuntate delle foto che provano il riavvicinamento con la tua ultima fidanzata storica, Linda Santaguida...
L'intervista finisce qui! (ride)

Afferrato il concetto. Cambiamo argomento. Che rapporto hai con Milano, dove hai vissuto fino ad ora?
Sono nato e cresciuto a Milano, qui ho la mia famiglia. Amo la mia città. Ho iniziato a lavorare di notte, nei locali meneghini, a 16 anni. Ma spesso torno a Napoli, di cui sono originario.

Ormai hai 33 anni. L'idea di farti una famiglia inizia a esserci o no?
Vivo alla giornata. I figli? Se nei prossimi anni arriveranno bene, altrimenti vivrò uguale.

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Un gaypride "sobrio". Mancuso risponde alla Carfagna con inutili volgarità e la Concia le fa proposte.

GAY: MANCUSO A CARFAGNA, SFILEREMO CON SOBRIETA' COME SU PASSERELLA MISS ITALIA.
(Adnkronos) "Siamo d'accordo con la neo ministra della Pari Opportunita' Mara Carfagna quando dice che le discriminazioni vanno contrastate in una societa' moderna ed accogliamo altresi' il suo invito alla sobrieta'. Infatti prendiamo l'impegno a sfilare a tutti i Pride come se fossimo su una passerella di Miss Italia". Lo afferma il presidente nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso. "Per quanto ci riguarda non abbiamo nulla in contrario al concorso di bellezza, anche se esiste un ostentazione del corpo femminile, ma invitiamo il ministro ad occuparsi delle tante e tante discriminazioni che realmente esistono nel nostro paese. La Carfagna -conclude Mancuso- non dovrebbe ignorare, o mettere la polvere sotto il tappeto (pardon la passerella), quali e quanti siano gli atti di omofobia di casa nostra per sostenere poi che in Italia tutto va bene. Siamo comunque in fiduciosa attesa del commento del ministro, dopo che avra' visto la sfilata del Pride, cosi potra' mostrare il lato B delle sue idee".
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Ndr. Nei fatti ormai la dirigenza dell'Arcigay non è più politicamente gestibile.
Pur vivendo degli incassi derivanti soprattutto dall'affiliazione di circoli ricreativi alcuni dei quali forniti di dark-room (situazioni tra l'altro non riscontrabili in locali frequentati da una clientela eterosessuale) e del tesseramento di chi soprattutto frequenta abitualmente saune, discoteche e locali punto d'incontro. Gente che certamente nulla hanno a che fare con l'impegno politico o la cultura, con l'arroganza che lo contraddistingue ora il Presidente-poeta dell'Arcigay scende in inutili quanto gratuite volgarità ergendosi inoltre a pretestuoso paladino del "costume morale" della società .
Che centra tirare in ballo Miss Italia? E l'ostentazione del corpo femminile? Pure i gay hanno una manifestazioni per l'elezione di improbabili Mr. Gay, tra l'altro particolarmente amata e frequentata dall'ex onorevole Grillini...
Ed ambedue (Miss Italia com Mr. Gay) pur essendo superati quanto squallidi,
sono e restano concorsi di bellezza pur cui l'ostentazione dei corpi non solo è giustificata ma legittima.
Così non è per i Pride dove vengono fatte rivendicazioni, sociali e civili particolarmente forti dal punto di vista politico. Ora, legittimamente ognuno può partecipare alle parate gay come più lo desidera, in giacca e cravatta, come suggerisce GayLib, o in slip come suggeriscono altri, Così è pure legittimo aspettarsi delle critiche e delle insofferenze. Libertà, se ci deve essere, deve valere per tutti.
E' da parecchio ormai che il nostro Presidente-poeta è a corto di argomenti, soprattutto politici. Il finale del comunicato Mancuso poteva risparmiarselo ma probabilmente ormai non sono più in grado di trattenersi dopo la disfatta elettorale. E i gay debbono molto a lui per questa sconfitta. Non restano che le dimissioni. (Aspis)
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GAY: CONCIA (PD), CARFAGNA VENGA CON ME A GAYPRIDE DI BOLOGNA.
(Adnkronos) ''Sono contenta che la ministra Carfagna affermi, anche a nome delle istituzioni, che " l'omofobia va contrastata con la forza dell'educazione civica e del rispetto". Lo dice Anna Paola Concia del pd, convinta che ''anche le leggi dello stato abbiano una funzione educativa e che l'Italia aspetta una legge sui reati d'odio, come l'omofobia''. ''Invito - incalza Concia - Mara Carfagna a venire con me al gaypride nazionale che quest'anno si terra' a Bologna il 28 giugno: cosi' la ministra potra' vedere con i propri occhi come sono gli omosessuali. Un ministro della Repubblica ha il dovere di conoscere da vicino i problemi di cui si occupa, senza pregiudizi e senza infingimenti. Per questo l'altro giorno le ho suggerito di vedere il film "Improvvisamente l'inverno scorso", per conoscere come vive una coppia di giovani omosessuali nel nostro paese''.

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La California, gli Usa ed il matrimonio tra gay.

(Fabrizio Gentili) In uno stato liberale come la california non dovrebbe sorprendere la notizie che la corte suprema ha autorizzato matrimoni gay, se non fosse che davanti allo corte non si sono presentati a richiedere tale permesso, ma bensi' a cercare di rendere inefficace una legge, la proposta di legge 22 che anni fa fu fatto passare grazie ad un referendum popolare dagli stessi cittadini della California.
Nel far west che piu' lontano non si puo', ha infatti contraddizioni legislative che sembra in qualche maniera esser state risolte da questa decisione giuridica.
La sentenza non solo ha dichiarato la prop.22 incostituzionale, ma ha anche detto che la legge attuale che fornisce alle coppie dello stesso sesso unioni civili non e' sufficiente per la salvaguardia dei diritti civili delle coppie e ch il sesso degli sposi, come gia' la razza, non possono essere motivo di esclusione, indi per cui solo il matrimonio puo' offrire tale protezione con tutti i doveri che
convengono.
I passi successivi sono ormai di routine.
Non appena la decisione della corte verra' depositata, in circa 30 gg, le coppie dello stato della California saranno in grado di richiedere licenze di matrimoni legalmente, e non illegalmente come avvenne nel 2004 quando Newsome, il sindaco di San francisco ne emisse parecchie che la stessa struttura giuridca che oggi ne autorizza l'emissione, al tempo nullifico' il coraggioso gesto del primo cittadino della capitale gay della costa ovest.
Nella solita prassi i gruppi radicali hanno gia' raccolto le firme necessarie per mettere sulla scheda elettorale a Novembre un amendamento alla costituzione che proibisca i matrimoni gay. Questi proponimenti che sono stati nel passato grandi catalizzatori di voti conservatori hanno da un lato ormai perso trazione popolare, e comunque richiedono un'azione politica che possa far seguire azioni a discapito della costituzione, quali duplici sessioni di rivisita del proponimento con tanto di voto maggioritario. La legislatura della California ha per ben due volte gia' avanzato il
riconoscimento dei diritii delle persone omosessuali di sposarsi, ma il Governatore Terminator si era sempre trovato, con le mani legate dalla Proposiozione 22, a dover porre il suo veto, ma si e' stavolta impegnato alla lotta contro il nuovo tentativo di discrimanzione e odio che se tutte le firme raccolte verranno verificate, potrebbe comunque essere motivo di dibattito tra contendenti sia a livello locale che federale durante la stagione elettorale che li coincide con la fine della vendemmia, che tutti sperano essere ancor piu' copiosa non appena climi di magior serenita' civile porteranno la necessaria boccata di aria fresca anche nei lidi Pacifici.
La California e' il secondo stato dopo il Massachussetts ad avere aggiudicati matrimoni civili per tutti.
Hawaii, Vermont e New Jersey offrono Unioni Civili, ma gli ultimi due sono all'opera per adottare leggi che concedano a pieno i diritti coniugali.
Il bilancio sui diritti civili matrimoniali e' ancora in gran sfavore per un riconoscimento a livello federale, ma il cambio generazionale che si sente nello spirito elettorale dei giovani che stanno
rinnovando gli atteggiamenti e le strategie di politiche attorno a tutto il paese promette avanzamenti in direzioni piu' prospere. L'inevitabile pioggia di licenze che ci si aspetta copiosa dagli uffici municipali, di sicuro creera' numeri ancor piu' concreti contro le demagogie radicali che spesso galvanizzano i dibattiti. Qui in Massachussetts tali retoriche sono ormai dichiarate obsolete e pochi pazzi osano porre attenzione a perdite di tempo vita l'inevitabilita' del progresso.

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Precisazione del cardinale Bertone sul divieto di ordinazione sacerdotale delle persone con tendenze omosessuali.

(Sergio Centofanti - Radio Vaticana) “La Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”. Questa norma, contenuta nell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica del 4 novembre 2005 (Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri), vale “per tutte le Case di formazione al sacerdozio, comprese quelle che dipendono dai Dicasteri per le Chiese Orientali, per l’Evangelizzazione dei Popoli e per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica”. E’ quanto si precisa in un “Rescriptum ex audientia” a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e approvato dal Papa, pubblicato in seguito a numerose richieste di chiarimento rivolte alla Santa Sede a questo proposito.

L’Istruzione del 2005 – ricordiamo – affermava che a causa della sua configurazione a Cristo “tutta la vita del ministro sacro deve essere animata dal dono di tutta la sua persona alla Chiesa e da un'autentica carità pastorale”: per questo motivo “il candidato al ministero ordinato … deve raggiungere la maturità affettiva. Tale maturità lo renderà capace di porsi in una corretta relazione con uomini e donne, sviluppando in lui un vero senso della paternità spirituale nei confronti della comunità ecclesiale che gli sarà affidata”.

Per quanto riguarda coloro che presentano tendenze omosessuali profondamente radicate, l’Istruzione, pur affermando la necessità di evitare “ogni marchio di ingiusta discriminazione”, rileva che tali persone si trovano “in una situazione che ostacola gravemente un corretto relazionarsi con uomini e donne” per cui “non sono affatto da trascurare le conseguenze negative” che possono derivare dalla loro Ordinazione. “Qualora, invece, si trattasse di tendenze omosessuali che fossero solo l'espressione di un problema transitorio – aggiunge l’Istruzione - come, ad esempio, quello di un'adolescenza non ancora compiuta, esse devono comunque essere chiaramente superate almeno tre anni prima dell'Ordinazione diaconale”.

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Clamoroso scoop dell'Ansa! Gabriella Carlucci (Pdl) prossimo Presidente della Commissione Giustizia.

(Ansa) "Ci saranno polemiche all'inizio, ma Gabriella è la persona giusta". Queste sono le parole del Premier Berlusconi durante il vertice di ieri sera a Palazzo Grazioli con Fini, Schifani e Bossi. A renderlo noto è una fonte molto vicina al Cavaliere, che riferisce anche di una presa di posizione molto forte del fedelissimo Gianni Letta, contro la candidatura dell'ex presentatrice di Buona Domenica. Il Premier pare però molto deciso nell'imporre agli alleati la candidatura della Carlucci, che, dopo la carriera televisiva nelle reti Mediaset, è alla terza legislatura alla Camera dei Deputati.
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>> La soubrette e il professore ovvero il caso Carlucci. La deputata che non sa la differenza tra il premio Nobel e il telegatto.

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Il ministro Carfagna ai gay: In societa' evoluta nessuno spazio a discriminazioni.

(Adnkronos) ''In occasione della Giornata mondiale contro l'Omofobia, ribadisco il convincimento mio personale e delle istituzioni governative che in una societa' evoluta non c'e' spazio per ogni tipo di discriminazione; pertanto anche l'omofobia va contrastata con la forza dell'educazione civica e del rispetto. A questo atteggiamento deve corrispondere la sobrieta' delle manifestazioni della comunita' omosessuale che non dovrebbe mai scendere nell'esibizionismo e nel folklore''. Lo ha detto il ministro per le Pari Opportunita', Mara Carfagna.
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Ndr. Se i gay sono in cerca di "omologazione" e "normalità" è ovvio che in qualche modo debbono farele persone normali, senza eccedere. Il ragionamento non fa una piega. Ma è poi questo che la maggioranza del popolo Glbt cerca?

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Catania: Scoperta casa di appuntamento per omosessuali, arrestato professionista.

Nella notte i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Piazza Dante a Catania, hanno arrestato un libero professionista di 37 anni, responsabile di aver avviato una casa di prostituzione per alcuni giovani omosessuali. Le indagini dei carabinieri sono partiti da alcuni annunci pubblicati su un sito web. I giovani offrivano incontri con piu’ persone. Alle successive indagini i carabinieri sono riusciti a localizzare l’appartamento situato in zona di Picanello. Alcuni clienti venivano adescati tra gli annunci lasciati sui muri dei bagni pubblici. Dalle dichiarazioni raccolte. Il giro d’affari giornaliero era di circa 800/1000 euro. Soldi che venivano divisi secondo alcune gerarchie tra il proprietario ed il compagno di turno.
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Catania : centro gay per uomini nel quartiere di Picanello .
(Allnews) Adescava giovani ex 'colleghi' all'università di Catania convincendoli a prostituirsi: era così che, secondo l'accusa, un neo dottore in Giurisprudenza di 37 anni, G. R. P., alimentava l'harem per gay realizzato nel rione Picanello a Catania scoperto dai carabinieri della compagnia di Piazza Dante.

L'uomo è stato arrestato per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Secondo le indagini dei militari dell'Arma il giro d'affari era di 800-1.000 euro al giorno che venivano divisi tra lo stesso indagato e chi si prostituiva con lui.

Le indagini dei carabinieri sono state avviate dopo la scoperta su un sito Internet di annunci di prestazioni sessuali a pagamento, anche di gruppo. Secondo gli investigatori l'arrestato 'reclutava' giovani colleghi universitari attraverso contatti diretti o lasciando il suo numero di cellulare sui muri di bagni pubblici.

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Diego Galli, Radio radicale, i risultati della conferenza “Amore civile”.

I lavori proseguono per la riforma globale del diritto di famiglia.
(Tellusfolio) La conferenza “Amore civile” è stata unanimemente considerata un successo per chi vi ha partecipato e per i pochi, sostanzialmente gli ascoltatori di Radio Radicale, che ne hanno potuto conoscere i contenuti. www.radioradicale.it/amorecivile

Intervenendo nel corso del convegno, sabato scorso Luigi Manconi ha detto a proposito dell'espressione “Amore civile” scelta come titolo della conferenza per la riforma del diritto di famiglia:
«Questo titolo, che corrisponde come sapete al titolo del capitolo di un libro che ha dato origine a questo dibattito, l'amore civile, è una definizione che non va considerata come una tra le molte. Penso che sia felicissima come formulazione letteraria e sapientissima come senso politico, perché noi stiamo parlando di quella democrazia dell'intimità che è poi l'esito di una discussione che in Italia e in Europa ha una storia ormai quasi quarantennale, che ha fatto sì che si considerasse la sfera delle relazioni private, l'ambito degli affetti, la dimensione dei rapporti personali, come questione politica decisiva».

Nonostante i molti lanci di agenzia, nessun giornale ha riportato i contenuti della conferenza stampa di presentazione dei risultati della tre giorni di conferenza.

Eppure, intervenendo alla conferenza stampa, il presidente dell'Arcigay, Aurelio Mancuso, ha affermato che «questa conferenza stampa rappresenta per noi un primo buon segnale in una situazione sociale per noi preoccupante», e diversi parlamentari del Partito democratico sono intervenuti per aderire all'impostazione innovativa data dalla conferenza alle tematiche legate ai nuovi diritti civili.

Roberto Giachetti, parlamentare del Partito democratico, ha ad esempio esplicitamente aderito «a un'impostazione, dopo che noi per parecchi anni abbiamo captato nel mazzo una serie di questioni che si sono trasformate in delle vere risse ideologiche, probabilmente provare un approccio complessivo che cerchi di riportare ogni argomento all'interno di un quadro generale che è quello della riforma del diritto di famiglia potrebbe essere un approccio che dà un'impostazione più serena all'analisi e anche più organica».

Amore civile non si è concluso il 12 maggio, giorno dell'anniversario del referendum sul divorzio. Unanimemente i partecipanti, infatti, nel corso dell'assemblea svoltasi la domenica mattina, hanno deciso di costituirsi in “conferenza permanente per la riforma globale del diritto di famiglia”, i cui lavori, che porteranno alla stesura di un progetto di legge organico, sono articolati in una serie di commissioni tematiche:

- Forme di famiglia e loro tutela
Riconoscimento delle unioni civili, dei legami familiari diversi dalla famiglia nucleare, delle comunità intenzionali, del cohousing, equiparazione dei figli nati dentro e fuori del matrimonio
- Separazione, divorzio e mediazione familiare
Convenzioni matrimoniali, regime patrimoniale del matrimonio, prenuptial agreements, divorzio breve, condizione e affidamento dei minori nella separazione e nel divorzio, potestà e responsabilità genitoriale, diritti e doveri nei rapporti tra genitori e figli, riforma della solidarietà post coniugale, introduzione della mediazione familiare
- Procreazione assistita, interruzione della gravidanza
Superamento della legge 40, diritto costituzionale alla salute e diritti del nascituro, definizione di persona secondo la legge vigente
- Violenza in famiglia, violenza contro le donne, discriminazioni di genere
Parità tra individui all'interno delle famiglie, modifica della legge 154/2001, omofobia, tipizzazione dei reati familiari e contro la persona, mobbing familiare
- Filiazione e adozione
Riforma tempi e ostacoli all'adozione, adozione da parte del single, abrogazione adozioni “di serie B”
- Successioni
Riforma dell'istituto della legittima, riforma del testamento

Qui per aderire alla conferenza permanente

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Il ritorno delle t.A.T.u.: Il video scandalo è già in rete. Eccolo.

(Sex & the blog) Le t.A.T.u. sono tornate e come al solito hanno deciso di fare un bel po' di rumore. Lena Katina e Yulia Volkova hanno abbandonato la via del bacio saffico per intraprendere quello del "nudismo".

Infatti nel nuovo videoclip di White Robe (Beliy Plaschi in russo) si mostrano senza veli. Yulia mostra il seno, mentre Lena si è fatta riprendere come mamma l'ha fatta su un letto bianco.

Un filmato che sta già facendo discutere e che difficilmente in Italia vedremo "uncensored". Infatti oltre alle nudità c'è un altro piccolo particolare che renderà impossibile il passaggio su Mtv e affini. Alla fine la Volkova viene fucilata nonostante sia incinta. Per i poco informati agguingo che non è un "effetto" speciale. La moretta delle t.A.T.u. aspetta un figlio veramente.
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Qui sopra potete vedere il video integrale senza censure. Nella speranza che YouTube non accorra con la sua mannaia bigotta...

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