(Il Corriere della Sera) Cominciano loro. Sono i primi a sfilare al Pitti W Woman Precollection: i 6267.
«Veramente qui nacque tutto: le sfilate, la moda, il prêt à porter. Semmai è un dovuto ritorno di un mondo che deve molto a Firenze», dicono i «ragazzi», alias Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi.
Le «pre-collezioni» sono le linee che gli stilisti producono qualche mese prima delle sfilate. Sono insomma i capi più commerciali.
Quelli che andranno in vendita. Ma i 6267 si sono spinti un po' più in là: così la ricercatezza dei dettagli e dei ricami suggerisce più che un'ispirazione da passerella: fra la Russia degli zar e l'armata Rossa. Lunghi paletot a terra e ricami di cristalli da zarina.
Grisaglie maschili e chiffon leggeri.
«Perché non l'uomo? Per carità non siamo capaci. È troppo difficile. Rischi di essere o troppo serio o troppo frocio. E non va bene. Pochi sanno fare bene il maschile. Tutti rincorrono la clientela gay, ma non è quella giusta.
Perché non si affeziona, segue solo le mode. Quando sei troppo di moda non sei più di moda. Gli omosessuali sono così. Noi possiamo dirlo, perché lo siamo».
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