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martedì 13 novembre 2007

Le interpellanze parlamentari e i nostri soldi. Gli onorevoli si guadagnano lo stipendio.

ON GRILLINI. VIMINALE GIOCA AL RIBASSO CON I MANIFESTANTI DEL GAY PRIDE.

(Img press) L'on. Franco Grillini, insieme a 9 colleghi (Grillini, Fabio Baratella, Maurizio Turco, Di Gioia, Roberto Poletti, Mauro Del Bue, Donatella Poretti, Marco Beltrandi, Bruno Mellano, Cinzia Dato, Lanfranco Turci), ha depositato oggi una interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno Giuliano Amato sulla discrepanza tra stime divulgate dal Viminale sul numero di manifestanti al gay pride nazionale di Roma del 16 giugno scorso. Il Viminale aveva divulgato, il 16 giugno scorso, un dato secondo il quale i manifestanti al gay pride sarebbero stati circa 300.000. Il 23 ottobre con un comunicato il Viminale ha parlato di soli 30.000 manifestanti. Considerato che quest'ultima stima sembrerebbe palesemente errata e danneggia l'immagine del gay pride stesso l'Onorevole Grillini chiede al Ministero dell'Interno la rettifica della stima e una indagine interna per verificare eventuali responsabilità nella diffusione di dati palesemente falsi.

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An e La Destra, botta e risposta a mezzo stampa. Ma con gli attributi.

Daniela Santanchè con Francesco Storace all'assemblea costituente de La Destra
(Panorama) Involontario o meno, il botta e risposta tra i nemici-amici della destra italiana è stato davvero immediato e pungente.

Il primo colpo, per la cronaca, è del quotidiano di Alleanza Nazionale, il Secolo d’Italia. Nel corsivo in prima pagina sulla costituente de La destra, il nuovo partito del transfugo Francesco Storace (definito “battutista ingegnoso più che filosofo della politica”), si commenta tra l’ironia e il vetriolo la nomina di Daniela Santanchè quale portavoce del partito. L’ormai ex parlamentare aennina viene definita “la Lara Croft della nuova formazione. Una che promette” prosegue l’articolo “una destra da ‘bava alla bocca’, una destra caciarona, verace e tenace, ma intrecciata con la commovente e a volte eroica storia del Msi. Un partitino dal 2%, utile, secondo alcuni, a Silvio Berlusconi, per ‘tener a bada’ Gianfranco Fini”. Citando un passaggio del suo intervento alla convention del nuovo partito, al Secolo d’Italia non sfugge la citazione di uno dei padri del Msi: “Si mette a citare Almirante: ‘non bisogna andare verso il popolo ma sentirsi popolo’. Sì” osserva il Secolo “ma lo diceva uno che girava con la cinquecento e non andava a sciare a Cortina”. E di fronte a Storace che la omaggia con una battuta delle sue (”meglio una destra figa che una destra fighetta”), scrive il quotidiano di An, la Santanchè non ha lesinato complimenti “al grande capo”: Se le palle dei colonnelli di An sono di velluto quelle di Storace come sono? “Semplicemente le ha”, risponde secca la nuova portavoce. “Bava alla bocca e palle in primo piano: è questa la destra che convince?”, si chiede infine il Secolo d’Italia.
Non da meno, e con l’immancabile metafora degli attributi, la risposta dei giovani del nucleo romano de La Destra, comparsa nel pomeriggio sul sito del partito di Storace: “Da lunedì prossimo i giovani de La Destra romana inizieranno una campagna di distribuzione di profilattici fuori da alcune discoteche romane o in piazze di aggregazione serale”. “L’utilizzo del profilattico” prosegue la nota “è quanto mai una priorità nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Resta il fatto” concludono beffardamente i giovani di Storace “che, anche alla luce di alcuni recenti avvenimenti di gossip, siamo convinti che il profilattico super ’sottile’ sia di gran lunga più sicuro di quelli troppo ‘fini’”.

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Da noi sparano, in Spagna si spogliano: Aiuto! Polizia!


In Spagna, un gruppo di poliziotti ha deciso di posare senza veli in un calendario per solidarietà. Finchè sono ripresi da lontano tutto bene...




Aimè, non avviciniamoci troppo però!


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Ancora Brad Pitt e la pubblicità.

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Violenza sessuale - omofobia: Battaglia Lega e An in Commissione Giustizia.

Da Pisicchio testo che prevede anche stalking, domani primo voto.

(Apcom) - Parte in salita il cammino del testo presentato dal presidente della commissione Giustizia della Camera, Pino Pisicchio, sui reati di stalking e omofobia. Alleanza Nazionale protesta sui tempi di discussione, troppo rapidi secondo il parere del rappresentante in Commissione Edmondo Cirielli; la Lega con Carolina Lussana annuncia forte opposizione al provvedimento: il Carroccio infatti punta il dito contro la volontà della maggioranza di trattare unitariamente i reati di omofobia e persecuzione sessuale.

L'articolato presentato da Pisicchio tuttavia verrà messo ai voti domani mattina alle 9.30 per essere adottato come testo base ed è stato già fissato il termine per la presentazione degli emendamenti a martedì prossimo, 20 novembre.

"Questa mattina alle 13.45 - racconta Cirielli in una nota - è stato presentato un testo base su una proposta di legge assai composita poiché mette insieme il reato di molestie persistenti (stalking ) e la discriminazione sessuale che richiedeva un'adeguata lettura e riflessione da parte dei gruppi e dei commissari. Alla richiesta di effettuare la votazione solo a distanza di 24 ore, cioè domani nella prossima seduta utile, con un'arroganza inaudita e senza precedenti nella prassi parlamentare la maggioranza ha cercato di ottenere un voto con pochissimi commissari presenti, circa 15 sugli oltre 60 componenti".

"Nel merito delle proposte - prosegue il deputato di An - appare evidente che la fretta del partito democratico, e in genere della maggioranza, di approvare non tanto il reato di molestie persistenti, di cui sono vittime tantissime donne, quanto il reato che equipara la discriminazione o l'incitamento all'odio razziale con quello di una fantomatica discriminazione perfino sull'orientamento di genere, dipende dal ricatto che l'estrema sinistra pone sulla stabilità del Governo".
"Questo atteggiamento sconsiderato, peraltro - spiega Cirielli - ha rallentato l'adozione del provvedimento sullo stalking, che era unanime da parte della commissione e che sarebbe potuto essere approvato in legislativa. Appare invece evidente che l'idea che in futuro si potrà essere puniti penalmente perchè si dissente sull'idea che gli omosessuali possano adottare figli o che si possano sposare, o si possa essere perseguiti per le proprie convinzioni religiose, rappresenta un fatto inaccettabile".

"Lo avevamo già detto in aula - attacca la leghista Lussana - quando abbiamo votato contro la proposta di stralcio: lo stalking, nei confronti del quale le donne ci chiedono di intervenire con urgenza, deve esser trattato separatamente. Si può trovare unanimità senza cedere al ricatto politico di Grillini e delle lobby omosessuali che trovano sponda nella sinistra radicale, che ha voluto legarlo al reato di omofobia configurato, con una modifica della legge Mancino, come reato di opinione".
"È una autentica vergogna - insiste Lussana - lo stalking doveva e deve procedere separatamente dall'omofobia. Questo meritano le donne che hanno subito, subiscono e subiranno violenza e che si aspettano una risposta da parte della politica per cercare di arginare il fenomeno. Voler aprire il dibattito sull'omofobia, con il rischio che magari si possa incriminare per discriminazione chi, come la Chiesa, dice che l'omosessualità è contro natura o che gli omosessuali non possono adottare bambini, vuol dire dilungare i tempi della approvazione dello stalking, sul quale invece tutti ci troviamo d'accordo. La maggioranza ha ceduto vergognosamente ai ricatti di chi ha subordinato una corsia accelerata per lo stalking con l'abbinamento all'omofobia e mi dispiace che anche nell'opposizione qualcuno faccia sponda e qualcun altro se ne sia accorto troppo tardi".

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Archiviato caso mostra "Madonna piange sperma": Secondo i giudici non c'è offesa.

La Madonna non rientra nella divinità pur essendo destinataria della massima venerazione.

(Ansa) gip di Bologna Bruno Perla ha disposto l'archiviazione per la vicenda penale nata dalla mostra 'La madonna piange sperma', accogliendo in toto la richiesta della Procura di Bologna e dichiarando inammissibilel'opposizione alla richiesta di archiviazione presentata del deputato di Forza Italia Fabio Garagnani.
Il titolo della mostra, prevista a Bologna a meta' giugno, fu al centro di numerose numerose polemiche. La performance promossa dall'associazione gay 'Carni scelte' nella sede del quartiere San Vitale, suscito' lo sdegno della Curia e critiche del sindaco Sergio Cofferati.
Fu annullata, nulla fu mostrato al pubblico. Garagnani presento' un esposto in Procura per vilipendio. Ma la questione era destinata ad aprire nuove polemiche, perche' la Procura chiese l'archiviazione di quella querela e invio' gli atti relativi alla vicenda al Prefetto.

Il ragionamento dei magistrati fu il seguente: la querela di Garagnani ipotizzava il vilipendio, previsto dall'articolo 403 del codice penale ('Offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persona'). Dopo aver stabilito pero' che non c'era stata offesa ne' a persone (sacerdoti, ministri di culto o credenti durante un rito) ne' a cose (statue, immagini o reliquie), il procuratore Enrico Di Nicola aveva valutato se si poteva configurare la bestemmia (art.724 cp) ma dopo aver esaminato la questione, aveva stabilito (basandosi anche su quanto stabilito dal Concilio Vaticano II) che per la cristianita' la Madonna non rientra nella divinita' pur essendo destinataria della massima venerazione. Secondo Di Nicola, quindi, restava in ballo solo l'ipotesi di pubblicazione contraria alla pubblica decenza (art.725 cp). Si tratta in entrambi i casi di violazioni depenalizzate, e il Procuratore aveva inoltrato quindi gli atti alla Prefettura, che puo' comminare una sanzione in via amministrativa.
Alla decisione della Procura di chiedere l'archiviazione del procedimento penale fece poi opposizione Garagnani. La Prefettura di Bologna chiese invece alla Questura di procedere alla notifica-contestazione nei confronti dei due organizzatori della mostra per entrambi i rilievi: pubblicazione di atti contrari alla decenza e bestemmia.

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New York, la polizia spara a un diciottenne. Era armato di spazzola.

(Panorama) Un teenager di New York disarmato è stato crivellato da 20 pallottole della polizia ed è morto per le ferite. Il ragazzo, Khiel Coppin, aveva 18 anni.
L’omidicio ripropone con forza il tema della reazione sproporzionata al pericolo della polizia newyorkese. Un anno fa, un giovane di Queens, Sean Bell, era stato crivellato di colpi dalla polizia la notte della vigilia delle nozze. E non era che l’ultimo incidente di una tragica serie: il caso più celebre risale al 1999, quando un immigrato africano disarmato, Amadou Diallo, venne ucciso da 19 pallottole sparate da quattro poliziotti.
Nel caso di Coppin, i poliziotti hanno risposto a una richiesta di aiuto per risolvere una lite familiare a Brooklyn e credevano che il giovane avesse una pistola. Quando hanno finito di sparare si sono però accorti che l’arma altro non era che una spazzola per capelli. Gli agenti che hanno ucciso il ragazzo di Brooklyn erano stati avvisati da sua madre che il figlio avrebbe potuto ucciderli perché “aveva con sé una pistola”.

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La compagnia degli ipocriti: Quell'imbarazzo di Pier Ferdinando Casini.

(Maurizio Di Giacomo - Agenzia Radicale) Affollata presentazione, lunedì 12 novembre 2007, all'aula magna della Pontificia Università del Laterano del primo libro del suo rettore mons. Rino Fisichella pubblicato con Mondadori Nel mondo da cattolici. A un certo punto la moderatrice Lucia Annunziata, lì invitata perché alla vigilia della manifestazione del Family Day il 12 maggio 2007, dalle colonne de ''La Stampa'' annunciò di voler essere presente per vedere e per comprendere, in ciò differenziandosi da atteggiamenti critici largamente presenti nell'ambito della sinistra, ha introdotto una ''domanda bassa'' rivolta a Pier Ferdinando Casini dell'Unione Democratica di Centro. ''Spesso nei bar - ha detto la Annunziata - si sente tale commento: gli esponenti del centro destra difendono i valori della chiesa cattolica sulla famiglia ma se si va a vedere la loro vita reale si trovano situazioni molte confuse''.

Pier Ferdinando Casini ha avuto un attimo di esitazione e poi ha così commentato: ''Definerei tale osservazione non bassa, ma stupida''. Successivamente Casini ha riaffermato la sua fiducia nella distinzione tra la dimensione propria della chiesa e quella della laicità che, per essere autentica, non deve imnpedire alla chiesa cattolica di dire la sua . L'imbarazzo manifestato da Casini con buona probabilità era legato a un doppio ordine di motivi. La sua uscita alla lateranense ieri sera è stata la prima in quell'ambito ecclesiastico da quando ha regolarizzato la sua condizione rispetto a Azzurra Caltagirone sposandola, con rito civile, al comune di Siena. Quando nel 2004 (presente il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi) Pier Ferdinando Casini, ancora presidente della Camera dei deputati, ha inaugurato l'anno accademico della Pontificia Università Lateranense si era trovato in una curiosa condizione.

Presentato da mons. Fisichella - che egli conosce da quando quel vescovo originario di Lodi (MI) dal 1995 è il cappellano dei due rami del Parlamento - come una sorta di San Tommaso Moro della politica italiana, ma, di fatto, ancora semplice convivente rispetto a Azzurra Caltagirone. Quella seconda condizione aveva suscitato diverse riserve nell'ambito della Curia Romana e sembra anche da parte del vescovo mons. Giuseppe Betori, segretario generale dei vescovi italiani. Alla presentazione del sopracitato libro di mons. Fisichella effettivamente presenti solo due cardinali: Camillo Ruini che è anche gran cancelliere della Lateranense e il marchigiano Sergio Sebastiani, presidente della Prefettuira degli Affari Economici. Mons. Fisichella ha riferito che ''molti cardinali'' gli avevano scritto sopecificando di non poter essere presenti. Mons. Fisichella e mons. Betori sono indicati come i due maggiori candidati alla successione a Ruini come vicario per Roma nell'aprile 2008.

Il secondo mons. Betori si sta muovendo con molto tatto e con maggior rispetto dei codici non scritti della Curia Romana che sovente mons. Fisichella straccia puntando su iniziative di tipo presenzialista. Alla fine tra i due la condizione della salute personale potrebbe pesare da discriminante. Chi sa è convinto, infatti, che la ripresa di mons. Betori rispetto al minictus che lo colpì il 28 settembre 2006 non sia stata completa. E per guidare una diocesi impegnativa come quella di Roma, non è un mistero, bisogna avere il fisico di un manager. La questione della tenuta fisica, ad esempio, ha azzoppato mons. Renato Corti, titolare di Novara, nella successione a Carlo Maria Martini, a Milano. Dopo il cardinale biblista e gesuita di fama internazionale, papa Wojtyla designò il cardinale Dionigi Tettamanzi che, tra un paio di anni e una manciata di mesi, sarà obbligato a presentare le dimissioni in quanto 75enne.

In ogni caso il cardinale Tettamanzi lascerà al suo successore una diocesi alla vigilia di profonde trasformazioni: uno studio statistico favorito dalla Curia milanese ha previsto, per il 2020, 750 sacerdoti in meno rispetto agli attuali. Sono scenari che aprono passaggi al momento non facilmente prevedibili soprattutto nei rapporti tra il clero secolare, le organizzazioni cattoliche più numerose e le parrocchie.

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Boy George accusato di aver sequestrato un escort a Londra.

(Queerblog) Vi ricordate quando, lo scorso aprile, un escort aveva accusato Boy George di averlo incatenato e minacciato nelle casa londinese dell’ex frontman dei Culture Club? Ebbene, ora Scotland Yard ha incriminato per sequestro di persona il cantante e dj inglese, che è stato rimesso in libertà su cauzione ma dovrà comparire davanti al magistrato il 22 novembre.

Boy George non è nuovo ai guai giudiziari. Negli anni ‘80 era stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti e lo scorso anno la polizia, chiamata da lui stesso per un presunto furto nel suo appartamento newyorkese, trovò della cocaina. Lo sventurato fu accusato di falsa denuncia e costretto a spazzare i marciapiedi della Grande Mela per una settimana.

Fa sempre un certo effetto quando personaggi che hanno scritto canzoni emozionanti si scoprono “cattivi” nella vita quotidiana. Forse è meglio ricordarlo per i brividi che ci ha regalato, come nell’esibizione con Antony and the Johnsons qui postata. Boy George, da gran mondano, frequenta tuttora la club scene londinese e, a quanto dicono fonti informate, non ha la fama di essere un gran simpaticone.

Il 28enne Auden Carlsen, il malcapitato escort in questione, sostiene di essere stato ingaggiato per 400 sterline con il compito di posare per alcune fotografie. La vittima nega di aver offerto a George favori sessuali in cambio di denaro.
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"A star is born"... Scalfarotto: L’altra sera da Crozza.

(Vecchi froci) Domenica sera da Crozza c’era Rosy Bindi.
C’era anche Ivan Scalfarotto.
Che io stimo.
E gli chiedo: Ivan, in quell’intervista non c’era una sola parola sui gay.
Perché?
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Ndr. Bhe si sa che quando si entra in un determinato giro l'importante è non fare domande fastidiose. questo ne è l'esempio.

L'intervista.
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Tutte le immagini del Club Tenco 2007.

Morgan(Soundsblog) Ringrazio infinitamente Giorgio “Dodo” Bianco per averci fornito questo importante resoconto fotografico del ClubTenco 2007, coordinato da un suo breve ma importante articolo, fondamentale dopo aver conosciuto i vincitori dei premi, per poter comprendere uno dei lati più essenziali dell’evento, i live e i protagonisti della manifestazione sanremese che premia la grande musica d’autore italiana. Il sito di riferimento di Dodo è il suo blog ufficiale, visitatelo numerosi.

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Il Premio Tenco di quest’anno era interamente dedicato a Luigi Tenco, a 40 anni dalla tragica morte in quella stessa Sanremo che ogni autunno ospita la rassegna dedicata alla musica d’autore. A differenza dalle edizioni precedenti, vista l’occasione particolare, il Club ha deciso di chiamare ben trenta artisti, in tre serate, chiedendo ad ognuno di interpretare un brano del cantautore scomparso: l’idea è quella di raccogliere tutte queste esibizioni inedite e di pubblicarle prossimamente in un cd-tributo.

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Intanto è appena uscito il libro definitivo su Tenco, voluto e realizzato dal direttivo dell’associazione (“Il mio posto nel mondo”, edizioni BUR). Il grande numero di musicisti ha imposto una diversa organizzazione delle serate, rispetto agli scorsi anni. Così, salvo pochissime eccezioni (i Premi Tenco 2007 Marianne Faithfull e Jacques Higelin, oltre a Gino Paoli e ai suoi musicisti/jazzisti d’eccezione: Bonaccorso, Gatto, Rava, Rea) ogni ospite ha presentato due brani, uno dei quali appunto di Tenco. Quasi tutti in versione acustica, minimale, si sono susseguiti sul palco artisti molto diversi del calibro di Gianmaria Testa, Elena Ledda, Morgan, Giorgio Conte, Irene Grandi, gli Ardecore, Mauro Ermanno Giovanardi (voce dei La Crus), Carmen Consoli, Morgan e persino gli Skiantos. Non sono poi mancate le proposte di esordienti come Giovanni Block, Paolo Simoni e Bonaveri, quest’ultimo prodotto e accompagnato da Beppe Quirici (già al fianco di Fossati e Gaber) a cui è stato consegnato il premio “I suoni della musica”.

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Da segnalare le bellissime esibizioni di Paola Turci, molto intensa - solo voce e chitarra – di Teresa De Sio in un set folk-acustico di grande impatto e di Massimo Ranieri, con le sue interpretazioni impeccabili ed emozionanti. Mentre i Têtes de Bois hanno conquistato la platea della conferenza stampa con i loro racconti di lotta, resistenza e poesia. A trovare un difetto a questa 32esima edizione del Premio Tenco, 2 sole canzoni per artista sono davvero troppo poche ma è stato il prezzo da pagare per un cast così ricco e variegato.

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