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martedì 8 aprile 2008

Milano. Stazione Centrale, arrestato algerino per violenza sessuale su minore.

Lo straniero clandestino, già detenuto nel carcere di Bollate, aveva un provvedimento di espulsione.

(Cronaca qui) "Questa notte la Polizia Municipale ha arrestato un algerino di 43 anni clandestino, responsabile di violenza sessuale a danno di un minorenne italiano in condizioni di minoranza fisica e psicologica". Lo comunica il vice sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.

Il fatto è avvenuto alle ore 19.20 nel sottopasso ferroviario di via Tonale, nei pressi della Stazione Centrale. Una pattuglia della zona 2 della Polizia Municipale, in servizio nell'area della Centrale, ha visto la scena di violenza da parte dell'algerino nei confronti del minore ed è subito intervenuta, arrestando lo stupratore e riconsegnando il minore alla famiglia. Quest'ultima aveva già sporto denuncia di scomparsa ai Carabinieri, il giorno prima.

L'extracomunitario arrestato aveva precedenti per spaccio, rissa, furto e atti contrari alla pubblica decenza. Già detenuto in Sardegna e a Bollate, su di lui pendeva un ordine di espulsione.

"L'emergenza clandestini - prosegue De Corato - responsabili nella nostra città della maggior parte dei reati violenti e predatori, come ha sottolineato il vice Ministro degli Interni Minniti, ha di nuovo il volto orribile degli stupri (386 i procedimenti avviati dalla Procura nel 2007). Questa volta addirittura ai danni di un minore con problemi mentali. Un fatto orrendo che ci auguriamo venga condannato con la giusta fermezza e che purtroppo conferma un trend evidenziato anche nella relazione dell'anno giudiziario. Ovvero, un rilevante incremento di episodi di violenza sessuale commessi nelle pubbliche strade da parte di stranieri, soprattutto irregolari".

"L'arresto compiuto prontamente dalla Polizia Municipale - aggiunge ancora De Corato - dimostra l'efficacia del piano sicurezza in Centrale. Grazie a 8 agenti della Polizia Locale, più un Security Point, oltre ai dieci uomini tra Carabinieri e Polizia di Stato, e la presenza di 78 telecamere, l'area è super controllata 24 ore su 24. Ma resta significativo il dato della Polizia Municipale, rilevato tra settembre e dicembre 2007, ovvero che gli stranieri denunciati o arrestati a Milano dai vigili sono stati complessivamente 776. Uno ogni 4 ore".

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Gentilini: "Via gay, lesbiche e Dc".

Show dello Sceriffo alla presentazione dei candidati di Lega e Pdl.

(Alessandro Zago - La Tribuna di Treviso) Gentilini show alla presentazione dei candidati di Lega e Pdl per le prossime elezioni comunali. Il prosindaco ha tuonato: non voglio democristiani (dimenticando che del Pdl fa parte anche la Dc di Rotondi). Lo Sceriffo ha dettato le regole ai candidati leghisti e alleati ed è tornato ad attaccare gay e lesbiche.

E ha avvertito i futuri assessori: «In giunta non si scaldano sedie, perché sotto ci metto i punteruoli di acciaio e vi buco il culo». Gobbo si è detto convinto della vittoria fin dal primo turno: «La nostra compagine sarà senz'altro quella che governerà Treviso per i prossimi cinque anni - ha detto - è la quarta volta che la Lega si presenta alla città, vinceremo». Intanto Paolo Camolei ha rilanciato la proposta di affiancare ai vigili urbani degli ausiliari stranieri, come mediatori con gli immigrati. Blitz della Sinistra Arcobalento con Nicola Atalmi, infine, contro il park Vittoria.

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Torino, omosessuale torturato dal convivente. Carabinieri arrestano banda di rumeni.

(TGCom) Un 60enne di Torino è stato rapinato, seviziato, torturato dal 21enne con cui aveva una relazione e che aveva accolto a vivere con sé un mese e mezzo prima. I carabinieri, grazie alla segnalazione della vittima, hanno arrestato quattro rumeni, tra cui anche Andrei Cristian Strachina, il giovane che aveva conosciuto nei giardini di Piazza Carlo Felice a Torino e con cui, dice la vittima, era nata una relazione sentimentale.

"Ho fatto amicizia con lui - ha raccontato il sessantenne - l'ho ospitato una prima volta, poi gli ho detto che poteva stare da me quanto voleva perchè mi aveva detto di non avere un'abitazione. Per un mese e mezzo è andato e venuto da casa mia ed è sempre stato gentilissimo".

"Quella sera - ha spiegato riferendosi al 22 maggio 2007 quando è stato aggredito - e' arrivato alle ore 23, da solo. Gli ho fatto da mangiare e poi sono andato a dormire, perche' non mi sentivo bene. Dopo circa mezz'ora è venuto a controllare come stavo,mi ha fatto girare per farmi un massaggio e a quel punto ho visto solo tanti mani addosso a me".

"Mi hanno legato, imbavagliato, messo uno straccio sugli occhi. Poi mi hanno picchiato, rotto due costole e una mandibola. Ogni volta checercavo di muovermi mi picchiavano di più. E' durato fino alle sei del mattino, quando sono riuscito a liberarmi", ha proseguito l'uomo.

"Ho deciso di raccontare la mia storia ai mezzi di informazione - ha detto - perché noi omosessuali non dobbiamo avere paura e dobbiamo denunciare fatti di questo genere quando capitano", ha concluso

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Polemiche per un pessimo articolo di "Pride". Oliari: "Quando l'obbiettività è polenta".

(Enrico Oliari*) Leggendo l'intervista che è stata rivolta a me e ad altri esponenti di GayLib sul numero di aprile del mensile omosessuale Pride, ho provato una profonda delusione. Sarà che, con il cambiamento del direttore si è alla ricerca di una nuova linea editoriale, sarà che siamo sotto campagna elettorale, ma quello che è certo è che con oggi si interrompe la mia collaborazione con la rivista milanese, un lavoro portato avanti con entusiasmo per anni partecipando alla rubrica "Voci dell'altra sponda" e ad altri servizi, ovvero le mie interviste ad Alina Castro, la figlia del Leader Maximo, a Marco, un omosessuale italiano condannato per sodomia in Tunisia, a Khalid, un giovane omosessuale in fuga dall'Afghanistan dei talebani, a Giovanni, un omosessuale diversamente abile (una delle prime interviste del genere), a Marcello Veneziani, a Ercolina Milanesi, a Paolo Karatossidis, e si potrebbe continuare a lungo.

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Amici di Maria. Polemica bollente. 180mila sms a serale. Adoc: potremmo chiedere sospensione programma.

(River-blog) I dati che seguiranno sono unici e sono tutti merito del lavoro dell’Adoc, l’associazione per la difesa dei consumatori, che sta seguendo la regolarità dello svolgimento della trasmissione Amici. Da diverse settimane il presidente, Carlo Pileri, ha un chiodo fisso: scoprire il giro d’affari dietro ad ogni puntata. Tirare fuori dei numeri non è stato facile, perché la produzione di Amici non ha mai fornito alcun dato. In ogni caso, secondo le stime dell’Adoc - che sono molto arrotondati per difetto - il televoto ha una media di 180mila sms a serale. A questi si aggiungono i voti infrasettimanali. Il risultato? Un volume di entrate tra i 2 milioni e mezzo e i tre milioni di euro per l’intera serie. Ripeto: “sono dati al ribasso” e quelli ufficiali potrebbero essere ben più alti. Spiega Pileri: “Questa cifra rappresenta circa il 20 per cento di tutte le entrate per televoto che in un anno raccolgono i vari programmi che prevedono questo strumento di partecipazione. Nel caso di Amici è rilevante anche il fatto che il televoto continua a riguaradre minorenni, e che vi sono casi segnalati di spettatori che hanno speso oltre 230 euro in una sera”.

Ma a questo punto c’è una seconda notizia. Giorni fa l’Adoc aveva richiesto, tramite i suoi legali, copia del regolamento della trasmissione. Nisba. Dalla produzione nessuna risposta. A questo punto, l’associazione dei consumatori è pronta a prendere una decisione drastica: “Stiamo valutando - anticipa a river-blog Carlo Pileri - la possibilità di chiedere un intervento urgente al Giudice per sospendere la puntata finale qualora non sia stata fatta chiarezza sul regolamento e sui termini del televoto”.

Ricapitolo: se l’Adoc non potrà visionare il regolamento, chiederà di non mandare in onda la puntata finale. Penso che sia la prima volta nella storia del programma che qualcuno pretenda di andare fino in fondo sulla questione del regolamento.

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Liz Taylor sostiene la causa per prevenire i suicidi dei gay.

(Queerblog) Liz Taylor, la grandiosa attrice statunitense vincitrice di ben due oscar, ha 76 anni. Una regina del cinema, ma anche del gossip e della cronaca, basti pensare ai suoi sei mariti e a tutte le disgrazie che l’hanno colpita durante la sua vita, come un delicata operazione all’anca e al cervello.

Ma eccola giovedì scorso immersa nell’impegno sociale come non mai, oltre alla sua fondazione amfAr, che sostiene la difesa dei diritti individuali, e la sua lotta continua per la ricerca e la cura dell’Aids. La foto è stata scattata all’Abbey di Hollywood in California, celebre gay bar oggi punto di ritrovo non solo omosessuale.

La causa che Liz è andata a sostenere la scorsa settimana è quella della Trevor Fund, che sostiene i giovani in difficoltà. La serata aveva come obbiettivo la raccolta di fondi per la prevenzione del suicidio degli omosessuali. E alcuni di noi, sani e in forma, se va bene andiamo giusto al Pride senza sapere il perchè.

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X Factor. Tony May story. E' nata una stella che piace ai gay. Tutti i video.

(X factor italia) Per tutt* fan di Tony, che sono molt*, ripercorriamo la storia del vostro beniamino fin dal primo provino per X Factor:

ecco il video del provino in cui compare anche il padre:

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arriva poi il momento della bellissima Luce di Elisa eseguita durante il secondo serale:

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al terzo serale si cimenta con una canzone molto difficile e molto bella di Giorgia, Come saprei:

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l'ultima esibizione che abbiamo visto è quella del quarto serale con Apologize dei One Republic:

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c'è anche una piccola chicca del backstage del quarto serale dopo l'uscita di Dante, guardate un pò come l'ha presa Tony...

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Vi suggerisco di visitare anche il suo Myspace che è ricco di immagini e soprattuto di canzoni che potete ascoltare dalla sua bella voce: http://www.myspace.com/antoniomaiello
Insomma signore e signori che di Tony non ne avete mi abbastanza, cercherò di seguirlo in maniera particolare così da potervi accontentare!

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ArciGay Nazionale Vs ArciGay Roma o il gioco delle parti?

(Fireman) Dai commenti ad un post di Valerio Pieroni:

Quella di Rutelli è la soluzione migliore, che accontenta tutti. Arcigay infatti lo sostiene.
Se l'Arcigay-Roma non è simpatizzante dei comunisti, ciò va esclusivamente a suo merito.
...visto che ha suscitato "scalpore" la posizione di Fabrizio Marrazzo, perchè l'arcigay nazionale non lo fa dimettere per il sostegno che ha manifestato a Rutelli?

Discorsi edificanti vero? Il personaggio in questione è un catto-omofobo sostenitore di Rutelli per il quale gestisce anche - in parte o completamente non saprei - la sezione del sito dove vengono raccolti e pubblicati racconti di cittadini e che si è distinto per la poca democraticità (ad esser buoni) con cui pubblica i racconti che riceve.

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Flores d’Arcais: perché io, laico, voterò PD.

Potremo salvarci l’anima, o salvarci da dodici anni di potere di Berlusconi-Putin. Io, da buon materialista e ateo, trascurerò l’anima.”

Anteprima dal nuovo numero di MicroMega in edicola dal 25 marzo.
Al voto, al voto! Istruzioni per l’uso
di Paolo Flores d’Arcais.

Il 13 e 14 aprile non andremo a votare. Andremo a votare con questo sistema elettorale, che fa schifo, non a caso è stato definito «porcata» dai suoi ideatori, ma che deciderà – esso solo – la transustanziazione dei voti in seggi. Sarà bene rendersene conto, perché la tendenza spontanea in ciascuno di noi è di illudersi che il voto reale corrisponda al voto emotivo, morale, o comunque lo vogliamo chiamare.

Per capirsi. Tu voti per la lista Xz, perché la senti più vicina, o la meno lontana, o la più efficace nell’opporsi a ciò che più detesti. Nella croce che metti sul suo simbolo riassumi queste tue emozioni, e una volontà di lotta o di riduzione del danno. Ma il risultato matematico di quel tuo voto, l’unico che poi conti, potrebbe addirittura rovesciare il senso che al tuo voto hai inteso dare.
Il sistema elettorale «porcata» stabilisce infatti che alla Camera dei deputati una cospicua maggioranza assoluta vada alla coalizione che prende il maggior numero dei voti, quale che sia la percentuale ottenuta, magari anche molto inferiore al 50 per cento (più coalizioni e liste sono in concorrenza e più bassa può essere la soglia).
Nell’attuale situazione ciò significa che la coalizione Berlusconi-Fini-Bossi-Ciarrapico (ironicamente etichettata «Il popolo delle libertà») otterrà alla Camera la fiducia per un suo governo, con largo margine, se la coalizione Partito democratico-Italia dei valori (che per comodità chiameremo Veltroni-Di Pietro-Bonino, visto che nel Pd si presentano anche i radicali) otterrà anche un solo voto di meno.
Questa la realtà. Il resto è sogno, immaginazione, fantasia. E legittima, legittimissima rabbia, naturalmente. Perché questo sistema, da «porcata» qual è, porcate produce. Ma noi daremo senso concreto al nostro voto con questo sistema elettorale, non con le intenzioni che preferiremmo lo determinasse.
Perciò, quali che siano i nostri sentimenti, se contribuiamo a far avere alla coalizione Veltroni-Di Pietro-Bonino un solo voto in meno rispetto alla coalizione Berlusconi-Fini-Bossi-Ciarrapico, avremo cooperato concretamente e irreversibilmente a cinque anni di governo Berlusconi seguiti da sette anni di Berlusconi al Quirinale. Abbiamo tutto il diritto di concludere che questa prospettiva non ci spaventa, che preferiamo dare un voto «emotivo» anche se questa ne sarà la conseguenza, non possiamo invece far finta di non sapere. Sarebbe disonesto, sarebbe immorale.
Al Senato le cose stanno in modo un poco diverso, ma assai meno di quanto non si speri. I premi di maggioranza scattano su scala regionale anziché nazionale, ma scattano comunque, in compenso le liste «minori» devono raggiungere un quorum quasi improbo, l’8 per cento, al di sotto del quale tutti i loro voti valgono zero.

Torniamo all’essenziale, perciò: un solo voto di meno di Veltroni (e alleati) rispetto al Cavaliere (e sguatteri, Ciarrapico docet), e avremo mandato al potere Berlusconi per almeno dodici anni. Questa circostanza matematica (l’unica che conti per attribuire i seggi) ci manda in bestia, moralmente non vogliamo subirla, ma in realtà le cose stanno proprio così.
Sappiamo tutti che in larghi strati di cittadini democratici, e dunque antiberlusconiani, circolano due tentazioni. Annullare il voto (o non andare proprio), votare la lista arcobaleno di Bertinotti. Tentazioni comprensibili, che hanno dalla loro moltissimi argomenti.
Io stesso sul numero di settembre 2006 di MicroMega, dopo averli certosinamente elencati, concludevo: «Dobbiamo essere conseguenti: rifiutare come ormai indecente ogni ricatto del tipo “finirete per far vincere Berlusconi” e rispedirlo con disprezzo al mittente. Dichiarare anzi esplicitamente, solennemente, collettivamente, che se i partiti di centro-sinistra, attraverso l’azione quotidiana di governo e l’approvazione urgente delle leggi necessarie, non daranno soddisfazione a quel “cahier de doléance” minimalista che sono le richieste stranote in fatto di conflitto d’interessi, giustizia, pluralismo televisivo eccetera, non li voteremo più`. Anche a rischio che in questo modo vinca per una terza volta Berlusconi».
Ho cambiato idea. La nuova coalizione berlusconiana realizza infatti ormai, senza le sbavature e le crepe democristiane di Casini, un disegno populista eversivo di cristallina evidenza. Il fondamento antifascista della nostra Costituzione verrà spazzato via e irriso come un «cane morto», la morsa clericale e oscurantista su corpi, esistenze private e cultura celebrerà fasti medioevali, la libertà sarà intesa solo nel senso di un’inarginabile arroganza del privilegio, la tolleranza zero verso emarginati e senza santi in paradiso si accompagnerà alla impunità totale e opulenta per amici del governo e altri establishment, il controllo totale del sistema televisivo farà concorrenza alle più nere fantasie di Orwell.
Dopo dodici anni (almeno) di Berlusconi al potere, la democrazia italiana sembrerà gemella di quella russa di Putin.
Del resto, non è Putin il leader politico con cui Berlusconi vanta la più intima amicizia e di cui canta i più ditirambici elogi? Putin è il suo modello, o forse Berlusconi pensa che sia Putin ad aver realizzato in Russia una «democrazia» sul modello di Berlusconi. Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia.
Immaginiamo, come possibile, che alla vigilia del voto lo scarto fra i due schieramenti sia minimo: 100 a Berlusconi-Fini-Bossi-Ciarrapico, 99 a Veltroni-Di Pietro-Bonino, cifre inferiori a tutti gli altri. Restano da conteggiare due voti, amico lettore: il tuo e il mio. Tu mi riassumi l’elenco di tutte le magagne (per atti ed omissioni) compiute dal centro-sinistra, e mi chiedi di votare perciò Arcobaleno. Se mi convinci, il risultato sarà dodici anni (almeno) di potere di Berlusconi, ma una decina (forse) di deputati in più per Bertinotti e Pecoraro Scanio. Sei sicuro di volere questo? Se sei sicuro, non c’è da discutere, è una posizione legittima e un voto con essa coerente.

Io penso invece che per le lotte che comunque dovremo fare (governo Berlusconi o governo Veltroni), su diritti civili ed eguaglianza sociale, informazione libera e pluralista e giustizia eguale per tutti, e via compitando il rosario ben noto, non è indifferente quale sarà il governo. Con dodici anni di potere berlusconiano rischiamo che per lottare democraticamente diventi necessario essere un poco eroi. E ti risparmierò la citazione di Brecht che conosci come me e come me condividi.
Oltretutto, per le lotte che ci stanno a cuore, nello schieramento di Veltroni troveremo degli alleati. Lungi da me fare il peana sul «modo nuovo di fare le liste». In questo stesso numero una donna siciliana, entrata nel Partito democratico con le famose primarie, racconta oltre ogni ragionevole dubbio come il motto del Gattopardo spadroneggi anche nel Pd di Veltroni. Ma alcune novità ci sono, nasconderle sarebbe disonestà e cecità.
L’accordo con Di Pietro, intanto, che entrerà nel Pd (e in parlamento) portando l’istanza della legalità. L’accordo con i radicali, senza pagare il dazio-Pannella, con tutto ciò che di laicità i radicali significano (doppio merito per Goffredo Bettini, dunque). Umberto Veronesi capolista a Milano, uno scienziato al servizio della vita e della libertà delle donne, e della libertà laica tout court (ha difeso, come dovrebbe essere ovvio, il diritto di ciascuno sulla propria vita, la propria sofferenza, la propria morte: il diritto civile all’eutanasia, insomma). La conferma di Ignazio Marino e della sua legge contro l’accanimento terapeutico, bloccata fin qui dall’accanimento teo-dem. Il ripensamento su Giuseppe Lumia, la cui lotta anti-mafia torna capolista in Sicilia (grazie anche a Ignazio Marino). E infine, last but not least, Pancho Pardi capolista al Senato in Toscana per l’Italia dei Valori. Il compagno che a piazza Navona Nanni Moretti indicò come il futuro leader della sinistra e che con Nanni continua a significare, per il milione e passa di cittadini di piazza san Giovanni, 14 settembre 2002, i girotondi, la loro festa di protesta, il loro ossimoro di moderazione intransigente per la libertà e la giustizia.
Il 13 e il 14 aprile non andremo a votare. Andremo a votare con questa legge elettorale. Non saremo liberi di esprimere intenzioni ed emozioni attraverso il segno sulla scheda. Il meccanismo della «porcata» deciderà il significato concreto, cioè vero, del nostro voto. Lo abbiamo discusso a sufficienza. Ciascuno dovrà ora decidere, senza fingere di non sapere.
Potremo salvarci l’anima, o salvarci da dodici anni di potere di Berlusconi-Putin. Io, da buon materialista e ateo, trascurerò l’anima.

(Da MicroMega n°2/2008, in edicola dal 25 marzo 2008)

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Dal 18 giugno a Firenze. Pitti Immagine Uomo, tendenze e moda maschile da tutto il mondo.

(Tuzone) Ritorna a metà giugno la 74esima edizione di Pitti immagine Uomo dedicata alla moda e agli accessori dell’universo maschile.
L’evento- di grandissima rilevanza a livello internazionale - prevede la presenza di migliaia di buyers selezionati da tutto il mondo (nelle scorse edizioni erano oltre 25 mila) e un numero di espositori che supera gli 800.
I marchi più prestigiosi, gli stilisti più affermati scelgono Pitti Immagine Uomo- oltre che per la prestigiosa cornice della città fiorentina - anche e soprattutto per presentare le proprie Collezioni e per porre all’attenzione degli occhi di tutto il mondo le ultime tendenze di un mondo in costante evoluzione.
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Il Socialista Delanoe non sostiene i socialisti di Grillini ma il Pd di Veltroni.

(Sergio Lo Giudice) Bertrand Delanoë arriva a Bologna. Il sindaco socialista gay di Parigi (e probabile futuro sfidante di Sarkozy alle presidenziali francesi) sarà accanto a Walter Veltroni sul palco del comizio di chiusura della campagna elettorale, insieme a Prodi, Bersani, Finocchiaro e Franceschini.

Il buon Bertrand era stato a Bologna l’ultima volta per il Capodanno 2006, in forma privata. L’ho conosciuto lì, al Cassero. Senza fascia tricolore e grisaglie, Bertrand è un amabile e colto gay parigino, simpatico e alla mano, che da allora mi manda gli auguri di buon anno. Ma la presenza di Delanoë a Bologna il 9 aprile a sostegno del Partito Democratico ha tutt’altro significato.

Già la settimana scorsa Veltroni aveva ricevuto il sostegno del Psoe. “Crediamo nel progetto del Partito Democratico” aveva mandato a dire Zapatero tramite il suo ministro del lavoro Jesus Caldera, in Italia per un’iniziativa del Pd. Ora anche il Psf porta il suo visibile sostegno a Veltroni. Per quanto il Pd rifletta la particolarità tutta italiana di un centrosinistra che per governare ha bisogno di misurarsi con il riformismo cattolico; per quanto la presenza in Italia di una destra becera, populista e venata di post fascismo e di integralismo cattolico spinga nel centrosinistra figure che in altri paesi europei starebbero con i moderati; per quanto sui temi dei diritti civili il Pd sia anni luce dietro il Psoe o il Psf, il Partito democratico è e rimane il riferimento italiano dei grandi partiti socialisti europei. Sui diritti civili il Pd è arretrato rispetto a New Labour, Spd, Psf, Psoe, così come l’Italia è più indietro rispetto a Gran Bretagna, Germania, Francia o Spagna. Con buona pace di Boselli, se due leader moderni come Zapatero o Delanoë vivessero in Italia, non starebbero a fare testimonianza in un partito dello zero virgola, ma lavorerebbero per trasformare il più grande partito riformista del paese per trasformare il paese.

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Gf8. Cronaca della serata minuto per minuto. Escono Silvia e Mirko per una bestemmia in diretta. Video.

Roberto Mercandalli a Buona Domenica il 6 aprile.

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(Televisionando) Nuova eliminazione questa sera nella Casa del Grande Fratello: rischia l’uscita Gianfilippo Failla, che potrebbe così pagare la grande amicizia con il concorrente più discusso della casa, Roberto Mercandalli, per la gioia di Silvia, con lui in nomination. Intanto Roberto continua a dilagare in tv. Ieri a Buona Domenica si è consumato lo scontro al vertice con Clelia, sua “amante/fidanzata” per due anni. Tra accuse reciproche e labili memorie il duello non si è concluso e riprenderà domenica prossima (in alto uno spezzone della trasmissione). Infine Tv Sorrisi e Canzoni ammette di aver contribuito a creare il caso Lina Carcuro vs Ordine dei Medici di Napoli. (N.B. più avanti il video con la “bestemmia” di Mirko in diretta).

Nè Roberto nè Clelia han fatto una bella figura in tv ieri pomeriggio, anzi se ci è concesso, le rivendicazioni della ragazza hanno finito per “riabilitare” un tantino l’immagine del Cumenda dalla bocca larga. Roberto è proprio così: parla e non pensa a quello che dice e poi cerca di scusarsi facendo leva sulle sue “buone maniere”. Da qui a crocifiggerlo come unico uomo che si vanta delle proprie prestazioni amorose ce ne passa però. Roberto si è sicuramente comportato male, ma quello che soprattutto gli si può (e deve) imputare è di sopravvalutarsi e di credere che possa sempre passarla liscia. Alla fine le questioni tra Clelia e Roberto non ci interessano, sono davvero fatti loro, di Elena e delle loro famiglie, tirate - e tiratesi in ballo - per cercare di portare acqua ciascuno al proprio mulino. Un po’ di silenzio non guasterebbe.

Intanto sul numero di Tv Sorrisi e Canzoni in edicola da questa mattina il direttore Umberto Brindani, nel suo editoriale, ammette di aver contribuito a creare il caso di Lina Carcuro. “E’ tutta colpa nostra - scrive il direttore - la notizia l’abbiamo ceata a tavolino. Niente di inventato, ma ogni tanto ci divertiamo anche noi. E quando Ivan Roncalli si è accorto della notte a luci rosse dei due ‘reclusi’ ci siamo detti: ma lei è iscritta all’Ordine dei Medici, circostanza che la obbliga ad un comportamento decoroso anche fuori dalla professione; quindi se sentiamo gli organi competenti, non potranno che confermarci che dovranno aprire un fascicolo; e automaticamente lei sarà a ‘rischio’ di sanzione disciplinare”.
Insomma, conclude il direttore, che da parte loro si è trattato di “un gioco, una scheggia momentaneamente impazzita (e poi pilotata dagli autori dei programmi). Noi abbiamo dato solo la spintarella iniziale”. E aggiunge con un po’ di superficialità, a nostro avviso, che se la cosa dovesse concludersi con una sanzione a carico di Lina non si scandalizzerebbe, del resto (testuale) “voi vi fareste curare da una che è stata nella casa del Grande Fratello?

Noi sospendiamo il giudizio sulle parole di Brindani (e credete pure che ne avremmo molte da dire) in attesa dei vostri commenti sulle sue dichiarazioni. Di certo il caso Lina/Ordine e il confronto tra Lina e Roberto terranno banco anche questa sera. E meno male che Lina aveva chiesto di non vederlo fino alla sua uscita! Anche il video messaggio (vedi sotto) con i commenti di quello che sta succedendo fuori è toccato ai concorrenti del GF.
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La Cronaca

21.20
Parte in perfetto orario la siglia della nuova puntata del Grande Fratello, che la prossima settimana andrà eccezionalmente in onda al martedì (causa elezioni). Si ricorda subito il televoto “apertissimo” per Silvia e Gianfilippo. Intanto in casa l’uscita di Roberto ha lasciato spazio a litigi (guarda un po’) e contestazioni. Parte il video di Lina furiosa nel confronti di Roberto e di se stessa, e anche un assaggio del primo incontro tra Roberto e Elena. Nel frattempo, in assenza di Roberto, Gianfilippo è rinato: sereno e compagnone è stato riscoperto anche dai compagni più critici.
Il primo pensiero di Alessia è però rivolto ad Alfonso Signorini, nel giorno del suo compleanno. Signorini esordisce con “Lina sei tutti noi”, mentre confessa anche di essere diviso tra Silvia e Gianfilippo, che ha finalmente svelato se stesso.
Il colpo di scena della serata è l’ingresso di Roberto in Casa per parlare con Lina. In più doppia eliminazione, appena annunciata, senza alcuna immunità.

21.27
Primo collegamento con la Casa per salutare i due nominati, Silvia, particolarmente pensierosa in settimana, e Gianfilippo, liberatosi di un peso e finalmente mostratosi ai suoi compagni. Alessia poi chiede a Lina e a Gianfilippo se sentono la mancanza di Roberto… Lina è chiarissima: “E chi è Roberto?
Entra in studio con tutti gli onori Roberto, ancora una volta guest star, accolto dai sonori fischi dello studio.
Prima domanda di Alfonso: “Roberto ha passato la settimana a scusarsi, ma ho analizzato il filmato di Striscia (qui sotto).
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Lei ha detto che non ha molti soldi ma le piace fare la bella vita…”, ma Roberto risponde che contro l’ex socio del padre sono già stati presi provvedimenti. E Signorini: “Ma se non è ricco come fa a comprare cachemire?”, Roberto: “Beh, qualcosa ce l’ho, non sono il sultano del Brunei, ma qualcosa ce l’ho”. Interviene Alessia per introdurre un nuovo argomento, ovvero Elena: e visto che il GF ha adottato lo stile Uomini e Donne ha ovviamente ripreso tutto, compreso la prima telefonata con Elena. Povera, risponde in lacrime e rimanda tutto al giorno dopo. E martedì scorso Roberto è volato a Milano per incontrarla: ci racconta tutto un video. Roberto: Ho voglia di farla star bene, di ripagarla per tutto quello che le ho fatto passare”, e si incontrano a casa di lui. Lei chiede di parlargli senza telecamere e la porta si chiude alla loro spalle. Tutto qui il video???
Ai fischi che continuano ad arrivargli, Roberto si innervosisce: “Adesso basta, questa falsa ipocrisia mi sta dando fastidio. E’ vero, ho partecipato ad un reality, ma questo non vuol dire che tutti abbiano il diritto di farsi i fatti miei e di farmi i conti in tasca. Ognuno si lavi i panni sporchi in casa”. L’emozione di rivedere Elena per Roberto è stata forte: “Non devo farmi perdonare, devo riconquistarla“. Alessia: “E nei confronti di Lina cosa vuoi fare?” e lui:” Secondo me sta infatizzando la cosa. Non so se sia davvero così innamorata di me”. Questa frase fa il paio con quella detta ieri a Buona Domenica, quando ha sottolineato che ora come ora Lina non possa far altro che dirsi innamorata: un modo per insinuare che il sentimento sbardierato dalla ragazza sia un modo per giustificare il suo comportamento. Ma si va in pubblicità.

21.45
Si annunciano scintille tra Roberto e Lina, che si ormai si aspetta questo incontro. Intanto sorpresa per Gianfilippo, è finalmente nata la nipote, Milva Victoria nata il 29 marzo, la figlia della sorella che vive in Francia. Per lui un videomessaggio della sorella e un pacco che contiene i confetti e la foto della nipotina. Gli occhi gli brillano e finalmente sembrano sorridere.

Eccoci al momento culmine: Roberto è di nuovo sulla passerella davanti alla porta rossa: prima di entrare viene fatto vedere a Roberto (ancora) il video dei confessionali e delle reazioni di Lina quando ha scoperto che Roberto aveva raccontato a Gianfilippo e Mario della loro “storia”. La sua reazione è comprensibile, dice Roberto. “Come pensi ti accoglierà”, chiede Alessia. “Penso che sarà molto tesa, anche se potrebbe essere molto dolce. Non la sento più tanto vicina, ma dovrò vederla fuori dalla Casa. Sarò spontaneo, dipende dalla situazione” e Roberto resta davanti alla porta ad aspettare il cenno di Alessia che intanto va a “preparare” Lina, che viene spedita in confessionale, mentre gli altri vengono mandati nella stanza bianca.
Si ricostruisce la settimana di Lina. Alessia: “Cosa ti ha dato più fastidio?” e Lina: “Non ho parlato volutamente della questione professionale, ma in settimana ho pensato molto. Sono stata male anche per Roberto, ma la preoccupazione principale è per il mio lavoro“. Alessia: “Cosa ti ha fatto più rabbia?”, Lina: “Il perbenismo e l’ipocrisia, anche perchè prima di distruggere la carriera di una donna, bisogna pensarci bene. Dal punto di vista professionale so di non dovermi rimproverare nulla”.
Lina insiste sulla questione professionale, ma Alessia le annuncia che sta per rivedere Roberto: “Lo so che scoppierò a ridere per isteria, ma legatemi le mani“. Ancora pubblicità.

22.03
Roberto entra in casa. Ha di nuovo i guanti nel taschino come la prima sera. Lina dal confessionale lo sente arrivare, ma gli viene fatto vedere tramite video e inizia a piangere. Ma si riprende subito per andare da lui. Freddezza. Per tutti e due è difficile riuscire a parlare.

Roberto: “Non sai cosa sta succedendo. Cosa ti ho promesso io? Sapevi di Clelia, sapevi di Elena. Ho fatto una sciocchezza a dirlo a Gianfilippo e Mario”
Lina: “Tu hai fatto tutto un inciucio! Con Jean, con Mario. Ma sia chiaro che io non recrimino niente per quello che ho fatto”
Roberto: “Ma dimmi quando mai io ti ho illuso? Ti ho mai detto di essere innamorato di te?”
Lina: “Tu mi hai mancato di rispetto! Dovevi dirmi che ero importante per te qui dentro”
Roberto: “Ma quando ti ho mancato di rispetto? Tu non mi hai provocato? E tu la diretta non l’hai capita! Fuori cosa credi che stia facendo, fuori si dimostra che ti voglio bene. Nella stanza bianca io non mi ricordavo del fatto di averlo detto a Gianfilippo e a Mario, al quale l’ho detto per educazione”.
Lina “PER EDUCAZIONEEE!”
Roberto: “Tu mi hai provocato all’infinito e ora hai il coraggio di negare! Ma io non te ne faccio una colpa. Ma uscirai anche tu e ti renderai conto”
Lina: “Mo’ pure da provocatrice devo passare, sono una stupida!”
Roberto: “L’unica persona cui devo chiedere scusa è Elena
Lina: “Sono cazzi tuoi, io non mi posso farmi problemi per la tua fidanzata se io provo le stesse cose!”
Roberto: “Non enfatizzare e domandati perchè nella stanza bianca ho negato”
Lina: “Io penso che tu mi hai sempre detto che un uomo lo fa il particolare e un uomo forte sta affianco alla persona debole…”
Roberto: “Io non voglio farti passare per la provocatrice, ma neanche per santarellina. E nella stanza bianca ho negato per tutelare te, me ed Elena. Non sai di cosa sono stato accusato e fuori ci sono io, apri gli occhi anche qui dentro. Ma tu non sai che ti voglio più bene ora di quando stavo qui dentro. Non capisci niente, Lina, apri gli occhi. Voglio che tu vinca ma non vedo l’ora che tu esca”.
Ma che dice!!!!
Roberto: “Pensa a star dentro, vinci, vai avanti così, la casa poi ti manca”
Lina: “MA A ME DEL GIOCO NON ME NE FREGA NIENTE!!! Lo capisci??? Ho te davanti e che me ne frega. Non mi hai preso in giro?! Tu stai qui e mi parli di gioco”
Roberto: “Allora esci e suicidiamoci”
Lina: “No, ora resto e vinco”
Roberto: “Allora te ne frega del gioco”
Lina: “Io non ti faccio una colpa di niente ma volevo più rispetto”
Roberto: “Ma dove ti ho mancato di rispetto? DOVE? QUANDO?”
Lina: “Quando dovevi cacciare le palle non l’hai fatto, ecco, tutto qui”
Roberto: “Non fare la scenata per vincere, non fare l’innamorata, non enfatizzare i snetimenti per vincere. Non mi è piaciuto il tuo comportamento, non fare la parte della strainnamorata, anche se è l’unica cosa che puoi fare per non passare per altro, per l’opinione pubblica. Ti ho mai promesso niente?”
Lina: “Fai qualcosa per me là fuori”
Roberto: “Lo sto facendo, lo faccio, fidati”
Lina: “Stupiscimi”
Roberto: “Io devo chiedere scusa solo a Elena”
Lina: “E chiedi scusa a lei, non mi posso fare il problema per Elena”
Roberto: “Se tu sei così sensibile perchè non pensi anche ad Elena che soffre come te?
MA COSA STA DICENDO, MA CHE DICE!!!!
Lina: “Io ti ammazzo!!!”
E interviene Alessia per Roberto: “Non puoi credere che Lina provi un settimento? Perchè parli sempre del gioco? In questo momento non c’entra”
Roberto: “Io pensavo che augurarle di vincere fosse un bel gesto”
Alessia: “Si, ma non con quella faccia. In effetti un po’ di scuse le devi anche a lei”
Roberto: “Per la questione Gianfilippo e Mario le chiedo scusa, ma per il resto siamo due 26enni”. Lina: “Tu le responsabilità non te le sei prese”. E Roberto continua a dire che le vuole bene, gliene ha voluto e gliene vorrà… ma la ragazza chiude con un “si…si”, se ne riparlerà fuori.
E andato via Lina si lascia andare: “NON HA CAPITO NIENTE. UNO PARLA E NON CAPISCE! Non lo voglio dire più: io le responsabilità di quello che ho fatto me le prendo tutte, e lo faccio anche per motivare quello che ho fatto. Non sono una bambina, l’ho fatto volendolo e non recrimino niente dei sentimenti di Roberto. Mi ha mancato di rispetto come donna, come amica, come concorrente, non come amante”. La questione per noi è chiara, forse perché siamo donne, ma a Roberto non è chiara. Pessima la PROVOCAZIONE! Sempre la stessa scusa, sempre la stessa accusa, sempre lo stesso gioco per non perdere ‘filippo e il panaro’ (si dice dalle nostre parti). E per tenersi stretta la “moglie” si scarica la responsabilità sulla “provocazione” dell’amante. E PRETENDE ANCHE CHE LINA CAPISCA IL MALESSERE DI ELENA. E CREDE CHE SIA TUTTA UNA MACCHINAZIONE PER VINCERE; come si dice in questi casi chi ha il rospo dentro lo vede in tutti gli altri: è più geloso chi tradisce.
Vabbè, lasciamo perdere, non sappiamo più davvero cosa dire, Roberto è così detestato, ormai, perché incarna la quintessenza di tutti gli errori possibili che una persona possa fare (uomo o donna che sia, non importa) in una relazione. Difficile, ma non rarissimo a dire il vero, ritrovarli in una sola persona, ma il GF ci è riuscito. Pubblicità.
23.35
Mentre Christine consola Lina (”Pensa solo se vale la pena star male per uno così, che non ti ha ascoltato ma ti ha solo detto quello che voleva dire”) e si chiude il televoto. A tempo di record, mentre Lina piange, arriva la busta. Esce SILVIA e non lo credevamo!
Roberto è tornato in studio: il chiarimento non c’è stato a detta di Roberto perchè non gli ha dato modo di parlare. Partono i fischi che Alessia chiede silenzio. Roberto: “Sono entrato con etrema disponibilità. Dice di volermi bene ma non gliene frega niente di me, dato che non le interessa di Elena, non gliene frega niente del gioco però vuole vincere: c’è dell’incoerenza. Poi tutte dicono di amarmi, Lina, Clelia, allora proprio tanto male non sono!”. MA CHE DICE?
Alessia: “Si ma dire che ti ha provocato non è carino”
Roberto: “ma è vero, Alessia”
Alessia: “Non dire così, le cose si fanno in due”
Roberto: “Sono d’accordo, ho sbagliato per il fatto di averlo detto a Mario”.
E interviene Signorini che ha aspettato che rientrasse in studio per dirgliene quattro: “Hai fatto rivivere un personaggio della commedia all’italiana, quello del marito che fa quello che li pare e si trincera dietro alla provocazione. Questo la gente non può e non deve perdonarlo”. E aggiunge: “Possibile che appena hai visto Lina hai detto ‘Io non sono offeso!’. Acc, tu eri l’offeso? E poi non potevi rifiutare le telecamere per il tuo primo incontro con Elena?”. A roberto non viene dato modo di rispondere, ma si sente dire ad Alessia: “Qui si sfiora il ridicolo!”. Altro che ridicolo, è una tragedia!

Attenzione, pare che Mirko si sia lasciato andare ad una bestemmia ad inizio puntata e ora si stannno verificando le registrazioni. Cosa diranno ora Gianfilippo e Lina, dopo la bestemmia dello stanzino ad opera di un cameraman. Il Gf dice di averla sentita chiaramente, noi non ce ne siamo accorti. Alessia aggiunge che sono state ricevute molte chiamate di protesta. Ma Mirko si oppone: “Io non le dico mai, perchè avrei dovuto dirla qui”. I ragazzi hanno percepito qualcosa, ma non hanno capito se l’ha detto per intero. Rischia l’eliminazione. Pubblicità.

Ecco il pezzo incriminato, ma ci era completamente sfuggito.

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23.00
Mirko è incredulo, dice di non averlo fatto, che le bestemmie non gli appartengono. E’ agitatissimo, non vuole uscire così. Speriamo però che almeno la facciano risentire o rivedere (improbabile). Ma Alessia sta per dargli la ferale notizia, Mirko esce per squalifica. Mirko si dispera non tanto per il gioco, ma per la pessima figura che sta facendo. E ora? Ancora doppia eliminazione? Questa sera allora resteranno in cinque?
Mirko esce immediatamente e chiede scusa ad Alessia e a tutti, mentre i ragazzi in casa si sono accorti della cosa e hanno cercato di mascherarla. Povero Mirko, si cosparge il capo di cenere per l’errore fatto, anche se ancora non riesce a crederci.
Si torna a Roberto che risponde a Signorini: “Lei ha chiamato in causa la commedia all’Italiana, ma da allora c’è stata la parità dei sessi. Non è che questa volta è la donna che usa l’uomo per vincere?”. Signorini: “Io penso che lei non si sia preso le sue responsabilità”, Roberto: “Ma se è tutta la settimana che chiedo scusa a tutti e mi metto in ginocchio”, Signorini: “Ma non è questo, ciascuno è responsabile per le proprie azioni. Ma lei non ha avuto gli attributi per guardare in faccia Lina e ammettere i suoi errori”. Insomma la discussione è senza fine e si torna al GF, con l’arrivo in studio di Silvia, uno dei personaggi più positivi della storia del reality.
Candidata alla vittoria, è stata eliminata con il 63% dei voti, cresciuti soprattutto nell’ultima settimana. Silvia ha sentito l’assenza di Ceasar, anche perchè c’è stato un momento molto brutto dal quale non è riuscita a riprendersi. Parte ‘rvm con la sintesi della sua esperienza in casa. “Grazie a te - dice Alessia - molte persone a casa hanno capito molte cose. Il pubblico ti ha accolto benissimo e con la tua eleganza, la tua intelligenza e la tua verve hai aiutato tanta gente a casa”. “Anche questo era il mio obiettivo”. Intanto nei live precedenti Christine ha ammesso di aver spinto molto, con altri, per far restare Gianfilippo, tra confessionali e cene hanno ammesso di aver aiutato Jean.
Un rvm fa vedere a Silvia le opinioni dei concorrenti, ma l’unico a disposizione è, guarda un po’, Roberto. Silvia si è dispiaciuta delle parole di Roby, che ha detto di non essere mai riuscito a fare con lei un discorso intero. Ma a Silvia, in fin dei conti, gliene frega il giusto. Alessia le chiede se voleva dimostrare qualcosa a qualcuno entrando in casa e lui: “Per me era un’oportunità. Io sono una persona riservata, ma volevo che si parlasse dell’argomento. Non ci sono extraterrestri, tutti siamo imperfetti e anche io ho capito tante cose stando lì. Volevo solo che tante persone trovassero la forza e il coraggio per vivere, indipendentemente che abbiano passato quello che ho passato io”. Lodi sperticate da Signorini: “Mi sono piaciute le tue malinconie, mi è piaciuto il tuo non essere televisiva”, in sintesi per essere stata se stessa. “Tutti noi dobbiamo imparare ad accettare noi stessi. Saresti stata perfetta se in Casa avessi parlato di più delle tue difficoltà, perchè avresti aiutato ancora di più”. Peccato veniale, in fondo, anche perchè Silvia fa capire che non l’ha fatto anche per rispetto ai suoi genitori. Bella e brava, non c’è che dire, la vincitrice morale di questa edizione. Pubblicità.
Caesar, il fidanzato di Silvia

23.31
E’ arrivato anche Mirko. Chiede ancora scusa, è distrutto e il pubblico applaude. Signorini: “Ha fatto una cosa grave, se ne è preso le responsabilità, ha chiesto scusa, ma non mettiamolo alla gogna”, ancora zeppatina a Roberto!

Alessia torna in casa per dare ai ragazzi il nome dell’immune, ma nessuno sarà immune visto che mancano solo due settimane alla finale. Tutti d’accordo, pubblico e concorrenti, mentre si annuncia che ciascuno dovrà fare due nomi e che arriveranno tre persone in nomination. Alessia chiede motivazioni precise e circostanziate. Mi sa che hanno lasciato perdere la seconda eliminazione, Mirko ha fatto tutto da solo.
La prima ad entrare nel confessionale è Teresa, che nomina Gianfilippo, perchè con lui non riesce ad entrare in confidenza e anche perchè ha iniziato a conoscerlo da 6 giorni, non di più; secondo nome Lina, l’unica persona con la quale ha faticato a stabilire un rapporto ed è pertanto più debole. Seconda nomination, Christine, che vota per Mario, che nelle ultime settimane appare particolarmente svogliato e sgarbato, e Teresa, perchè preferirebbe restare con gli altri.
Tocca ora a Francesco, che nomina Teresa , un po’ per esclusione, e Gianfilippo, per mancanza di altri nomi. Per lui anche un video su lui e Christine, oramai visti come Sandra e Raimondo. Che carino, le ha preparato una tavola fiorita, piange ammettendo che le vuole bene e solo pensando ai suoi occhi. Lei vuole il suo bene, ma pare sempre molto distratta e distante. E lui sa che la cosa può finire appena usciti dalla Casa. Alessia: “Ma sei innamorato?”, Francesco: “E’ una cosa mia, lasciami almeno questa cosa per me”. Entra in scena anche il papà di Francesco, un gran soggetto, che chiede scusa al pubblico per averlo messo al mondo, si scusa per aver fatto un ragazzo che vuol bene come si deve, che rispetta, che ama, che non ha paura dei sentimenti. “Sono orgoglioso di te”, chiude il padre. Troppo teneri.
Tocca ora a Lina fare le nomination: nomina Teresa e Mario, anche perchè con gli altri vorrebbe arrivare in finale. Saluta poi la sua famiglia, i suoi amici e aggiunge che per lei si chiude qui la questione Roberto, vuole voltare pagina e lasciar perdere tutto.
Mario, penultimo nelle nomination, vota per Lina e Christine, le persone da lui più lontane e il pubblico applaude. Chiude il giro Gianfilippo, che nomina Teresa, la persona con cui ha legato meno, e Mario, tra il disappunto dello studio. Ma non saluta Roberto, ha capito che può fargli del male.
Vanno in nomination Teresa, Mario, Lina e Gianfilippo. Pubblicità.

23.56
Alessia comunica ai ragazzi i quattro nominati della settimana. Si chiude così la dodicesima puntata; appuntamento con la semifinale, e con la nostra blogcronaca, a martedì 15 aprile, in prima serata. A presto per le news.

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