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mercoledì 28 novembre 2007

Bullismo antigay a Finale Ligure: Arrivano gli ispettori di Fioroni.

ULTIM'ORA

SCUOLA: LAVORATORI EX ENTI LOCALI, INCONTRO CON FIORONI
BULLISMO: FIORONI MANDA GLI ISPETTORI A FINALE LIGURE
(AGI) - Roma, 28 nov. - Il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ha disposto una ispezione nell’istituto alberghiero di Finale Ligure. Gli “007″ sono stati inviati tramite il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Liguria Attilio Massara e effettueranno “una visita ispettiva nell’istituto alberghiero ‘Migliorini’ per verificare i fatti accaduti e adottare i provvedimenti necessari”.(AGI)

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Tutto il movimento gay, o quasi, unito nel deplorare le violenze subite dal ragazzo di Finale Ligure.

Tutte le organizzazioni gay nazionali (stranamente esclusa GayLib, sempre pronta a stilare ogni sorta di comunicato per qualsiasi aregomento anche il più stravagante e che questa volta non c'è) hanno espresso la loro viva preoccupazione al Ministro Fioroni per l'accaduto e la totale solidarietà al ragazzo oggetto delle inaudite violenze.

Gay: Concia e Benedino, “Fioroni superi reticenze e contrasti omofobia presente nelle scuole italiane”

(Ds online) “Abbiamo più volte denunciato in questi mesi un’escalation di violenza omofoba nelle scuole italiane e l’episodio di Finale Ligure ne è purtroppo l’ulteriore tragica conferma. Alla luce di questi fatti chiediamo che il Parlamento italiano dia un segnale forte attraverso un’immediata approvazione di quelle norme contro l’omofobia attualmente in discussione alla Camera dei Deputati. Chiediamo inoltre al ministro Fioroni di superare i silenzi e le reticenze di questi mesi e di mettere prontamente in campo strumenti efficaci per contrastare l’omofobia presente nelle scuole del nostro paese. Lo dichiara Anna Paola Concia e Andrea Benedino esponenti del Pd.
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Grillini: Bullismo antigay. Plauso per intervento di insegnante e preside. Appello ai docenti e alle famiglie.
Finalmente un insegnate di educazione fisica e un preside responsabilizzati sul bullismo sono intervenuti contro un brutale atto di bullismo antigay avvenuto in una scuola di Finale Ligure. Alla loro sensibilità va il nostro plauso.
E' altrettanto positivo il tempestivo intervento del Ministro che ha disposto l'ispezione della scuola.
Per troppo tempo abbiamo assistito alla sostanziale sottovalutazione e rimozione del problema del bullismo antigay da parte delle autorità scolastiche che trinceravano atti di discriminazione e violenza dietro pretestuose "bravate" tra ragazzi.
Assistiamo ad una recrudescenza, o finalmente ad una maggiore visibilità, delle violenze omofobiche e del bullismo antigay (che usa l'omosessualità vera o presunta come motivo di scherno o pretesto per violenze).
E' particolarmente urgente l'immediata approvazione della normativa che estende la legge Mancino ai reati motivati dall'orientamento sessuale.
Purtroppo la destra non ha intenzione di concedere la sede legislativa proprio per i reati di omofobia, assumendosi così la grave responsabilità di una carenza legislativa che in Italia è sotto gli occhi di tutti e la connivenza con atti brutali ai danni di gay e lesbiche.
Proprio questa mancanza è sfruttata dai gruppi di estrema destra che ha deciso di mettere nel mirino delle proprie squallide azione omosessuali, lesbiche e transessuali italiani.
La svastica sul corpo di quel giovane ci pare un segnale da non sottovalutare.
In attesa che il Parlamento faccia il suo dovere facciamo appello alla sensibilità degli insegnanti, dei genitori, e delle autorità scolastiche perché vigilino affinché episodi come quello di oggi non si ripetano e perché costruiscano insieme ai ragazzi un ambiente nel quale gli studenti che hanno subito qualsiasi tipo di violenza possano reagire e denunciare.

On. Franco Grillini
Deputato socialista
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Finale Ligure/Arcigay: Grave episodio, intervenga Fioroni.
"Su bullismo occorrono misure concrete e presa di coscienza".
(Apcom) - L'arcigay chiede l'intervento del ministro della Scuola, Giuseppe fioroni, alla luce "dell'orrendo episodio di bullismo omofobo consumato alla scuola di Finale Ligure" dove tre studenti minorenni hanno scritto 'Gay' sul petto di compagno disegnando anche una svastica. "Al ministro Fioroni - si legge in una nota - vogliamo chiedere, per l'ennesima volta se è capace, oltre che a siglare protocolli d'Intesa con l'Agedo, fatto questo certo importante, di attivarsi concretamente affinché vi sia una presa di coscienza, in primo luogo degli insegnanti, sulla preoccupante escalation d'episodi d'odio razzisti ed omofobi nella scuola italiana".
L'Arcigay chiede interventi "che non devono essere calati dall'alto o essere vissuti come fatti straordinari - prosegue la nota - ma costruiti con una programmazione condivisa con tutti i soggetti protagonisti: corpo docente, studenti, famiglie, personale non docente".
"Sarà capace il ministro Fioroni - si chiede il presidente nazionale Aurelio Mancuso - di assumere finalmente delle decisioni concrete, o dovremo registrare impotenti nel prossimo periodo ancora fatti di violenza omofobica?". Auspicando che tutto il governo si dia "una sveglia", l'Arcigay chiede misure concrete e non straordinarie; tra queste "l'estensione della legge Mancino ai crimini d'odio contro le persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender, ndr.), magari velocizzando la sua approvazione con un decreto legge".
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Segno e rabbia.
(Circolo Mario Mieli) Apprendiamo con sdegno e orrore quello che è accaduto presso l’istituto alberghiero "A. Migliorini" di Finale Ligure, dove tre ragazzi minorenni della prima A hanno scritto sul petto di un loro compagno la parola “GAY” accompagnata da una svastica.
Il gesto è gravissimo, non solo perché ha offeso e scioccato il ragazzo, che ha avuto però il coraggio di denunciare l’accaduto, ma anche perché richiama a pratiche del passato che dovrebbero essere solo un brutto ricordo.
Come Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprimiamo soddisfazione per l’immediata presa di posizione del professore di Educazione Fisica, Alessandro Gozzi, che in pochissimo tempo ha individuato gli autori del gesto, nonchè del preside Giovanni Claudio Buzzone che, dopo aver accertato i fatti, ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri.
Quello che per tre ragazzi può essere stato forse solo un gesto sciocco, un modo per imporre la loro “forza” su un altro compagno, è per noi invece indice gravissimo di una generale tendenza ad emarginare e a stigmatizzare anche con violenza gratuita le persone omosessuali e riapre ogni volta ferite mai rimarginate.
Come Circolo Omosessuale che ogni giorno riceve segnalazioni di atti di questo genere, riteniamo sempre più urgente la necessità di formare studenti ed anche insegnanti alla cultura della diversità ed auspichiamo una normativa che tuteli le persone omosessuali da atti di violenza fisica e verbale.

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

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Il presidente chierichetto cambia coro, invitato in quello di Pra. E la querela? Marcia?

Ha incontrato il parroco della frazione.

(Il Mattino di Padova) Per un sacerdote che esclude, un altro che accoglie. Mentre don Paolino invita il giovane catechista Alberto Ruggin a non cantare più nel coro della parrocchia delle Grazie, don Francesco della parrocchia di Prà lo invita al contrario ad entrare nel suo. La proposta è stata avanzata al giovane omosessuale estense lunedì sera, nel corso di un incontro durato quasi un’ora. «Si tratta per ora solo di una mia idea. Ovviamente dovrò prima sentire i miei parrocchiani e il coro. Potrebbe anche essere che Alberto venga a cantare con noi» conferma don Francesco.

Intanto sul caso intervengono anche i volontari della parrocchia delle Grazie Pier Gianni Tinello e Matteo Destro, che difendono i loro sacerdoti «che hanno fatto chiarezza morale» e condannano «l’ostentazione mediatica di Alberto Ruggin. Ironico e polemico al tempo stesso il comunicato di Carlo Zaramella, responsabile Acr che, insieme all’educatore Lorenzo Rinaldo chiede al presidente veneto di Gaylib («casualmente» proprio Alberto Ruggin), in relazione alle dichiarazioni del gay estense Alberto Ruggin circa «l’esile consistenza dei cristiani cattolici pari a circa il 10% della società», di voler esprimere «un pensiero di solidarietà a difesa della minoranza cristiana cattolica, oggetto di un attacco mediatico che mette in discussione i fondamenti stessi di questo credo religioso».

Il ragazzo stamattina dalle 11 alle 13 sarà ospite del programma «Stella» condotto da Maurizio Costanzo su Sky Vivo (canale 109 della televisione satellitare). Giovedì Vanity Fair uscirà con quattro pagine fotografiche su di lui.

«Non siamo qui a giudicare le tendenze sessuali del signor Ruggin, il quale ha tutto il diritto di mettere in piazza la sua “privacy”! Siamo invece contrariati per il modo in cui è stata coinvolta la Parrocchia e soprattutto il suo parroco, don Paolino Bettanin, che svolge il suo ministero con zelo e abnegazione ed è ammirato da tutti come un buon pastore per i suoi fedeli». Tinello e Destro difendono anche don Ruggero dalle dichiarazioni della madre di Ruggin Giovanna Galtarossa. Scrivono: «Anche il vice parroco don Ruggero Poliero, sacerdote attento alle varie vicissitudini della comunità parrocchiale, è stato coinvolto in questa spiacevole storia. Il sacerdote in una sua omelia domenicale ha fatto un cenno fugace sui mali del nostro tempo citando aborto, eutanasia, divorzio, rapporti prematrimoniali, esercizio della omosessualità, fuga dalla pratica religiosa, bestemmia,... In quella circostanza don Ruggero non ha accusato nessuno, ma ha solo ribadito la verità dell’ordine morale iscritto da Dio nell’essere umano, ciò che è bene e ciò che è male. E questo vale indistintamente per tutti, per gli etero e anche per gli omosessuali. Che adesso si voglia tappare la bocca anche ai sacerdoti che ricordano i comandamenti di Dio è il massimo dell’intolleranza laicista». Sul parroco: «Difficilmente don Paolino avrebbe allontanato un fedele da tale servizio, senza fondata e grave motivazione. E’ stato anche accusato di non occuparsi troppo della comunità. Niente di più falso e ipocrita». Ad Alberto che fa la comunione chiedono: «Comunione con chi? Viste le tue distanze dalla volontà di Dio iscritta nell’ordine naturale del Vangelo e dell’insegnamento della Chiesa!».

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Ndr. Ma l'Arcigay e GayLib si stanno rendendo conto che stanno creando un mostro mediatico che, loro malgrado, si sgonfierà in pochissimo tempo? E la famosa querela per l'indegna accusa di pedofilia, che fine ha fatto? La depositano quelli di Vanity Fair? (Aspis)

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Prostituzione maschile al cinema Italia di Firenze. Sospesa la licenza.

Rumeni ed italiani adescavano clienti e facevano sesso sui sedili.

(Apcom) - Sesso spinto tra i sedili e il cinema Italia di Largo Alinari a Firenze chiude per 30 giorni. Un giro di prostituzione maschile è stato smantellato dalla polizia che ha scoperto un'organizzazione gestita da italiani e rumeni. Le indagini sono iniziate il primo novembre scorso, dopo l'arresto di un cittadino rumeno responsabile dei reati di lesione personale, estorsione e induzione e sfruttamento della prostituzione.

Sabato sera il blitz. Gli agenti sono intervenuti nella fase più calda e al momento dell'irruzione, tra i sedili e nei bagni della sala cinematografica, avventori e prostituti rumeni sono stati sorpresi in piena attività: profilattici, fazzolettini, macchie inequivocabili. Uno degli avventori è stato trovato in possesso di un borsellino con lubrificanti e profilattici ma anche del cosiddetto 'Popper', un vasodilatatore.

Tra le 26 persone identificate dalla polizia ci sono 8 rumeni. Uno di loro aveva precedenti per sfruttamento della prostituzione maschile ed è stato allontanato dal territorio nazionale con provvedimento emesso dal Prefetto. Il locale non è nuovo a episodi simili: nel 2004 era stato chiuso per gli stessi motivi. Il Questore di Firenze, Francesco Tagliente, ha deciso la revoca della licenza per gravi motivi. L'attività di sfruttamento prostituzione era visto che "il locale denota - spiega la polizia di Firenze - una evidente situazione di pericolo per la moralità pubblica ed il buon costume di eccezionale gravità". I clienti venivano avvicinati nel locale stesso; altri, dopo aver contattato il cliente durante la proiezione del filmato, consumavano altrove il rapporto sessuale.

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Grillini: Invece di darsi all'ippica si da alla normativa della sfoglia emiliano-romagnola.

Sky, Stella, Da Costanzo la presentazione della proposta di legge sulla sfoglia fatta a mano. Dalle 11 alle 13 di martedì 28 novembre al teatro Parioli è andata in onda la trasmissione dove tra l'altro Costanzo ha presentato il libro di Grillini scritto con Sabelli Fioretti.
Al via ddl per la tutela della sfoglia emiliano-romagnola Doc.

Roma, 28 NOV (Velino) - C'e' voluto circa un anno e mezzo, ma finalmente la Camera comincera' a breve a occuparsi di tagliatelle e lasagne a denominazione d'origine controllata. È stata infatti incardinata in commissione Agricoltura di Montecitorio la proposta di legge, rigorosamente bipartisan, che disciplina la sfoglia emiliano-romagnola. Il testo sottoscritto in pratica da tutti i deputati eletti nella regione interessata (fra cui il bolognese Franco Grillini per la sinistra e la modenese Isabella Bertolini per Forza Italia) punta infatti a valorizzare il prodotto-base con cui vengono create le tante specialita' di pasta che hanno reso celebre la gastronomia bolognese e non solo. E difatti istituisce un comitato (composto da rappresentanti del governo, degli enti locali e del mondo della ristorazione regionale) per la tutela della sfoglia. Nonche' la vera e propria professione di "sfoglina" e "sfoglino", con tanto di diploma al termine di un corso di formazione. (segue) (fch) 281516 NOV 07 NNNN

Il testo si preoccupa anche di sancire inequivocabilmente quale deve essere l'unica ricetta originale per preparare la sfoglia. Ecco quindi precisato che per l'impasto si possono impiegare solo farina di grano tipo OO e uova fresche, che la proporzione fra i due ingredienti deve essere di un uovo per ogni etto di farina; che la lavorazione deve durare circa 20 minuti e che la sfoglia deve essere stesa con un mattarello di legno su un tagliere anch'esso di legno. Ma nel disciplinare viene addirittura stabilito che l'impasto avviene "attraverso la rottura delle uova nello spazio creato in modo circolare al centro della farina". Insomma regole ferree per un prodotto a prova di contraffazioni o anche soltanto di imitazioni. (fch) 281516 NOV 07 NNNN

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Ndr. E al condimento non ci pensa nessuno? Il ragù alla bolognese non ha bisogno di tutele?

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Scrittori: Mailer premiato postumo per la peggior scena di sesso in un romanzo.

(Adnkronos) - Il pluripremiato scrittore americano Norman Mailer, scomparso all'eta' di 84 anni lo scorso 10 novembre, ha ricevuto un riconoscimento postumo che forse mai avrebbe voluto conquistare. Il due volte Premio Pulitzer ha infatti ottenuto il Premio per la piu' brutta scena di sesso (''The Bad Sex in Fiction Award''), assegnato ogni anno a Londra al romanzo che descrive nel modo peggiore un episodio erotico. Il premio e' stato assegnato a Mailer per alcune scene erotiche che coinvolgono il giovane Adolf Hitler ed in particolare per la descrizione dell'incesto che sarebbe avvenuto tra i suoi parenti cosi' come vengono raccontate nel suo ultimo libro, ''The Castle in the Forest'', che esplora la famiglia e l'infanzia del futuro dittatore nazista. ''Siamo sicuri che Mailer avrebbe preso la cosa con umorismo'', ha detto la giuria che, durante la cerimonia a Londra, ha reso omaggio al gigante della letteratura americana, che ha innovato il giornalismo e ha sempre manifestato ''uno spirito combattivo e amore per la vita''.

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Due video: "Aids. Protect yourself" e le "sgradevoli" conseguenze di non usare i preservativi...

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Benedetto XVI chiede ogni sforzo per fermare l’Aids.

(Zenit.org).- In vista della Giornata Mondiale contro l’Aids, il 1° dicembre, Benedetto XVI ha manifestato questo mercoledì la sua vicinanza ai malati e ha rivolto un appello a fare tutto il possibile per fermare il virus Hiv.

“Sono spiritualmente vicino a quanti soffrono per questa terribile malattia come pure alle loro famiglie, in particolare a quelle colpite dalla perdita di un congiunto. Per tutti assicuro la mia preghiera”, ha detto il Papa al termine dell’udienza generale.

Allo stesso tempo, ha esortato nell’Aula Paolo VI del Vaticano “tutte le persone di buona volontà a moltiplicare gli sforzi per fermare la diffusione del virus Hiv, a contrastare lo spregio che sovente colpisce quanti ne sono affetti, e a prendersi cura dei malati, specialmente quando sono ancora fanciulli”.

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Una notte di Dj per il Gayvillage No Aids.

(Tulife) Una serata con i grandi deejay della scena internazionale, per non lasciare cadere il messaggio di solidarietà e speranza lanciato dalla Giornata Mondiale della Lotta all’Aids. Il Gay Village, in collaborazione con la LILA, organizza per giovedì 6 dicembre il “Gay Village No Aids, United Djs against Aids”. All’interno del suggestivo Spazio Novecento all’Eur per tutta la notte si alterneranno alla consolle per un’ora circa ciascuno, alcuni fra i maggiori Dj in circolazione, che hanno voluto donare le loro performance, accompagnati dal vocalist Kevin Delite, con la direzione artistica dei Karma B. Insieme daranno vita ad una grande festa destinata anche alla raccolta di fondi per sostenere le campagne informative sulla prevenzione dell’Aids. Il programma della serata prevede le selezioni musicali di nove Dj che scalderanno e animeranno il dancefloor. Il primo ad entrare in azione sarà Cristiano Spiller, aka Dj Spiller. A seguire sale alla consolle dello Spazio Novecento la dj prediletta di Madonna, l’americana Tracy Young, vera icona del gay clubbing mondiale. Sarà poi il turno delle selezioni di Lorenzo LSP, dj che propone un mix di influenze disco, funk, punk, electro, deep tribal e acid. A seguire una stella della nightlife nostrana, Pisti, componente del famoso gruppo Motel Connection nonché del progetto dance Krakatoa. Nel cuore della notte, salgono poi in consolle Fiore DJ, una giovane promessa del mixaggio e virtuoso dello scratch, già collaboratore di Alessio Bertallot a Radio Deejay e del rapper Mondo Marcio; Sam Perez, altro dj italiano amante delle sonorità house e electro; Luca Marano, dj catanese che fa parte della squadra di “La Noche Escabrosa” il celebre programma di Radio Deejay; Slide, giovanissimo dj house molto famoso nella sua città, Napoli, dove è diventato uno dei deejay di punta della nightlife.
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Giovedì 6 dicembre 2007 Roma, c/o Spazio Novecento

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Aids, 5 personaggi famosi ritratti per beneficenza.

Arcigay, Marrazzo: "Ma 8 giovani omosessuali su 10 non usano il preservativo".

(Romacittà) Rosanna Cancellieri, giornalista del Tg3, Franco Grillini, deputato costituente socialista e presidente onorario di Arcigay, Rosaria Iardino, presidente NPS Network Persone Sieropositive, Rosalia Porcaro, attrice, e Gianpaolo Silvestri, senatore e vicepresidente della Commissione Sanità del Senato. Sono loro i 5 personaggi noti che verranno ritratti da cinque giovani artisti. L'iniziativa è nata dall'impegno di Arcigay Roma, NPS - Network delle Persone Sieropositive e La Porta Blu (scuola d'arte) per la prevenzione delle Malattie a Trasmissione Sessuale e dell'Hiv e si terrà domani alle ore 19.30 al Caffè Letterario in via Ostiense 95. I loro quadri saranno esposti il 1 dicembre Gionata Mondiale per la Lotta AIDS presso la Gay Street e poi ceduti nei prossimi giorni. Il ricavato verrà utilizzato per finanziare iniziative per la prevenzione. "Purtroppo - ha spiegato Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma - negli ultimi anni è molto diminuito l'uso del preservativo infatti 8 adolescenti lesbiche e gay su 10 non utilizzano nessuna precauzione. Questo è dovuto all'assenza di campagne di informazione e comunicazione. Siamo felici che il Ministero della Salute stia per dare inizio a una nuova efficace campagna, e che anche il Comune abbia deciso di sensibilizzare l'opinione pubblica illuminando il Colosseo il primo dicembre, giornata mondiale per la lotta all'Aids. Il dato che più ci preoccupa - ha aggiunto - è che molti adolescenti non ricevono le giuste informazioni per vivere una sessualità serena e sicura. Ovviamente queste iniziative possono essere solo l'inizio di un percorso per la prevenzione, che senza un forte impegno delle scuole, delle istituzioni locali e nazionali non può essere efficace.

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Contro il bullismo: Homofobicus? No! Homosapines!”

“Homofobicus? No! Homosapines!” (Arezzo notizie) “Homofobicus? No! Homosapines!” è il progetto, proposto dall’Associazione Pratika alla Commissione Pari Opportunità e finanziato dalla Provincia di Arezzo, con il contributo dell’amministrazione comunale. Il progetto coinvolge quindici classi degli istituti statali superiori “Fossombroni” e “Piero della Francesca” e il Liceo scientifico “Francesco Redi” di Arezzo e mira a ridurre il disagio di studenti e studentesse omosessuali, nonché ad abbassare il grado di violenza omofobica, psichica e fisica, nelle scuole oggetto dell’intervento.

“Abbiamo verificato – ha spiegato la Presidente della Commissione Pari Opportunità Pilar Mercanti – che nelle scuole aretine non era stato attivato ancora nessun percorso per aiutare professori ed alunni a comprendere fino in fondo le problematiche che sono all’origine di atti di violenza e di drammi che ci descrivono le cronache dei giornali”. Le azioni promosse tendono a prevenire la violenza e il bullismo a scuola attraverso la diffusione d’informazioni e conoscenze sull’argomento e aiutando gli insegnanti a intervenire con strumenti opportuni ed efficaci. A tale scopo saranno organizzati vari percorsi. “Si tratta di una tematica scottante, della quale nella scuola aretina non si è mai parlato – ha commentato l’assessore alla istruzione Emanuela Caroti – e per questo abbiamo deciso di attivare iniziative che vadano in questa direzione, soprattutto rivolte agli insegnanti, i quali si trovano a dover affrontare questo fenomeno e devo avere la preparazione adeguata per poterlo fare”. Il modulo di informazione, sensibilizzazione e aggiornamento per gli insegnanti si pone l’obiettivo di aumentare le conoscenze sul tema dell’orientamento sessuale e sulla diffusione del bullismo legato all’omofobia. Si prevedono quattro incontri di tre ore ciascuno, con docenti esperti e un tutor. Il corso prevede la partecipazione di una ventina di insegnanti. Ai partecipanti saranno distribuiti materiali didattici da utilizzare a scuola e saranno fornite competenze per intervenire sia sul lato della prevenzione che su quello dell’intervento diretto nei casi di violenza. Altri percorsi formativi saranno realizzati in classe con due operatori professionali durante 2 incontri di 2 ore per ogni classe coinvolta nel progetto. I docenti forniranno informazioni qualificate sull’identità sessuale, sui percorsi di riconoscimento del proprio orientamento, su eterosessualità e omosessualità e sull’omofobia. Saranno inoltre realizzate “attivazioni” (giochi, test, case studies) per sperimentare e comprendere i fenomeni dell’omofobia e delle diversità. L’intervento sarà condotto attraverso l’utilizzo di materiali didattici già sperimentati, in altri contesti locali, e materiali informativi saranno lasciati alla classe per eventuali riflessioni successive. “ Accanto a questo – ha spiegato l’assessore comunale alle pari opportunità Aurora Rossi – il Comune di Arezzo metterà a disposizione, presso l’Informagiovani, un vero e proprio sportello per fornire un punto di ascolto qualificato, aperto a tutti i ragazzi che si ritengano vittime di comportamenti violenti di vario genere. Successivamente, saranno previsti anche supporti più concreti nelle situazioni più gravi. Non dimentichiamoci che, oltre alla problematica sessuale, deve essere affrontata anche quella relativa al bullismo raziale” Il punto di ascolto. Un operatore/operatrice sarà disponibile per tre ore, con cadenza settimanale, all’ascolto e al sostegno individuali, raggiungibile sia telefonicamente che fisicamente presso l’Informagiovani. La presenza dell’operatore sarà anche l’occasione per distribuire materiale informativo e per fornire direttamente informazioni sui temi dell’orientamento sessuale e dell’omofobia.”Si tratta di un progetto importante – ha concluso l’assessore alla formazione e alle pari opportunità della Provincia Alessandra Dori – che arriva nell’anno europeo delle pari opportunità. Credo che in prospettiva debba diventare un servizio continuo da mettere a disposizione delle scuole del territorio e di tutti i ragazzi”.

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Luca Zanforlin: «Ad "Amici" nessuna censura». Non la pensano così gli spettatori.

Abbiamo chiesto alla produzione di "Amici" un chiarimento sulla presunta censura per l'outing in diretta. «L'inquadratura cambia automaticamente». E sulla sessualità dei ragazzi: «È affare loro».

Daniele Nardini di Gay.it ha fatto alcune domande a Luca Zanforlin, collaboratore della defunta Gay.tv ed attualmente tornato in forza a Mediaset ed uno degli autori di "Amici". Risposte poco convincenti quelle di Zanforlin, almeno secondo noi ma probabilmente anche per molti spettatori del programma. Profumo, anzi, odore di censura...

Ci spieghi quello che è successo?
Volentieri. Noi abbiamo un sistema tale per cui dopo 20 minuti cambiano i "program". È una cosa che ci richiede Sky. Con 10 ore di diretta sarebbe molto più semplice stare con le inquadrature sempre sulla stessa stanza. È successa una bagarre perché alcuni si sono improvvisamente accorti di questo cambio di inquadrature, ma è una cosa che c'è sempre stata.

E chi decide cosa e chi inquadrare?
Il cambio di ambiente nell'inqudratura è automatico: lo fanno le macchine. Per questo non possiamo garantire il contenuto. Al contrario, su Canale5 sono io che decido cosa mandare in onda.

E riporterai l'episodio su Canale5?
Non mi va di strumentalizzare la vicenda: a noi la sessualità dei ragazzi è l'ultima cosa che ci interessa. Non è certo un requisito che chiediamo nei casting. Poi se loro ne vogliono parlare sono fatti loro. È un programma diverso dal Grande Fratello. Ancora più che è una vicenda trapelata non per volontà di Sebastiano ma per ingenuità di Cassandra.

Che ne pensi di questo outing da parte di Cassandra verso Sebastiano?
I ragazzi parlano in maniera sponanea, come se non fossero in diretta. Escono insieme, vivono situazioni al di fuori della scuola. Poi davanti alle telcamere possono anche riportare quello che si sono confidati fuori dagli studi televisivi, ma devono imparare che se non vogliono far uscire dettagli non li devono dire e basta, proprio perché siamo in diretta e non vogliano né possiamo tagliare nulla.

Come viene vissuta l'omosessualità nel programma?
In maniera molto naturale. Le capacità contano più della sessualità. È una cosa che vale anche per me: nessuna mamma mi è mai venuta a dire «non ti affido mio figlio perché sei gay». E poi abbiamo appena debuttato con lo spettacolo A un passo dal sogno dove la questione gay viene affrontata in maniera molto naturale.
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Cos'hanno detto:

Scandalo! (Solo) un gay ad "Amici"! Zanforlin: "Non parliamone più".

Gli Amici di Maria sempre peggio. Cacciato Marco Carta e Sebastiano messo in sfida d'ufficio.

Amici: Outing di Sebastiano? Due opinioni.

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Fotoromanzi, fiction, reality: la storia (della tv) si ripete.

claudio aliotti flavio montrucchio(Tvblog) Questo bel giovanotto di altri tempi che vedete alla sinistra è ormai un reperto catodico. Si tratta di Claudio Aliotti e i più attempati avventori di questo blog lo ricorderanno come uno storico volto di fotoromanzi. Ovvero uno dei generi più longevi e al contempo retrò della cultura di massa contemporanea, che trovete impeccabilmente ricostruito in un topic ad hoc su Wikipedia. A differenza di altri colleghi, che hanno trovato miglior fortuna nella recitazione di professione - vedi due seduttori navigati come Ray Lovelock e Kabir Bedi o belli di nuova generazione come Alessio Boni e Roberto Farnesi - Aliotti è rimasto legato a quel marchio senza grandi possibilità di svolta (a parte qualche ruolo in film di poco conto). Il suo faccino d’angelo, di una virilità d’altri tempi, è l’emblema di una bellezza innocente, esibita senza scandali né ambizioni.

Se setacciamo l’archivio dei divi da copertina di una volta, noteremo che ognuno ha intrapreso un percorso diverso, ma il fotoromanzo ha rappresentato per molte carriere un grande atto di onestà (un po’ quello che i film erotici d’autore sono stati per le loro muse). Unico requisito ammesso per accedere al tempio del film statico, immortalato sulle pubblicazioni rosa, è sempre stato la bellezza, senza alcun inganno né false autocelebrazioni talentuose. Se questi personaggi avessero avuto delle capacità o no, lo avrebbero dimostrato dopo. Di fronte a uno scatto passionale immortalato dall’obiettivo, l’importante era ostentare seduzione e avvenenza e recitare dichiaratamente con il corpo anziché con la tecnica e la dizione.

Ora voltiamo pagina e guardiamo al presente. A Donna Detective figura nel cast Flavio Montrucchio, che millanta, dopo anni di pregiudizi post-reality, di aver finalmente avuto una grande chance da attore (della serie, le soap come Centovetrine, che davvero ti danno modo e tempo di crescere, ai fini del curriculum sono carta igienica).

Guardandolo fingere di recitare, non viene da contestare le sue qualità artistiche, ma l’orgoglio che c’è dietro nel rivendicare una parte (né più né meno quella dello strafigo che arrapa la capa).

“Sono molto contento perché è un prodotto di qualità. Ho scelto Donna detective anche per questa ragione: la regìa di Cinzia Th Torrini è una garanzia, per me è una bella scuola. Ci sono finito per caso in questa professione, col tempo mi è uscito il fuoco dentro… Cinema, tv o teatro non fa differenza “.

Tutti umili e volenterosi, i nostri attori allo sbaraglio, che un tempo facevano la gavetta in produzioni amatoriali e ora pretendono di entrare dalla porta principale. Altro testimone lampante di questa carriera a tempo di record Luca Argentero, ennesimo ex-gieffino consacrato ad animale da set. Da premettere, in Saturno Contro credibilissimo, grazie a un personaggio su misura (in quanto a fascino epidermico) e a un regista emozional-paterno come Ozpetek. Ma poi va a Very Victoria e, forte della pioggia di offerte cinematografiche, ostenta:

“Carabinieri è utile nella fase didattica. Lì non reciti, ma sei semplicemente te stesso e inizi a osservare il mestiere. Per quanto riguarda i miei ex-compagni di avventura che fanno le televendite, beh, in quel caso basta non essere dislessici”.

E a questo punto, con tanto di snobismo in fiore, il cerchio si chiude. Non conta se hai fatto un reality o no, visto che Taricone nei polizieschi non ha nulla da invidiare a Silvestrin. Il problema è degli sceneggiatori, che non scrivono più personaggi in grado di fare la differenza (anche nelle fiction, che prima avevano un loro perché). Guardando Donna Detective, serie nostrana sciapa e priva di guizzi creativi, non ti accorgi del carisma di Lucrezia Lante Della Rovere, come guardando Flavio Montrucchio non ti convinci della sua buona volontà ma ti limiti a spogliarlo con gli occhi.

Le cose sono andate un po’ diversamente con La Baronessa Di Carini, in cui Vittoria Puccini, navigata interprete di feuilleton, è riuscita a onorare con professionalità il suo straordinario personaggio, mentre il farfugliante Argentero si limitava a far parlare ancora una volta la sua bellezza.

L’ultima incognita del nuovo corso resta l’emergente Giulio Berruti: ha fatto impazzire nel giro di poche settimane internauti di ogni sesso, che non riescono a scrollargli gli occhi di dosso. Ma, diciamoci la verità, anche per lui Elisa di Rivombrosa è il primo fotoromanzo di un futuro professionale incerto. Il fatto che prima non abbia partecipato a un reality non gli dà, per questo, una marcia in più. Anche nel suo caso, la bravura è ancora tutta da dimostrare, magari con un bel copione di Shakespeare…
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Gilio Berruti.

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Modena: Preservativi scontati per la giornata mondiale contro l'Aids.

(Prima) Non solo sigarette nei distributori automatici posti all'esterno di molte tabaccherie della città, ma anche preservativi a prezzi scontati e informazioni sulla prevenzione delle malattie trasmesse sessualmente, tra cui l'Aids. Dal 1° dicembre, in occasione della Giornata mondiale per la lotta all'Aids, la campagna "Proteggi l'amore", promossa dagli assessorati alle Politiche per la Salute e alle Politiche giovanili del Comune di Modena, arriva nelle tabaccherie della città. Grazie all'accordo tra l'amministrazione comunale, la Federazione Italiana Tabaccai e l'Assotabaccai, dal primo dicembre, fino ad esaurimento scorte, nei distributori automatici di oltre venti tabaccherie sarà possibile acquistare al prezzo ridotto di un euro le piccole confezioni di "Proteggi l'amore". "Si tratta di una campagna di prevenzione - spiega l'assessore alle Politiche per la Salute Simona Arletti - rivolta soprattutto ai giovani, ma non solo. I dati degli ultimi anni ci dicono, infatti, che praticamente nel 90 per cento dei casi la trasmissione dell'infezione Hiv avviene per via sessuale, in particolar modo attraverso rapporti eterosessuali che nell'ultimo biennio rappresentano da soli il 65 per cento dei nuovi casi. L'iniziativa vorrebbe incoraggiare l'uso del preservativo, che nel nostro Paese risulta essere una pratica ancora troppo poco diffusa, e far riflettere sulla pericolosità di rapporti sessuali non protetti con partner occasionali; ringrazio pertanto per la disponibilità le associazioni di categoria". L'astuccio acquistabile nei distributori automatici contiene tre profilattici e un foglietto illustrativo con indicazioni sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l'uso corretto del preservativo e su dove rivolgersi per avere un aiuto o effettuare gratuitamente e in anonimato il test hiv.

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Una moglie bellissima: dal 14 Dicembre 2007 il nuovo film di Leonardo Pieraccioni con Gabriel Garko.

La nuova pellicola per la regia di Leonardo Pieraccioni, vede nel cast Gabriel Garko, Laura Torrisi, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Francesco Guccini, Tony Sperandeo. Il film sarà presentato in anteprima a Firenze il 13 dicembre.
Mariano (Leonardo Pieraccioni) e Miranda (Laura Torrisi) sono felicemente sposati. Vivono ad Anghiari, un paesino della provincia aretina, dove vendono frutta e verdura nel mercato della piazza. La loro tranquilla vita familiare verrà messa in subbuglio dall'arrivo di un affascinante fotografo (Gabriel Garko) che, incantato dalla bellezza della giovane donna, le propone di fare un calendario. Dopo aver a lungo cercato la sua "bella" - salvo poi trovarla grazie a una pubblicità su una rivista in cui l'ex inquilina della casa del Grande Fratello si è lasciata immortalare con una cintura di pelle al posto della maglietta - Pieraccioni è pronto a dare il primo ciak a Una moglie bellissima. Lunedì avranno inizio le riprese che dureranno nove settimane e si svolgeranno tra le Seychelles, Roma e Anghiari. Nel cast figureranno anche gli immancabili amici dell'autore toscano: Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo e Francesco Guccini nei panni di un regista di una compagnia amatoriale che mette in scena Grease. La musica originale del film sarà composta da Gianluca Sibaldi (Il paradiso all'improvviso, Ti amo in tutte le lingue del mondo) ma la colonna sonora conterrà anche tre brani presi da Grease (tra i quali "Sandy") oltre a due pezzi italiani, "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e Poveri e "Perdere l'amore" di Massimo Ranieri. Tutto questo è stato confermato dallo stesso Pieraccioni nell'incontro che si è tenuto martedì a Roma in cui il regista si è dimostrato come sempre generoso nei particolari. "Ho voluto affrontare il tema della sindrome da fidanzato di Miss Italia" ha spiegato il toscanaccio "parlando per tutti quei fidanzati che vengono dimenticati quando le loro donne diventano celebri. Avrei potuto fare un film molto amaro, ma sempre nel rigore della commedia e della comicità. In questi anni ho avuto molte proposte di autori nobili del cinema italiano che mi offrivano ruoli drammatici, ma non ho mai accettato perché ho la sindrome del cabarettista e adoro far ridere la gente. Oltretutto faccio film che vorrei vedere e non mi importa dei premi, quello che mi interessa è la gente".

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Il chierichetto ha querelato chi lo accusava di pedofilia? L'Arcigay querelerà la Goisis.

Il caso Procede a colpi di denunce la polemica sull'ex catechista di Este Alberto Ruggin.

(Benny Calasanzio - Il Corriere del Veneto) Dopo la querela di Ruggin ai danni della donna che lo accusava di aver molestato il proprio figlio (ndr. non è sicura, non se ne sa nulla...) , è l'Arcigay che che ricorre alle vie legali. Sotto accusa il deputato della Lega Paola Goisis, ospite dell'incontro in cui venne accusato Ruggin. Alessandro Zan, responsabile regionale di Arcigay querelerà la parlamentare per aver dato degli «errori della natura» agli omosessuali, in quel caso a Vladimir Luxuria, presente all'incontro, e a Ruggin, seduto tra il pubblico. «Certe espressioni lesive della dignità degli omosessuali non sono concesse nemmeno ad una platea di leghisti inferociti. I legali sono già al lavoro per procedere per tutti i reati ipotizzabili », attacca Zan. «La posizione di Arcigay è in malafede replica Paola Goisis - Si è estrapolata una mia frase in occasione di un convegno sulla famiglia, dove, parlando della stessa come luogo deputato alla procreazione, dicevo che se fossimo tutti omosessuali, l'umanità si estinguerebbe. In quel senso un omosessuale è chiaramente un'errore della natura. Conosco personalmente E.S. (la donna che accusa Ruggin), ed è una persona seria e per bene e se ha affermato quelle cose lo ha fatto anche per tutelare Alberto. Esprimo la solidarietà più totale alla signora - conclude Goisis - perchè la difesa dei minori è fondamentale, sia dai maltrattamenti ma anche dalle molestie». Contro Ruggin arriva anche la presa di posizione dei Volontari di del patronato di Santa Maria delle Grazie. «Il fatto che il parroco abbia allontanato dal servizio liturgico Ruggin va interpretato nella linea della chiarezza morale che si esige da chi svolge un pubblico servizio. Ci sarebbero altre cose che meriterebbero tale eco mediatica piuttosto che i disordini morali di Ruggin».

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Staffetta Pitt-Crowe sul set di "State of Play".

(Giornalisti.it) E' di qualche giorno fa la notizia dell'abbandono da parte di Brad Pitt del set di State of Play, dramma di un giornalista che coinvolge un amico politico nelle indagini su di un omicidio. Alla base del forfait del biondo attore ci sarebbe l'insoddisfazione derivata dai troppo frequenti e poco graditi cambi di sceneggiatura, voluti dalla Universal, ma non da Pitt, che avrebbe preferito attendere la fine dello sciopero degli sceneggiatori per rimettere mano a tutto lo script.

Ora emerge la notizia che a sostituire Pitt pare che la produzione abbia chiamato Russell Crowe.

"Il gladiatore" affiancherà nei panni del giornalista protagonista Edward Norton (che interpreterà invece il politico), nonchè altri attori del calibro di Helen Mirren, Robin Wright Penn, Jason Bateman e Rachel McAdams. Con il forfait di Pitt è insomma sfumata la possibilità di rivedere di nuovo insieme lui e Norton, dopo i fasti di Fight Club.

Dopo questi tentennamenti ora si attende l'inizio vero e proprio delle riprese, visto che secondo i calcoli della Universal e del regista Kevin Macdonald, il lavoro doveva essere già cominciato: ulteriori ritardi creerebbero non pochi problemi ai vari attori, le cui agende sono già fitte di impegni per l'inizio del 2008.

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Destra di classe.

Tengono le liste di sinistra. Ma la sorpresa del voto nelle scuole è l'exploit della destra. Grazie a nuovi leader. E programmi concreti. Ecco i risultati da Nord a Sud.

(Andrea Benvenuti - L'Espresso) Maniglie antipanico e scale antincendio, più ginnastica per tutti, libri e biglietti dell'autobus a prezzi stracciati, gite naturalistiche e lotta senza quartiere alle lezioni nelle aule scantinato. Altro che global. Gli studenti dei licei e degli istituti tecnici italiani sono molto local. Pensano più a curarsi il giardino dietro casa che a piantare alberi dall'altra parte dell'oceano. Ricorrono alla politica per soddisfare un'esigenza concreta, si permettono pochi voli pindarici e guardano soprattutto alle proprie tasche. Lo confermano i risultati delle elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei consigli d'istituto e quelli delle consulte provinciali di cui fanno parte due studenti per ciascun liceo e istituto tecnico professionale.

La generazione iPod, blogghista e youtubista preferisce la riunione di condominio all'impegno sui grandi temi della globalizzazione, si fida solo di chi conosce, ha archiviato il conflitto dell'appartenenza ideologica e sceglie, di volta in volta, sulla base di gusti, simpatie e affinità elettive. Addio alle tessere Per partiti e sindacati sarebbe duro fare proselitismo nelle aule di questi giovani. Del resto, i dati lo confermano. E lo spaccato è più che convincente se si pensa che oltre due milioni e mezzo di ragazzi di 5 mila sedi scolastiche hanno scelto candidati pragmatici, al di là dell'appartenenza politica. "Beh, magari avessero partecipato tutti, l'indifferenza è forte ma negli ultimi anni sta aumentando la partecipazione dei più giovani", dice Eleonora Lorenzi, 17 anni, liceo scientifico Rambaldi Valeriani di Imola, candidata nella lista degli Studenti di sinistra, la prima dei due eletti alla consulta provinciale.
Due le parole d'ordine della sua campagna elettorale: creatività e sicurezza. Mostre fotografiche, corsi di pittura e ricreazione in cortile perché, per adesso, "l'intervallo si fa in aula o dentro la scuola, fuori è pericoloso uscire". L'altro posto per la consulta provinciale è andato a un ragazzo di Comunione e liberazione, che fa parte di Gioventù studentesca, il movimento fondato da don Giussani. Pure lui ha chiesto i voti per mettere a posto il cortile, ma la proposta leader è stata quella dei corsi di orientamento universitario. "In tutta la regione, le liste di sinistra tengono, tengono", aggiunge Eleonora.

Eppure, in questo viaggio lungo il Paese, la sensazione è un'altra. In Emilia Romagna e nelle regioni rosse le organizzazioni degli studenti che si rifanno alla sinistra non retrocedono. Ma aumentano i voti per le liste di destra, in particolare quelle legate a Blocco studentesco e Lotta studentesca. "Rispetto all'anno scorso, abbiamo triplicato voti ed eletti. Nelle consulte provinciali ora abbiamo 13 rappresentanti contro i quattro del 2006", dice Daniele Pinti, coordinatore provinciale di Forza nuova, 21 anni, studente universitario che organizza quelli delle superiori. Il contraccolpo alla fine del predominio della sinistra si sente nel Lazio e in Toscana.
A cominciare da Firenze. "Dopo 60 anni di egemonia politica, le cose stanno cambiando", dice Stefano De Marco, 17 anni, iscritto al liceo Buontalenti, vicepresidente fiorentino di Azione studentesca voluta da An e vicepresidente della consulta studentesca. Stessa cosa si è ripetuta anche al liceo Castelnuovo. Oltre 160 voti per Matteo Conti di As: tre punti nel programma e poche parole d'ordine. "Agevolazioni per gli studenti sull'acquisto dei libri, apertura delle scuole durante il pomeriggio, abolizione del testo unico". Certo il rapporto è ancora di uno a tre, ma a sbaragliare destra e sinistra è l'entrata in scena dei 'cani sciolti'. Fare una ricognizione delle liste svincolate dall'appartenenza partitica è difficile ma, da Nord a Sud, proliferano piccole sigle e movimenti trasversali. Ci sono i rimandati, gli studenti irriverenti, i nuclei studenteschi, gli studenti incazzati. Hanno presentato candidati senza ottenere eletti, poche decine di voti in ciascuna scuola ed è passato il principio della frammentazione. Addio politica, ora basta che due-tre studenti si mettano insieme e il gioco è fatto. Tra queste nuove aggregazioni, è il caso degli studenti del Vaffa Fioroni che guardano a destra e, pochi giorni fa, hanno organizzato presidi in tutta Italia contro le proposte del ministro sul recupero dei crediti e il nuovo esame di riparazione. Il risultato è stato un flop, "tutta colpa della pioggia", dicono i vaffisti, ma il movimento si riduce a un sito web e qualche comunicato. Più interessante le proposte contenute nelle liste. Come l'installazione dei pannelli fotovoltaici al liceo classico Vivona di Roma presentati da tre ragazzi che "ce l'hanno sul tetto del condominio", oppure la richiesta della "navetta gratis" all'Istituto agrario Scartabelli di Imola e al liceo scientifico Pacinotti di Bologna, la lista per il risparmio energetico con le lampadine a basso consumo al liceo classico Colombo di Genova e pure la lista per l'abbattimento del muro abusivo al liceo scientifico Adrano, a Catania.

Catania Al liceo scientifico Ettore Maiorano la parte del leone l'ha fatta la lista dell'Mpa, il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo. Le proposte degli Studenti di sinistra non sono passate. "Qui la situazione è raccapricciante: oltre cento studenti accalcati in quattro aule, un ragazzo è costretto a stare in piedi perché non ha il banco", spiega Luca Pasinato. Altro che liste fantasiose. A Catania la situazione è drammatica.

Al liceo scientifico di Adrano sono state presentate tre liste. Tutte avevano in testa lo stesso punto: l'abbattimento del muro abusivo costruito nella casa del custode dove fanno lezione due classi di 28 studenti l'una. È dall'anno scorso che va avanti questa situazione, "senza permessi e autorizzazioni", dicono gli studenti. In alcune scuole, come al liceo scientifico di Giarre, mancano le uscite di emergenza, e "alcuni ragazzi studiano dentro i garage". Proprio in questa scuola, alla consulta provinciale, è stato eletto uno studente di Lotta studentesca che ha messo a segno anche un altro seggio all'Itis Archimede Lotta Studentesca. "Ma al di là di destra o sinistra e di schieramenti, ci batteremo insieme perché questa vergogna finisca al più presto".

Roma Pareggio al liceo Visconti, Nomentano e Mamiani passano di testimone, affermazione delle liste di estrema destra al Pertini e Amaldi, scuole dell'ottavo Municipio, a due passi dai campi nomadi di Tor Bella Monaca. È andato in scena nella capitale il vero confronto tra le liste di destra e sinistra. Poco spazio alla fantasia. Qui il voto ha determinato nuove paternità. Quelli di Azione studentesca dicono di aver portato a casa "110 eletti per la consulta provinciale" e di aver piazzato rappresentanti nei consigli di istituto in 50 scuole. "Ci siamo improvvisati giardinieri e imbianchini per ripulire la scuola, siamo andati a vedere dove finiscono i nostri soldi e siamo stati premiati", racconta Andrea Moi, di Azione studentesca, 17 anni, quarta classe al Terzo istituto d'arte, lista Vola solo chi osa farlo. Al liceo Vivona dell'Eur, quartiere agiato, la spuntano le liste di sinistra, ma avanza il Blocco studentesco che ha eletto un candidato al consiglio di istituto. Il suo nome è Edoardo Di Luzzio, 17 anni, e tre parole chiave: un solo libro di testo, pannelli fotovoltaici e più ginnastica. Elena Abrusci, 17 anni, Studenti di sinistra, è stata l'altra eletta, prima con 512 voti. Adora Shakespeare e la pallavolo, ha presentato un programma tutto cinema e teatro. "Questa scuola ha enormi potenzialità, abbiamo vinto un premio alla Festa del Cinema di Roma, uno dei nostri studenti ha partecipato alle Olimpiadi della matematica. Quello che ci serve sono risorse e uno sponsor esterno". Discorso a parte per il Liceo linguistico Caetani, 900 alunni molto affollati, tutto in mano all'estrema destra. Qui al Blocco studentesco e a Lotta studentesca sono andati due seggi su quattro, mentre il rappresentante di istituto alla sinistra. Ludovica, 18 anni, milita in Ls da un anno, è stata votata per la consulta provinciale. Tutto muscoli e palestra? "Macché, io ho presentato cose concrete, mi piace il confronto e ho chiesto di non spostare cinque classi allo stadio della Farnesina per fare ginnastica. E vogliamo parlare delle classi nei sotterranei della scuola? Una vergogna". Altro che bicipiti.

Catania Al liceo scientifico Ettore Maiorano la parte del leone l'ha fatta la lista dell'Mpa, il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo. Le proposte degli Studenti di sinistra non sono passate. "Qui la situazione è raccapricciante: oltre cento studenti accalcati in quattro aule, un ragazzo è costretto a stare in piedi perché non ha il banco", spiega Luca Pasinato. Altro che liste fantasiose. A Catania la situazione è drammatica.

Al liceo scientifico di Adrano sono state presentate tre liste. Tutte avevano in testa lo stesso punto: l'abbattimento del muro abusivo costruito nella casa del custode dove fanno lezione due classi di 28 studenti l'una. È dall'anno scorso che va avanti questa situazione, "senza permessi e autorizzazioni", dicono gli studenti. In alcune scuole, come al liceo scientifico di Giarre, mancano le uscite di emergenza, e "alcuni ragazzi studiano dentro i garage". Proprio in questa scuola, alla consulta provinciale, è stato eletto uno studente di Lotta studentesca che ha messo a segno anche un altro seggio all'Itis Archimede Lotta Studentesca. "Ma al di là di destra o sinistra e di schieramenti, ci batteremo insieme perché questa vergogna finisca al più presto".

hanno collaborato Simone Innocenti e Olga Piscitelli

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Napoli. Iniziativa per la giornata mondiale contro l'Aids.

(Prima) Nell’ambito della giornata mondiale della lotta all’AIDS indetta per l’1 dicembre, l’Associazione Orientale’05 lancia la campagna “AIDS e MST: se le conosci le previeni”. L’iniziativa è prevista per giovedì 29 novembre, per rispettare la tempistica accademica, ed ha come scopo sensibilizzare gli studenti sui temi della lotta all’AIDS e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (MST). “Portare l’iniziativa all’interno dell’Università l’Orientale” dichiara Alessandro Etzi, Vicepresidente dell’Associazione, “significa rivolgersi direttamente ai giovani, che diventano dunque i principali destinatari della campagna, che ha come scopo la prevenzione delle MST”. “Spesso in ambito universitario queste tematiche vengono trascurate” aggiunge Danila Chiaro, Segretario dell’Associazione, “ma questo è un gap da colmare: rendere fruibili agli studenti delle informazioni sull’AIDS, le malattie veneree, sulla prevenzione e sugli enti e le associazioni che quotidianamente si occupano del problema, risulta fondamentale per la formazione di uno studente ed innanzitutto di un cittadino consapevole”. All’iniziativa aderiscono il Network Persone Sieropositive (NPS) e l’Arcigay di Napoli, a sottolineare il valore trasversale dell’iniziativa stessa. “Collaborare con associazioni esterne all’ambito universitario arricchisce il bagaglio esperienziale non solo dell’Associazione, ma di tutti gli studenti dell’Orientale che parteciperanno all’iniziativa” affermano congiuntamente Giuseppe Cozzolino ed Alfredo Barillari “in un’occasione importante ed altamente simbolica come la giornata mondiale della lotta all’AIDS, ci sembra opportuno che anche il mondo studentesco esprima la propria voce riguardo una delle più importanti tematiche sociali”. L’iniziativa avrà luogo mediante la distribuzione di materiale informativo prodotto dall’Associazione Orientale’05, dall’Arcigay e dal NPS. Inoltre, l’iniziativa sarà coadiuvata dalla distribuzione di preservativi agli studenti gratuitamente. L’appuntamento è fissato per le ore 11:00 di giovedì 29 novembre presso il cortile di Palazzo Giusso.

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La Scala e i suoi fratelli firmano la pace: la prima di Sant’Ambrogio si farà.

L'orchestra della Scala di Milano
(Panorama) Wagner può riposare in pace. Il dramma di Tristano e Isotta è salvo. E il copione, assicura il ministro Rutelli, dovrebbe ripetersi senza colpi di scena. L’evento cultural-mondano della Scala, previsto per il sette dicembre, ci sarà. Stesso epilogo positivo per le prime di tutte le altre 13 fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Così dopo settimane di proteste gli orchestrali hanno vinto il primo match con il governo che si è impegnato a modificare con un disegno di legge entro gennaio 2008 il tanto contestato articolo 43, ovvero la legge Asciutti in vigore dal marzo 2005. Oltre ad aver dato il via libera, dove ce ne sono le condizioni, per la cosiddetta contrattazione di secondo livello, un passaggio che dovrebbe sbloccare anche (e soprattutto) la situazione della Scala.

Dal momento che la clausola è avere i bilanci in attivo, il teatro milanese è uno dei pochissimi che potrà ridiscutere gli integrativi. Lo aveva spiegato qualche settimana fa il sovrintendente Lissner che nonostante la chiusura in attivo del 2006 (più 1,5 milioni di euro) e l’aumento degli spettatori, doveva sottostare alle stesse regole delle fondazioni in profondo rosso. Un sorta di affronto per gli orchestrali che nonostante l’aumento del Fondo unico dello spettacolo previsto dalla Finanziaria 2008 (da 444,3 a 536, 8 milioni di euro), non potevano godere di tanta produttività.
Ma ora, grazie all’intesa di ieri, gli scioperi dei teatri di Milano, Firenze, Genova e Palermo sono definitivamente archiviati e l’astensione dal lavoro proclamata per i primi di dicembre annullata. Almeno per ora. Intanto i sindacati brindano e il ministro Rutelli raccoglie il plauso dei fans scaligeri. L’appuntamento, spiega Silvano Conti, segretario Slc-Cgil per l’area produzione dei contenuti culturali, “è fissato per il tre dicembre. Quando si aprirà un tavolo di contrattazione per il rinnovo del contratto nazionale e per le contrattazioni di secondo livello”. Buone notizie arrivano infine per il settore del ballo. “Una parte delle risorse – spiega Conti – arriveranno dal Fondo unico dello spettacolo poi si sbloccherebbero anche risorse, per circa 18-20 milioni, destinate alle Fondazioni lirico sinfoniche”.

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Pedofilia a Brescia: Il profondo dolore del vescovo: accuse da valutare attentamente.

Le reazioni. Incredulità nel mondo cattolico. L'amministratore del seminario: «Siamo sconvolti». Il rettore si trincera dietro il silenzio, ma tutti si dicono certi dell'innocenza di don Marco.

Era un silenzio inquieto quello che si respirava, ieri, in seminario. Non quello della preghiera o del raccoglimento. Piuttosto il silenzio di una tensione emotiva dovuta «al fulmine a ciel sereno» piombato tra la quiete di via Bollani, sul fondo del viale alberato. I primi sussurri, scarni, sono tutti dello stesso tono: non ci crediamo, è una cosa impensabile. Don Marco è una persona solare, dolce, disponibile, incapace di fare del male a qualcuno. Parole molto simili a quelle del Vescovo di Brescia Luciano Monari (nella foto) e del vicario generale mons Francesco Beschi: «La notizia che abbiamo appreso ci addolora profondamente» scrivono i presuli in una nota. «Don Marco Baresi è un sacerdote conosciuto e stimato da moltissime persone. Gli incarichi che gli sono stati affidati sono espressione e riconoscimento di una stima diffusa e avvalorata. Il grave tenore delle accuse deve essere attentamente valutato. Il dramma di chi è vittima di pedofili non può essere in alcun modo sottovalutato e tanto meno eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti, ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave ed è innocente è pure di grande portata. Il provvedimento della magistratura è forte e doloroso. Confidiamo che si giunga il più rapidamente possibile a chiarire i fatti e le responsabilità. Manifestiamo la nostra vicinanza a don Baresi, alla sua famiglia e a tutto il Seminario e a tutte le persone coinvolte».
Il rettore del seminario, don Flavio Saleri si trincera, invece, dietro un «silenzio di dolore».
A parlare è l’amministratore della struttura, Mario Sberna.
«È stato un fulmine a ciel sereno», racconta. «Quando ho appreso quello che era accaduto, sono rimasto sconvolto per la non fondatezza della notizia. Don Marco è una persona sempre sorridente, cordiale e disponibile al dialogo, apprezzato come docente nel liceo in cui insegna. Davvero questa accusa è quanto di più lontano dal vero vi possa essere; non ci sono i presupposti per credervi. Per questo invito tutti a non crocifiggere nessuno prima del tempo perché poi, spesso, queste accuse sfociano in un nulla di fatto».
Poi, Sberna, si guarda attorno, lungo il perimetro del seminario eretto nel 1963 «grazie alla generosità dei bresciani e delle parrocchie» e spiega: «questo è un luogo di pace e generosità, dove un centinaio di seminaristi cercano la propria vocazione. Queste accuse non sono credibili. Ora spero solo che la gente non giudichi prima di riscontri oggettivi. Ma, dell’innocenza di don Marco, sono sicuro».
Lungo via Bollani è un via via di auto e persone a piedi. Ma è poca la voglia di parlare. Occhi bassi, vetture che sfrecciano veloci, qualche fastidio per la presenza dei giornalisti. C’è chi, venuto solo per consultare i libri della biblioteca, invita a unirsi «alla sofferenza della Chiesa». Altri sospettano di strane manovre per screditare i preti e ottenere qualche rimborso. «Per i soldi si fa di tutto». Ma, in chi lo conosceva bene, la certezza è una sola: è innocente. «È stata una persona che mi ha aiutato molto», racconta uno dei ragazzi di cui, anni fa, don Marco è stato padre spirituale in seminario (Baresi fa parte dell’equipe vocazionale, e proprio lo scorso ha guidato un incontro dedicato agli adolescenti).
«Era sempre disponibile quando avevo dubbi o problemi. Abbiamo passato intere serate a discutere, soli, lui ed io. E, nonostante tutte le potenziali occasioni - diciamo così - mai e poi mai ho avuto la benché minima sensazione di trovarmi in pericolo. Su altre persone del seminario giravano dicerie di ogni tipo; ma lui è l’ultimo degli insospettabili».

I fedeli di San Zeno: sono solo menzogne.
«Faccia da bravo ragazzo, sorridente, riflessivo». Così, al bar Piazzetta, nel centro di San Zeno ricordano don Marco. Proprio a San Zeno Naviglio ha fatto la sua prima esperienza da curato, in qualità di vicario parrocchiale tra il 1994, quando aveva 25 anni, e il 1999.

«Ritengo impossibili tutte queste accuse» commenta Marco Ferretti.
«Con don Marco sono stato animato e poi animatore all'oratorio. E’ un amico ed è il prete che mi ha sposato. Sulla sua onestà metterei entrambe le mani sul fuoco. Non posso che sostenerlo in questo momento difficile, anche come assessore ai servizi sociali».
All'oratorio bocche cucite. « La nostra risposta a questa menzogna è il silenzio », dice don Fabio. Qualcuno, però, è più diffidente. «Qualche giorno fa la stessa accusa è stata fatta per una persona che accompagnava i bambini della scuola calcio San Zeno. Anche lui era un insospettabile. Queste cose ti lasciano di stucco ma ti fanno anche pensare a chi lasci in mano i tuoi figli».

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Non solo Dini: quelli che a Palazzo entrano con un vestito e poi lo cambiano.


(Panorama) Prima pubblicamente durante la conferenza stampa insieme con Lamberto Dini, Roberto Manzione, Natale D’Amico e Giuseppe Scalera: “Si apre oggi un’offerta pubblica di sottoscrizione”. Poi in privato parlando con Panorama.it: “Io e Dini siamo due vecchie volpi, due esperti del palazzo, ma ci sono tanti altri che se non vedono che rompiamo e facciamo qualcosa di davvero organizzato non ci seguono. Adesso vedrete come correranno da noi. Si creerà un effetto valanga: arriveranno da 1 a 10 senatori. Sono certo”. Firmato Willer Bordon, detto Tex.

Insomma, appare chiaro che nel lasciare ufficialmente il gruppo del Pd, Dini, Bordon e i loro senatori abbiamo anche aperto un banchetto in cui sono pronti ad accogliere altri senatori. Anche Dini, solitamente molto freddo, è stato piuttosto esplicito: “Apriamo un processo e offriamo un percorso unitario a quanti pensano sia venuto il momento di prendere una comune iniziativa politica, con l’obiettivo di superare un quadro politico che non appare in grado di produrre risposte efficaci e attui politiche necessarie per invertire la tendenza al declino economico e civile del Paese”. E, ospite di Maurizio Belpietro a Panorama del giorno, ha ribadito: “Il governo è appeso ad un filo. Non so quanto potrà durare. Vedremo quello che succederà da qui alla fine dell’anno”.
Il tutto nel giorno in cui proprio lo stesso Dini ha trovato l’accordo con Romano Prodi sul welfare. E allora se cedi sull’economia, tratti e tiri la corda sul quadro del teatrino della politica. E il teatrino è quello che vuole che presto i due organizzeranno un gruppo autonomo: per farlo a palazzo Madama sono necessari dieci senatori. Negli ovattati corridoi senatoriali sono in molti pronti a scommettere che entro Natale li avranno trovati. E non è un caso che nell’incontro dell’altro giorno tra Walter Veltroni e Gianfranco Fini uno dei punti trovati nell’intesa sia stato proprio quello di modificare i regolamenti parlamentari per vietare che si possano formare gruppi diversi da quelli che sono andati alle urne.
E nel centrodestra? Beh, anche nella ex Cdl sono alle viste possibili cambi di casacca che potrebbero sconvolgere la geografia dei gruppi parlamentari. Ormai digerito il salto di Marco Follini (da vicepremier nel governo Berlusconi a responsabile della comunicazione del Pd di Veltroni) e dopo la svolta del predellino di Silvio Berlusconi, il nuovo partito sta prendendo forma e sono in arrivo dall’Udc Carlo Giovanardi e altri “amici” a lui vicini. Quindi un posto di rilievo nel nuovo Pdl sarà previsto per il giovane Daniele Capezzone, si parla del ruolo di portavoce.

E come il Pd ha perso per scissione Sinistra Democratica, anche la nuova formazione del Cav rischia di poter non vedere aderire Maria Burani Procaccini (importante perché senatrice), Angelo Sanza e Ferdinando Adornato.
Il tutto al netto dell’ancora fantomatica Cosa Bianca sognata da Bruno Tabacci con Savino Pezzotta e Luca Cordero di Montezemolo. Che ancora non è partita, ma di cui tutti parlano nei palazzi della politica.

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Campagna D&G Cruise ‘08.

(Menchic) Il concetto di lusso è diventato metallico: riluce sotto le luci dei flash e fa dei modelli dei simboli di ricchezza estetica. Sono Taylor Fuchs, Alesandre Cunha, Texas Olsson e Viktor Mukus i fotomodelli che posano per la campagna D&G Cruise ‘08 creata da Mario Testino. Fotografie che stanno già avendo un gran successo in questa stagione particolarmente ricca di invettiva e di spirito Anni Settanta. Velluto, mocassini e un romantico nero che prelude una notte all’insegna del divertimento, mentre degli ottimistici ocra e bianchi giocano insieme negli accostamenti fra cravatte, camicie, felpe e pantaloni nel definire una nuova generazione, ricca di traguardi sotto ogni punto di vista, e in particolar modo in quella del look.

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In carrozza! In Francia adesso si va in ufficio a cavallo.

http://www.flickr.com/photos/king-edward/344817532/
(Panorama) Da noi di fa un gran parlare di energie alternative e sistemi per ridurre le emissioni. In Francia al congresso dell’Associazione dei sindaci hanno riflettuto su una possibile soluzione: perché non impiegare veicoli a cavallo? Basta con i calessini per turisti, è ora che gli equini tornino ad essere utilizzati per i servizi che possono realmente rendere. Ad esempio la raccolta dei rifiuti, che copre tragitti brevi punteggiati da soste continue. Così 70 città francesi, ma altre 30 seguiranno l’anno prossimo, hanno già aderito all’iniziativa spronata, è il caso di dirlo, dagli Haras Nationaux, organizzazione nata per volere del Re Sole allo scopo di fornire cavalli per le campagne militari.

Lo raccontano sia Le Monde, sia The Independent, riportando tra gli usi che già si fanno dei veicoli a cavalli anche il servizio di scuolabus, assai pratico nei piccoli comuni e “molto pittoresco”. Gli Haras Nationaux hanno perfino presentato ai sindaci un prototipo di veicolo, hippoville, con freni a disco, fanalini e sedili rimovibili, del costo di 11.500 euro.
E se i critici obiettano che, lungi dall’essere a impatto zero, i cavalli producono un bel po’ di rifiuti, maleodoranti, che può essere complicato smaltire, i fautori del ritorno all’antico ribattono che viaggiare a ritmi più rilassati e lavorare a contatto con gli animali non solo inquina meno ma riduce anche lo stress. In Italia l’unica esperienza simile è stata quella degli asini di Castelbuono, impiegati dal Comune in provincia di Palermo per la raccolta dei rifiuti: peccato che abbiano fatto una brutta fine

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Poteva inquinare le prove. All’origine della misura cautelare di don Baresi ci sarebbe il rischio d’iinquinamento delle prove evidenziato dal pm.

L'inchiesta. Arrestato don Marco Baresi, al vertice dell'istituto di Mompiano.

Mai una voce su di lui. All’interno della Diocesi era stimato da tutti, tanto che da dieci anni era al vertice del Seminario diocesano. Proprio lì, invece, all’alba di ieri, sono scattate le manette per don Marco Baresi, 38 anni, laurea in lettere e in teologia, vicedirettore dell’istituto di Mompiano. Per lui è scattata una delle accuse più infamanti: violenza sessuale aggravata su un minorenne e detenzione di materiale pedopornografico.

Ad eseguire l’arresto, chiesto dal pm Marcon e firmato dal gip Milesi, gli uomini della Squadra Mobile. Don Marco li ha seguiti in silenzio - portandosi dietro solo qualche vestito e un breviario - prima in Questura e poi in carcere a Canton Mombello, dove è stato sistemato in isolamento. Una carriera interrotta, la sua. È accusato di aver abusato sessualmente di un adolescente di 14 anni che anni fa frequentava il seminario. E che tempo dopo si è sfogato con uno psicologo che poi ha fatto partire la denuncia, finita sul tavolo del pubblico ministero Marcon. Don Marco Baresi così è finito nel ciclone della giustizia che da quel momento lo ha tenuto sotto controllo minuto per minuto.

La stretta nelle indagini è avvenuta proprio nei giorni scorsi quando dalla stanza riservata al sacerdote gli investigatori hanno trovato in un pc materiale pedopornografico con immagini di bambini intenti in amplessi con adulti, scaricati da internet. La Curia, ieri, ha comunque fatto quadrato per difenderlo. «Dobbiamo prima capire bene quanto riporta l’ordinanza di custodia cautelare prima di sbilanciarci in comunicazioni ufficiali», ripetevano in Diocesi. Così la prima nota scritta, soppesata parola per parola e avallata dal vescovo Luciano Monari, è arrivata solo nel tardo pomeriggio.

«La notizia che abbiamo appreso – c’era scritto - ci addolora profondamente. Don Marco Baresi è un sacerdote conosciuto e stimato da moltissime persone.
Gli incarichi che gli sono stati affidati sono espressione e riconoscimento di una stima diffusa e avvalorata. Il grave tenore delle accuse deve essere attentamente valutato». È per questo che dal palazzo episcopale si è tenuto «a manifestare la vicinanza a don Baresi, alla sua famiglia, al Seminario e a tutte le persone coinvolte».

Nel passato capitò un fatto analogo: l’allora vicedirettore del Seminario, don Luigi, venne indagato sempre con l’accusa di pedofilia. Dopodiché per lui scattò il trasferimento nella parrocchia di Ome. Altri momenti di imbarazzo.

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Francia: arrestato presunto omicida, vittime sono omosessuali.

(Agr) E' stato arrestato a Mulhouse nell'est della Francia, l'uomo di 68 anni sospettato di essere l'autore di 18 omicidi commessi fra il 1980 e il 2002.
La maggior parte delle vittime erano omosessuali. Secondo fonti giudiziaria, l'uomo avrebbe un presunto complice già condannato per un omicidio che sta scontando la pena in un carcere parigino.
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(ASCA-AFP) - Lione, 28 nov - La polizia francese ha arrestato ieri a Mulhouse, nell'est del Paese, un uomo di 68 anni sospettato di essere l'autore di una serie di omicidi, principalmente di omosessuali, commessi tra il 1980 e il 2002. Lo si apprende da una fonte giudiziaria.
Il sospetto ha un presunto complice che sta scontando una condanna per omicidio. Quest'ultimo e' stato portato a Montbeliard, dove il 68enne e' stato messo in guardia a vista, ha spiegato la fonte, confermando informazioni pubblicate dal quotidiano l'Alsazia. La fonte ha aggiunto che diverse altre persone stanno
venendo interrogate nel quadro di questo caso. Secondo l'Alsazia, il sospetto, una ''drag queen'', e'
stato arrestato ieri nella sua abitazione. La maggior parte dei crimini ha avuto luogo nell'est della Francia e tre nella zona di Parigi.

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Punire i colpevoli. Azione disciplinare contro la Forleo.

(Uno e nessuno) Unipol: Azione disciplinare per la Forleo. Ciò che è palese alle persone di buon senso, è invece considerato reato per gli astrusi e contradditori giudizi della Cassazione.
Lo stupro è meno grave se la vittima è minorata, se aveva i Jeans, ecc...
Allo stesso modo, i politici che hanno avuto relazioni con un gruppo di finanzieri d'assalto non erano "consapevoli complici di un disegno criminoso" come scrisse la Gip Clementina Forleo.
Poveretti, ignoravano il disegno criminale (criminale visto che Fiorani, Gnutti e soci sono stati rinviati a giudizio) che stava dietro le scalate.

Peccato che la legge italiana non ammetta ignoranza.
Rimane la domanda se quanto hanno fatto possa essere eticamente accettabile, ma in questo momento, tra Partito Popolare, del popolo, democratico, è quasi un ozioso gioco mentale.

Così il criminale diventa la Forleo: l'ultimo regalo (la sanzione disciplinare) che questo stato le farà.
Visto il probabile traferimento: il magistrato ha infatti raggiunto il limite temporale di 10 anni fissato dall'ordinamento giudiziario per le funzioni di giudice per le indagini preliminari e dovrà dunque lasciare l'incarico.
D'ora in avanti, chi oserà mai toccare un politico?

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Botta e risposta: la sovrana lettrice di Bennett domanda, Augias risponde.

(Panorama) La regina d’Inghilterra scopre in tarda età la passione per i libri. Determinanti: la scoperta di un pulmino-biblioteca che circola intorno a Buckingham Palace e l’incontro con Norman, giovane sguattero nelle cucine di Palazzo e bibliofilo accanito. Le conseguenze saranno enormi (la sopresa più grande è nell’ultima riga del romanzo).

Alan Bennett descrive la nuova vita de La sovrana lettrice (Adelphi) (qui le prime cinque pagine in .pdf) con l’humor già noto a chi ha letto Nudi e crudi o La cerimonia del massaggio. Ma la trama contiene altre sorprese. Alle prese con le pagine di Proust e Philip Roth, Elisabetta II spiega episodio dopo episodio che cos’è la lettura, e lancia candide domande aperte. Perché mai - si chiede - lei che aveva girato il mondo, adesso era attratta dai libri, che del mondo sono solo un riflesso? Da cosa nasce l’attrattiva per i libri? Quanto conta l’anonimato del lettore nel condividere una storia? I temi sarebbero degni di un trattato di filosofia, ma nel romanzo vanno in scena lievemente, in siparietti tra la sovrana e un (mai citato) Tony Blair; nelle invidie tra gli acidi valletti di corte; nei ricevimenti formali che costringono i protagonisti a reprimere l’istinto e a recitare come fossero personaggi di una finzione. Compresa Elisabetta II, che appunta: “È possibile che mi stia trasformando in un essere umano”. Che ciò sia possibile, lo dimostra il finale.
E se per Bennett i libri ci rendono più umani, per Corrado Augias ci rendono anche “migliori, più allegri e più liberi”: così recita il sottotitolo del suo ultimo lavoro, Leggere (Mondadori). I temi che scomoda Augias sembrano usciti proprio dalle elucubrazioni della Sovrana. Così gli abbiamo girato alcune domande del personaggio di Bennett. Ad esempio: c’è egoismo nella lettura? “Può esserci, certo” dice Augias “perché la lettura va messa nel novero dei piaceri solitari. Ma nel leggere c’è anche il piacere di partecipare, ognuno con la propria visione della storia, alla comunità dei leggenti”.
Nel libro di Bennett, la regina si domanda come mai la normalità diventi così speciale se raccontata in un romanzo. “Ciò succede” spiega Augias “perché le vicende quotidiane, se messe in mano a un buon scrittore, diventano esemplari. Solo per fare un esempio, c’è un libro di Ian McEwan, Chesil Beach, che racconta la prima notte di nozze di due giovani sposi. Come spunto narrativo si tratta di un momento davvero ordinario, perché in quell’occasione succedono, più o meno per tutti, sempre le stesse cose. Eppure l’autore riesce a trasformare quel momento di normalità in un romanzo appassionante. E mette in scena un mondo intero di sentimenti, angosce, speranze, insicurezze… Naturalmente” precisa “un fatto ordinario può diventare speciale non perché raccontato in un libro, ma perché affidato alla penna di un abile scrittore”. E il ruolo del lettore qual è? La lettura è un’attività passiva? “No, la lettura non è mai passiva” commenta Augias “perché è il modo privilegiato di stimolare la nostra fantasia, grazie alla quale possiamo completare ciò che sta sulla pagina. Chi legge diventa partecipe dell’opera: ne diventa il comproprietario”. Augias così va dritto al sodo. E rende semplice un problema complesso già proposto da Denis Diderot, che nel suo Jaques il Fatalista faceva domandare a un suo personaggio: “Ma chi sarà il padrone? Lo scrittore o il lettore?”. Nel volume lo scrittore e giornalista non si sottrae dall’argomentare, come già aveva fatto Alberto Manguel in un saggio purtroppo non più disponibile in libreria: Una storia della lettura, “un testo”, commenta lo stesso Augias “che ha aperto la strada al genere dell’interpretazione della lettura”.
Ripercorrendo la propria biografia di lettore, Augias scandaglia i meccanismi che ci portano a godere della pagina scritta. Per dire infine come la lettura di un libro sia un piacere insostituibile dagli altri media, web compreso.

IL FORUM

Le prime cinque pagine de La sovrana lettrice, in .pdf

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