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venerdì 4 aprile 2008

Pecoraro Scanio accusato di corruzione si difende: "Non ho mai chiesto regali sono sorpreso e allibito".

Il ministro Pecoraro Scanio replica alle accuse della Procura di Potenza. "L'avvocato Fella? Me lo presentò un magistrato come persona abbastanza in gamba".

(La Repubblica) "Ho appreso di questa storia dalle agenzie di stampa e sono assolutamente sorpreso e allibito per quanto mi viene attribuito. Viene fuori ad una settimana dal voto e questo mi offende molto". Alfonso Pecoraro Scanio replica così alle accuse della Procura di Potenza: "Io non ho mai sollecitato appalti di alcun genere. - dice - Anzi credo che la ditta in questione di cui si parla nell'indagine abbia perso gli appalti sotto il mio ministero. Tra l'altro questa agenzia di viaggi aveva già dei rapporti con il ministero dell'Ambiente prima ancora che io ne diventassi il ministro".

E per quanto riguarda i telefonini che gli sarebbero stati forniti dall'azienda "Modus vivendi" cosa dice?
"Io non ho mai ricevuto telefonini, quello che ho attualmente è quello di servizio che appartiene al ministero dell'Ambiente. Poi gli altri telefonini che ho avuto non so da dove provengano perché sono cellulari forniti dal partito e quindi se ne è occupata la tesoreria".

Ma conosce Mattia Fella, titolare dell'agenzia viaggi Visetour?
"Sì che lo conosco. Fella fa delle manifestazioni per noi, si occupa del sito delle notizie verdi".

E il fratello di Fella è stato assunto come consulente?
"Sì, è vero fa parte dei duecento membri della commissione del mio ministero. Tra l'altro Fella è un avvocato referenziato che mi è stato presentato dall'ex presidente del Tribunale di Orvieto come persona abbastanza in gamba. Per questo ha ottenuto la nomina, ma nulla di più".
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Soldati gay si o no? Achille e Patroclo (Sotto "Troia")

(Une belle histoire) Questi giorni froci e puttane sulla bocca di tutti. Ed i froci puttane? (visto che ne abbiamo una quantità incommensurabile da sbancare e che parliamo di ambienti sono tutt'altro che estranei a "certe dinamiche", dati i problemi di astinenza segnalatici al fronte potremmo prendere due piccioni con una fava).
Fornire escort agli omosessuali presenti nell'esercito potrebbe essere una valida alternativa solo alla tanto temuta incularella selvaggia o anche allo sparare stronzate di cui non sentivamo proprio il bisogno durante una campagna elettorale già esasperata di suo e che, visti i recenti svluppi, per la gioia di noi tutti, potrebbe fra l'altro allungarsi di due agonizzanti settimane? E' quanto vorrei chiedere al PD, che con le poliedriche personalità che ha chiamato nelle sue fila non finisce mai di stupirci... stavolta nella persona del generale Mauro del Vecchio che ha dichiarato in un'intervista a Klaus Davi che i gay sono inadatti all'esercito e che qualora ce ne scappasse uno sarebbe meglio non mettesse in evidenza la propria omosessualità.

Non è ancora chiaro se Del Vecchio alludesse al fingersi etero, alla castità (Ha sbagliato elezioni e si poteva candidare per il prossimo conclave?) o semplicemente all'entrare in doccia con uno scafandro altomedievale per evitare imbarazzi. Personalmente ho conosciuto: due persone che lavorano nell'esercito, una in marina, un poliziotto ed un carabiniere. Cercasi disperatamente vigile del fuoco e finanziere per completare la collezione. Fatto sta che ormai lo sanno anche le pietre che non è vero che gli omosessuali sono (al presente) ovunque: ci son sempre stati!
"Achille se la faceva con Patroclo" Comunque nell'esercito e nelle forze dell'ordine e per fortuna, nonostante gli ambienti siano ancora piuttosto "tirati", molti di loro non hanno paura a vivere tranquillamente la loro vita senza nascondersi (che comunque, vorrei rendelro noto a Del Vecchio, non significa presentarsi in servizio col boa di struzzo). Vorrei cheidere a Del Vecchio se si è posto lo stesso problema con l'arrivo delle donne nell'esercito. Loro no, eccezion fatta per Fantaghirò, che prima non c'erano. Ed il fatto che gli uomini etero siano statisticamente una percentuale maggiore degli uomini omosessuali è una certezza.

*** Rimanendo in tema, torna in scena la storia del poliziotto della Questura di Roma che fu licenziato nel 2004 perchè accusato di aver inscenato un'aggressione, in cui rimase fra l'altro ferito un'altro ragazzo, per "mascherare un gioco erotico finito male". Il Circolo Mario Mieli, che fornì assistitenza legale al poliziotto, sostenne che il licenziamento fosse semplicemente dovuto all'omosessualità del poliziotto, accusato invece di simulazione di reato e favoreggiamento. Il ragazzo fu effettivamente prociolto dalle accuse nel 2004 ma ancora oggi combatte per il reintegro nel suo posto di lavoro. Questi giorni dovrebbe arrivare la sentenza definitiva sul caso...

*** Una buona notizia a livello europeo aumenta di uno scalino la gravità della situazione italiana nel campo dei diritti civili. La Corte di Giustizia Europea ha stabilito che nei paesi che riconoscono i diritti delle coppie omosessuali la mancata reversibilità della pensione dopo il decesso di uno dei membri della coppia è da considerarsi motivo di discriminazione sessuale. Tutto questo ovviamente solo ed esclusivamente dove le unioni fra due persone dello stesso sesso sono formalmente riconosciute dalle legge. Da ringraziare Tadao Naruko, cittadino tedesco che si è visto negare la pensione di vecchiaia alla morte del compagno da un tribunale di Monaco e che ha sollevato il caso a livello Europeo.

*** Per finire volevo segnalarvi che Venerdì 4 Aprile 2008 presso la sede del Circolo di Cultura Omosessuale "Mario Mieli" di Roma, via Efeso 2A, alle ore 16e30 il candidato premier della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti incontrerà la comunità lesbica, gay bisex e trans. Durante l'incontro dal titolo "Libertà e diritti", che per quel che ne so fra l'altro storico, perchè mai un candidato a Palazzo Chigi aveva intrapreso un dialogo così forte e stretto con la nostra comunità, organizzando un incontro addirittura durante la campagna elettorale, interverranno Porpora Marcasciano del Mit, Aurelio Mancuso di Arcigay, Francesca Polo di Arcilesbica e Rossana Praitano del Circolo Mario Mieli.

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I fuorionda ammiccanti di Rocco Siffredi e Lucilla Agosti su AllMusic.

(Tvblog) Classifica Ufficiale di...” è solo l’ultimo dei programmi di AllMusic, condotto dal suo volto di punta, sempre più noto al pubblico grazie al Dopo Festival, Lucilla Agosti. Un contenitore nel quale un generico Vip, non necessariamente musicista e non, si racconta in un serrato dialogo con la bionda conduttrice che non resta nei confini legati ai gusti musicali. I Baustelle, Paola e Chiara, Giovanni Allevi, Nicolas Vaporidis e tanti altri sono già stati ospiti della trasmissione e gli spezzoni più interessanti delle puntate che li hanno visti protagonisti sono disponibili in streaming sul sito ufficiale di AllMusic.

La clip dell’ultima puntata, proprio da oggi online, è quella andata in onda il 31 Marzo protagonista l’attore, regista e produttore di film hard più celebre d’Italia Rocco Siffredi. La novità è che insieme al video di tutto quanto è stato possibile vedere in tv trovano spazio in esclusiva per il web è possibile vedere i fuorionda di un Siffredi ammiccante e ambiguo, come capita spesso, nei confronti di una Lucilla che riesce a stare al gioco senza scomporsi di fronte alla nostrana leggenda del porno.

L’ormai ex-attore, protagonista di almeno 1400 film porno nei quali ha avuto “3-4mila” partner femminili, ha colto l’occasione anche per pubblicizzare la sua nuova linea d’abbigliamento lanciata lo scorso 9 Gennaio a Milano all’interno di Pitti Uomo. Se le creazioni di Moda targate “Rocco” vi interessano relativamente, ma siete curiosi di scoprire come se l’è cavata Lucilla con il suo ospite li trovate qui.

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Protesi peniene: come vincere l’impotenza sessuale.

protesi peniene
(Medicina live) L’ impotenza sessuale maschile è caratterizzata dalla impossibilità di ottenere una sufficiente rigidità per la penetrazione vaginale. Anche se le cause sono spesso organiche (vascolari, endocrine, neurologiche) la componente psichica è sempre presente, accompagnando il disturbo con atteggiamenti depressivi, ansia, ridotta autostima e altri comportamenti negativi, che vanno ad influenzare soprattutto la vita di relazione.
Dal lontano 1998, con la commercializzazione del Viagra e le nuove Cialis e Levitra, molto è cambiato: sesso e sessualità sono diventati più familiari, discussioni sul benessere sessuale della coppia si sono imposte con più energia, raggiungendo un risultato importante. Tuttavia quando le pillole blù non funzionano proprio, si consigliano le protesi peniene. In questo campo l’industria e la ricerca hanno fornito allo specialista prodotti sempre più sofisticati e molto più naturali. Si è passati dalle protesi a volume fisso, a quelle a volume variabile.
Le prime sono meno costose (1,5-3 mila euro) ma costringono a convivere con una costante rigidità peniena, a cui si ovvia posizionando il membro verso l’addome, in basso, lato dx o sn, in modo che risulti “poco evidente e poco ingombrante“. Le seconde superano i 7 mila euro, funzionano mediante un sistema idraulico e per questo soggette, seppur raramente, a guasti meccanici (meno dell’1%). Nel complesso però risultano più fisiologiche in quanto consentono di ottenere l’erezione prima dei rapporto sessuale.

Esse sono composte da due cilindri che si inseriscono nei corpi cavernosi, una “pompetta“, situata nello scroto, che serve per attivare e disattivare la protesi e il serbatoio, posizionato nell’addome (protesi tricomponente). A volte il serbatoio fa corpo con la polpetta (protesi bicomponente). Poco prima del rapporto sessuale, azionando la pompetta nello scroto, si consente ai due cilindri posizionati nel corpo cavernoso di dx e di sn, di riempirsi di liquido proveniente dal serbatoio in addome e quindi di raggiungere una ottima erezione.

Da questo momento il rapporto procede senza alcuna differenza rispetto ad una persona normale. Infatti dopo l’impianto di protesi peniene la sensibilità del pene è perfettamente conservata e anche l’ eiaculazione è presente, assieme all’orgasmo. Naturalmente c’è il vantaggio che se si desidera continuare il rapporto, questo è possibile perché l’erezione è assicurata dalla protesi. Comunque a fine rapporto la protesi può essere disattivata schiacciando la porzione inferiore della pompetta e piegando i due cilindri.
Nei sistemi più sofisticati, come la protesi AMS Momentary Squiz, (AMS è aziende laeder del settore) solo azionando un pulsantino, facilmente identificabile, le protesi ritornano in condizione di riposo. Al fine di evitare infezioni, le protesi di ultima generazione, sono ricoperte di antibiotici che iniziano a rilasciare localmente subito dopo l’intervento e per 28 giorni. Tutto ciò ha consentito di ridurre a meno del 1% le infezioni degli impianti.

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Thomas Beatie, l'uomo incinto, va in Tv. Il video dell'ecografia.

La fotografia del suo stato di gravidanza aveva fatto il giro del mondo.
In tv l'ecografia dell'uomo "incinto". Thomas Beatie è stato ospite dell'Oprah Winfrey uno degli show più seguiti d'America.

(Elmar Burchia - Il Corriere della sera) Thomas Beatie ha destato grande scalpore due settimane fa con l'annuncio di essere "incinto". La fotografia del suo stato di gravidanza ha fatto il giro del mondo. Era quindi solo questione di giorni affinché la donna/uomo dell'Oregon - che anni fa decise di cambiare sesso e che anche all'anagrafe risulta registrata/o come maschio - facesse la sua prima comparsa in tv.
E' successo nel corso di uno degli show più seguiti d'America, l'Oprah Winfrey, che andrà in onda venerdì mattina negli Usa. Nella trasmissione dal titolo "Is the world ready for this?" ("Il mondo è pronto per questo?"), il 34enne Beatie si sottopone anche ad un'ecografia.

IL CAMBIO DI SESSO 10 ANNI FA - Thomas Beatie era una donna fino a dieci anni fa e si chiamava Tracy Lagondino. Dopo essersi resa conto di essere omosessuale, quando incontrò la sua attuale compagna, Nancy, decise di cambiare sesso. Si sottopose a una terapia a base di testosterone e a un intervento chirurgico per asportare il seno. Volle però mantenere inalterato il suo apparato riproduttivo femminile. Nel quale 5 mesi fa - stando a quanto da lei dichiarato alla rivista americana "The Advocate" - si è fatta impiantare il bimbo. Che - dice - ora ha 22 settimane. Nel corso dell'intervista esclusiva con Oprah, Beatie racconta di aver inizialmente pensato di voler tenere "segreta" l'inusuale gravidanza, anche per evitare reazioni negative della gente: «Se mia moglie Nancy avesse potuto avere figli non mi sarei sottoposto a tutto questo», ha detto l'uomo.
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Fino al 6 aprile veglie di preghiera per le vittime dell'omofobia.

Una proposta dei gruppi di credenti omosessuali italiani, raccolta da numerose confessioni cristiane. Si svolgeranno fino a domenica in 42 città italiane e del resto del mondo, veglie per le vittime della violenza a causa dell'orientamento sessuale.

(Marco Fabi - Korazym.org) Una proposta ecumenica che parte dai gruppi di credenti omosessuali italiani e che viene raccolta da numerose confessioni cristiane. Si svolgeranno fino a domenica in 42 città italiane e del resto del mondo (Argentina, Cile, Venezuela e Irlanda), veglie di preghiera per le vittime dell'omofobia: tutte quelle persone che hanno subito violenza a causa del loro orientamento sessuale. L'appello è stato raccolto principalmente dalla Chiesa valdese, ma non mancano segni di disponibilità anche da parte della Chiesa cattolica, con momenti di preghiera ospitati in chiese o parrocchie.

È il caso di Cosenza, dove stasera la veglia si svolgerà nella Cappella universitaria, di Cremona, dove apre le porte la chiesa di San Gerolamo, di Torino, con la chiesa di san Pietro in Vincoli, in località Cavoretto. E ancora: Padova con la chiesa di Santa Caterina, Palermo con la chiesa di San Francesco Saverio, Catania con la parrocchia del SS. Crocifisso della Buona Morte. Per il resto, oltre alle chiese valdesi, sono coinvolte anche le comunità metodiste, tutte unite dalla volontà di fare della preghiera l'aspetto profondo del dialogo. Dopo la veglia di ieri sera nel tempio valdese di Pinerolo, gran parte delle veglie si svolgeranno oggi (Aosta , Avellino, Como, Cosenza, Cremona, Bassano Del Grappa, Bologna, Firenze, Livorno, Napoli, Padova, Palermo, Rimini, Torino, Trento), mentre nel fine settimana sarà la volta di Piombino, Albano Laziale, Grosseto, Mestre, Venezia e Roma.

“L'iniziativa – spiegano gli organizzatori - avrà luogo nel quarantesimo anniversario della morte di Martin Luther King, il pastore battista che ha pagato con la vita l'impegno per superare il pregiudizio e la paura”. Nessuna rivendicazione politica, ma la volontà di mettere al centro i percorsi di fede e le storie personali, con l'obiettivo di “infrangere il muro di silenzio e d'imbarazzo che spesso permane, nella nostra società e nelle nostre chiese, sul tema dell'omosessualità”.

Tra i promotori delle veglie figurano i gruppi di omosessuali credenti, in molti casi gestiti da sacerdoti come il Gruppo La Fonte di Milano, seguito da don Domenico Pezzini. Adesione anche da gruppi diocesani senza una connotazione specifica, come quello dei giovani di Villa Guicciardini, della diocesi di Firenze. "E' proprio il nostro essere persone di fede – spiegano i ragazzi - che ci chiama a combattere ogni forma di discriminazione dell’uomo nei confronti di suo fratello”.

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Socialisti. Partito o cassonetto? Il nr. 2 del Grande Oriente si candida per i socialisti e i Massoni si ribellano.

(Fabrizio d'Esposito - Il Riformista) Dal famigerato spot con «Gesù primo socialista della storia» al numero due del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani (Goi), la maggiore loggia massonica del nostro paese, quella per intenderci in cui si annidò la P2 di gelliana memoria. Per le elezioni politiche di metà aprile, il candidato-premier del Ps Enrico Boselli non si è davvero negato nulla: in Toscana, nella lista per il Senato, alle spalle della capolista Mariella Magi Dionisi, c'è il livornese Massimo Bianchi che nel Goi è secondo solo al gran maestro Gustavo Raffi.

La candidatura del gran maestro aggiunto Bianchi ha però spaccato la massoneria di Palazzo Giustiniani, provocando la rivolta della gran parte delle logge italiane del Goi, che in tutto vantano 19mila iscritti. Nella storia secolare dei "grembiulini", non solo italiani, è infatti la prima volta che un componente del governo dell'ordine scende in politica. Sinora tutti i casi registrati (un nome per tutti: l'ex liberale poi Pd Valerio Zanone, senatore uscente) riguardavano singoli iscritti poi "messi in sonno" in caso di elezione.

Stavolta, invece, è diverso: Bianchi è un gran dignitario del Goi e la sua scelta rischia di impegnare politicamente la principale massoneria italiana. Per questo, alla vigilia del raduno annuale del Grande Oriente che si apre domani a Rimini, è finito sotto accusa il gran maestro Gustavo Raffi, colpevole agli occhi dei ribelli anti-Bianchi di non aver chiesto le dimissioni del suo aggiunto. Anche perché, la discesa in campo di un gran maestro infrange la regola tradizionale più importante delle logge mondiali: mai occuparsi o discutere di politica e religione perché considerate entrambe elementi di divisione secondo gli otto punti basici della massoneria moderna emessi a Londra nel settembre del 1929.

Non a caso, i "grembiulini" schieratisi contro Raffi - in particolar modo quasi tutti i toscani, ancora oggi fieri dell'importanza massonica della loro regione, dove nel 1731 venne fondata a Firenze la prima loggia italiana - sono preoccupati che la candidatura di Bianchi possa mettere in pericolo il tanto atteso riconoscimento del Goi da parte delle grandi logge d'Inghilterra, Scozia e Irlanda, perso nel 1993 a causa delle conseguenze dello scandalo P2 e delle infiltrazioni di mafia e 'ndrangheta nell'ordine di Palazzo Giustiniani.

Del resto, nel novembre scorso, al meeting europeo di Londra il pro-gran maestro inglese, ossia il marchese di Northampton (il gran maestro, invece, è per tradizione il re o un principe di sangue reale che non partecipa mai: oggi è il duca di Kent) ha messo al centro della sua allocuzione «la proibizione delle discussioni di politica e religione e il divieto imposto alle grandi logge e ai singoli massoni di esternare in pubblico su questi argomenti nella loro qualità di membri dell'ordine».

Attualmente, in Italia, al netto delle numerose logge fai-da-te, gli ordini massonici sono tre. Oltre al Goi, riconosciuto solamente dalla Gran loggia nazionale di Francia, ci sono la Gran loggia d'Italia degli Antichi liberi accettati muratori (Alam) con 8.500 iscritti e la Gran loggia regolare d'Italia con 3mila. Quest'ultima nacque nel 1993 da una scissione del Goi e nel tempo è riuscita a guadagnarsi il consenso e il riconoscimento degli importanti fratelli inglesi.

Domani, allora, quando a Rimini si aprirà la Gran Loggia 2008 dal titolo «Tu sei mio fratello» e con tanto di mostra su uno dei più illustri massoni del Risorgimento, Giuseppe Garibaldi, sarà soprattutto uno l'interrogativo che animerà il dibattito durante i rituali non pubblici: perché il gran maestro Raffi ha autorizzato la candidatura di Bianchi contravvenendo alla regola tradizionale?

Le voci che circolano riportano a galla i ricordi poco piacevoli su politica e massoneria ai tempi di Gelli. Già vicesindaco di Livorno, Bianchi è ritenuto vicino all'ex ministro socialista Gianni De Michelis, che con Boselli e Bobo Craxi ha ricostituito il Ps. In Toscana, il Ps vanta tre consiglieri regionali, tra cui Riccardo Nencini, e alle ultime politiche, con la Rosa nel pugno, ha raccolto il 2,4 per cento. Una cifra ben lontana dal quorum previsto per Palazzo Madama, l'8 per cento. Perché, quindi, spaccare il Goi per una candidatura difficilmente vincente, nonostante il numero due in lista? Se lo chiedono in molti nel Grande Oriente d'Italia, dove qualcuno storce il naso, poi, perché come grande archivista figura ancora Vittorio Gnocchini, storico collaboratore del venerabile Licio Gelli, naturalmente iscritto alla vecchia P2.

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GF8. Silvia il trans dichiara: "Sono innamorata pazza".

(TGCom) Settantaquattro giorni per far avvicinare due primedonne: Christine e di Silvia. Dopo le discussioni, dopo i falliti tentativi arrivada loro setsse il chiarimento: "Siamo due persone chiuse. Se anche una delle due fosse un po' più aperta ci sarebbe stato uno sbocco", dice Silvia a Chris, e apre un varco fra le dure e pure del Gf 8. "Ti avevo detto 'ridicola' per rabbia", sottolinea Chris nel confronto in riferimento alla litigata durante il gioco del film diretto da lei.

E poi aggiunge: "Ma, non perché lo pensassi. C'erano un sacco di cose dietro". "Devi parlare prima di arrivare a trattare così le persone!", risponde Silvia. prima di snocciolare una lunga lista di attriti non ancora chiariti.

E Silvia non paga di franchezze si confessa anche con Lina e si lascia andare ad un'affermazione inequivocabile: "Ragazzi, io sono innamorata marcia: non so se ve ne siete resi conto!". La ragazza è incuriosita da quello che l'attende fuori la porta rossa e, viste le positive evoluzioni amorose, avrebbe desiderio di uscire. Ma è altrettanto forte la voglia di arrivare fino alla fine del gioco, soprattutto dopo essersi mostrata a 360 gradi. Lunedì di vedrà che dice il televoto.

Poi arriva anche la comunicazione ufficiale del Grande Fratello sulle elezioni. Gian Filippo legge le indicazioni. Eccole: ogni giorno gli inquilini potranno visionare i diversi programmi politici, recandosi, esclusivamente da soli, nella stanza delle sorprese, per leggere gli intenti dei differenti schieramenti. E' assolutamente vietato confrontare le proprie idee politiche, pena la sanzione.

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