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mercoledì 2 aprile 2008

Marito muore in bordello, vedova chiede 1,4 mln di risarcimento.

E' successo in Belgio. La donna ha accusato di omissione di soccorso le due prostitute che si trovavano con l'uomo al momento del decesso e che avrebbero cercato di 'rianimarlo' usando l'elettroshock e un cocktail di droghe e champagne.

(Adnkronos/Dpa) - Suo marito è morto mentre si trovava in un bordello e la vedova ha chiesto un risarcimento di 1,4 milioni di euro alle responsabili della casa d'appuntamento. L'episodio è accaduto in Belgio, secondo quanto riporta il giornale 'De Standaard', il quale riferisce anche che la donna ha accusato di omissione di soccorso le due prostitute che si trovavano con il marito al momento del decesso e che avrebbero cercato di 'rianimarlo' usando l'elettroshock e un cocktail di droghe e champagne.

L'avvocato della vedova ha spiegato che la cifra è stata calcolata sulla base dello stipendio annuale dell'uomo, 38 anni, amministratore di una societa' di Amberes, che era di circa 200mila euro.

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Dimensioni. Johnny Depp ce l'ha "extra long".

(Mr Jefferson) La Trojan condoms, ditta produttrice di profilattici, ha offerto 10milioni di dollari a Johnny Depp per convincerlo a diventare "la faccia" della loro campagna promozionale. Secondo quanto riportato dal "Daily Star", la linea alla quale Depp dovrebbe prestare il proprio "volto" è la Magnum, ovvero quella dei preservativi di misura... extra grande. Lo slogan sarebbe già pronto: "Se è abbastanza grande per Johnny, lo è per chiunque!". Una fonte vicina all'attore ha lasciato trapelare che lui sarebbe interessato alla cosa. Inoltre la campagna pubblicitaria si affiancherebbe a una sensibilizzazione sociale nella lotta all'Aids. La Trojan, che ha in progetto di distribuire gratuitamente profilattici nei paesi del terzo mondo, vorrebbe che l'attore si impegnasse anche su quel versante. "Johnny è molto interessato - ha detto questo fonte - e in questo momento sta tentando di capire se può starci".

Johnny Depp dovrebbe anche essere il protagonista di un video in cui spiegherà il corretto modo di mettere il preservativo. Certo tutti noi sappiamo come si mette, ma chi non è curioso di vedere la "Depp way"?

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Cartoon sui gay e sul Papa del futuro. E’ polemica al festival dell’animazione.

(Fulvia Caprara - La Stampa) Musica e felicità sono in pericolo, la minaccia si chiama Biechi Blu, e gli unici che potranno liberare Pepperlandia da una così terribile maledizione sono quattro, coraggiosi, ragazzi di Liverpool. A quarant’anni esatti dalla prima inglese, Yellow Submarine, il cartoon surreal-psichedelico intitolato come la celebre canzone, viene rievocato durante la prossima edizione di «Cartoons on the bay», il Festival Internazionale dell’Animazione tv, in programma a Salerno dal 10 al 13 aprile. Ne discuteranno, tra gli altri, l’animatore canadese Gerald Potterton tre volte candidato all’Oscar, insieme con la regina dell’animazione in plastilina Fusako Yusaki. Le musiche di John Lennon e Paul McCartney si adattavano perfettamente alle immagini pop art del lungometraggio, ma i Beatles non si dichiararono mai completamente soddisfatti dell’opera firmata da George Dunning.

Già allora si parlava di animazione per adulti, filone che negli anni si è andato sviluppando, tanto che un altro dei momenti clou della rassegna sarà dedicato al rapporto tra cartoon e minori: «L’animazione - spiegano gli organizzatori - ha raggiunto oggi una maturità espressiva in grado di catturare l’interesse anche del pubblico adulto. Sicché intere e riuscite serie animate possono caratterizzarsi, occasionalmente o abitualmente, come non adatte per i bambini». Sull’argomento (tra le anteprime sono in programma Ortone e il mondo dei Chi di Jimmy Hayward e Steve Martino con le voci di Christian De Sica, Paolo Conticini e Veronica Pivetti e Tutti verso l’Ovest: un’avventura di Lucky Luke, nuovo capitolo della serie dedicata al celebre cow-boy), è scoppiata la polemica riguardante due cartoni, uno con personaggi gay e un altro che immagina l’elezione di un futuro Papa.

A sparare contro i due prodotti, selezionati nel panorama internazionale, è l’amministratore delegato di Raitrade Carlo Nardello: «Da cattolico ritengo offensivo e diseducativo un cartone animato in cui i meccanismi di elezione di un Papa sono descritti come corrotti o addirittura oggetto di scommesse. Sono anche rimasto colpito dal fatto che il tema dell’omosessualità possa essere disinvoltamente trattato in un prodotto destinato ai più piccoli». I vertici di «Cartoons» replicano spiegando che le due opere in questione sono visionabili dalla giuria internazionale, composta rigorosamente da adulti esperti e responsabili.

E’ candidato al David di Donatello 2008 nella categoria miglior documentario di lungometraggio, ma finora nessuno ha potuto vedere La minaccia, film sul Venezuela e sul presidente Hugo Chavez, i cui diritti sono di Raiuno, Speciale Tg1. «Rimedieremo presto - assicura David Sassoli, responsabile degli Speciali Tg1 - non appena si saranno spenti i riflettori di primavera sulle elezioni politiche».

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Sesso. E' l'mpotenza il tabù degli italiani. L'80% malati non va dal medico.

(Adnkronos Salute) I 'flop' sotto le lenzuola restano un tabù di ferro tra gli italiani. Nell'ultimo anno il 25% (uno su 4) dei connazionali sessualmente attivi ha sperimentato un problema di disfunzione erettile maschile, ma il disturbo viene minimizzato da 7 su 10. E in presenza di un disturbo di erezione persistente, i 'panni sporchi si lavano in casa': l'80% di chi soffre si limita a parlarne con la partner o al massimo con gli amici più cari, senza chiedere il parere del medico. E' un atteggiamento di 'omertà' quello che emerge da un'indagine condotta da Ipsos per conto di Bayer, presentata oggi a Milano durante la prima giornata del 23esimo Congresso annuale Eau (Associazione europea di urologia).

La ricerca rileva che solo un intervistato su 10 assume 'pillole dell'amore', mentre il 9% sceglie altri rimedi. Dal sondaggio, su un campione di mille italiani over 18, risulta che sono più gli uomini a riconoscere un problema di disfunzione erettile (30% contro il 20% delle donne). La maggior parte tace. Eppure alla lunga la tendenza a nascondere il disturbo può avere conseguenze pesanti non solo sulla vita di coppia, ma anche e soprattutto sulla salute. "I problemi erettili - spiega infatti Mario Maggi, ordinario di Endocrinologia all'università di Firenze - sono un campanello di allarme di altre patologie cardiovascolari (ipertensione, infarto, angina e ictus) o metaboliche (diabete ed eccesso di grassi nel sangue). Dunque la disfunzione erettile può essere per l'uomo una preziosa opportunità di prendersi cura della propria salute e prevenire malattie mortali.

Per questo possiamo arrivare a dire: impotenza, che fortuna!", è la provocazione dell'esperto, che invoca "un nuovo approccio comunicativo" contro una condizione "ancora vissuta come un tabù, come una patologia di cui vergognarsi", conferma Maggi. Ma chi sono gli uomini più a rischio di 'defaillance' in camera da letto? "Coloro che non fanno attività fisica - avverte lo specialista - chi ha grassi e zuccheri alti nel sangue, chi ha la pressione alta, chi fuma e in generale quelli che hanno una storia familiare di patologie cardiovascolari", dice. Uno studio dell'università di Firenze su duemila pazienti, in corso di pubblicazione sul 'Journal of Sexual Medicine', ha chiarito inoltre che "l'obesità, la patologia del secolo, è il fattore di rischio più importante per le patologie metaboliche, endocrine e cardiovascolari.

Che possono essere svelate proprio dalla disfunzione erettile", ribadisce Maggi. E all'origine del link tra impotenza e sindrome metabolica c'è la resistenza all'insulina, "che si identifica semplicemente con l'adiposità viscerale (nei maschi circonferenza vita maggiore di 102 centimetri)", ricorda. Insomma, per recuperare una vita sessuale soddisfacente e salvare la salute bisogna innanzitutto "correggere il proprio stile di vita - raccomanda l'endocrinologo - Dietro prescrizione del medico, si devono assumere i farmaci necessari per correggere l'ipogonadismo e le patologie che si associano alla disfunzione erettile.

Infine, per migliorare le performance sessuali esistono medicinali sicuri e mirati. La resistenza di alcuni al loro uso è anch'essa conseguenza dei tabù e della scarsa consapevolezza sul problema", afferma. Ma "oggi abbiamo a disposizione pillole ad azione rapida e con effetti collaterali minimi. Tra queste la 'pillola arancione' (vardenafil), che agisce in soli 10-15 minuti dall'assunzione ed è venduta in tre diversi dosaggi (5, 10 e 20 mg), consentendo al medico una migliore definizione della terapia in base alle esigenze del paziente", conclude l'esperto.

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Rugby a luci rosse! Contattati alcuni campioni per un film porno sulla palla ovale.

Duccio Fumero - Rugby 1823) Sesso & Rugby sui grandi schermi. Una notizia incredibile sta facendo il giro del mondo della palla ovale. Secondo indiscrezioni, confermate però da più parti, sarebbe in lavorazione un film porno ambientato nel mondo del rugby. Ma la vera notizia bomba è che, a questo progetto, dovrebbero partecipare alcuni tra i più importanti giocatori del campionato italiano, oltre a un paio di fuoriclasse che ruotano attorno alla nazionale. Ma ecco i fatti.

Nei giorni scorsi mi ha contattato un amico che vive nel mondo della Formula 1. Questo personaggio, che mi ha chiesto di restare anonimo (anche se chi è nel mondo della F1 sa benissimo di chi parlo), è molto amico di uno dei più importanti attori porno italiani, un personaggio noto che ha anche una società di produzione di film hard e una linea di moda. Secondo il mio amico, questo produttore avrebbe pronta da mesi una sceneggiatura per un lungometraggio sul mondo del rugby.
Ma la notizia veramente incredibile e che il mio amico ha confermato più volte, è che la produzione vorrebbe coinvolgere alcuni campioni di rugby, facendoli recitare! I nomi, purtroppo, non me li ha fatti, ma dai suoi discorsi sono usciti indizi ben chiari. Sono quattro i nomi che per primi sono venuti in mente al produttore. Si tratta di tre azzurri che giocano in Francia e di un giocatore fijano dalla stazza imponente che gioca in Italia. Il mio amico ha voluto sottolineare più volte come la scelta sia stata fatta principalmente guardando alla prestanza fisica dei giocatori, alla loro bellezza o al loro, presunto, "physique du rôle" per un film porno (e chi vuole intendere...).

Ho cercato conferme da altre fonti. La casa di produzione, dopo un iniziale "no comment" ha ammesso che un film sul rugby è in progetto, ma non ha voluto sbilanciarsi sulla notizia di giocatori coinvolti. Ho, allora, contattato quei giocatori che più rientravano nella descrizione fatta dal mio amico. Uno aveva il cellulare spento, altri hanno negato con forza (invitandomi a non citarli neanche). Uno solo, dopo una sonora risata, e dopo avermi chiesto come diavolo avevo saputo di tutto ciò, ha ammesso di esser stato contattato e mi ha fatto capire di essere al momento in stand-by, e che sta valutando se sia una proposta fattibile o meno. Si tratta del centro della nazionale italiana e del Clermont Gonzalo Canale (nella foto). Insomma, dopo il calendario degli Dieux de Stade, presto avremo di nuovo modo di vedere i campioni della palla ovale come mamma li ha fatti... e questa volta non saranno immobili!

Continua...

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Un'inchiesta rivela che in Inghilterra la società è omofoba. Soprattutto a scuola.

(Apcom) La nutrita popolazione omosessuale della Gran Bretagna (3,6 milioni di persone, pari circa al 6%) è costretta a confrontarsi con solide barriere di pregiudizi ad ogni livello della società, secondo i risultati della prima autorevole inchiesta che ha raccolto le loro opinioni.

L'inchiesta, commissionata da un'associazione per la parità dei diritti, Stonewall, conclude che alcuni organismi pubblici sono troppo "soddisfatti" dei loro risultati in materia di lotta alla discriminazione e indica che soprattutto nell'ambito scolastico si riscontra il massimo livello di pregiudizio.

Il sondaggio YouGov ha intervistato 1.658 adulti omosessuali: l'80% di loro, ad esempio, prevede di incontrare ostacoli se volesse candidarsi a preside di una scuola, il 30% immagina di trovarsi in difficoltà se dovesse iscrivere un bambino a scuola. Due terzi degli omosessuali sotto i 19 anni hanno dichiarato di aver subito episodi di bullismo a causa delle proprie inclinazioni sessuali, solo la metà nella fascia d'età tra i 35 e i 44 anni e solo un quarto di quelli sopra i 55 anni.

Ospedali, polizia e tribunali si comportano meglio del sistema scolastico nel combattere la discriminazione. Ma in ogni caso una significativa maggioranza della popolazione omosessuale, si aspetta di essere trattata peggio di un eterosessuale nel caso, ad esempio, di un ricovero al pronto soccorso.

Lo studio suggerisce inoltre che i pregiudizi sono endemici nella vita politica, la maggior parte dei gay e lesbiche intervistati ritiene infatti di andare incontro a grosse difficoltà e discriminazioni nel caso volesse ottenere la candidatura di un partito: nove su dieci se si trattasse del partito conservatore, il 61% nel partito laburista, il 47% nel partito liberaldemocratico.

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Magdi Allam, un enigma angosciante.


(Luigi De Marchi) La conversione di Magdi Allam al cattolicesimo è stata per me un enigma angosciante. Certo, da un punto di vista formale, essa ha qualche tratto in comune con le analoghe conversioni al cattolicesimo di molto intellettuali famosi del ‘900, che abbandonarono le rispettive chiese per abbracciare quella di Roma. E può ben darsi che alla decisione di Magdi abbia concorso, come in tanti convertiti inglesi e americani del secolo scorso, il grande fascino esercitato dal mondo cattolico (così ricco di poemi, architetture, sculture e pitture fiammeggianti e sensuali) sull’animo dei fedeli di altre chiese, delusi dalla freddezza dei loro templi deprivati d’ogni immagine sacra: una deprivazione che, come è noto, caratterizza anche l’Islam.

Ma quelle conversioni del ‘900 avevano, appunto, soprattutto una connotazione estetica. Quella di Magdi Allam investe viceversa, a mio parere, tutti i maggiori problemi della religiosità contemporanea, potrà avere ripercussioni enormi e forse drammatiche anche al di fuori del mondo religioso e culturale e, proprio per la personalità del suo protagonista, mi pone un enigma angosciante.

Cinque o sei anni fa, infatti, ho avuto modo di conoscere personalmente Magdi Allam, già allora costretto a vivere sotto scorta, di avviare con lui un buon rapporto di amicizia e di apprezzare le sue doti umane e intellettuali. Nei nostri incontri e nella lettura di alcuni suoi libri avevo sentito in lui un uomo gentile, coraggioso e deciso a difendere i grandi valori del pensiero e della società liberale dalla minaccia mortale del dogmatismo religioso. Ma proprio questo suo umanesimo liberale, che mi aveva fatto vedere in Magdi un compagno d’idee e di lotta e una conferma vivente della universalità dei valori liberal-democratici, della loro applicabilità alle varie culture e, quindi, della loro preziosa funzione nel dialogo e nella collaborazione tra le nazioni e le religioni più diverse, mi rende oggi doppiamente incomprensibile la sua conversione, sia nella forma che nella sostanza.

La forma, infatti, con la sua solennità, con la sua risonanza mediatica planetaria e con la sua inevitabile e inevitata teatralità assume una connotazione provocatoria nei confronti dell’Islam e s’iscrive in quella lotta storica per il primato tra cattolicesimo e islamismo che tante tragedie ha già prodotto e produce nel mondo. Certo, la conversione costituisce una nuova prova di coraggio da parte di Magdi Allam ma, mentre credo che egli non avesse di certo bisogno di dimostrare ulteriormente la dimensione eroica del suo carattere, penso che, col suo gesto, Magdi abbia in realtà sminuito il valore universale della sua battaglia perché, da paladino della libertà in lotta col dogmatismo, egli ha scelto di diventare paladino di un dogmatismo in lotta con un altro dogmatismo.

Beninteso, il dogmatismo vaticano non ha più i tratti intolleranti e sanguinari dei secoli andati (e dell’Islamismo oggi prevalente) ma, mentre la sua maggiore tolleranza odierna è dovuta proprio al suo incontro col pensiero laico e liberale (non certo ad una sua evoluzione interna che, fino a quell’incontro, lo aveva semmai portato a posizioni sempre più intolleranti e arroganti), quella cattolica resta una religione dichiaratamente dogmatica oltre che molto incline ad invadere le problematiche pubbliche e private della persona umana e dei suoi diritti. Così, quando leggo che Magdi dichiara in un’intervista: “Sento un’assoluta sintonia tra i valori in cui ho sempre creduto e il contesto spirituale, culturale e sociale del cattolicesimo”, provo una doppia o tripla angoscia. Anzitutto, mi domando come il Magdi che ho conosciuto possa conciliare la sua fede nella libertà di pensiero con la sua odierna fede nell’infallibilità papale: se si crede nell’infallibilità di qualcuno non si può credere simultaneamente nella libertà di pensiero, nella libera ricerca umana e nello stesso dialogo inter-religioso, che non può di certo fondarsi sull’affermazione (più volte ripetuta dallo stesso Papa Ratzinger) di essere detentori della sola vera fede capace di assicurare ai propri fedeli la verità universale, l’immortalità e la vita eterna e felice nell’aldilà. Inoltre come può, il Magdi che ho conosciuto, non vedere più i disastri immensi prodotti dal dogmatismo papale nel mondo contemporaneo. Basterà ricordare l’esplosione demografica promossa dai veti vaticani alla contraccezione, ed ai suoi atroci corollari: dalla povertà alle guerre territoriali, dall’inquinamento alla disoccupazione di massa, dalla deforestazione alle migrazioni disperate e allo sterminio per fame di 15 milioni di bambini ogni anno. Un’angoscia anche maggiore mi è poi venuta al pensiero che al Magdi liberale da me conosciuto se ne sia aggiunto ora un altro, dogmatico, che convive col primo in forma più o meno dissociata, in una sorta di “doppia verità” di stampo averrroistico o tertullianeo (“Credo quia absurdum”: cioè credo proprio perché credere è assurdo).

Ma, infine, l’angoscia più grande mi assale se penso che, forse, la maggioranza degli esseri umani si rifugiano nelle certezze dei dogmatismi religiosi o politici appunto perché non riescono a vivere senza certezze capaci di placare il loro antico terrore di minuscole pulci consapevoli del proprio destino di morte e aggrappate a questa nostra briciola di materia ruotante nell’immensità e nell’indifferenza del cosmo. Se così fosse, tutte le nostre speranze in un futuro umano di pace, armonia e crescita umana sarebbero pure illusioni e la storia dell’umanità, dopo questa breve parentesi liberale, potrebbe solo riprendere il suo millenario, atroce e noioso cammino di guerra infinita e sanguinosa tra dogmatismi religiosi e politici apparentemente diversi e antagonisti ma tutti accomunati dalle loro promesse di Paradisi, celesti o terrestri, riservati ai seguaci della Vera Fede o della Vera Rivoluzione.

Queste sono le riflessioni amare che la conversione di Magdi Allam mi ha suscitato. Ma, forse, c’è anche la possibilità che l’umanesimo liberale sappia sviluppare la sua dimensione spirituale, finora trascurata o addirittura negata, trovando così un nuovo clima di solidarietà e alleanza con la religiosità non dogmatica e che l’umanità possa quindi trovare la via di un futuro di pace, di libertà e di crescita e continuare la sua appassionante avventura interiore e cosmica.

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Il "grosso" pesce d'aprile di Roger Taylor. Il batterista nudo al balcone mostra qualcosa di notevole...

(TGCom) Negli anni Ottanta insieme a Simon Le Bon Roger Taylor era un mito. Batterista dei Duran Duran faceva impazzire le ragazzine di mezzo mondo. Ora nonostante i suoi 48 anni suonati, Roger continua a dare spettacolo. Il musicista è stato infatti paparazzato completamente nudo alla finestra di casa sua. Incurante dei flash Taylor appare come mamma l'ha fatto mostrando a tutti i suoi non certo poco visibili attributi.
Insomma, nonostante gli anni d'oro per Roger e compagni siano finiti da un pezzo, loro sembrano ancora eterni ragazzini.

D'altronde soltanto un anno fa il batterista dei Duran Duran, riscopriva una nuova vita. Roger infatti sposava seconde nozze la fidanzata peruviana Gisella Bernales ai Caraibi, presso la Jalousie Plantation di St. Lucia.
Taylor aveva iniziato a frequentare Gisella nel 2005 dopo averla conosciuta negli Stati Uniti.

Da lì Roger ha riscoperto le gioie della gioventù, nonostante i cinquanta alla porte e ben tre figli avuti dalla prima moglie Giovanna Cantone, dalla quale ha divorziato nel 2004 dopo quasi vent'anni di unione. Un eterno ragazzino, bizzarro e non certo timido. Come si evince dallo spettacolo che Roger dopo oltre vent'anni ha di nuovo regalato alle fan.

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Polemiche. Amici di Maria. L’Adoc chiede ufficialmente copia del regolamento.

(River-blog) Il regolamento di Amici è una specie di mostro di Loch Ness: tanta gente è pronta a scommettere sulla sua esistenza, anche se pochissime persone sono disposte a giurare di averlo visto. Non è un caso che, di tanto in tanto, venga utilizzato per giustificare questa o quella strampalata decisione. Sul popolare sito “Nemici di Maria”, lo hanno ribattezzato “pongo-regolamento”: può essere modellato a piacimento degli autori. Qualcosa, però, potrebbe cambiare. L’Adoc, che, come preannunciato ieri stava studiando altre iniziative da intraprendere, chiederà di poterlo visionare. E lo fa con un atto ufficiale, citando una legge dello Stato italiano.

“Quanto successo nella puntata andata in onda sabato 29 marzo, ha suscitato molte perplessità da parte dei telespettatori e anche del nostro Osservatorio per le TV, che ha rilevato delle apparenti incongruenze tra il regolamento citato nel corso del programma e la scelta di non invitare il primo dei ballerini esclusi dal serale, ovvero Vincenzo Mingolla“, spiega il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri. Come scoperto da Tvblog, infatti, il primo dei non ammessi al serale era Mingolla, e non Cristina: particolare non indifferente, visto che quest’ultima è stata richiamata in studio come sostituta dell’infortunato Mariottini. Continua l’Adoc: “Crediamo importante non solo che sia assicurata trasparenza sul televoto e sulla applicazione del regolamento, ma anche che sia offerta una prova degli effetti della partecipazione e della democrazia, facendo sì che i ragazzi e le ragazze che partecipano alla votazione, possano verificare anche l’importanza delle conseguenze delle decisioni assunte in regime democratico e partecipato“. Ma ecco la richiesta più importante (e, se la memoria non mi inganna, la prima ad essere presentata ufficialmente da un’associazione di consumatori): “Chiederemo per vie legali di accedere agli atti, in base alla legge 281/98 sulla difesa degli interessi diffusi, in modo da poter prendere visione ufficialmente del regolamento e quindi chiarire i dubbi interpretativi che al momento non sono stati sciolti dai responsabili del programma“.

La richiesta dell’Adoc è importante. Ai responsabili di Amici si prospettano due strade: quella della confusione, delle polemiche e dei dubbi sulla regolarità dello svolgimento di questo programma; quella di fare chiarezza, una volta per tutte, e di dimostrare che dietro al meccanismo del televoto non c’è soltanto una macchina strizza-cellulari per minorenni innamorati di questo o quel beniamino.

Aggiornamento/ E’ arrivata, poco fa, una tardiva presa di posizione del Codacons. Che, in sostanza, appoggia in tutto e per tutto la tesi della produzione di Amici, pubblicata su questo blog. “Il Codacons, che da cinque anni è presente all’interno della trasmissione di Canale 5 “Amici di Maria De Filippi”, risponde ai dubbi sollevati in questi giorni da alcune associazioni e da vari telespettatori in merito alle sfide all’interno del programma e alle modalità e ai tempi del televoto - spiega la nota - Come più volte evidenziato e posto in risalto il Codacons è, in linea di principio, assolutamente contrario all’utilizzo del televoto in qualsiasi programma televisivo. Proprio per questo motivo l’associazione vigila in maniera estremamente rigorosa sull’utilizzo che ne viene fatto nella trasmissione “Amici di Maria De Filippi”. Rispondendo ai dubbi sollevati in questi giorni, precisiamo che l’ordine di esibizione dei ballerini in gara è dettato anche da questioni pratiche: i ballerini professionisti mostrano la corretta esecuzione della prova, poi accompagnano gli allievi nella loro esibizione, sono quindi spesso costretti ad eseguire la medesima coreografia ben due se non tre volte, e di conseguenza è necessario concedere loro il tempo materiale per prendere fiato! Per quanto concerne i “tempi” dedicati al televoto, questo può essere espresso in ogni momento della sfida, non solo quando si è conclusa l’esibizione, considerando il fatto che, a prescindere dall’esito della stessa, il pubblico vota per i propri favoriti. Eventuali simpatie di autori e redazione verso qualche allievo, qualora esistenti, non potrebbero influire inalcun modo sull’esito del televoto, che è interamente estito da società esterne certificate”.

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E' tra gli attori più sexy del cinema. "Voglio morire di sesso". Per Matthew McConaughey è il modo migliore.

(TGCom) Il modo più bello di passare a miglior vita? Facendo sesso. Ne è convinto l'attore Matthew McConaughey: "Mio padre è morto facendo l'amore con sua moglie e credo che non ci sia maniera migliore di andarsene". E così la star 39enne spera di fare la stessa fine, ma senza fretta. Matthew vuole godersi ancora a lungo le gioie terrene, soprattutto ora che diventerà papà: la fidanzata Camila Aves, infatti, gli regalerà presto un bebè.

Pensieri non proprio allegri per l'attore, in un momento in cui dovrebbe pensare solo a nursery, vestitini e possibili nomi per il nascituro.
Sarà quest'aria di famiglia, che spinge il protagonista di "Tutti pazzi per l'oro" a voler istituire una vera tradizione di casa McConaughey,d a tramandare di padre in figlio. Suo padre gli aveva annunciato: "Ragazzo, scommetti che morirò facendo l'amore con tua madre?". E così fu. Matthew ne è rimasto impressionato, tanto da dichiarare: "Non c'è modo più bello di andarsene. Naturalmente spero che la mia dipartita sia molto lontana, ma quando succederà, questa è la mia strategia d'uscita preferita".

L'attore è convinto che il suo non sarà un addio definitivo e crede nella reincarnazione. A questo proposito ha già le idee chiare: "Vorrei tornare sulla terra come giaguaro. E' l'animale più forte al mondo. Ne ho visto uno da vicino in Perù. Sono bestie astute e perfettamente posate. Sono certo che mi divertirei molto". Prima però il sexy Matthew dovrà vestire i panni del papà e chissà come se la caverà con pannolini e biberon!

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Luca Argentero torna a fare il gay al cinema.

Da sinistra Filippo Nigro e Luca Argentero .

A Trieste le riprese dell'opera prima di Umberto Riccioni.
Imbarazzante triangolo amoroso Tra due lui, spunta una bella lei... Filippo Nigro e Luca Argentero saranno una coppia gay nella commedia "Diverso da chi", l'opera prima di Umberto Riccioni, con Claudia Gerini, di cui inizieranno le riprese a Trieste il 14 aprile...

(Cinema gay) Filippo Nigro e Luca Argentero saranno una coppia gay nella commedia "Diverso da chi", l'opera prima di Umberto Riccioni, con Claudia Gerini, di cui inizieranno le riprese a Trieste il 14 aprile.
«La storia, scritta da Fabio Bonifacci è quella di un triangolo amoroso - dice Nigro -. È una storia molto divertente in uno scenario attuale che tocca anche la politica. Il personaggio di Argentero, che si trova a concorrere alla carica di sindaco, si innamora di Claudia Gerini, ma non ha il coraggio di lasciare me, che sono il suo compagno da 15 anni» spiega l'attore.
Nigro inoltre ha finito altri due film, entrambi in lizza per partecipare alla Mostra di Venezia o alla Festa di Roma e con l'uscita fissata in autunno. Il primo è "Un gioco da ragazze", opera prima di Matteo Rovere. «È una storia nerissima, ambientata in una provincia ricca e maleducata del Nord. Ne sono protagoniste tre ragazze, cattive e viziate. Una di loro perseguita il mio personaggio, un professore. Tra noi si crea un rapporto vittima-carnefice. È una vicenda molto dura con dei momenti molto violenti - racconta l'interprete di "La finestra di fronte" -. Matteo si è rivelato un regista di grande talento».
Nigro è anche fra i protagonisti di "Amore che vieni, amore che vai" di Daniele Costantini, un film che richiama alcune atmosfere e personaggi delle canzoni di Fabrizio De Andrè: «Io interpreto un pastore sardo, forse ex membro dell'anonima sequestri, arrivato nella Genova dei primi anni '60, dove conosce un gangster marsigliese (Massimo Popolizio) e si innamora di una prostituta (interpretata da Donatella Finoccharo), che lavora per un "pappone per caso" (Fausto Paravidino)». Nigro descrive il film anche come un "heist movie" (film su una rapina), visto che «i tre protagonisti, interpretati da Paravidino, Popolizio e da me, faranno insieme un "colpo"».

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Il sesso esplode nei college Usa. Ora le riviste hard nascono qui. Alcune sono direttamente finanziate anche dalle casse dell'università.

Harvard, Yale, Ucla e Stanford alle prese con pubblicazioni senza veli. Responsabili e attori gli stessi studenti"Vogliono essere notati". Alecia della Boston University: "Sono fiera del mio corpo. Perché non mostrarlo?"

(Sarha Ostinelli - La Repubblica) Le università americane parlano un nuovo linguaggio e, soprattutto, lo scrivono. Si sono messe a pubblicare, talvolta finanziandole, riviste pornografiche redatte e dirette dagli stessi studenti.
E' un fenomeno nato di recente e si estende a macchia d'olio. Pubblicazioni di questo genere sono diventate un trend in crescita, quasi un business: Harvard, Yale, Boston University, Vassar, Columbia, University of Chicago, Stanford e Ucla hanno imitato Hugh Hefner e il suo Playboy.

Prestigiosi istituti noti per la loro serietà, con i loro motti ispirati allo studio e alla religione sembrano voler sovvertire le regole.

Il sesso non rappresenta più un tabù per nessuno. E adesso si mostra senza veli anche negli atenei. Tra i giornali sessuali popolati dagli studenti, si trovano quelli più dilettanteschi e quelli più audaci, quelli più ricchi e quelli che nascono e periscono col finire dei semestri scolastici. Il punto di riferimento per tutti, con tanto di ambizioni editoriali che mirano ad avere un seguito oltre le mura del college è Boink, della Boston University.
Alecia Oleyourryk, fondatrice del giornale sostiene: "Forse quello che facciamo dà sui nervi a qualcuno, ma il sesso è dappertutto e per questa generazione lo è sempre stato. Un corpo è un corpo. Io sono orgogliosa del mio corpo e non vedo perché non dovrei mostrarlo. Non mi impedirà di trovare un lavoro, non è più il tempo de 'La lettera scarlatta' ''.

H Bomb, finanziato direttamente dall'amministrazione di Harvard con un assegno da 2mila dollari, si è posizionato in qualità di giornale letterario su sesso e questioni sessuali e vanta di copertine dal titolo "Come ho perso la verginità". L'unica lamentela della direttrice della rivista, Ming Vandenberg, è stata quella che avrebbe preferito se gli studenti fotografati per il suo giornale restassero anonimi ma la sua richiesta non ha avuto successo. "Vogliono che tutti sappiano, - afferma - vogliono essere notati".

Se non mancano i critici e le donne che vedono in questo nuovo modo di fare sfruttamento e violenza, ci sono anche i difensori della causa. Le studentesse che posano in vari stadi di nudità sono ragazze della porta accanto, naturali, non siliconate o ritoccate da chirurghi di turno. Ma non sono le sole: davanti all'obiettivo posano spesso anche gli uomini.

Mentre alcuni giornali hanno voluto restare all'interno dei colleges, altri - tra cui Boink - hanno osato distribuire i loro numeri nelle edicole di Boston e di altre metropoli americane. Inoltre, a breve, uscirà Warner Books Boink, The Book, una collezione di foto e scritti erotici di studenti provenienti da tutta l'America.

Questa tendenza sembra avere un successo tale che chi rimane fuori dal giro corre ai ripari: alla Stanford University si lamentano di non avere nulla di simile a un sex magazine e che il massimo di erotismo nell'ateneo è un'innocente passerella in costume, a bordo piscina, dei ragazzi della squadra di nuoto.

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GF8. Raffaella Fico: Si, nella casa c'è un gay o meglio, c'era...

(Romacittà) "In tanti abbiamo avuto più di un'impressione che nella casa, tra i concorrenti, ci sia un gay". Lo ha detto Raffaella Fico, penultima tra gli eliminati dalla casa del Grande Fratello 8, in una intervista rilasciata a al settimanale "Chi". Per la Fico "i dubbi cadono su uno degli eliminati. Ma non faccio nomi. Non è corretto".

FISCHI E INSULTI PER ROBERTOIntanto è stato accolto con fischi e polemiche dal pubblico Roberto Mercandalli, il "Cumenda" milanese che ieri sera è uscito dopo 71 giorni. Il concorrente in studio è stato attaccato dal pubblico, da alcuni suoi ex compagni e dal direttore di "Chi", Alfonso Signorini, con il quale ha avuto una discussione. Il giornalista ha fatto notare a Mercandalli la scarsa sensibilità dimostrata nei confronti di Lina, dopo che aveva appreso la notizia dell'apertura di un procedimento da parte dell'Ordine dei Medici.

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Omofobia. Da Domani al 6 aprile veglie antiviolenza in Chiese di 7 nazioni.

(Asca) Dopo il successo dell'anno scorso, torna l'iniziativa, promossa, da numerosi gruppi di credenti omosessuali italiani, di ricordare con la preghiera le vittime della violenza dell'omofobia. Le veglie ecumeniche, che coinvolgeranno credenti, omosessuali e non, cattolici, mormoni, veterocattolici, valdesi, battisti, si terranno dal 2 al 6 aprile in 42 citta' di sette Paesi del mondo: oltre all'Italia, l'iniziativa ha infatti preso piede anche in Spagna, Irlanda, Venezuela, Argentina, Peru' e Cile. All'iniziativa hanno aderito, tra gli altri, il movimento internazionale di riforma della Chiesa cattolica ''Noi Siamo Chiesa'', l'Ucebi, Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia, il Cipax, Centro Interconfessionale per la Pace, e il Refo, Rete Evangelica Fede e Omosessualita', oltre a numerosi gruppi di omosessuali credenti. In Italia, le veglie principali si terranno a Roma, Firenze e Milano. Gli organizzatori dell'iniziativa spiegano la scelta della data ricordando che il 3 aprile dello scorso anno si suicidava Matteo, un ragazzo torinese di sedici anni diventato simbolo del bullismo e della discriminazione omofobia. ''Inoltre - spiegano - abbiamo scelto questa data perche' il 4 aprile 1968 veniva assassinato) il pastore battista Martin Luther King, protagonista e ispiratore delle lotte non violente per i diritti civili delle persone afro-americane e di tutte le minoranze''.

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Pesci d'aprile: In Australia il Papa fara' una messa per i gay...

Le chicche del 2008 scovate nelle news.

(TGCom) Come ogni primo d'aprile che si rispetti, i buontemponi sono già all'opera per farne un giorno di grasse risate, mentre tutte le potenziali vittime tremano all'idea dello scherzo che possa metterli in ridicolo davanti a tutti. Ad essere catturati nella rete anche politici e vip. Ecco una carrellata di quelli scovati da Tgcom nel web.

Siena, smantellare la Torre del Mangia
Dovrà essere smantellata e sottoposta ad analisi chimico-strutturale la parte superiore della Torre del Mangia. Questa notizia del Cittadinooggi, un quotidiano on line di Siena, ha provocato preoccupazione fra i senesi che, leggendolo, hanno subito inviato messaggi per cercare di capire cosa stesse succedendo. Niente paura. Perché si tratta, fanno sapere dalla redazione, del classico pesce di aprile

Viaggi scontati se voli in piedi
Virgin Blue, seconda compagnia aerea australiana, ha pubblicato sui giornali nazionali una pubblicità il cui slogan "Se stai in piedi avrai lo sconto" descrive la vendita di biglietti a metà prezzo per i passeggeri che avranno voglia di volare in piedi, con complementare massaggio ai polpacci se il volo dura più di due ore.

Il pesce di Google
Google Australia ha annunciato che sta per lanciare un nuovo servizio che "permette di cercare contenuti Internet prima della loro creazione" così gli utenti potranno avere oggi le notizie di domani, compresi i risultati sportivi e i prezzi delle azioni.

Gigi D'Alessio il geloso
Facendo seguito ad una (vera) notizia relativa al servizio osè di Anna Tatangelo apparso sul mensile "Max", TgCom ha pubblicato una (falsa) notizia secondo la quale il compagno della Tatangelo, Gigi D'Alessio, roso dalla gelosia avrebbe acquistato tutte le copie del mensile "incriminato" vendute nelle edicole di Napoli e provincia. Molti siti di gossip e alcune radio hanno ripreso la notizia (quella falsa) e cercato di intervistare i due ignari protagonisti della beffa.

"Sarkozy in visita a Brindisi"
Il quotidiano Senzacolonne nelle sue prime pagine racconta il diario 'esclusivo', con tanto di documentazione fotografica, di una visita improvvisa a Brindisi del presidente francese Nicolas Sarkozy e di sua moglie, Carla Bruni. Nelle foto, realizzate con montaggi digitali, la coppia viene ritratta in alcune piazze di Brindisi e a colloquio con le personalità del territorio. In appendice le 'testimonianze' di alcuni brindisini che sostengono di aver assistito al passaggio della
coppia.

"Bolognesi, svuotate le cantine"
Gli inquilini di due strade di Bologna, dove dovrà essere costruito il contestato tram di superficie Civis, si sono svegliati con un biglietto attaccato alla porta che li invitava a svuotare le cantine in giornata. Il tempestivo sgombero avrebbe dovuto consentire il sopralluogo di fantomatici commissari addetti a verificare l'idoneità della zona agli scavi per i binari.

Povero Knut
Tempi duri per l'orsetto Knut, prima mascotte preferita dai bambini e allevato con il biberon, ora piatto ricercato. Il quotidiano tedesco Tagesspiegel sostiene che un giorno finirà in padella. Basta leggere l'articolo dal titolo, "Coscia di Knut per gourmet". Uno dei più famosi cuochi della capitale, Tim Raue, ha spiegato al giornale che "per un carpaccio ottenuto da un cosciotto di Knut, i turisti arriverebbero anche dal Giappone e sarebbero pronti a pagare una fortuna".

Sydney, messa per gay del Papa
Il Papa celebrerà una speciale messa per i gay durante la Giornata mondiale della gioventù il prossimo luglio a Sydney. Tariffe minime in aereo per chi viaggia in piedi con la Virgin Blue. E le auto saranno portate in traghetto lungo il fiume Yarra di Melbourne, per sveltire il traffico nelle ore di punta. Sono alcune delle notizia con cui si sono sbizzarriti i media australiani per il primo d'aprile.

In Gran Bretagna avvistato un Ufo
E' stato avvistato anche un Ufo al largo della costa del Galles... il primo aprile. Grazie a Google Earth, i naviganti del web hanno 'fermato' l'immagine del misterioso oggetto, ondeggiante sul canale di Bristol, a sud-ovest di Barry, con le onde del mare tutt'attorno. Entusiasti gli 'ufologi': "Sono immagini straordinarie, dovrebbe indagare il ministero della Difesa", scrive il 'Sun'.

Perugia: multe sulle auto con barzellette Totti
Un centinaio di auto in sosta al centro storico sono state "multate" con foglietti rosa identici in tutto e per tutto ai verbali in dotazione alla polizia municipale. Tre sole le differenze: la scritta Comune "de" Perugia; la motivazione del verbale: "violazione al codice dello scherzo" e una delle tante barzellette che circolano sul capitano della Roma, Francesco Totti.

Telelombardia e Berlusconi
Con un'iniziativa anticipata, Telelombardia ha diffuso lunedì sera un comunicato con una dichiarazione di Silvio Berlusconi. In caso di pareggio al Senato, il leader del Pdl, avrebbe detto: "la soluzione migliore sarebbe un governo di buon senso, non di parte" e avrebbe fatto i nomi di Massimo Cacciari e Mario Monti come possibili ministri. La smentita immediata del leader del Pdl ha poi costretto l'emittente a rivelare l'origine della notizia: un'idea per il primo d'aprile.

The Guardian, Brown e Carla Bruni
Per dare una svolta "glamour" alla grigia vita quotidiana dei britannici, il premier britannico Gordon Brown ha assunto la signora Carla Bruni-Sarkozy come "ministro dello stile". Lo ha scritto il quotidiano The Guardian firmando Avril de Poisson: ovvero, Pesce d'Aprile in francese. Il giornale afferma che Brown annuncerà ufficialmente la nomina della moglie del presidente francese Sarkozy domani a Londra, dall'Istituto Francese a South Kensington. Addirittura, per avviare il suo programma, la ex top model italiana da giugno si trasferirà per tre mesi a Londra.

Il Daily Telegraph e i pinguini volanti
Dopo gli asini ora tocca ai pinguini. Secondo il Daily Telegraph, un'équipe di fotografi sostiene di aver scoperto una colonia di pinguini volanti. Le immagini sarebbero già sul web e pronte per essere diffuse persino dalla Bbc. La scoperta sarebbe stata fatta da un gruppo guidato dall'ex star dei Monty Python, Terry Jones, nell'isola Re George, circa 750 miglia a sud delle Falkland. Gli animali non sono si sarebbero alzati in volto ma avrebbero volato per miglia fino alle foreste pluviali amazzoniche in cerca del sole invernale.

Tele Liguria Sud e il volo gratis
Facendosi beffe della proverbiale tirchieria dei liguri, Tele Liguria Sud, emittente locale spezzina, nel corso del telegiornale di lunedì sera invitava gli spezzini ad approfittare di voli gratuiti la mattina del primo d'aprile tra l'aeroporto di Luni e Roma Fiumicino. Secondo quanto annunciato, questi voli gratuiti su un Atr 42 e un Piaggio P 180 da 50 e 9 posti sarebbero stati offerti da una piccola compagnia, la "Gamma Airlines", nel giorno dell'inaugurazione di un nuovo servizio che avrebbe collegato La Spezia con Roma. Diverse persone hanno abboccato sia intasando il centralino dell'aeroclub per prenotarsi, sia assiepandosi davanti ai cancelli dell'aeroporto.

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Grillini (Ps): Tra Veltroni e Obama le distanze sono incolmabili.

Il candidato a sindaco di Roma: "L'americano ha appoggiato la legge contro le discriminazioni sessuali".

(Ifatti.com) (Rpif) "Sappiamo da tempo che le distanze tra Veltroni e Zapatero sono incolmabili soprattutto per quanto riguarda i diritti individuali di libertà e in generale i diritti civili. Non a caso il Partito democratico è così imbarazzato dai socialisti spagnoli e dai socialisti in generale e non ha invitato Zapatero per la campagna elettorale italiana", afferma Franco Grillini del Partito socialista, candidato a sindaco di Roma.
"Veltroni sostiene di preferire Obama? - aggiunge Grillini - Obama è molto più Zapaterista di quanto piaccia a Veltroni e al Pd. Per esempio, Obama durante la sua legislatura in Illinois ha appoggiato la legge contro le discriminazioni sulla base dell'orientamento sessuale. Obama è favorevole all'adozione da parte di coppie gay e lesbiche ed è favorevole alla legge sulle unioni civili anche per persone dello stesso sesso. Obama ha votato contro il Defence of marriage act nel 1996 che proibiva l'approvazione di legge sui matrimoni gay nonostante sia personalmente cotrario al matrimonio gay, e tuttavia ha annunciato che avrebbe lasciato i singoli stati decidere in merito alla loro approvazione. In ogni caso un leader politico non copia lo slogan di un altro leader.
Siamo in Italia e dovremmo sforzarci di trovare slogan in italiano, come per esempio quello che sto usando nella mia campagna a sindaco di Roma: "Roma laica, Roma libera", che mi vedrà impegnato lunedì 7 aprile, in una conferenza stampa sul programma laico per la città di Roma a Porta Pia".

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Expo 2015 a Milano. E sulla festa si scatena la burrasca dei meriti.

Il ministro egli Esteri Massimo D'Alema, il critico d'arte Vittorio Sgarbi, il presidente del Consiglio Romano Prodi, il sindaco di Milano Letizia Moratti e il calciatore del Milan Clarence Seedorf festeggiano a Parigi dopo che Milano ha ottenuto la designazione a ospitare l'edizione 2015 dell'Expo mondiale
(Panorama) Milano batte Smirne e si aggiudica l’Expo 2015. All’annuncio, la festa esplode (qui la GALLERY), il sindaco Moratti balla, i cori si alzano dall’Italia tutta: “siamo tutti milanesi”. Tutti? Sì, come dice il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: è un “Brillante risultato, che premia lo sforzo comune e che è motivo di orgoglio per l’Italia intera”.

Anche se soltanto qualche minuto dopo è già scontro. Con botta e risposta durissimo fra Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Il primo (premier a Roma e bolognese di nascita) prova subito a rivendicare ogni merito, il secondo risponde, avvertendo che “certo non è merito del governo di sinistra”. E poi quelli che “adesso diteci come farete a rinunciare a Malpensa” ad affondare la lama sulla gestione del caso Alitalia da parte del governo uscente.
Per tutti l’Expo 2015 a Milano sarà l’occasione per la “svolta” del Paese. Solo che poi vai a vedere e scopri che è tutto un rivendicar glorie, che persino Walter Veltroni il romano la butta lì: “Anche Roma ha fatto la sua parte durante il mio impegno di sindaco”. Insomma, complice la campagna elettorale che esaspera i toni, la buona notizia diventa subito una nuova occasione di scontro tra Berlusconi e Prodi. “Evviva”, commenta il Cavaliere, “sono lieto. Ma non è certo merito di Prodi”. Passa una manciata di minuti e il presidente del Consiglio, che si trova a Parigi e che in prima battuta aveva parlato di “successo per l’Italia e il governo”, replica secco: “Ci vuole sempre qualcuno che rovina le belle cose del Paese. La mia risposta è: si vergogni”.
Controreplica del portavoce di Berlusconi: “Se c’è qualcuno che si deve vergognare è lui”, dice Paolo Bonaiuti. Sfuma dunque velocemente la soddisfazione bipartisan, per lasciare il posto alla contesa sul merito. E c’è anche chi approfitta immediatamente della notizia per tornare a battere sul tasto Alitalia.
Renato Brunetta (Pdl) e Roberto Calderoli (Lega) sono convinti che ora sia ancora più importante che la Lombardia e Milano abbiano un aeroporto di prima classe, un vero e proprio hub dove atterri e decolli la compagnia di Bandiera. Insomma, il futuro di Malpensa è legato a una partita più grande, che vale moltissimi soldi e quindi tutto va rivalutato in quest’ottica. Ergo, Prodi e i suoi ministri devono fare retromarcia su Air France “Oppure pensano” ironizza il leghista Roberto Calderoli “di far arrivare i 29 milioni di visitatori attesi a Milano a piedi o con il pullman di Veltroni?”.
Tutto il contrario, secondo Prodi. Aver incassato il successo dell’Expo rappresenta il primo trampolino per rilanciare Milano e la Lombardia tutta: ora hanno una “prospettiva solida, forte” spiega il Professore “e l’occasione di essere sotto i riflettori di tutto il mondo. Questa vittoria giova al lavoro che vogliamo fare tutti perchè la Lombardia e Milano siano al centro dei traffici e degli interessi mondiali”. Che sia positivo per il capoluogo lombardo non v’è dubbio, spiega ancora Berlusconi. Questo però non autorizza a dimenticare la grave crisi che incombe. Più o meno un ragionamento analogo a quello del leader della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti: “Siamo in una fase di globalizzazione che produce crisi e quindi credo che questa dovrebbe essere una occasione non per scaldare i muscoli, ma per pensare a come se ne esce”. Mentre Berlusconi spara alzo zero sugli avversari, in molti evidenziano con soddisfazione come sia stato proprio il gioco di squadra ad aver consentito un risultato così importante.

Uno striscione esposto fuori da Palazzo Marino per festeggiare la vittoria dell'Expo 2015, questo pomeriggio a Milano. Il sindaco Moratti passera' alla storia della citta' per questa vittoria: questa l'opinione degli assessori che, alla notizia dell'assegnazione dell'Expo, si sono raccolti fuori da Palazzo Marino, sede del municipio, per brindare con una bottiglia di champagne e dedicare il loro brindisi a Letizia Moratti | Ansa

Lo fa Luca Cordero di Montezemolo, che fa i complimenti al sindaco di Milano Letizia Moratti e afferma: “È la dimostrazione che quando il nostro Paese riesce a fare squadra ottiene risultati straordinari”. Che è la stessa linea del ministro degli Esteri Massimo D’Alema: “È come nel calcio, dice, quando i giocatori delle squadre che si combattono nel campionato giocano tutti insieme per il Paese”. Anche il governatore della Lombardia Roberto Formigoni preferisce non polemizzare: “È una vittoria per tutta l’Italia. È stata una gara vera, e con il passare del tempo ho sentito una nuova grande forza aggiungersi a noi, che è il calore popolare”. Come dire che il “modello Milano” è pronto per essere esportato a Roma.

A mettere d’accordo tutti, ci prova lo striscione (foto sopra) che campeggia all’esterno di Palazzo Marino, a Milano. Che esprime un semplice ma ecumenico: “Grazie a tutti”

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Maurizia Paradiso: "Cacciata dalla Lega perché sono trans". Il video.

Maurizia Paradiso: «Non mi hanno rinnovato la tessera, un atto discriminatorio. Ora guardo alla sinistra».

(Il Corriere della Sera) «Non mi hanno rinnovato la tessera perché sono una trans». Maurizia Paradiso è infuriata con il suo partito, la Lega Nord. «Lo trovo un atto discriminatorio, una vera e propria espulsione - denuncia la transessuale -. Mi sono iscritta alla Lega Lombarda due anni fa, pagai la tessera ben cinquanta euro». La denuncia ai microfoni di «KlausCondicio», la trasmissione di approfondimento politico di Klaus Davi in onda su You Tube. «Al momento del rinnovo della tessera - racconta Paradiso - parlai due volte con il capogruppo del Carroccio al Consiglio comunale di Milano, Matteo Salvini, anche per dargli la mia adesione alla causa della Malpensa. Lo chiamai per manifestare il mio appoggio ma lui non si è mai degnato di rispondere alle mie telefonate. La tessera da militante mi è stata negata. Sono stata di fatto discriminata, mi hanno fatto capire che non ero gradita». Conclusione: «La loro battaglia sulla sicurezza è condivisibile, ma non capisco perché discriminino una come me, un'italiana, per di più. Ora, sinceramente, guardo con interesse alla sinistra».

SMENTITA - Replica del Carroccio: è benvenuta nella squadra ed è invitata al comizio di Umberto Bossi, giovedì sera a Milano. Pace fatta tra Maurizia Paradiso e la Lega? «Chiunque è libero di iscriversi alla Lega Nord - si legge nella nota del partito -, come ha fatto la stessa Maurizia Paradiso il 25 gennaio di quest'anno, tessera numero 41090. Non ci interessano né le scelte sessuali né la provenienza geografica di chiunque voglia condividere la nostra battaglia di libertà, tanto che nella sola città di Milano sono quasi un centinaio gli iscritti alla Lega Nord di origine extracomunitaria, a riprova del fatto che il nostro problema sono i delinquenti e non gli immigrati che sono qui per lavorare».
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Domani il Tar decide sul reintegro del poliziotto licenziato per una vicenda oscura. Per il Mieli licenziato perchè gay.

Secondo il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli il vero motivo del licenziamento è che l'agente e' gay.
(Ansa) Sta per giungere a un epilogo la vicenda di E.D., poliziotto della Questura di Roma licenziato nel 2004 dopo aver subito un'aggressione in casa che, secondo gli investigatori, sarebbe stata una messa in scena per mascherare un gioco erotico finito male. Secondo il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, invece, il vero motivo del licenziamento era che l'agente e' gay.

Il poliziotto, che era stato indagato per favoreggiamento e simulazione di reato, era stato poi prosciolto dal Gup per mancanza di elementi di accusa, e aveva quindi fatto ricorso al Tar per ottenere il reintegro nel posto di lavoro. Il prossimo 3 aprile, fa sapere il Circolo Mario Mieli, si sapra' se E.D. potra' tornare a lavorare. L'associazione auspica un ''completo reintegro professionale del poliziotto discriminato'' e sottolinea che ancora oggi, nonostante le direttive europee affermino il contrario, la legge italiana non ha recepito l'inversione dell'onere della prova, e percio' e' la persona discriminata che deve provare il danno subito. Resta altissimo, quindi - concludono - il rischio di discriminazione sul lavoro per le persone omosessuali.

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