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giovedì 12 giugno 2008

Budapest. Negato dalla polizia il permesso per il gaypride.

Proteste delle organizzazioni omosessuali.
(Apcom) La polizia di Budapest non ha autorizzato la parata del Gay Pride, prevista per il 5 luglio. Il provvedimento è stato ripreso dall'agenzia di stampa Mti e dal sito internet del Gay Pride ungherese www.pride.hu.

Secondo quanto scrive pride.hu, il capo della polizia Gabor Toth ha motivato la decisione col fatto che la manifestazione avrebbe creato gravi disagi nelle principali arterie di comunicazione della capitale magiara.

Le 15 organizzazioni gay impegnate nei preparativi della manifestazione hanno firmato una lettera di protesta contro la decisione del capo della polizia di Budapest. Proteste sono venute anche dalla parlamentare Katalin Levai, ex ministro delle Pari opportunità.

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Roma. Estate a Caracalla. Una stagione di donne protagoniste grande lirica e danza sotto le stelle.

Inaugurazione con Aida seguono la Lucia e poi Madama Butterfly. Il finale con Giselle Alemanno: "Rilanceremo il Teatro dell´Opera". Apertura il 10 luglio con il classico di Verdi. Poi l´omaggio a Donizetti. Il corpo di ballo presenta un´altra struggente storia d´amore.

(Landa Ketoff - La Repubblica, edizione di Roma) L´estate del Teatro dell´Opera a Caracalla è dedicata alla donna. Ossia a quattro magnifiche donne, ciascuna diversa dall´altra, eppure tutte importanti, diventate celebri non solo per loro caratteristiche personali ma anche perché animate dalla musica di autori quali Verdi, Donizetti, Puccini e Adam. Dal 10 luglio al 14 agosto le incontriamo alle Terme di Caracalla: sono Aida, Lucia di Lammermoor, Madama Butterfly e, in forma di balletto, Giselle. Quattro figure femminili le cui passioni amorose finiscono in tragedia.
La stagione estiva è stata presentata dal sindaco Gianni Alemanno che ha dichiarato: «In passato tutti gli sforzi sono stati rivolti ad altre strutture, all´Auditorium e alla Festa del Cinema, trascurando un patrimonio come il Teatro dell´Opera. Discuteremo un piano serio per sostenere l´Opera e le giovani figure professionali che continuano a dar lustro alla lirica italiana».
Ma torniamo al cartellone. La prima, ‘Aida´, sarà in scena dal 10 al 24 luglio e sarà dedicata alla memoria di Altiero Spinelli, uno dei padri dell´unità europea di cui ricorre il centenario della nascita. In scena per la prima volta al Cairo nel 1871 nel festoso clima dell´apertura del Canale di Suez, ‘Aida´ è oggi una delle opere liriche più note al mondo. Qui avrà sul podio Antonio Pirolli con Maurizio Di Mattia regista, Andrea Miglio, scenografo, Anna Biagiotti per i costumi e Amedeo Amodio per la coreografia. Protagoniste del primo cast Maria Carola (Aida), Laura Brioli (Amneris), Franco Farina (Radames). E non dimentichiamo la celeberrima ‘Marcia trionfale´. Cinque le repliche (anche queste con cantanti di buon nome che si alternano con quelli della ‘prima´), il 13, 15, 19, 22 e 24.
E muoiono ancor giovanissimi anche i protagonisti della seconda opera in cartellone: ‘Lucia di Lammermoor´, capolavoro di Donizetti che ha anche un buon libretto composto da Cammarano. Nata al San Carlo di Napoli nel 1835, qui è diretta da Antonello Allemandi, regìa di Pier Francesco Maestrini, scene e costumi di Carlo Savi. Protagonisti il soprano Annick Massis, Roberto Frontali (Lord Enrico), Marius Brenciu e Enzo Peroni. In scena il 18, 20, 23, 29, 31 luglio.
Un´altra opera popolarissima è ‘Madama Butterfly´ di Puccini. Anche questa finisce male e la vittima è ancora una donna, sebbene sia da dire che tutte queste donne muoiono per loro precisa volontà. Nella stagione di Caracalla Puccini quest´anno non poteva mancare, visto che si sta celebrando il 150° anniversario della nascita. Anche Cio-cio-san-Butterfly, come narrano Illica e Giacosa che si ispirarono al drammaturgo americano David Belasco, si uccide per amore di un ufficiale americano che l´aveva sedotta e, quando torna ha con sé una moglie del suo paese. La piccola Butterfly gli cede il bambino avuto da lui e si uccide. È singolare che tanti artisti diversi abbiano voluto celebrare a loro modo il coraggio di queste donne che si sono uccise per condividere la tragedia dell´amato, oppure per non «disturbarne» l´esistenza felice, anche se lontano da loro.
Ma nel cartellone c´è ancora un´altra donna, questa volta interpretata attraverso la danza. Il Corpo di Ballo diretto da Carla Fracci presenta un´ultima struggente storia d´amore, ‘Giselle´, con le note di Adolph-Charles Adam. La fanciulla, innamoratasi del nobile Albrecht che lei crede un contadino, quando lui sposa la ricca Bathilde, impazzisce e muore. Ma con la sua passione riuscirà a salvare l´amato da un sortilegio. Nato nel 1849, è un capolavoro della danza in cui abbiamo più volte ammirato la nostra bravissima Carla Fracci. Cinque le coppie degli interpreti principali di cui citiamo Ashley Bouder e Jared Angle, Laura Comi e Mario Marozzi, Mara Galeazzi e Giuseppe Picone. In scena il 9, 10, 12, 13, 14 agosto. Un programma che ci sembra ricco e popolare, ma anche con ottimi interpreti. (ha collaborato Valeria Forgnone)

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Truffe alla sanità: altre due cliniche (e due frati) sotto inchiesta a Milano.

Istituto Clinico San Siro

(Panorama) L’inchiesta sulla sanità privata milanese dei pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano accelera. Panorama in edicola da venerdì 13 giugno, rivela infatti che dopo la casa di cura Santa Rita i magistrati si starebbero concentrando su altre due cliniche (l’Isitituto Clinico San Siro del gruppo ospedaliero San Donato e la casa di cura San Pio X gestita dai frati camilliani) e due particolari tipi di intervento: quelli per le emorroidi e quelli di chirurgia estetica sui malati di hiv.

Alla San Pio X ci sarebbero 13 indagati, accusati di associazione per delinquere e truffa aggravata, tra cui due religiosi (uno dei quali è il padre economo), 4 chirughi plastici e il loro primario. Curare i sieropositivi consentirebbe di chiedere rimborsi cospicui alla regione, in questo caso intorno ai 6 mila euro (secondo i consulenti dell’accusa, il costo reale dell’intervento dovrebbe essere di circa 500 euro e non richiederebbe ricovero).
Le operazioni di questo tipo, solo alla San Pio X, sarebbero state circa 7 mila. Ma la vera novità che coinvolge sia l’istituto clinico San Siro sia la San Pio X sta negli interventi per le emorroidi: nelle due cliniche sotto inchiesta questo tipo di operazione sarebbe stata catalogata quasi sempre come un ben più complicato intervento all’intestino crasso, consentendo rimborsi di circa 11 mila euro invece che meno di 2 mila. Alla San Pio X sarebbero state circa 3 mila le operazioni realizzate secondo questa procedura.

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Bologna pride. Gli organizzatori prevedono 30.000 partecipanti. Stime prudenti o mezzo flop?

GAY PRIDE BOLOGNA, SI PARTE: 30 MILA DAI GIARDINI MARGHERITA.
Trenta i carri delle associazioni che sfileranno lungo i viali a partire dalle 15, poi la manifestazione finirà in piazza VIII agosto.

E il movimento «Noi siamo chiesa» accoglie gli omosessuali.
Monsignor Vecchi: «Non ha voce in capitolo»


(Olivio Romanini - Il Corriere della Sera, edizione di Bologna) «Sfileranno per la città 30 carri che rappresenteranno le associazioni gay e lesbiche di tutta Italia: ci aspettiamo circa 30 mila persone». Emiliano Zaino, presidente di Arcigay-Il Cassero, che lunedì sera ha riunito il consiglio direttivo del comitato Bologna Pride 2008, scommette sul successo della manifestazione che si svolgerà il prossimo 28 giugno a Bologna.

L'organizzazione dell'evento è ormai ad uno stadio avanzatissimo e restano da definire solo i dettagli. Il 26 giugno in piazza Maggiore, nell'ambito della rassegna estiva del Comune, verrà proiettato il film «Tutto su mia madre» di Almodovar. Il prossimo 20 giugno al Cassero in via Don Minzoni si farà una tavola rotonda su «Omosessualità nel cristianesimo » con Don Franco Barbero della comunità Cristiana di base di Pinerolo, Gianni Geraci del coordinamento omosessuali cristiani italiani e Letizia Tomassone, pastora della chiesa Valdese di Verona. L'evento è organizzato dal movimento «Noi siamo chiesa» che ieri ha detto sì al Gay Pride «perché le persone omosessuali, gay, lesbiche e transessuali meritano di essere accolte a pieno titolo nella Chiesa». Secca replica di Monsignor Ernesto Vecchi: «Non è un movimento riconosciuto dalla Chiesa e quindi non hanno voce in capitolo».

Il momento clou del Gay Pride sarà naturalmente il corteo del 28 giugno. Ci sarà un infopoint fin dalla mattinata in piazza Ravegnana, mentre la manifestazione vera e propria partirà dalle 14 con un corteo senza carri che partirà dalle Tue Torri e proseguirà fino ai giardini Margherita. Qui inizierà la seconda parte del corteo con la sfilata dei carri lungo i viali di circonvallazione. Intorno alle 17 il serpentone dovrebbe arrivare in piazza VIII agosto dove la manifestazione dovrebbe concludersi intorno alle 20. Poi festa dalle 22 al Parco Nord.

«Dal palco — spiega Zaino — parleranno solo i rappresentanti locali e nazionali del movimento gay, lesbico e transessuale».

Il Comune e la Regione forniranno alcuni servizi di supporto alla manifestazione, a partire dall'assistenza sanitaria necessaria vista la stagione calda e la concentrazione di gente. L'Arcigay ha lanciato un appello sul suo sito per trovare volontari che lavorino al Pride nazionale. L'obiettivo, attraverso party e banchetti, è quello di pubblicizzare il più possibile l'evento. «Contiamo molto sulla risposta della città — confessa Zaino — perché il nostro successo dipenderà proprio dalla nostra capacità di coinvolgere Bologna. Siamo sicuri che i nostri messaggi sono in sintonia con questa città che è sempre stata in prima linea per la civiltà e l'accoglienza».

Gli organizzatori hanno pensato ai minimi dettagli. Esiste una lista di hotel convenzionati per chi verrà da fuori (hotel i Portici, la catena Di Giansante e il consorzio Bologna Incoming). E soprattutto le associazioni hanno pensato ad un progetto rivolto alle persone con disabilità visive e motorie. Per i primi verranno rese disponibili informazioni dettagliate sul grado di accessibilità architettonica dei luoghi, mentre ai secondi si assicurerà la traduzione.

Nella mattinata del 28 giugno una delegazione dell'Arcigay sarà ricevuta dal sindaco Cofferati a Palazzo d'Accursio. «Siamo molto contenti per la disponibilità data dal primo cittadino — chiude il ragionamento Zaino — soprattutto se lo mettiamo in relazione a quello che è successo a Roma con Gianni Alemanno. Con questo gesto il sindaco Cofferati dà un importante riconoscimento politico alle nostre battaglie».

E d'altra parte anche nel documento politico della manifestazione si sottolinea il ruolo di avanguardia della città per la battaglia delle associazioni gay: «Bologna, per la sua storia civile e democratica e per la forte e radicata presenza di associazioni e movimenti che mai hanno smesso di lottare, sarà il contesto ideale per dire ai cittadini di questo paese che non è tempo di ripiegarsi su se stessi».

E in fondo è vero che a Bologna il movimento omosessuale ha vinto le sue prime battaglie nel Paese. Sono già passati 26 anni da quel 24 giugno del 1982 quando il sindaco Zangheri chiamò il circolo che rappresentava i diritti dei gay a ritirare le chiave del Cassero, la prima storica sede del movimento a Porta Saragozza. E da allora molti altri diritti sono stati conquistati.

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Iran: impiccato un minorenne.

(Agenzia radicale) Un diciassettenne è stato giustiziato per impiccagione nella prigione della città settentrionale di Sanandaj. Mohammad Hassanzadeh, nel 2006, aveva ucciso un ragazzino di 10 anni. Il ragazzo è stato impiccato nonostante le autorità giudiziarie iraniane avessero sollecitato il tribunale a cercare un accordo con la famiglia della vittima.

Secondo la 'sharia', i parenti possono accettare un risarcimento in denaro, il cosiddetto 'prezzo del sangue', e consentire che il responsabile della morte del loro congiunto sconti l'ergastolo. Amnesty International ha detto che l'esecuzione capitale del 17enne è "un'altra plateale violazione da parte delle autorità iraniane dei loro obblighi internazionali".
Secondo l'ultimo rapporto di Amnesty, nonostante Teheran abbia ratificato la Convenzione dei diritti del Fanciullo, nel 2007 l'Iran ha giustiziato almeno 8 persone con meno di 18 anni d'eta' al momento del reato.

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Milano. La risposta "nazista" del medico della Clinica Santa Rita: "Obbedivo agli ordini".

(L'Avvenire) Durante l'interrogatorio di garanzia, Renato Scarponi, uno dei medici arrestati con l'accusa di truffa al sistema sanitario nazionale nell'ambito dell'indagine sulla clinica Santa Rita, ha detto di aver obbedito, nei suoi comportamenti, a quanto gli imponevano i vertici della struttura sanitaria. In particolare, le responsabilità delle truffe sarebbero state, secondo Scarponi, dei direttori sanitari, Gianluca Merlano e Maurizio Sampietro, e del proprietario Francesco Paolo Pipitone.

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Nuova prostituzione. Vengono dalla Thailandia le nuove “schiave” del sesso.

(Silvana Fossati - Il secolo XIX) Giovani e graziose, partivano dalla Thailandia con un visto turistico per la Svezia, dove avrebbero dovuto lavorare in alberghi e in ristoranti. Ma in realtà la loro destinazione era l’Italia. Milano per la precisione. Arrivate a Malpensa, venivano accolte da alcuni connazionali che ritiravano i loro documenti e le portavano a prostituirsi in appartamenti di Alessandria e della provincia.

Le giovani “schiave” guadagnavano circa mille euro al giorno, ma dovevano pagare il viaggio (dai 10 ai 20 mila euro) prima di riuscire ad affrancarsi. A gestire la vasta rete un’organizzazione gestita da quattro asiatiche abitanti in città, che si avvalevano della collaborazione di altri thailandesi per la parte operativa relativa alla pubblicità, alla gestione dei rapporti con i clienti, alla sistemazione delle ragazze in nuove case. Il “giro” è stato scoperto dagli agenti della squadra mobile, che in sei mesi di indagini ha ricostruito i vari ruoli dei personaggi coinvolti. L’operazione, coordinata dalla procura della Repubblica, coinvolge una cinquantina di persone. Su ordinanza di custodia del gip, ieri sono finiti in carcere 14 thailandesi; due si trovano agli arresti domiciliari mentre altri due, tra cui un alessandrino autista-tuttofare, hanno l’obbligo di presentarsi due volte al giorno in questura.

Le accuse sono di associazione per delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Per il reato di favoreggiamento della prostituzione è stata denunciata anche una albanese residente in città. Sono alcune decine le giovani prostitute trovate negli alloggi a luci rosse. L’ufficio immigrazione sta controllando la loro posizione: se risulteranno irregolari, saranno rimpatriate. Le indagini proseguono, come hanno sottolineato il questore Mario Rosario Masini e il dirigente della squadra mobile Domenico Lopane, per accertare se l’organizzazione agiva da sola o faceva parte di un sistema molto più vasto e ramificato anche a livello europeo. L’attività investigativa è iniziata a novembre nell’ambito del contrasto alla prostituzione e ai reati connessi. Dopo che i continui servizi di prevenzione del crimine hanno fatto praticamente sparire le lucciole dalla strada, l’attenzione si è concentrata sulle inserzioni gratuite e a pagamento e su internet, individuando una ventina di casa d’appuntamento. Le tenutarie operavano in collegamento con connazionali di Bangkok, dove una specie di agenzia si incaricava di reclutare le ragazze per farle venire in Italia a fare le prostitute con la prospettiva di un successivo salta di qualità come imprenditrici del sesso. E forniva la documentazione per il viaggio, comprese le false prenotazioni in alberghi italiani in modo da rendere regolare la loro presenza. All’arrivo, le giovani donne venivano prese in consegna e sistemate negli alloggi dove dovevano “lavorare”, controllate da altre ragazze thailandesi già affrancate o che avevano il loro debito ormai in via di estinzione.

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California. Secondo uno studio le unioni tra gay aumenteranno i posti di lavoro.

Lo studio e' stato condotto dalla Los Angeles School Law presso la University of California.
(Ansa) I matrimoni omosessuali in California aumenteranno i posti di lavoro e - in generale - faranno bene all'economia. Uno studio in tal senso e' stato condotto dalla Los Angeles School Law presso la University of California, ed ha accertato, sulla base di una proiezione ecnomico-matematica, che nell'arco di tre anni a partire da oggi saranno almeno 50mila le coppie gay che si sposeranno, e altre 68 mila voleranno in California da tutti gli Stati Uniti, con l'intenzione appunto di sposarsi, con conseguenti feste nuziali.

Tutto cio' fara' si' che intorno ai matrimoni gay si creera' un 'indotto' pari a 64 milioni di dollari, tutti spesi in fiori, fotografi, torte e banchetti, e si creeranno 2.200 nuovi posti di lavoro. Senza contare - sottolinea lo studio - l'effetto positivo in termini economici che i matrimoni gay avranno sul turismo. E nelle casse dello Stato entreranno tasse per 9 milioni di dollari.

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Aumenta l’uso del laser per la depilazione per i teenagers.

(Menchic) Creme inefficaci? Prodotti depilatori che irritano la pelle? Follicoli infiammati? Qualcuno ha trovato una risposta alternativa a tutte queste domande, vanificando l’immagine di un uomo scimmia: il laser. Ma diventa un allarme quando sono i più giovani ad usufruirne.

Secondo una ricerca condotta in America, diventa sempre più frequente fra gli adolescenti maschi la depilazione che, già all’età di 13 o 14 anni, si rasano le gambe e le ascelle. Ma le istituzioni mediche lanciano l’allarme: potrebbe essere un errore di cui ci si pentirà più tardi.

In un mondo in cui le decisioni estetiche prendono il sopravvento persino sulla salute, diventa difficile stabilire ciò che è buono da ciò che cattivo e persino – e paradossalmente – ciò che è bello da ciò che è brutto. Ma negli Usa sono chiarissimi: denti storti e imperfezioni fisiche devono trovare una soluzione il più presto possibile.

Così se un tempo, per i vecchi quattordicenni degli Anni Ottanta che facevano nuoto i peli sulla schiena non erano un problema, ora si assiste a un’inversione di marcia e la peluria, malgrado ancora non fitta, diventa un dilemma. A tal proposito, i teenagers richiedono trattamenti con il laser e per di più in maniera proporzionalmente maggiore rispetto a quegli adulti che ne fanno uso, il tutto però minando alla stabilità ormonale, nonché alla normale crescita.

Solo nel 2007, 67.523 ragazzi hanno usato le terapie laser per eliminare definitivamente i loro in estetismi. Un numero che rappresenta il doppio rispetto allo stesso target per l’anno 2000 e che sottolinea il fatto che gli adolescenti attuali si sentano imbarazzati talmente tanto dalla loro crescita da voler evitare ulteriori combattimenti con un problema che possono essere i peli, che nei casi più estremi possono portare anche a dei problemi sociali. A nessuno piace essere chiamato “sopracciglio unito” dai propri compagni di scuola.

Ma nonostante il “problema P” sia messo da parte, cominciano poi una serie di quesiti e di grattacapi per quel che riguarda scottature o le ustioni, legate a un cattivo uso del trattamento laser oppure a un trattamento laser eseguito a persone non adatte a quel tipo di procedimento. Un calvario che molto spesso conduce a pochi risultati. Tanto è vero che sono gli stessi dermatologi a suggerire prima le cerette e gli schiarimenti e poi, come ultimo ricorso la terapia laser.

L’ultima parola spetta però agli psicologi infantili che ammettono: «Ognuno deve imparare a vivere col proprio corpo».

Laconici, ma molto saggi.

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Le cattive abitudini italiane. I festivals e i premi.

Per chi non lo sapesse in Italia esistono, tra grandi e piccoli, almeno 600 festival cinematografici (solo la provincia di Salerno ne conta una decina...) e dove c'è un festival ci sono i premi, già perchè è grazie a loro che puoi far intervenire personaggi del mondo del cinema appunto (attori, sceneggiatori, autori, registi, ecc.) che altrimenti neppure si sognerebbero di passare o andare per cittadine improbabili.
Anche i gay, o meglio, il mondo Glbt non ne sono immuni ed un fiorire in questi ultimi anni di festival di cinema gay, queer, transgender ecc. con pellicole improbabili o vecchie.
Quando, a parer nostro, basterebbe meglio focalizzare, far crescere e promuovere la sezione Glbtq della Mostra del cinema di Venezia.
E, naturalmente, premiazioni. Eccovi le motivazioni relative ai premi dati alla 22. Edizione del "Festival Internazionale di Cinema GayLesbico" di Milano. A parere nostro premi inutili per un festival ormai anacronistico e confuso. Ribadiamo che è una nostra personale opinione tant'è che diamo la notizia.
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(Simone Pinchiorri - cinemaitaliano.info) Sezione Lungometraggi
Otto; or; Up with Dead People di Bruce LaBruce.
Motivazione: Con questo film Bruce LaBruce, usando i meccanismi proprio del genere horror e del docufiction , riesce a toccare con singolare personalità temi complessi e contemporanei che riguardano tutti senza divenire pessimista o catastrofico. Infine usa la cultura queer come metafora e forse come alternativa.

Vincitore Sezione Documentari
Derek di Isaac Julien
Motivazione: Le immagini poetiche e la narrazione evocativa ci hanno regalato un ritratto dolce e generoso di un grande artista contemporaneo.
Un libero pensatore che vediamo contestualizzato storicamente da immagini di repertorio che testimoniano la sua militanza nel movimento politico, nella cultura pop e nel cinema indipendente. Un messaggio di libertà e di amore attraverso una lotta collettiva durata tutta la vita.

Menzione Speciale Sezione Documentari
A Jihad for Love di Parvez Sharma
Motivazione: Per l’attualità dei temi trattati. È possibile conciliare omosessualità e religione islamica? Attraverso ritratti intimi e testimonianze di vita raccolte pericolosamente in 12 Paesi, il regista supportato da una produzione internazionale, lascia parlare in prima persona chi vive questo conflitto quotidianamente nel mondo arabo.

Vincitore Sezione Cortometraggi
Braedrabylta – Wrestling di Grimur Hokonarson
Motivazione: Perchè così come il Festival di quest'anno ha esplorato il tema degli opposti e delle contrapposizioni, anche i protagonisti di Braedrabylta – Wrestilng scendono nell'arena e ci dimostrano che l'amore forse è affrontarsi, ma sicuramente è confrontarsi. Anche attraverso la foga della lotta che si stempera nella poesia della danza.

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Anche in Kazakistan il gaypride. E' il primo della sua storia,

Avrà luogo ad Almaty il 21 giugno.
La notizia è particolarmente importante: il Gay Pride sbarca in Kazakistan. Il 21 giugno gay, lesbiche, bisessuali, transgender terranno la loro Gay and Lesbian Parade per le strade di Almaty. Lo annuncia oggi l'agenzia di stampa Irussa nterfax.
Lo scopo della manifestazione, hanno spiegato gli organizzatori, è quella di "formare un atteggiamento pubblico tollerante verso le minoranze sessuali e lanciare un effettivo dialogo sui principi della tolleranza". Sono attese delegazioni dalla Moldova, dalla Turchia e dall'Ucraina. Il Kazakistan, lo ricordiamo è uno stato a prevalenza islamica.

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