banda http://blografando.splinder.com

venerdì 29 febbraio 2008

GF8. Emergenza Mirko: Destabilizza la casa, Francesco è geloso, Roberto diverso.

(TGCom) L'ingresso di Mirko ha portato scompiglio nella Casa. L'ex modello ha scatenato fin dal suo ingresso la gelosia di Francesco, che marca ancora più stretto Christine, la quale non è apparsa indifferente al fascino del nuovo inquilino del Condominio di Cinecittà. Anche Roberto appare più nervoso. A notare questo cambiamento di umore del "cummenda" sono state Chris e Lina, che anche lui tema il nuovo arrivaro?

Le moine i gli abbracci tra Francesco e Christine proseguono. Il bel romano commette una gaffe, quando sussurra all'inglesina: "Sei un passatempo". La bionda, offesa, si ritira in un muso lungo e rimprovera il ragazzo per quanto detto.

Francesco sa di aver sbagliato e corre immediatamente ai ripari: "Se tutti i passatempi fossero belli come te..., mi piaci un casino". A quanto pare anche il don giovanni ha deciso di abbandonarsi all'emozioni. Una cosa è certa, l'ingresso di Mirko nella casa ha fatto scattare in Francesco un trasporto maggiore nei confronti di Christine.
L'ingresso nella Casa del bel iserniano pare abbia destabilizzato anche Roberto. L'imprenditore milanese appare diverso dal solito, più nervoso. Secondo Lina e Christine, "il cummenda ha accusato il nuovo ingresso". Infatti, una personalità forte in più potrebbe fargli perdere il ruolo di leader che ha attualmente ed anche il suo ruolo di "confidente delle donne" potrebbe essere minato.

Da segnalare inoltre uno scherzetto messo a segno da Mario nei confronti di Raffaella, che non ha gradito. Il muratore ha alzato la microgonna della giovane napoletana, lasciando intravvedere molto bene il "lato b" della più piccolina della Casa.

Sphere: Related Content

Sanremo. Anche i gay spagnoli dicono la loro opinione sul brano della Tatangelo. Scialbo ma positivo.

Occorre non rendere omosessuale un 'personaggio'.
(Apcom) La canzone 'Il mio amico' di Anna Tatangelo non entusiasma gli omosessuali spagnoli. Antonio Poveda, presidente della Federazione Statale di Gay, Lesbiche e Transessuali spagnola (Felgt), ha dichiarato ad Apcom di nutrire dei dubbi sull'effetto che puo' avere una canzone che utilizza molti stereotipi per parlare dell'omosessualita' e lo fa con un tono, tutto sommato, "scialbo". Pero' crede che le situazioni di Italia e Spagna siano differenti e che trattare il tema 'positivamente' possa in ogni caso aiutare a convincere la gente comune che tutte le relazioni hanno gli stessi diritti. Secondo Poveda, la canzone scritta da Gigi D'Alessio e' "piena di stereotipi che non vanno oltre cio' che rappresentano" e danno l'impressione che si trattino le persone omosessuali in un tono compassionevole, quasi pensando: "poveretto, che disgraziato che e'!". Anche se, aggiunge, "c'e' gente a cui serve che si parli dell'omosessualita'" anche in questo modo per far riconoscere socialmente che "tutti gli amori hanno diritto ad essere rispettati". Il presidente della Felgt crede che, sull'esempio di quanto successo in Spagna in alcuni serial televisivi, occorre inserire i personaggi omosessuali nelle 'storie' come un qualsiasi altro attore, senza che sia il loro orientamento sessuale a caratterizzarli. Ma ribadisce che "non c'e' alcun problema" se si parla dell'omosessualita' in "senso positivo", comunque lo si faccia. E che anche lo sfruttamento commerciale del tema e' "benvenuto" se combatte l'omofobia.

Sphere: Related Content

Pdl. Berlusconi mette la Brambilla alla porta? Ai circoli solo 3 seggi.

(La Stampa) A Ferragosto dell’anno scorso pareva destinata a salvare il centrodestra, l’unta del Signore (Berlusconi) che doveva sostituirlo (in prospettiva) alla guida del suo nuovo partito e (forse) persino a Palazzo Chigi. Faceva persino tremare i maggiorenti di Forza Italia.

Ieri mattina la rossa di Calolziocorte, quando ha letto quella cifra sui giornali, ha capito tutto. Tre su 340. Michela Vittoria Brambilla non serve più alla causa, vale pochi seggi, da considerare nel computo dei 182 che Fi conta di avere alla...

Continua su Il voto gay.

Sphere: Related Content

Prorogato al 16 marzo. Al Teatro Belli di Roma "Gay panic". Una storia vera tra un soldato irakeno di Saddam ed un marine americano.

Il testo è ispirato a un fatto realmente accaduto durante la guerra in Iraq (maggio 2004, base militare di Ad Dawr), tra un marine americano e una giovane recluta della rifondata Guardia Nazionale irachena. Praticamente taciuta dagli organi di stampa, la notizia non ha trovato eco finché non è stata scoperta tra i carteggi della giustizia militare americana e pubblicata da un giornale del North Carolina, il "News & Observer". Il breve incontro tra Daniel e Zaggam in una torretta di sorveglianza è un frammento della guerra che include l´elemento decisivo della sessualità, nonché la sindrome, il "gay panic" appunto, che percorre e minaccia il sistema nervoso dell´esercito americano.

Questo accenno di conoscenza, di amicizia e infine di amore fisico, bruciato nel respiro di un turno di guardia, diventa suo malgrado tragedia, ma conserva l´ironia e lo stupore possibili solo per una vicenda sotterranea, fuori del controllo dell´onnivora macchina mediatica e dei suoi bollettini di guerra. Il linguaggio teatrale è intenzionalmente spoglio. Agli "attori - soldati" spetta quindi il compito di creare un comportamento attendibile, lasciando che sia il narratore a dare i brevi cenni capaci di alimentare la nostra immaginazione, ma soprattutto di risvegliare il nostro imbarazzo. Se ci troviamo a rimestare nel torbido, come sempre accade quando ci si ammazza da qualche parte, è per aver permesso ad altri, e non certo i migliori di noi, di condurre da più di tre anni il gioco di una guerra ideata ad arte. Daniel e Zaggam con le loro incertezze e i loro dubbi hanno la missione di ricondurci nello spazio mentale dove "quello che si vede non è quello che è".
Riccardo de Torrebruna
---


GAY PANIC di Riccardo De Torrebruna
Riccardo de Torrebruna già vincitore della seconda Edizione del Premio "Enrico Maria Salerno".

Dopo dieci anni e molto lavoro alle spalle, la Giuria, ancora una volta, vuole riconoscere la qualità della sua scrittura teatrale. De Torrebruna ancora una volta annota un fatto di cronaca bellica, un fatto realmente accaduto e apparentemente marginale. Ma la sorpresa del finale è
davvero imprevista e devastante quanto un attacco armato. L´esercito americano pare abbia identificato una sindrome, denominata appunto gay panic, che colpisce coloro che per errore si ritrovano a fare l´amore laddove dovrebbe limitarsi a fare la guerra.
(dalla motivazione dell'ammissione fra i 5 finalisti del XIII premio Enrico Maria Salerno per la drammaturgia)
---
dal 6 al 16 marzo 2008
GayPanic di Riccardo De Torrebruna
Con Andrea Gherpelli e Simone Spirito

TEATRO BELLI DI ROMA
P.zza Sant'Apollonia 11/a - 00153 ROMA
Biglietteria tel. 06.5894875
www.teatrobelli.it

Sphere: Related Content

Raidue ci prova: X-Factor al lunedì contro il Grande Fratello. Un flop annunciato?

(Tvblog) Tutto è pronto per l’esordio del nuovo talent show di Raidue X-Factor, un programma al quale su TvBlog abbiamo dedicato molto spazio e che ha ricevuto la benedizione di Giorgio Gori, convinto del possibile successo di un format già apprezzatissimo all’estero, specialmente in Inghilterra dove la vincitrice della terza edizione Leona Lewis (ospite a Sanremo) sta spopolando nelle classifiche di vendita.

L’unico dettaglio che mancava, decisamente importante, era la data dell’esordio e di conseguenza il giorno di collocazione nel palinsesto. La “sfida mancata” con Amici sembrava suggerire la voglia di una maggiore prudenza, di evitare uno scontro dal quale X-Factor rischiava di uscire decisamente con le ossa rotte. Proprio per questo l’ultimissima novità, pubblicata da Antonio Genna sul suo blog, sorprende non poco. X-Factor partirà lunedì 10 Marzo affrontando la concorrenza del Grande Fratello 8 e dalla forte controprogrammazione di Raiuno.

Si ridisegna così il palinsesto di Raidue che vedrà protagonista al martedì Ghost Whisperer mentre Voyager di Roberto Giacobbo, in partenza il prossimo lunedì 3 marzo, andrà ad occupare stabilmente il mercoledì sera. Tutto questo, ovviamente, sempre che i risultati di X-Factor siano all’altezza anche in una collocazione così impegnativa. Difficile prevedere a scatola chiusa quale sarà l’esito di questo confronto, non ci resta che attendere la quotidiana rubrica del nostro Share martedì 11 Marzo. Voi cosa ne pensate?

Sphere: Related Content

"Patte" vuote...I dieci peni più piccoli dello star system.

(Paola Pagliaro - Medicinalive) Si dice che non esistano piccoli attori, ma solo piccole parti. Niente di più vero, a quanto pare anche i grandi attori non sempre sono super-dotati! Sembrerebbe che alcune celebrità maschili idolatrate come sex symbol, sotto i pantaloni abbiano poco da offrire!
Spesso sono ex mogli e fidanzate tradite a mettere in giro le cattive voci
, e questo potrebbe farci dubitare della loro veridicità, se non fosse che alcuni sono stati fotografati nudi dagli impietosi fotografi, non lasciando adito a dubbi.
Saranno contenti i maschietti comuni mortali, e ancor di più gli uomini che si fanno complessi sulle dimensioni del loro pene. Ma immagino sarete curiosi di sapere nomi e cognomi dei meno dotati di Hollywood…e allora non vi faccio aspettare.

Ecco la top ten dei vip meno dotati:

  1. Brad Pitt (in alto), ebbene sì, malgrado sembri una macchina sforna-figli il bell’attore, ai tempi del matrimonio con Juditte Lewis, non aveva una buona fama: la moglie quando gli era stato chiesto come fosse Brad dentro i pantaloni, aveva replicato, fra lo stupore di tutti: “Non è tanto grande, non so se mi spiego” Si spiega, si spiega! Che spreco!
    Jude Law, è stato ripreso nudo mentre era in Francia, ospite della madre. Stava facendo il bagno, quando è stato beccato dai paparazzi. I commenti dei fotografi d’assalto sui suoi attributi maschili? “Non è certo Tommy Lee”
    Eight Mile, il famoso rapper sembra avere molto da dire ma poco da mostrare. O almeno è quanto afferma l’ex moglie Kim Mathers, che definisce il sesso con Eminem come un flop colossale, e gli consiglia addirittura l’uso del viagra perchè “altrimenti non funziona!”.
    Ashton Kutcher, prima di sposare Demi Moore, stava per unirsi in matrimonio con l’attrice Brittany Murphy. Al celebre show americano, il David Letterman Show, l’ex fiamma avrebbe dichiarato:“Suppongo che la loro relazione si basi sul fatto che a lui non interessa la differenza d’età e a lei non interessano le dimensioni del pene!” Cattivella!
    Chris Evans, malgrado possa vantare relazioni del calibro di Geri Halliwell e Billie Piper (la sua ex moglie), non possiede armi segrete in basso. E’ una sua stessa ammissione (apprezziamo l’umiltà!).
    Durante una visita alla madre in ospedale, il celebre speaker, davanti alle riproduzioni anatomiche del corpo maschile, avrebbe affermato che adora queste rappresentazioni che fanno capire la perfezione dell’organismo, e come tutto funzioni come in una macchina perfetta ma, allo stesso tempo, si sente un minorato davanti alle dimensioni medie del fallo maschile, essendo lui poco fornito di materia virile.
    Enrique Iglesias: tale padre, tale figlio? Non è sempre così! Malgrado suo padre Julio vanti di aver avuto più di 3000 donne, ed è un leggendario amante, il figlio ha invece problemi con le dimensioni del suo pene e ammette che, se potesse, è l’unica cosa che cambierebbe del suo corpo.
    Per la fidanzata Anna Kournikova questo non rappresenterebbe un grave problema, ma Enrique confessa che la più grande difficoltà è trovare profilattici extrasmall! Viva la sincerità!
    Danny Bonaduce è apparso nudo alla San Francisco Erotic Conference e bisogna usare la lente di ingrandimento per riuscire a vedere il suo pene.
    In seguito avrebbe dichiarato di aver posato nudo, proprio per dimostrare che non ce l’aveva poi così piccolo!
    Ecco perchè, per cancellare dalla memoria la foto che non gli rende merito, avrebbe deciso di fare nuovi scatti integrali entro marzo 2008. Insiste!
    Howard Stern, sembra che il re di tutti i media non sia il re della camera da letto.
    Egli stesso descrive il suo pene come un acino d’uva, e ammette che vorrebbe averlo come quello degli uomini di colore. Un po’ troppo ambizioso, forse?
    Johnny Knoxville ha definito il suo pene come un uovo in un nido! E ancora, come un interruttore della luce! Troppa autoironia? Lo speriamo per lui! Inutile dire che entra a pieno titolo in questa classifica!
    Mick Jagger, chi l’avrebbe detto che il re del rock avesse un pene piccolo? Forse è colpa di tutti quegli anni trascorsi nei pantaloni stretti, fatto sta che il Rolling Stones è stato deriso pubblicamente dalla sua ex amante Janice Dickinson, perchè avrebbe cercato di farsi ingrossare il pene, coprendolo con delle api, in modo che il pungiglione lo rendesse turgido. Incredibile? Mica tanto, quella delle api sembra essere una moda per i vip meno dotati dello star system. Contenti loro! Ma non si faranno male?

Credo che questa classifica basti a tranquillizzare i poco dotati di tutto il mondo, non tutti i divi sono divi anche sotto i pantaloni, e questo dimostra che sentirsi grandi uomini non ha nulla a che vedere con le dimensioni del peneSembra una bella frase ma… qualcuno ci crederà?

Sphere: Related Content

In vendita le pasticche per dare sapore di mela allo sperma. E riducono il colesterolo...

Risultato garantito in massimo 4 settimane. C’è anche la variante femminile agli agrumi. Il prodotto, in 60 capsule, è un integratore dietetico naturale che riduce il colesterolo.

(Rotocalco.tio.ch) Che la mela sia il frutto del peccato è risaputo da migliaia di anni. Cosa che deve essere piaciuta molto all’inventore di ‘Sweet release’, barattolino con 60 capsule in vendita su ShyToBuy.com che promettono in massimo quattro settimane di modificare odore e sapore del liquido seminale maschile, facendolo assomigliare a quello di mela verde.

Anche se sul portale dove si possono acquistare le capsule si legge che il prodotto è dedicato a tutti quelli “che vogliono migliorare la pratica del sesso orale e sorprendere il partner con una nuova fantastica esperienza”, in realtà ‘Sweet release’ è più pubblicizzato come un integratore dietetico completamente naturale che aiuta il sistema immunodifensivo e riduce il colesterolo grazie al componente principale contenuto al suo interno, il Crandextrim, e alla presenza degli acidi Omega 3 e Omega 6.

Su ‘ShyToBuy.com’ è in vendita anche la variante femminile agli agrumi, che promette sapori e odori migliori delle parti intime “per evitare spiacevoli imbarazzi”. Probabilmente, se fosse esistito l’eCommerce ai tempi dell’Eden, a quest’ora vivremmo tutti in Paradiso.

Sphere: Related Content

I gay romani attaccano la Tatangelo: "Penosa".

(Circolo Mario Mieli) Ieri sera, al Festival di Sanremo, Anna Tatangelo ha cantato “Il mio amico”, dedicata al suo amico gay. Sarebbe stato meglio che, invece di cantarla, l’avesse fischiettata. Il testo, scritto da Gigi D’Alessio, è impresentabile, retorico e disegna un gay assai stereotipato. Ci racconta la storia di un gay che non dorme di notte, che lascia segni di trucco sul cuscino, che la mattina si alza sbattuto ma con gli occhi vivi alla ricerca dell’amore che non troverà mai. Fin qui la storia potrebbe essere sopportabile, potremmo pensare ad un omosessuale depresso e un po’ indeciso sulla sua identità che ha la sfortuna di avere un’amica molto bella e nessuno se lo fila.

Il peggio deve ancora venire: scopriamo che il ragazzo è amareggiato, che il suo cuore batte forte per “dare vita a quella morte dentro se”, che cerca un fidanzato perché l’altro già da un pezzo l’ha lasciato e che racconta cose che nemmeno lui sa ma nel frattempo spera sempre in quell’amore che non ha. Ma niente paura, c’è Anna che ti rincuora e ti dice che non c’è nessun male ad amare un altro come te, anche se nel tuo cammino dell’amore avrai sempre quel dolore dentro te, che l’amore non ha sesso e che non devi curarti di chi ti dice che non sei normale perchè tu sei normale come noi e sei anche tu figlio di Dio!

Lungi dal non riconoscere che il tentativo di sdoganare l’argomento dell’omosessualità e della discriminazione è stato fatto, riteniamo però anche doveroso notare che la figura che ne emerge ci è lontana. Non vediamo in quale modo questo mellifluo tentativo possa avvicinare la società al mondo gay in maniera sana e scevra da quel vittimismo che ci sembra pervada tutto il testo e nel quale non ci riconosciamo.

A questa melodica tiritera sulla sfiga di essere gay preferiamo di gran lunga “Sulla porta” di Federico Salvatore, presentata a Sanremo nel 1996 oppure la divertentissima “Luca” della mitica Raffaella Carrà del lontano 1978.

Andrea Berardicurti
Segreteria politica Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Sphere: Related Content

Bullismo a Milano. «Sei gay» e lo fanno spogliare nudo in classe.

(Augusto Pozzoli - Il Giornale) Per intere settimane bersaglio di un gruppo di compagni di classe: deriso, insultato, umiliato. E l’altro giorno, in una prima di un liceo milanese nella zona di Baggio, viene immobilizzato sulla cattedra e denudato. Un odioso caso di bullismo destinato forse a restare sconosciuto se non fosse stato segnalato attraverso un messaggino arrivato sul cellulare dello studente preso di mira, inviato dai suoi stessi aguzzini: «Sei un gay». La mamma del ragazzino aveva quasi subito intercettato il messaggio e la mattina dopo si era precipitata a scuola per chiarire col preside la situazione.

Scatta l’indagine. È così viene a galla una verità che era sfuggita agli stessi insegnanti, perché gli episodi di bullismo avvenivano normalmente durante l’intervallo o nei corridoi della scuola. Il preside non perde tempo: chiama uno dei servizi di emergenza istituiti dall’Asl di Milano per fronteggiare il bullismo e si avvia l’intervento per rimediare alle pesanti conseguenze provocate da questa vicenda. Sul ragazzo vittima delle prevaricazioni dei compagni, ma anche sulle responsabilità degli studenti bulli. «Abbiamo già incontrato il consiglio di classe – dice Nicola Iannaccone, lo psicologo dell’Asl che ha in carico il caso –. Lavoreremo con i docenti, ma anche con i ragazzi. L’importante è che ciascuno faccia la sua parte nel modo dovuto». Un intervento provvidenziale anche per evitare che il caso potesse finire in mano alla magistratura. La madre del ragazzino in un primo tempo, infatti, avrebbe voluto denunciare la situazione alla polizia. Il preside l’ha convinta ad accettare un’altra via d’uscita. Mentre si sta ancora cercando di ricostruire l’intera situazione raccogliendo prove e testimonianze, presto il consiglio di classe alla presenza dei rappresentanti dei genitori e degli stessi studenti dovrà riunirsi per valutare il comportamento dei bulli e decidere quali sanzioni dovranno subire. Non potrà passare inosservata, comunque, nemmeno la responsabilità di coloro che hanno assistito passivamente agli episodi di bullismo, in particolare quello dell’altro giorno durante il quale il ragazzino è stato a forza denudato. Ma l’intervento più impegnativo dello psicologo dell’Asl riguarderà la vittima di questa situazione. «Se non ci fosse stato quel messaggino intercettato dalla mamma – spiega Iannaccone – il caso sarebbe ancora rimasto coperto: ancora adesso quel povero studente ha paura di parlare. È una classica vittima di bullismo: ragazzino complessato perché piuttosto cicciottello, timido, incapace di fare del male a una mosca. Dovrà essere aiutato a capire che cosa gli è successo e perché. Perché possa relazionarsi alla sua classe, ai suoi coetanei senza soccombere».

Sphere: Related Content