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mercoledì 28 novembre 2007

Milano. La Moratti paga lo spot e Toscani provoca: «È Natale? Scopiamo?».

(Gianandrea Zagato - Il Giornale) Una volta era la «troia in pelliccia», la campagna animalista contro le «sciure» (e non) colpevoli di avere indosso un capo di visone. Poi, ci furono i malati di Aids agonizzanti, i cadaveri dei mafiosi e i preti e le suore che si scambiavano effusioni. Scatti da scandalo firmati da Oliviero Toscani che, naturalmente, faceva anche salire il fatturato dell’azienda pubblicizzata. Adesso, per Toscani c’è solo una domandina, «È Natale? Scopiamo?». Il designer la sigla su una maglietta natalizia pro-beneficenza. Provocazione senza troppa immaginazione, quasi scontata nell’era di internet e dei pornoblog. Una parolaccia anche un po’ out. E se non ci fosse un dettaglio, diciamo, politico, be’ quasi quasi passerebbe inosservata. Qual è il particolare non da poco? L’augurio personalizzato da Toscani è sostenuto dal Comune di Milano.

Sì, avete letto bene: la maglietta in formato small, medium e large è messa in vendita in un’iniziativa sponsorizzata dall’amministrazione comunale di centrodestra. Che in un Natale fatto di auguri classici e riciclati, di regali nuovi e inflazionati è rimasta, diciamo, senza parole (o quasi) per quest’ultima uscita che l’autore dedicherebbe, confidano dal suo entourage, al sindaco Letizia Moratti.

Messaggio, quello di Toscani, che Palazzo Marino - sede e simbolo del comune milanese - offre in cambio di sessanta euro nella serata di Christmas Lights. Appuntamento in calendario domani sera «in via della Spiga», nel cuore della Milano mondana a due passi da Montenapoleone, «dove una neve sottile scenderà dal cielo, mentre un coro di voci bianche, insieme a artisti, musicisti e ballerini renderanno quest’incontro suggestivo e festoso».

E dove, continua una nota dell’assessorato Attività produttive, «all’interno dei negozi - resteranno aperti fino alle ore ventidue - saranno in vendita le t-shirts realizzate in edizione limitata». C’è da scommetterci, confida, l’assessore Tiziana Maiolo che quella di Toscani «magari sarà anche quella più venduta».

Già, «sarà regolarmente posta in vendita»: «Abbiamo chiesto a personalità della cultura, dello spettacolo e della società di firmare una maglietta con un augurio e Toscani ci ha mandato questo testo». Oltre a quella di Toscani ci sono, infatti, altre ventinove magliette con auguri personalizzati: da quello formulato dal sindaco Letizia Moratti, «W il Natale dei bambini!», a quello di Emilio Fede, «Sogniamo insieme», passando attraverso il messaggio di Mario Giordano, «Gli auguri di Natale? Non li facciamo mai, perché scrivere un messaggio è sempre banale. Meglio indossarlo», Diego della Valle, «Un buon Natale sereno!», e, tra gli altri, di Teo Teocoli «È Natale, non si tirano coriandoli!».

Auguri, senza dubbio, tutti più tradizionali e consoni allo spirito natalizio, come quelli donati pure da Roberto Cavalli, Vittorio Feltri, Alberta Ferretti, Ottavio Missioni, Iva Zanicchi e Umberto Veronesi. Alternative meno scandalose di quella proposta da Toscani. Che, commenta l’assessore Maiolo, è il replay «del linguaggio di oggi, usato dai giovani e che passa pure in televisione. Se l’avessimo censurato, be’ avremmo amplificato la provocazione di Oliviero». Tesi che l’assessore Maiolo conclude con la «speranza che il sindaco non s’arrabbi».

Ma Letizia Moratti non ha affatto gradito e da Parigi - dove si trova per la presentazione ufficiale della candidatura milanese per l’Expo 2015 - rimanda ogni commento al suo rientro in Italia. E se l’assessore Giovanni Terzi definisce l’iniziativa di Toscani «una provocazione in linea con la sua arte, che fa venire in mente la battuta fantozziana sulla corazzata Potemkin «una cagata pazzesca», il capogruppo di An Carlo Fidanza fa sapere di «non condividere questa sperimentazione, utilizzo di un linguaggio impensabile da parte di un Comune». Come dire: «Quella robba si fa e non si scrive».

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