Lettera agli italiani, invitati a seguire il suo programma giovedì su Raiuno alle 20,30. L'attore anticipa i temi del suo programma dedicato a Dante: «Amore e politica. Da Voltaire a Berlusconi».
(Il Corriere della Sera) Roberto Benigni affronterà giovedì sera su Raiuno, ne Il V Canto dell'Inferno, in onda in diretta alle 20:30 subito dopo il Tg1 temi come l'amore, il sesso e la politica. L'amore, ovvero «il regalo più bello che ci è cascato addosso», il sesso, «il motore del mondo» e la politica, «da Voltaire a Silvio Berlusconi». Lo annuncia lo stesso premio Oscar in una lettera in cui dà appuntamento agli italiani. La serata evento - che culminerà nella lettura del canto di Paolo e Francesca - riporterà Benigni in tv dopo il grande successo della trasmissione del 23 dicembre 2002, L'ultimo del Paradiso, e dopo il trionfale tour TuttoDante, che ha avuto oltre 100 repliche in 48 città diverse e più di un milione di spettatori.
LA LETTERA AGLI ITALIANI - «Cari Italiani - scrive Benigni - con immensa allegria e col cuore che cinguetta come un fringuello appena nato, il 29 novembre in diretta su Raiuno, staremo un paio d'ore insieme a parlare del regalo più bello che ci è cascato addosso. Dobbiamo capire cos'è l'amore. Ne tracceremo la storia. Dal primo libro della Genesi, all'ultimo libro di Bruno Vespa, dalla lettera di pace di San Paolo ai Corinzi: "per quante cose io assuma in mio conto se non ho l'amore io non sono nulla", alla lettera di scuse di Berlusconi a sua moglie: '... E dai Verò, stai buona, sò bagattelle...". Dalla rottura della Pace tra Greci e Troiani secondo Omero: "Causa ne fu la Divina femminilità di una Donnà, alla recente rottura della pace tra AN e Forza Italia secondo Vittorio Feltri: "La causa è una sola, problemi di gnocca". Vedremo gli enormi passi avanti fatti dall'Umanità su questo tema».
SESSO, DA CASANOVA A SANDRO BONDI - «Sì - continua l'attore nella lettera agli italiani - parleremo del sesso, il motore del mondo, percorrendolo nei suoi aspetti più estremi. Dalla libidine sfrenata alla totale repressione. Insomma da Casanova a Sandro Bondi. Parleremo di politica, da Voltaire: «Non sono d'accordo con quello che dici ma sono pronto a morire purchè tu lo dica", a Silvio Berlusconi: "Chi vota a sinistra è un coglione". Parleremo della grandezza dell'Italia cercando di capire che cosa abbiamo fatto di bello per meritarci città come Milano, Firenze, Roma dove sono nati uomini come Manzoni, Michelangelo, Cesare e cosa abbiamo fatto per meritarci città come Arcore, Ceppaloni, Montenero di Bisaccia e... non mi ricordo dove è nato Buttiglione».
L'AMORE DI DANTE - «E poi - conclude Benigni - lasceremo parlare Dante. Ci faremo dire da lui cos'è quella nostalgia dell'infinito, quella ventata di annientamento che ci precipita addosso quando ci si innamora e smantella tutta la nostra vita, quella sensazione felice, pericolosa e rara che unisce sensualità e tenerezza e ci rende immortali. Ce lo faremo dire da lui con parole antiche e commoventi che hanno attraversato i secoli per posarsi sulle nostre labbra. Nulla di solenne, semplicemente la bellezza. A giovedì».
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