Lo raccontano sia Le Monde, sia The Independent, riportando tra gli usi che già si fanno dei veicoli a cavalli anche il servizio di scuolabus, assai pratico nei piccoli comuni e “molto pittoresco”. Gli Haras Nationaux hanno perfino presentato ai sindaci un prototipo di veicolo, hippoville, con freni a disco, fanalini e sedili rimovibili, del costo di 11.500 euro.
E se i critici obiettano che, lungi dall’essere a impatto zero, i cavalli producono un bel po’ di rifiuti, maleodoranti, che può essere complicato smaltire, i fautori del ritorno all’antico ribattono che viaggiare a ritmi più rilassati e lavorare a contatto con gli animali non solo inquina meno ma riduce anche lo stress. In Italia l’unica esperienza simile è stata quella degli asini di Castelbuono, impiegati dal Comune in provincia di Palermo per la raccolta dei rifiuti: peccato che abbiano fatto una brutta fine…
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