(Tulife) Italiani sempre più condizionati dal sesso. E’ quanto emerge da un’indagine sul desiderio sessuale condotta in tutto il paese dall’Associazione italiana per la ricerca in sessuologia (Airs), e presentata ad Ancona al convegno “Dal disagio alle dipendenze”. La ricerca ha coinvolto 1.307 connazionali (448 uomini e 625 donne) eterosessuali (82,5%), bisessuali (2,5%) o omosessuali (1,5%). Alcuni in coppia e altri single, con età variabile da meno di 25 anni a oltre 55.
Il dato più significativo emerso è che, per oltre il 6% degli italiani, il sesso è una vera e propria malattia. Ad avere il cosiddetto chiodo fisso sono per lo più gli uomini, con una frequenza doppia rispetto alle donne.
Il presidente dell’Airs, Franco Avenia, delinea un preciso identikit del ‘sexual addicted’: ”Single, tra i 25 e i 35 anni, con un basso livello di scolarizzazione e una leggera prevalenza geografica per il Nord Italia”. Più facilmente queste persone sono accaniti frequentatori di internet. Si tratta di persone, di ambo i sessi, che vanno sui siti in caccia di pornografia o cercano di abbordare partner in chat’’.
In ogni caso, secondo Avenia, la dipendenza dal sesso ”nasconde altre problematiche psicologiche sottostanti. Per tutti la situazione si affronta con farmaci, psicoterapia o, come fanno i “pioneri” Usa, con gruppi del tutto simili a quelli degli alcolisti anonimi’’.
Si tratta di un problema che è in continua crescita nel mondo occidentale, rivela l’esperto, tanto che ci sono numerosi studi in corso per scoprire le ragioni biologiche di tale fenomeno. ‘’Una delle ipotesi più accreditate, che però attende ancora il sigillo dell’ufficialità - sostiene Avenia - riguarda i livelli di prolattina, l’ormone del post orgasmo che fa sentire appagati e spegne per un po’ il desiderio. Nell’uomo il suo rilascio è immediato, nella donna entra in circolo più lentamente. Nei malati di sesso - conclude - potrebbe non essere prodotto in maniera sufficiente’’.
A parte il fenomeno dei sexual addicted, l’indagine dell’Airs ci rivela anche quanto, all’interno della coppia, sia determinante l’appagamento sessuale dei due partner. E’ infatti il 41% degli italiani, sia uomini che donne, a confessare di essere pronto a troncare una relazione nel momento in cui non si senta “pienamente soddisfatto sessualmente”.
La soddisfazione sotto le lenzuola degli italiani sembra comunque buona. Accanto a una fetta di fortunati, che definisce molto soddisfacente la propria vita sessuale (21% degli uomini e 27% delle donne), c’è la maggior parte del campione (58% maschile e 41% femminile) che afferma di sentirsi abbastanza contento. Chi proprio non si diverte è il 5% degli uomini e il 10% delle donne. Per tutti la ricetta per vivacizzare la camera da letto è ‘’una ricchezza un po’ maggiore dei rapporti, conditi con un po’ più di fantasia e frequenza’’.
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