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mercoledì 28 novembre 2007

Destra di classe.

Tengono le liste di sinistra. Ma la sorpresa del voto nelle scuole è l'exploit della destra. Grazie a nuovi leader. E programmi concreti. Ecco i risultati da Nord a Sud.

(Andrea Benvenuti - L'Espresso) Maniglie antipanico e scale antincendio, più ginnastica per tutti, libri e biglietti dell'autobus a prezzi stracciati, gite naturalistiche e lotta senza quartiere alle lezioni nelle aule scantinato. Altro che global. Gli studenti dei licei e degli istituti tecnici italiani sono molto local. Pensano più a curarsi il giardino dietro casa che a piantare alberi dall'altra parte dell'oceano. Ricorrono alla politica per soddisfare un'esigenza concreta, si permettono pochi voli pindarici e guardano soprattutto alle proprie tasche. Lo confermano i risultati delle elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei consigli d'istituto e quelli delle consulte provinciali di cui fanno parte due studenti per ciascun liceo e istituto tecnico professionale.

La generazione iPod, blogghista e youtubista preferisce la riunione di condominio all'impegno sui grandi temi della globalizzazione, si fida solo di chi conosce, ha archiviato il conflitto dell'appartenenza ideologica e sceglie, di volta in volta, sulla base di gusti, simpatie e affinità elettive. Addio alle tessere Per partiti e sindacati sarebbe duro fare proselitismo nelle aule di questi giovani. Del resto, i dati lo confermano. E lo spaccato è più che convincente se si pensa che oltre due milioni e mezzo di ragazzi di 5 mila sedi scolastiche hanno scelto candidati pragmatici, al di là dell'appartenenza politica. "Beh, magari avessero partecipato tutti, l'indifferenza è forte ma negli ultimi anni sta aumentando la partecipazione dei più giovani", dice Eleonora Lorenzi, 17 anni, liceo scientifico Rambaldi Valeriani di Imola, candidata nella lista degli Studenti di sinistra, la prima dei due eletti alla consulta provinciale.
Due le parole d'ordine della sua campagna elettorale: creatività e sicurezza. Mostre fotografiche, corsi di pittura e ricreazione in cortile perché, per adesso, "l'intervallo si fa in aula o dentro la scuola, fuori è pericoloso uscire". L'altro posto per la consulta provinciale è andato a un ragazzo di Comunione e liberazione, che fa parte di Gioventù studentesca, il movimento fondato da don Giussani. Pure lui ha chiesto i voti per mettere a posto il cortile, ma la proposta leader è stata quella dei corsi di orientamento universitario. "In tutta la regione, le liste di sinistra tengono, tengono", aggiunge Eleonora.

Eppure, in questo viaggio lungo il Paese, la sensazione è un'altra. In Emilia Romagna e nelle regioni rosse le organizzazioni degli studenti che si rifanno alla sinistra non retrocedono. Ma aumentano i voti per le liste di destra, in particolare quelle legate a Blocco studentesco e Lotta studentesca. "Rispetto all'anno scorso, abbiamo triplicato voti ed eletti. Nelle consulte provinciali ora abbiamo 13 rappresentanti contro i quattro del 2006", dice Daniele Pinti, coordinatore provinciale di Forza nuova, 21 anni, studente universitario che organizza quelli delle superiori. Il contraccolpo alla fine del predominio della sinistra si sente nel Lazio e in Toscana.
A cominciare da Firenze. "Dopo 60 anni di egemonia politica, le cose stanno cambiando", dice Stefano De Marco, 17 anni, iscritto al liceo Buontalenti, vicepresidente fiorentino di Azione studentesca voluta da An e vicepresidente della consulta studentesca. Stessa cosa si è ripetuta anche al liceo Castelnuovo. Oltre 160 voti per Matteo Conti di As: tre punti nel programma e poche parole d'ordine. "Agevolazioni per gli studenti sull'acquisto dei libri, apertura delle scuole durante il pomeriggio, abolizione del testo unico". Certo il rapporto è ancora di uno a tre, ma a sbaragliare destra e sinistra è l'entrata in scena dei 'cani sciolti'. Fare una ricognizione delle liste svincolate dall'appartenenza partitica è difficile ma, da Nord a Sud, proliferano piccole sigle e movimenti trasversali. Ci sono i rimandati, gli studenti irriverenti, i nuclei studenteschi, gli studenti incazzati. Hanno presentato candidati senza ottenere eletti, poche decine di voti in ciascuna scuola ed è passato il principio della frammentazione. Addio politica, ora basta che due-tre studenti si mettano insieme e il gioco è fatto. Tra queste nuove aggregazioni, è il caso degli studenti del Vaffa Fioroni che guardano a destra e, pochi giorni fa, hanno organizzato presidi in tutta Italia contro le proposte del ministro sul recupero dei crediti e il nuovo esame di riparazione. Il risultato è stato un flop, "tutta colpa della pioggia", dicono i vaffisti, ma il movimento si riduce a un sito web e qualche comunicato. Più interessante le proposte contenute nelle liste. Come l'installazione dei pannelli fotovoltaici al liceo classico Vivona di Roma presentati da tre ragazzi che "ce l'hanno sul tetto del condominio", oppure la richiesta della "navetta gratis" all'Istituto agrario Scartabelli di Imola e al liceo scientifico Pacinotti di Bologna, la lista per il risparmio energetico con le lampadine a basso consumo al liceo classico Colombo di Genova e pure la lista per l'abbattimento del muro abusivo al liceo scientifico Adrano, a Catania.

Catania Al liceo scientifico Ettore Maiorano la parte del leone l'ha fatta la lista dell'Mpa, il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo. Le proposte degli Studenti di sinistra non sono passate. "Qui la situazione è raccapricciante: oltre cento studenti accalcati in quattro aule, un ragazzo è costretto a stare in piedi perché non ha il banco", spiega Luca Pasinato. Altro che liste fantasiose. A Catania la situazione è drammatica.

Al liceo scientifico di Adrano sono state presentate tre liste. Tutte avevano in testa lo stesso punto: l'abbattimento del muro abusivo costruito nella casa del custode dove fanno lezione due classi di 28 studenti l'una. È dall'anno scorso che va avanti questa situazione, "senza permessi e autorizzazioni", dicono gli studenti. In alcune scuole, come al liceo scientifico di Giarre, mancano le uscite di emergenza, e "alcuni ragazzi studiano dentro i garage". Proprio in questa scuola, alla consulta provinciale, è stato eletto uno studente di Lotta studentesca che ha messo a segno anche un altro seggio all'Itis Archimede Lotta Studentesca. "Ma al di là di destra o sinistra e di schieramenti, ci batteremo insieme perché questa vergogna finisca al più presto".

Roma Pareggio al liceo Visconti, Nomentano e Mamiani passano di testimone, affermazione delle liste di estrema destra al Pertini e Amaldi, scuole dell'ottavo Municipio, a due passi dai campi nomadi di Tor Bella Monaca. È andato in scena nella capitale il vero confronto tra le liste di destra e sinistra. Poco spazio alla fantasia. Qui il voto ha determinato nuove paternità. Quelli di Azione studentesca dicono di aver portato a casa "110 eletti per la consulta provinciale" e di aver piazzato rappresentanti nei consigli di istituto in 50 scuole. "Ci siamo improvvisati giardinieri e imbianchini per ripulire la scuola, siamo andati a vedere dove finiscono i nostri soldi e siamo stati premiati", racconta Andrea Moi, di Azione studentesca, 17 anni, quarta classe al Terzo istituto d'arte, lista Vola solo chi osa farlo. Al liceo Vivona dell'Eur, quartiere agiato, la spuntano le liste di sinistra, ma avanza il Blocco studentesco che ha eletto un candidato al consiglio di istituto. Il suo nome è Edoardo Di Luzzio, 17 anni, e tre parole chiave: un solo libro di testo, pannelli fotovoltaici e più ginnastica. Elena Abrusci, 17 anni, Studenti di sinistra, è stata l'altra eletta, prima con 512 voti. Adora Shakespeare e la pallavolo, ha presentato un programma tutto cinema e teatro. "Questa scuola ha enormi potenzialità, abbiamo vinto un premio alla Festa del Cinema di Roma, uno dei nostri studenti ha partecipato alle Olimpiadi della matematica. Quello che ci serve sono risorse e uno sponsor esterno". Discorso a parte per il Liceo linguistico Caetani, 900 alunni molto affollati, tutto in mano all'estrema destra. Qui al Blocco studentesco e a Lotta studentesca sono andati due seggi su quattro, mentre il rappresentante di istituto alla sinistra. Ludovica, 18 anni, milita in Ls da un anno, è stata votata per la consulta provinciale. Tutto muscoli e palestra? "Macché, io ho presentato cose concrete, mi piace il confronto e ho chiesto di non spostare cinque classi allo stadio della Farnesina per fare ginnastica. E vogliamo parlare delle classi nei sotterranei della scuola? Una vergogna". Altro che bicipiti.

Catania Al liceo scientifico Ettore Maiorano la parte del leone l'ha fatta la lista dell'Mpa, il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo. Le proposte degli Studenti di sinistra non sono passate. "Qui la situazione è raccapricciante: oltre cento studenti accalcati in quattro aule, un ragazzo è costretto a stare in piedi perché non ha il banco", spiega Luca Pasinato. Altro che liste fantasiose. A Catania la situazione è drammatica.

Al liceo scientifico di Adrano sono state presentate tre liste. Tutte avevano in testa lo stesso punto: l'abbattimento del muro abusivo costruito nella casa del custode dove fanno lezione due classi di 28 studenti l'una. È dall'anno scorso che va avanti questa situazione, "senza permessi e autorizzazioni", dicono gli studenti. In alcune scuole, come al liceo scientifico di Giarre, mancano le uscite di emergenza, e "alcuni ragazzi studiano dentro i garage". Proprio in questa scuola, alla consulta provinciale, è stato eletto uno studente di Lotta studentesca che ha messo a segno anche un altro seggio all'Itis Archimede Lotta Studentesca. "Ma al di là di destra o sinistra e di schieramenti, ci batteremo insieme perché questa vergogna finisca al più presto".

hanno collaborato Simone Innocenti e Olga Piscitelli

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