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giovedì 13 dicembre 2007

Annuario Istat, gli italiani preferiscono il cinema.

[i](Foto da Flickr di [url=http://www.flickr.com/photos/conchur/506110850/]Conor Lawless[/url])[/i]

(Panorama) Mostra d’arte, concerto, disco, cinema o teatro? Molto probabilmente chi avete di fronte opterà per un bel film, da godersi in una poltroncina magari con pop corn in mano. Gli italiani preferiscono il cinema, e fanno volentieri a meno di Mozart, Beethoven e colleghi illustri. Questo emerge dall’Annuario statistico 2007 dell’Istat, che prende in considerazioni la società italiana sotto tutti gli aspetti (qui una sintesi in pdf). Tra le attività culturali e sociali il 48,8% della popolazione dai sei anni in su è andato almeno una volta a vedere un film in sala, quest’anno. Seguono in graduatoria le visite a musei e mostre (27,9%), gli spettacoli sportivi (26,5%), le discoteche e balere (23,6%), le visite a siti archeologici e monumenti (21,6%), il teatro (21,0%) e, all’ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 9,3%. Sono soprattutto gli uomini i mondani: se il 64,2% degli intervistati ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa, la quota sale al 68,7% fra gli uomini e si attesta invece al 60,2% fra le donne. Solo il teatro vanta una partecipazione femminile maggiore rispetto a quella maschile, a tutte le età (22,6% delle donne contro il 19,2% degli uomini).

E come siamo messi con la lettura? Legge un quotidiano almeno una volta a settimana il 58,1% delle persone dai sei anni in su, mentre il 43,1% dedica parte del proprio tempo libero a leggere i libri. La televisione impera: la guarda il 93,8% della popolazione di tre anni e più, mentre il 62,8% ascolta la radio.
E l’informatizzazione non è ancora così capillare, seppur in aumento. Il 41,7% della popolazione di almeno tre anni utilizza il personal computer, e il 36,8% (dai sei anni in su) si collega a internet. L’uso del pc coinvolge soprattutto i giovani e tocca il livello massimo nella fascia di età tra i 15 e i 17 anni (77,8%), per arrivare alla percentuale minima di 6,9% nella fascia 65-74 anni. Permane uno squilibrio a livello territoriale, sia nell’uso del computer (nord 46,4%, centro 43,1%, sud 35%) che in quello di internet (nord 41,5%, centro 38,7%, sud 29,6%).
Il mai più senza? Indubbiamente il cellulare. La sua diffusione cresce fino a raggiungere la percentuale dell’83,9%: nel centro-nord lo possiede oltre l’85% delle famiglie, mentre al sud otto famiglie su dieci.

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