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giovedì 8 novembre 2007

Bondi a Cicchitto: la tenerezza dei tuoi sguardi. E Grillini si commuove.

Fabrizzio Cicchitto e Sandro Bondi, durante il vertice di Forza Italia
Viviamo insieme/ questa irripetibile esperienza/ con passione politica/ autentica… ci mancheremo/ quando verrà il tempo nuovo/ e ci mancherà/ anche quello che non abbiamo vissuto assieme… la mia fede è la tenerezza dei tuoi sguardi/ la tua fede è nelle parole che cerco.

Politica in versi. E il binomio porta subito a Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia e poeta prolifico. La poesia (sedici versi in tutto) è stata composta e dedicata ai 67 anni di Fabrizio Cicchitto, suo vice nel partito: un regalo particolare comparso sull’ultimo numero del settimanale Vanity Fair, dove Bondi tiene la rubrica “Versi diversi”.
Rime che ripercorrono la comune esperienza dei due dirigenti azzurri e che a quanto pare Cicchitto ha gradito in modo particolare. Bondi infatti questa poesia gliel’aveva già “donata” personalmente il 26 ottobre scorso, quando Cicchitto, per festeggiare il suo compleanno, aveva organizzato una cena con un trentina di amici. Dopo la torta, Bondi si è alzato è ha declamato i suoi versi davanti a tutti. Cicchitto, raccontano alcuni partecipanti alla serata, ha molto apprezzato il singolare regalo, considerandolo un gesto di “grande sensibilità” e il segno di “amicizia vera”.
Quanto al coordinatore azzurro, pure lui era parecchio soddisfatto. Bondi del resto non è nuovo a questi exploit letterari: per lui la poesia, come ha più volte spiegato, è una forma di distrazione dalla politica, quasi “un’evasione” dalla gabbia dei Palazzi. Di cui hanno beneficiato nel tempo altri esponenti dell’entourage forzista: da Michela Vittoria Brambilla (Ignara bellezza/Rubata sensualità/Fiore reclinato/Peccato d’amore), a Stefania Prestigiacomo (Luna indifferente/Materna sensualità/Velo trasparente/Severo abbandono); dalla moglie del Cavaliere (Bellezza del soccorso/sensuale ironia/vigore dell’amore/intrepida solitudine) alla signora Rosa, la madre (Mani dello spirito/Anima trasfusa. Abbraccio d’amore/Madre di Dio).
La vena poetica del politico non si è però limitata ai nomi noti (Veltroni, Ferrara, Berlusconi, Prodi sono finiti tra le rime dell’onorevole). Anche una anonima ma giovane commessa della Camera, “bella e gentile, di una bellezza sfuggente e dolente” ha fatto battere il cuore a Sandro Bondi. Come rivelato dallo stesso: “A lei misterioso arcano della vita e della femminilità, è ispirata questa poesia: Dolente fulgore/ mite regina/ misteriosa malia/ polvere di stelle.

La passione del coordinatore azzurro è sfociata, l’estate scorsa, in una raccolta, dal provocatorio titolo Perdonare Dio, per le Edizioni della Meridiana.
Tornando ai versi per l’amico Cicchitto, Bondi è riuscito nell’impresa di suscitare l’apprezzamento, non disinteressato né privo di ironia, di Franco Grillini, deputato di Sd nonché presidente onorario di Arcigay: “È bene che ci sia tenerezza tra uomini anche in Parlamento”.

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