Viene naturale il paragone con la chiacchieratissima campagna della Regione Toscana, dove si dice “L’orientamento sessuale non è una scelta”.
Al di là dei possibili richiami alla natura genetica dell’omosessualità, mi pare che entrambi gli slogan vogliano dire più o meno questo: essere gay è un fatto, una realtà, che vi piaccia o meno, quindi finiamola con i giudizi morali, le condanne e le ingiurie di cui nessuno ha bisogno. I gay esistono, punto e basta. Superate lo scoglio e andate oltre.
A mio avviso, però, lo slogan inglese è più diretto e categorico di quello italiano e non dà adito a interpretazioni personali né a speculazioni filosofiche. Soprattutto, non ci sono allusioni vittimiste e sfumature paternalistiche della serie: poverini, non è colpa loro, lasciateli in pace. Voi che ne pensate?
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