banda http://blografando.splinder.com

giovedì 8 novembre 2007

Bari: Biblioteche, calano i visitatori ma è boom di consultazioni online.

Nove strutture della provincia barese hanno messo in rete 212mila titoli:da gennaio diecimila contatti.

Il Catalogo Dei 400mila volumi custoditi 150mila sono già stati inseriti sul web Sale lettura Inevitabile la diminuzione delle presenze per il trasloco nella Cittadella della cultura Provenienza Le richieste di prestiti arrivano da Giappone Stati Uniti Germania e Inghilterra La regione Da marzo è in rete anche la Teca del Mediterraneo con l´archivio regionale

(Francesca Savino - La Repubblica, edizione di Bari) La rete delle biblioteche baresi si estende ogni giorno. Dagli archivi cartacei ai cataloghi virtuali: negli ultimi dieci mesi sono stati oltre diecimila i visitatori del sito http://opac.bari.metavista.it. Un polo che sul web raccoglie i cataloghi di nove biblioteche della provincia, riunite attorno al nucleo centrale costituito dalla struttura provinciale De Gemmis e dalla nazionale Sagarriga Visconti Volpi.
«Con il nostro trasloco fisico e con la messa in rete dell´archivio, è in atto un cambiamento enorme e stiamo avendo grandi risposte. Ma questo non è che il rodaggio. I risultati li vedremo soprattutto sulla lunga distanza» commenta Angela Adriana Cavarra, direttore della biblioteca nazionale di Bari. Con le sue 150mila opere già in rete, la teca che da un anno si è trasferita nella Cittadella della cultura (l´ex Macello comunale) è la fonte principale per il polo bibliotecario. «Le ricerche sul sito dell´Opac, ventiduemila dallo scorso gennaio, partono dal Giappone e dalla Germania, dagli Stati Uniti e dall´Inghilterra. Con le altre teche, abbiamo raccolto finora oltre 212mila notizie bibliografiche per autori e opere custodite» spiega dalla biblioteca nazionale Gabriella Ulivieri.
«Le nostre informazioni già catalogate riguardano per ora 150mila dei 400mila volumi che abbiamo a disposizione. Ma non abbiamo intenzione di fermarci qui: grazie ai finanziamenti della Regione stiamo aggiornando le notizie e presto la nostra intera collezione sarà consultabile online». Dall´indirizzo internet dell´Opac della provincia di Bari, collegato direttamente al servizio bibliotecario nazionale, si può scoprire in pochi istanti quali opere siano reperibili nelle teche baresi. Per verificare la disponibilità, prenotare o prendere in prestito il libro bisogna invece contattare direttamente la struttura. «Con la possibilità di controllare il patrimonio bibliografico anche da casa, muta la qualità del servizio: ora abbiamo tantissime richieste di prestito da altre città». Lo spazio virtuale si estende mentre quello materiale si adegua ai cambiamenti.
«Nella biblioteca, qui in via Pietro Oreste, abbiamo avuto in media nei mesi da gennaio a giugno quarantatré visite al giorno – continua la dottoressa Ulivieri – Meno dello scorso anno, ma con il trasferimento era inevitabile una riduzione iniziale». È cambiata però l´utenza. «Passando davanti alle sale di lettura, non si possono non notare i giovani che trascorrono qui l´intera giornata. Sono molti più di un tempo: portano da casa i loro computer portatili e hanno a disposizione le postazioni informatiche, le banche dati in rete e i libri che consultano o richiedono qui. Una fruizione che ci rende orgogliosi».
La struttura della nuova sede influenza anche i servizi della biblioteca. «Ora possiamo aprirci a un´offerta culturale completamente nuova - spiega la Ulivieri - Essere un palcoscenico per le arti e lo spettacolo, con mostre, visite guidate, attività didattica, convegni, seminari, presentazione di libri e concerti. Sono stati più di quaranta gli eventi tenuti dall´inizio dell´anno, grazie alla disponibilità della sala conferenze che dividiamo con l´Archivio di Stato e del nostro auditorium».
La biblioteca nazionale di Bari ospita anche l´archivio regionale della produzione editoriale: in base a una delibera regionale dello scorso giugno è assegnata alla struttura una copia di tutto il materiale stampato in Puglia. Risale a meno di un mese fa invece la presentazione del progetto per un archivio digitale che raccolga gli ultimi cinquanta anni di musica pugliese. Entro il 2008 dovrebbe essere istituito e aperto al pubblico, nella sede della Sagarriga Visconti Volpi, attraverso una cooperazione fra ministero dei Beni culturali e Regione.
Al fianco della biblioteca nazionale, sul catalogo online barese ci sono anche 50mila notizie bibliografiche riferite ai fondi della struttura provinciale De Gemmis. «Da quando il polo bibliotecario è anche in rete non riceviamo più richieste di prestito via fax: sono le mail a contenere domande e ordini». Alle nove biblioteche che oggi costituiscono il polo dell´opac, presto se ne aggiungeranno altre trenta. «Sappiamo che sono già pronte, manca solo la firma per la convenzione e poi saranno in rete anche le altre strutture» spiegano dalla biblioteca provinciale.
Il sito del polo bibliotecario opac di Bari non è però l´unico archivio digitale di Puglia. Curato dalla Teca del Mediterraneo, la biblioteca del Consiglio regionale, dallo scorso marzo è online anche l´archivio multimediale www.bcr.puglia.it. Oltre alla possibilità di verificare presenza e disponibilità dei testi contenuti nella biblioteca del Consiglio e del fondo Teatro Piccinni, il sito offre anche accesso a banche dati, brani musicali e immagini. Un´esperienza di apertura al pubblico della quale il direttore Waldemaro Morgese ha parlato anche a Bologna martedì scorso, in occasione dell´inaugurazione del Compa, salone europeo della comunicazione pubblica, partecipando al seminario sui servizi delle biblioteche dei consigli regionali.

Sphere: Related Content

Nessun commento: