(Alessia Grossi) Nella Giornata Mondiale contro l'omofobia, anche YouTube si unisce al coro di «stop omofobia». Decine di post da tutto il mondo fanno la campagna youtubiana. Dalle voci di testimonianza personale a video-spot fai da te.
Per l'Italia si parte da quello di "maryblwh": «L'Italia, ufficialmente, è uno stato non omofobo». Ma il postatore subito denuncia con i fatti che in realtà è l'esatto opposto. Date ed episodi alla mano, infatti, youtube svela decine di vittime della discriminazione omofoba che attraversa l'intero paese. Da Torino, dove Matteo, 16 anni si suicida il 5 aprile 2007 «perché tormentato dai compagni in quanto presunto gay», passando per Bologna, dove l'8 settembre 2006 tre ragazzi vengono pestati all'uscita di una serata organizzata dal Cassero, centro gay e lesbiche di Bologna. Si arriva a Roma, dove il 27 marzo 2007 un uomo viene ucciso nel suo appartamento che divideva da 25 anni con il suo compagno». La descrizione del video dice, anche in inglese, perché sia comprensibile anche fuori dall'Italia: «Un piccolo video su alcuni episodi di omofobia nel mio paese, l'Italia» appunto. Ma scendendo più a sud della penisola gli episodi di discriminazione sembrano essere accolti anche dalla legge non scritta. «A Napoli, denuncia ancora youtube, il 22 luglio 2006 ad un uomo gay viene impedito di donare il sangue». E per finire ecco i politici: «Mastella e Binetti, il 4 aprile 2007 si oppongono al pacchetto antiviolenza». Ecco l'Italia omofoba. Ecco il motivo della giornata contro l'omofobia.
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E a proposito di politici, ecco che youtube presenta al mondo l'unica vittima "insigne" dell'onosessualità in Italia e pure in Europa, l'onorevole Rocco Buttiglione, con «Io vittima delle lobby gay», intervista rilasciata a Klaus Davi. E non è tutto. Sui gay Buttiglione ha tanto da dire e così in un'altra parte dell'intervista confessa: «Sì, anche nella Dc c'erano i gay e noi siamo sempre stati rispettosi nei confronti di chi rispetta gli altri». Ma poi alla domanda sulla rappresentanza gay in Parlamento di Vladimir Luxuria l'onorevole si svela: «Uno può essere gay, domandare di essere accettato, non avere livore nei confronti della Chiesa cattolica», ma un altro, etero, si intende, «può scandalizzarsi di fronte all'ostentazione della sessualità, etero o omo». Il punto per Buttiglione è: «Uno può essere gay e pensare che il codice sessuale debba essere regolato da un codice morale. Se dai l'impressione di non rispettare gli altri è più facile che...».
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Alla violenza "giustificata" dal codice morale, quello della Chiesa cattolica, ad esempio, si oppone invece il video di "bullhornman". «Se un cristiano continua a credere che i sodomiti vadano all'Inferno perché pervertiti, questa è omofobia». Il postatore, come anche altri in questo giorno, si rivolge direttamente a youtube per dire come la pensa. E quello che pensa è che: «dell'omofobia se ne parla da troppo poco tempo, che il problema sembra essere nato da poco, ma così non è» e che ancora «sono molti i paesi in cui è tollerata la discriminazione, iniziando dallo Stato della California per arrivare in Cina come in Giappone».
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