(Lefteca) Delle operazioni post elettorali ce ne sono due che non potevamo di certo lasciar passare come inosservate.
La prima è la nomina di Giuseppe Pizza a Sottosegretario di Stato del Governo Berlusconi 4. Pizza, segretario politico della Democrazia Cristiana, a meno di due settimane dalle elezioni, aveva vinto un ricorso contro un iniziale esclusione della lista. Tuttavia aveva ugualmente rinunciato a presentare la lista alle elezioni politiche, dichiarando che “la Dc ha sempre dimostrato senso dello Stato“.
Con la nomina a Sottosegretario abbiamo capito che cosa voleva dire quel “senso dello Stato” ed abbiamo riscoperto i vecchi mugugni di corrente tipici della Dc di un tempo.
L’altra operazione è la nomina di Daniele Capezzone a portavoce nazionale di Forza Italia.
Quello che vorremo chiedere a Capezzone è come farà adesso a portare avanti le sue battaglie sui diritti degli omosessuali, in una coalizione in cui sono presenti fascisti e cattolici estremisti, come farà a portare avanti le sue battaglie sulle liberalizzazioni delle droghe leggere e sull’eutanasia, avendo come collega di partito proprio quel Carlo Giovanardi autore della famosa legge Fini-Giovanardi sull’inasprimento delle pene in questa materia.
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