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venerdì 7 dicembre 2007

Un ritornello comune. Leggi "gay", Chiese UK contro.

Problemi e polemiche in Gran Bretagna sulle leggi di "eguaglianza" fra orientamenti sessuali.

(Marco Tosatti - La Stampa) Le chiese in Gran Bretagna sono sempre più preoccupate per gli effetti delle leggi statali sull’omosessualità. Nelle settimane passate i giornali si sono occupati del caso di una coppia cristiana (non cattolica) obbligata ad abbandonare il suo ruolo di “coppia affidataria” perché non disposta a promuovere l’omosessualità. Del caso si è occupato il Daily Telegraph. Vincent Matherick e sua moglie Pauline sono registrati come genitori affidatari nella Cotea di Somerset; e sono anche “ministri” nella Chiesa Cristiana non conformista di South Chard. Le autorità li hanno informato che devono obbedire alle leggi che chiedono che loro trattino l’omosessualità come eguale all’eterosessualità. La coppia ha dichiarato al Daily Telegraph che non condannano, ma neanche trattano con indifferenza l’omosessualità, e che comunque a causa delle loro convinzioni religiose non possono promuoverla attivamente. Hanno tre figli nati dal matrimonio, e ne hanno avuti in affidamento non meno di ventotto altri. “Ci sentiamo di essere stati discriminati in quanto cristiani – ha detto Pauline – e molti altri si stanno trovando nelle stessa posizione”. Il cardinale Cormac Murphy O’Connor (nella foto) ha messo in guardia contro un modello di stato laico che cerca di escludere totalmente i principi religiosi. “La scelta dello stato di parteggiare per la laicità viene definita come neutralità, - ha detto – ed è usualmente giustificata da un appello all’eguaglianza…Ma questa è un’ideologia in se stessa, separare la religione dalla vita pubblica, col pretesto che la religione è fonte di divisioni…Se l’eguaglianza deve essere promossa sacrificando la libertà di manifestare la nostra religione, abbiamo motivo di porre in questione la natura di quell’eguaglianza. Non è certamente un’eguaglianza che riconosce adeguatamente la dignità comune di tutti”. Prima che venisse alla luce il caso dei Maverick, aveva fatto discutere la vicenda di un giudice, Andrew Mc Clintock, obbligato a dare le dimissioni dal tribunale che si occupa di problemi famigliari perché si era rifiutato di dare in adozione dei bambini a coppie omosessuali. Ed è di questi giorni un memorandum che le chiese britanniche hanno rivolto al governo, chiedendo che la legge che dovrebbe punire “l’incitamento all’odio sulla base di orientamenti sessuali” permetta “l’espressione delle opinioni tradizionali, di cristiani e di altri, sul comportamento sessuale, e di critiche conseguenti di particolari forme di comportamento o di stile di vita”. I cristiani che insegnano o predicano, e cercano di vivere secondo le norme cristiane “devono essere sicuri che l’espressione di opinioni forti sul matrimonio o sulla sessualità non sarà illegale”. Il suggerimento è che ci sia una chiara distinzione fra le critiche (di opinione) al comportamento, e la critica alle persone stesse.

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