Non aveva ancora compiuto 20 anni .
Almeno seimila gli abitanti di Paveh che hanno portato l'ultimo saluto a Makwan Moloudzadeh, il ragazzo giustiziato per il reato di 'lavat', ossia per aver avuto rapporti sessuali con una persona del suo stesso sesso. Tantissimi i giovani presenti Almeno seimila abitanti di Paveh, una cittadina del Kurdistan iraniano con 8.000 residenti, hanno partecipato ai funerali di Makwan Moloudzadeh, il giovane iraniano impiccato all'alba di mercoledì con l'accusa di sodomia. In un filmato diffuso dal comitato per l'abolizione della pena di morte in Iran si vedono 300 vetture entrare nel cimitero di Paveh. Tantissimi i giovani presenti alla cerimonia funebre.
Makwan Moloudzadeh è stato impiccato mercoledì mentre le autorità giudiziarie iraniane si erano impegnate a rivedere il processo. Il giovane curdo, che non aveva compiuto ancora 20 anni, è stato condannato a morte per il reato di 'lavat', ossia per aver avuto rapporti sessuali con una persona del suo stesso sesso. Makwan aveva avuto una relazione omosessuale all'età di tredici anni con un ragazzo di un anno più piccolo.
La Repubblica islamica viola con frequenza il trattato che vieta l'esecuzione di minori all'epoca del reato, pur essendo tra i firmatari.
-
Nessun commento:
Posta un commento