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giovedì 25 ottobre 2007

Gender Bender: Nudi, arrabbiati e liberati gli artisti riscrivono la storia.

Torna dal 30 ottobre al 4 novembre il festival promosso dal Cassero e stroncato dalla Curia. E va in scena persino al supermercato.


(Brunella Torresin - L'Espresso) Della scorsa edizione di Gender Bender, il festival che il Cassero gay and lesbian center dedica alla rappresentazione nelle arti del corpo maschile femminile e trans, si ricordano le polemiche suscitate da un articolo che contestava i finanziamenti pubblici a «spettacoli di pornostar mascherate da artisti», apparso su Bologna Sette (inserto dell´Avvenire e voce della Curia), e le code delle persone viceversa in attesa di acquistarne i biglietti - in tutto diecimila. Chissà come andrà quest´anno: attraversando cinema, teatro, arti performative e musica, Gender Bender ritorna dal 30 ottobre al 4 novembre. Coinvolge un gran numero di interlocutori istituzionali e privati (perché nessuno s´è poi spaventato delle polemiche); conferma i contributi di Comune (15mila euro), Regione e Provincia (10mila e 3mila) e Stato (10mila); si accredita come la proposta culturale di maggior eco e investimento del maggior circolo omosessuale d´Italia. E dopo tanto gridato scandalo, sconfina persino al supermercato: la Coop Officine Minganti il 31 ottobre ospita il recital di Gennaro Cosmo Parlato, i soci Coop possono acquistare biglietti scontatissimi per tutto il festival. L´edizione 2007, la quinta, è dedicata alle utopie e ai pionieri che resero indimenticabili le avanguardie degli anni ‘60 e ‘70. All´epoca «Tutta un´altra storia», tema di quest´anno, pareva a portata di mano e lo slancio utopistico tale da giustificare oggi il sogno di una piccola Hitler trans che, dal manifesto di Gender Bender, anziché pianificare massacri peli patate in cucina, pacificata raffigurazione di quiete domestica ed esistenziale. Il festival, diretto da Daniele Del Pozzo, anche collaboratore dell´assessore Guglielmi nell´organizza-zione della rassegna Bé, ruota attorno a un evento molto speciale, la proiezione di Rara (film) di Sylvano Bussotti, restaurato e con le musiche dal vivo composte dallo stesso autore per l´occasione (3 novembre ore 21 al Teatro Manzoni, sponsor la Fondazione del Monte), e al ciclo di filmati «Sissy Avantgarde» su «corpo sesso e politica nel cinema d´avanguardia 1964-1983», entro cui confluiscono i lavori di Marina Abramovic, Bruce Nauman, Yoko Ono e John Lennon, Vito Acconci, Luigi Ontani, Andy Warhol... Sono i pionieri: capaci di rappresentazioni sul piano della liberazione sessuale e della provocazione ancora dirompenti. Sylvano Bussotti, oltre a rimpiangere di non aver creato un´opera sul giovane Adolf Hitler «che faceva marchette come prostituto per uomini», raccontava ieri che in Rara, girato dal 1967 al 1969, appaiono le persone che frequentavano la sua «casa livingtheatralmente gay», a iniziare proprio da Julian Beck per continuare con Dacia Maraini, Laura Betti e Dario Bellezza, Cathy Berberian, Carlo Cecchi, Manuela Kusterman e una giovanissima Daria Nicolodi, poi attrice e moglie di Dario Argento, ripresa nuda e anche durante quel che Bussotti ha descritto come un «rapporto orale con una scultura di Mario Ceroli». Ma se un festival è dedicato alla rappresentazione del corpo non ci si può meravigliare che vi appaia la nudità - di pionieri ed eredi. Danza nudo Frans Poelstra, con Robert Steijn protagonista di Frans Poelstra, his dramaturg and Bach, il 30 ottobre ore 21 al Teatro San Martino. E si vestono e si spogliano Ann Liv Young e le altre due interpreti di Snow White, rilettura arrabbiata di Biancaneve, il 2 novembre ore 21 al Teatro San Martino, unico titolo vietato ai minori di 18 anni. Tra gli esordienti di «GB Entry», Gender Bender ospita la proiezione di due lavori in video, Dalla testa ai piedi di Simone Cangelosi e Crisalidi di Federico Tinelli (31 ottobre, ore 20.30 al Lumière). E Arcilesbica, con «Soggettiva», porta per la prima volta in Italia i reading di quattro scrittrici e performer inglesi: Sarah Waters, Stella Duffy, Ali Smith, Mary Dorcey.
Il programma completo su www.genderbender.it

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