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giovedì 25 ottobre 2007

Fumo di Satana nel monastero.

(Trotzky) Scandali sessuali, orge e crimini odiosi devastano pure i monasteri. Il principe delle tenebre avanza inesorabile. Il momento del suo trionfo si avvicina.
Gli orrori sono venuti alla luce quando Samuel Green, un affarista texano, si è infiltrato nel monastero del Cristo delle Colline, legato a un ramo dissidente della chiesa ortodossa russa.
L'ex affarista si è dato subito da fare, insidiando un novizio, che studiava nello stesso monastero in attesa di superare il prescritto periodo di prova.
Ricattata economicamente e minacciata di espulsione, la vittima si è vista costretta a cedere alle avance del falso monaco, ma dopo qualche tempo non ha più resistito ai sensi di colpa che l'assalivano e ha denunciato il sodomita alla polizia.
Samuel Green ha riconosciuto la sua colpevolezza ed è stato condannato a dieci anni di reclusione. La storia tuttavia non è finita lì. Poco dopo infatti altri monaci sono stati denunciati per aver violentato diversi bambini ed essere entrati a far parte di una organizzazione criminale.
La confessione religiosa da cui dipendeva il convento, costretta a risarcire le vittime di tanto scempio, ha rotto allora ogni rapporto con i monaci, mentre Hugo Brian Fallon, un monaco che non aveva voluto partecipare alle porcherie dei suoi confratelli, ha deciso di rompere gli indugi e vuotare il sacco.
Ha presentato pertanto un esposto dettagliato sulle attività che si erano svolte nel convento negli ultimi venti anni. Sono emerse a quel punto oscenità inimmaginabili, come i monaci che, incoraggiati dall'ex affarista a lasciarsi andare alle orge più sfrenate, facevano sesso tra di loro, esercitavano violenze di gruppo sui bambini, incuranti del terrore che si leggeva nei loro occhi, assumevano alte dosi di marijuana, per vincere le residue remore morali e, per ingannare i credenti che venivano a chiedere consiglio e indurli a sganciare più denaro, producevano lacrime finte su una icona che rappresentava l'immagine della Vergine, servendosi di un contagocce nel quale avevano versato della mirra.
Il quadro che ne risulta è terrificante. Un luogo di preghiera trasformato in un covo di masnadieri privi di scrupoli, che vivevano immersi fino al collo nel vizio e nella corruzione.
Al punto in cui siamo arrivati, nessuno crede più che sia possibile arrestare la fiumana di sporcizia che sta travolgendo tutto e tutti.

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