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giovedì 25 ottobre 2007

Scienziati 'creano' vermi omosessuali.

Al centro dello studio il C. elegans. I ricercatori dell'Università dello Utah hanno scoperto un 'interruttore' genetico nel cervello dei nematodi in grado di modificarne l'attrazione sessuale.

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Scienziati americani hanno cambiato l'orientamento sessuale di alcuni vermi. I ricercatori dell'Università dello Utah hanno manipolato geneticamente i nematodi, in modo che questi fossero attratti da animali dello stesso sesso. L'esperimento sui vermi omosessuali, pubblicato on line sulla rivista 'Current Biology', fa parte di uno studio che ha individuato nel cervello l'interruttore dell'orientamento sessuale. "Sembrano femmine, ma agiscono e pensano come maschi", dice Jamie White, fra gli autori dello studio. "Questo comportamento", cioè l'attrazione per lo stesso sesso, "è parte del loro sistema nervoso".

Insomma, "l'attrazione sessuale è legata a circuiti cerebrali comuni a entrambi i sessi di vermi", spiega Erik Jorgensen, direttore scientifico del Brain Institute dell'ateneo. Ma perché maschi e femmine si comportano in modo diverso cercando un compagno? "La ragione è che le stesse cellule nervose sono ricollegate per alterare la preferenza sessuale - aggiunge - Insomma l'attrazione deriva degli stessi circuiti cerebrali nei vermi".

E nell'uomo? Secondo l'esperto "un biologo dell'evoluzione considererebbe questo meccanismo come potenzialmente comune e alla base dell'attrazione sessuale. Non possiamo dire cosa questo significhi per l'orientamento sessuale umano, ma aumenta la possibilità che la chiave della preferenza sessuale sia 'installata' nel cervello". Certo, ammette lo studioso, "gli esseri umani hanno una volontà libera, e dunque questo quadro nell'uomo è molto più complicato".

Al centro dello studio il C. elegans, un verme utilizzato spesso negli studi e protagonista di ricerche 'da Nobel'. Il nematode non ha occhi, così l'attrazione è basata sull'olfatto. La maggior parte di questi animali è ermafrodita (con entrambi gli organi sessuali), mentre solo uno su 500 è maschio, e praticamente non esistono 'vere' femmine, ma i ricercatori considerano gli ermafroditi tali perché hanno figli. Gli ermafroditi non hanno necessità di accoppiarsi per riprodursi, ma se lo fanno - esclusivamente con un maschio - la loro progenie si moltiplica. I maschi, invece, devono trovare una compagna per riprodursi, e lo fanno acuendo l'olfatto, e sfruttando i feromoni.

I ricercatori hanno scoperto che l'attrazione coinvolge neuroni cerebrali fondamentali e accessori collegati all'olfatto e presenti nel cervello dei vermi. Non solo, nello studio i ricercatori hanno individuato un interruttore genetico in grado di modificare l'attrazione sessuale: agendo sul cervello dei vermi ermafroditi, i ricercatori ne hanno modificato l'inclinazione sessuale, rendendoli attratti non da maschi ma da altri ermafroditi. Dunque, concludono, il cervello è sessualizzato e i feromoni giocano un ruolo chiave.

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