Azione Gay e Lesbica: Regione Toscana ritiri lo spot.
(Apcom) - Azione gay e lesbica contro lo spot scelto dalla Regione Toscana per la campagna di comunicazione contro l'omofobia. 'L'orientamento sessuale non è una scelta', recita lo slogan sui manifesti sotto l'immagine di un neonato che indossa un braccialetto con la scritta "homosexual". Secondo Azione gay il messaggio "inquadra l'omosessualità in una concezione biologista, suggerisce un'idea genetica, quasi 'razziale', dell'omosessualità che contraddice la correttezza scientifica ed invita ad una tolleranza pietistica verso le persone ad orientamento omosessuale, mostrando lesbiche e gay come soggetti deboli che non scelgono le proprie vite". Azione gay e lesbica chiedono quindi "l'immediato ritiro della campagna e l'apertura di un dibattito serio tra istituzione e movimento senza l'intermediazione di nessun consulente scelto e pagato da un assessore".
"Pari indignazione" esprimono le associazioni anche nei confronti degli attacchi vergognosamente omofobi provenienti dal centro-destra, come sempre pronto ad attaccare, con toni beceri e violenti, tutto ciò che concerne lesbiche, gay e trans".
"Esprimiamo il nostro sconcerto - si legge poi in una nota -davanti al fatto che la Regione Toscana, nel produrre questa campagna, non abbia fatto tesoro dell'elaborazione politica e culturale del nostro movimento che pone al centro il concetto di autodeterminazione". Si tratta, concludono, del "vergognoso epilogo di un percorso", quello della Task Force LGBT della Regione Toscana, che "gestito in modo autoreferenziale e chiuso dall'assessore Fragai e dal consulente De Giorgi mette in campo azioni che riportano il dibattito sul tema dell'omosessualità indietro di almeno trent'anni, quando scienza, chiesa e politica disquisivano e decidevano sui corpi e sulle vite di lesbiche, gay e trans, quando cioè il movimento non era ancora nato".
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