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giovedì 25 ottobre 2007

Un milione di minori italiani extracomunitari.

(Antonello Piroso - La7) In Spagna ha destato sensazione un'aggressione razzista sulla metropolitana.
A Barcellona un giovane di 21 anni ha insultato e colpito una ragazza ecuadoriana. Tutto e' accaduto sotto l'occhio della telecamera nell'indifferenza degli altri passeggeri.
Il ventunenne, che ha precedenti penali per furto, non smetteva di parlare al cellulare mentre prendeva a calci la ragazza invitandola a tornare nel suo paese.
Il teppista ora e' libero perche' la famiglia dell'aggredita non ne ha chiesto esplicitamente l'arresto. Lui si giustifica affermando che era ubriaco, che ha chiesto scusa alla sua vittima e comunque dovra' comparire ogni 15 giorni davanti al magistrato.
Questo per dire che la malattia dell'intolleranza non ha confini in Europa.
Noi, i cosiddetti "ricchi", siamo sottoposti ad una grande pressione da parte di quanti vogliono lasciare il sud del pianeta. molti entrano regolarmente, altri sperano di regolarizzarsi nel tempo. L'insofferenza di alcuni di fronte a questo travaso multirazziale e' sotto gli occhi di tutti.
Intendiamoci: ci sono anche gli stranieri che delinquono. Sono un problema serio e drammatico che va affrontato in modo inflessibile. Perche' sono un pericolo per la societa' e per i cittadini perbene. Tutti i cittadini: gli italiani e gli stranieri in regola e perfettamente integrati.
La novita' e' un numero imprevisto: il milione di minori extracomunitari che ci saranno in Italia all'inizio del 2008, come annuncia la fondazione Agnelli.
Molti di questi bambini sono figli di extracomunitari ma cittadini del nostro paese. Nati qui e che cresceranno qui.
Insomma, l'Italia multietnica e' gia' arrivata, ed e' un bene.
Il giovane di Barcellona (e qui come lui ce ne sono parecchi) non potra' mai invitare questi ragazzi a "tornare nel loro paese". Perche' e' l'Italia il loro paese.

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