(Diario di una perfetta stronza blog) “Sviluppare la classe creativa di una comunità significa anche rimuovere quegli ostacoli che ne impediscono la libera e piena espressione, ed in primis le discriminazioni che colpiscono le persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender)”.
Persino READY, Rete di Comuni, Province e Regioni italiane impegnate contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere riesce a diventare per una volta oggetto di polemica, clericale, politica, cittadina, contradaiola con stampa infuocata annessa al seguito. Che in Italia enti pubblici locali affrontino temi come “Omofobia e servizi pubblici: scuola, sanità, sicurezza” – “Disabilità ed omosessualità” – “Omosessualità e vita quotidiana”-“L’omosessualità nella scuola italiana” –“ La salute delle persone lgbt” – “Diritti, discriminazioni, violenza”, quello, poco importa a nessuno. L’Italia è un paese vecchio, polemico, mai tollerante, né tantomeno, creativo.
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