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venerdì 5 ottobre 2007

Il no di Benedetto XVI all' oscuramento della legge naturale.

(Maurizio Di Giacomo - Agenzia Radicale) Benedetto XVI ha lanciato, oggi, un forte appello alla mobilitazione contro l'oscuramento della legge naturale e contro il rischio di ferire alle fondamento lo stesso ''ordinamento democratico''. Il Papa ha preso lo spunto del discorso alla Commissione Teologica Internazionale che sta da tempo elaborando un suo documento sulla legge naturale.
Egli è partito dal peso crescente nelle decisioni istituzionali civili del ''relativismo etico'' in cui ''alcuni vedono addirittura una delle condizioni principali della democrazia perché il relativismo garantirebbe la tolleranza e il rispetto reciproco delle persone''.
Ma ''se così fosse - sono ancora le parole del Papa - la maggioranza di un momento diventerebbe l'ultima fonte dell diritrto. La storia dimostra con grande chiarezza che le maggioranze possono sbagliare. La vera responsabilità non è garantita dal consenso di un gran numero, ma solo dalla trasparenza della ragione umana, alla Ragione creatrice e dall'ascolto comune di questa Fonte della nostra razionalità''.
In tale contesto il Papa ha invitato a una mobilitazione che coinvolga non solo i cattolici, ma anche i cristiani in genere e i laici di buona volontà. ''Se per un tragico oscuramento della coscienza collettiva - ha sottolineato il Pontefice - lo scetticismo e il relativismo etico giungessero a cancellare i principi fondamentali della legge naturale, lo stesso ordinamento democratico sarebbe ferito radicalmente nelle sue fondamenta''.
''Contro questo oscuramento, che è crisi della civiltà umana ancora prima che cristiana - ha proseguito - occorre mobilitare tutte le coscienze degli uomini di buona volontà, laici, o anche appartenenti a religioni diverse dal Cristianesimo perché insieme e in modo attivo si impegnino, a creare, nella cultura e nella società civile e politica , le condizioni necessarie per una piena consapevolezza del valore inalienabile della legge morale naturale''. ''Dal rispetto di essa dipende - ha concluso - infatti l'avanzamento dei singoli e della società sulla strada dell'autentico progresso in conformita' con la retta ragione che e' partecipazione alla Ragione eterna di Dio''.

Fin qui il Papa. Nei prossimi giorni bisognerà monitorare con attenzione chi nell'area cattolica e quella cristiana in generale (e anche fra i laici ) sarà disposto a seguirlo a livello concreto.




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1 commento:

Anonimo ha detto...

la legge naturale non permetterebbe neppure il celibato totale e la castità perfetta (per il Regno dei Cieli) perchè il mondo sparirebe ed è contro -natura....
dobbiamo arguire che i preti sono tutt contro natura?