(Queerblog) In vista delle elezioni presidenziali americane - fissate per il 2008 - si acuisce la battaglia per le nomination e la questione dei diritti lgbt entra furiosamente nell’agenda politica, per i democratici (con le polemiche su Hillary meno liberal del solito e fredda sui matrimoni gay), ma anche nel campo repubblicano.
Per la prima volta ci sarebbe la possibilità di vedere due candidati alle elezioni ben disposti sul temi dei diritti gay, se si confrontassero appunto Hillary e Rudolph Giuliani. Ma la candidatura dell’ex sindaco di New York non è scontata a causa della destra cristiana, che non lo appoggia. Il suo avversario più pericoloso è Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts e mormone, non proprio un sostenitore del matrimonio gay (che pure dovette subire quando guidava lo stato sulla East Coast).
Contro Romney si stanno muovendo, e non a caso, i gay del partito repubblicano, riuniti nell’associazione Log Cabin per la prima volta hanno la possibilità di sostenere un candidato (Giuliani) perfetto per la loro piattaforma, conservatore in economia e liberal sui diritti civili. E dunque sparano a zero su Romney con una campagna lanciata anche via Internet. Magari otterranno qualche risultato.
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