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venerdì 5 ottobre 2007

Bologna: Paura per il corteo del Crash.

( online@quotidiano.net) SABATO A Bologna arriveranno i duri dei centri sociali di tutta Italia, lala più irriducibile della galassia antagonista. L'allarme, riferito da fonti dei Servizi, è giunto alla Questura alla vigilia del comitato per l'ordine pubblico che nel tardo pomeriggio di ieri si è riunito per valutare gli aspetti di ordine pubblico della manifestazione convocata dal collettivo Crash contro il modello cofferatiano. I segnali giunti da Roma non sorprendono: tra le 112 sigle di centri sociali e collettivi di Bologna e di tutta la penisola che hanno già dato la loro adesione alla manifestazione figurano infatti nomi dal passato burrascoso.
E CON QUESTE premesse che alle 18, attorno al tavolo presieduto dal prefetto Vincenzo Grimaldi, si sono ritrovati il questore Francesco Cirillo, i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza e la presidente della Provincia Beatrice Draghetti. Come annunciato, il sindaco Cofferati non si è presentato né ha delegato alcuno a rappresentare il Comune. Il vertice è durato poco più di un'ora e ha deliberato di dare delle prescrizioni al percorso ipotizzato nel preavviso depositato 10 giorni fa da Giuseppe, portavoce di Crash. Un tragitto, va ricordato, che prevede il concentramento in piazza Nettuno alle 15 e un corteo per le vie Indipendenza, dei Mille, Marconi, Barberia, DìAzeglio e viale Panzacchi fino alla caserma Staveco, dove è stata ventilata una occupazione. Questa mattina la Questura notificherà le prescrizioni al collettivo. L'impressione è che da piazza Roosevelt arrivi un invito alla distensione, una mano tesa: «La manifestazione in quanto tale certamente non è vietabile osserva il capo di gabinetto Matteo Piantedosi . Ci sono state elaborazioni rispetto alle criticità del percorso». Preoccupazione? «E' un appuntamento aggiunge da seguire con l'attenzione che mettiamo a tutte le iniziative, come abbiamo sempre fatto».
IERI Cofferati ha nuovamente spiazzato tutti con un doppio invito, al prefetto e al collettivo che sabato guiderà il corteo contro il primo cittadino. Grimaldi, ha spiegato il sindaco, «mi ha scritto stamattina (ieri, ndr) una lettera molto garbata; l'ho ringraziato e gli ho risposto dando la mia disponibilità a incontrarlo quando vuole fuori dal Comitato». Non solo, Cofferati ha anche chiamato a un faccia a faccia diretto i responsabili di Crash: «Se gli organizzatori della manifestazione di sabato vogliono incontrare il sindaco e parlare dei loro obiettivi e delle loro rivendicazioni, sono disponibile». L'apertura coglie decisamente di sorpresa gli attivisti plurisgomberati da Palazzo d'Accursio. «Se ci arriverà una richiesta la valuteremo in modo collegiale, non decido certo io da solo dice Pino De Biase, volto storico del collettivo . Noi sono anni che cerchiamo di aprire una trattativa e pur avendo fatto molte iniziative dal sindaco non è mai arrivato un cenno. Vedremo...».
INTANTO, si è messa in moto la macchina che sabato porterà a Bologna, con treni e pullman, i manifestanti. Via Internet sono già stati fissati appuntamenti alle stazioni di Torino, Milano, Modena, Parma e Pisa. Gruppi numerosi giungeranno anche da Bergamo e Livorno. «Se non vengono posti limiti al corteo sarà una manifestazione tranquilla», prevede Domenico Mucignat del Tpo. In piazza Maggiore c'è il Congresso eucaristico: «Ma gli orari dice non combaciano». Comunque, ne conviene Mucignat, «a Bologna cè un clima di tensione; ma non da ieri, da quando Cofferati ha dato questo imprimatur securitario alla sua politica. E' lui che tiene la città in tensione continua».






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