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venerdì 5 ottobre 2007

Expo 2015/ Il sindaco Letizia Moratti: "Siamo già pronti". Ma l'opposizione attacca, solo un'illusione.

(Affari italiani) Expò 2015: un'occasione o solo un’illusione? Sappiamo quanto la Sindaca Moratti si stia spendendo per Expò 2015. E, visto che la politica degli altri annunci si è rivelata fallimentare (dal ticket sul traffico, ai Rom, all’ordine pubblico), su questo, solo su questo la Moratti si gioca tutto. Come una giocatrice di poker che sappia di non avere carte fortissime, o che tema le carte dell’avversario, deve bluffare, e deve farlo con una certa professionalità per non essere scoperta. In effetti la contendente Smirne, dapprima vista con sufficienza, è tutt’altro che avversaria debole esprovveduta.Ha dalla sua la bellezza di una città sia geograficamente che storicamente ben dotata; una città oggi con un volto moderno e in rapida trasformazione.

Testimonial di un paese, la Turchia, che, per molte ragioni, rappresenta un partner molto corteggiato dai paesi occidentali e dagli stessi paesi asiatici: perché anello di congiunzione tra diverse culture e società, con forti legami nel mondo islamico, ma con una chiara vocazione a occidentalizzarsi; desideroso di entrare in Europa, ma senza perdere le proprie tradizioni; e che dal voto politico della scorsa estate è uscito con un irrisolto mix di propensione democratica e di integralismo.
Molti paesi, a cominciare dagli Stati Uniti d’America, che in Turchia hanno basi strategiche di primaria importanza, rifletteranno a lungo al momento della scelta tra Milano e Smirne, influenzando con la loro decisione amici e partners. Ma anche altri potenti opinion leaders, come oggi la Cina, cui la Moratti ha dedicato di recente un apposito viaggio, metteranno sulla bilancia l'opportunità di tenere un rapporto amico con la Turchia, paese dello stesso continente asiatico, e la delusione per il trattamento riservato di recente alla comunità cinese dalla Amministrazione di Milano… Per non parlare del Vaticano e delle sue influenze che, per bocca del papa, nel corso del viaggio in Turchia del 2006, manifestò apertamente una propensione alla candidatura di Smirne.

Stando così le cose ci aspetteremmo una Moratti alla ricerca del massimo di concordia possibile sulla candidatura di Milano.
Ma è così? Non passa giorno che la Sindaca non attacchi quel Governo che dovrebbe sostenerne le ragioni (e che pure finora si è mosso con coerenza su Expò a Milano); che non si distingua dal Governatore Formigoni, pure sulla carta impegnato in suo sostegno; e che non deluda le attese dello stesso Consiglio Comunale, suo più che naturale alleato, eppure tenuto all'oscuro dei piani e dei progetti che dovrebbero illustrare l’Expò e la candidatura di Milano.Un milione di euro sono i fondi stanziati dalla Giunta per questo obiettivo: da spendere in progettazione, in gestione della immagine di Milano, in viaggi di presentazione della candidatura. Non sappiamo quasi nulla della prima, poco della seconda, e anche sui viaggi c’è da stendere un velo pietoso: organizzati in fretta, all’insegna dell’improvvisazione, con incontri poco qualificanti (vedasi l’ultimo viaggio in Cina). Quella che per Milano sarebbe certamente un’occasione (per gli stanziamenti di cui disporrebbe, il ritorno d’immagine, il numero dei visitatori previsti) rischia di trasformarsi nella ennesima illusione.

Se davvero la Sindaca Moratti tiene a questo evento, e non potrebbe ssere diversamente, cambi subito registro: più aperta e collaborante con il “suo” Consiglio Comunale, più coerente e dialogante con il Governo, più attenta e credibile con i Paesi che dovranno esprimere il voto nella prossima primavera.

Giuseppe Landonio
(Consigliere comunale di Milano gruppo Misto)






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