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venerdì 5 ottobre 2007

Attacco Forleo-De Magistris. Mastella furioso.

Ad “Annozero”, nel salotto televisivo di Santoro, va in scena l’appello del Gip Forleo e del pm De Magistris: «Pressati e isolati». La durissima replica di Mastella.

(Momento Sera)
Si riaccende lo scontro tra magistratura e politica. Nell’arena televisiva di Michele Santoro, ad “Annozero”, il Gip Clementina Forleo e il pm Luigi De Magistris, vengono fuori allo scoperto e accusano platealmente di subire pressioni e di essere isolati – anche da alcuni colleghi – per colpa delle loro iniziative. Un j’accuse che manda su tutte le furie Mastella.

«Al di là delle ispezioni del ministero, di cui io rispetto l’esito», afferma il Gip di Milano Forleo parlando del trasferimento del pm di Catanzaro, De Magistris, voluto dal ministro di Grazia e Giustizia Clemente Mastella, «sta subendo intimidazioni e pressioni per aver scoperchiato pentole che non andavano scoperchiate e per aver finalmente lumeggiato sulle cosiddette “toghe lucane”. Sento il dovere di intervenire come magistrato che, come il collega De Magistris e tanti altri colleghi che operano su quel territorio difficile, ha avuto la sventura di imbattersi più di una volta nei cosiddetti poteri forti o meglio negli interessi collegati a questi poteri forti. Sono qui anche come cittadino e come donna del Sud perché ben conosco realtà simili in cui De Magistris e colleghi si stanno imbattendo nel meridione». «Dopo aver assunto scelte scomode – continua imperterrita la Forleo - io e altri colleghi ci siamo ritrovati a non avere più inviti a pranzo o a poter andare anche al cinema. Poi, i consigli sono tanti; anche oggi qualcuno mi ha telefonato raccomandando: sii prudente. Ma spesso il giudice è lasciato solo anche dai suoi stessi colleghi».

Nel corso della puntata va poi in onda un’intervista allo stesso pm Luigi De Magistris, il quale si dice convinto «di aver subito uno stillicidio di intimidazioni e pressioni proprio dagli ambienti istituzionali da quando ho cominciato a occuparmi di determinate inchieste. E l’ho segnalato alle sedi competenti. A me non piace il magistrato etico che cerca il consenso dell’opinione pubblica. Le polemiche fanno un pò parte del lavoro. Può anche essere pesante, ma è una cosa assolutamente naturale». «Da circa tre anni e alcuna senza soluzione di continuità – dice De Magistris - sono sottoposto ad ispezione. Ciò da un lato conferma la bontà del lavoro investigativo e processuale che uno sta facendo, dall’altro che ormai da un paio d’anni trascorro un paio di giorni alla settimana a dovermi difendere, soprattutto il sabato e la domenica». Allo stesso tempo però il magistrato segnala di aver ricevuto minacce di tipo classico - «pochine» -: lettere o proiettili. Il pm conferma di avere una vettura blindata «che mi viene fornita senza benzina: devo metterla io».

Solo il giorno dopo arriva la replica del ministro di Grazia e Giustizia, il quale indice un’apposita conferenza stampa a Roma, nella sede del suo partito, l’Udeur. «Premetto che non ho visto la trasmissione di Santoro - attacca Mastella - ma la verità è che da quando ho lasciato “Annozero” per le mie convinzioni (episodio avvenuto nella scorsa stagione durante una puntata sui Pacs, ndr), sono stato oggetto di un vero e proprio linciaggio, ricevendo anche minacce molte serie alla mia persone. Vi invito a considerare queste cose». «Non ho mai chiesto censure - aggiunge il Guardasigilli -, vengo dalla scuola cattolica per cui il dubbio è permanente. Dico ai consiglieri Rai, e non è una minaccia ma una valutazione, che gli italiani avranno anche le scatole piene se ogni sera si parla di me piuttosto che dei problemi reali del Paese. O il Consiglio di amministrazione Rai dà una regola di comportamento, o attiveremo strumenti parlamentari sfiduciando questo Cda. A questo punto non abbiamo alternative».

Nel corso della mattinata arrivano poi diversi commenti all’accaduto. Claudio Cappon, direttore generale della Rai, dice di aver «seguito con molta attenzione la puntata di “annozero”. Le valutazioni in merito al programma, anche dal punto di vista editoriale, le faremo successivamente in Consiglio. Immagino che farà parte dei temi del prossimo Cda».
Interviene anche il presidente del Consiglio Romano Prodi: «Nella puntata di “Annozero” mi sembra che non vi si possa riscontrare nulla di serio, professionale e appropriato per una trasmissione che riguarda la giustizia».






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