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venerdì 5 ottobre 2007

Bertinotti si dà al teatro e interpreta Calamandrei.

Il titolo dello spettacolo è "Vietato digiunare in spiaggia".
Il presidente della Camera reciterà l'arringa che Calamandrei fece nel '56, qualche mese prima di morire, in difesa di Dolci: "Una delle figure di riferimento nella mia formazione della non violenza"
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(@quotidiano.net) Il 16 ottobre al Teatro Valle di Roma, esordio con tutti i crismi, anche ideologici del presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che reciterà nel ruolo di Piero Calamandrei, padre della patria, tra le più carismatiche personalità della sinistra italiana. Uno spettacolo importante per il suo valore civile, riferisce «La Repubblica», prima ancora che per quello estetico.

"È vietato digiunare in spiaggia», questo il titolo dello spettacolo, infatti parla, a dieci anni dalla morte, di Danilo Dolci, sociologo, sloveno che fece molto per il Sud, pacifista, figura quasi gandhiana che si spese contro la miseria e la mafia.

"Ho accettato questa prova perchè considero Danilo Dolci una delle figure di riferimento nella mia formazione della non violenza -spiega il presidente della Camera-. Dolci fu un punto d'eccellenza del pacifismo italiano e incarnò la speranza di rinascita del Mezzogiorno». Fiero, dunque, di rendergli omaggio, Bertinotti reciterà l'arringa che Calamandrei fece nel '56, qualche mese prima di morire, in difesa di Dolci accusato di aver messo in piedi in Sicilia uno sciopero «all'incontrario», coi lavoratori disoccupati che invece di incrociare le braccia costruirono una strada in campagna.

Dodici minuti tesi e suggestivi, con riferimenti all'articolo 4 della Costituzione e all'Antigone. «Le parole di Calamandrei -dice Bertinotti- sono per me sempre una grande emozione».






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