(Everyone group) Le nuove norme italiane sulla Sicurezza sono illegittime e contrastano sia con la Direttiva del Parlamento Europeo 2004/38/CE, sia con le leggi internazionali che proteggono le minoranze.
Le nuove norme in materia di espulsioni dei cittadini comunitari sono illegittime e discriminatorie nel loro corpus, in quanto sono state elaborate ad hoc per discriminare e colpire i Rom senza tener conto in alcun caso che si tratta di una minoranza protetta da Carte, Dichiarazioni e Convenzioni internazionali quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli - Carta di Algeri (4 luglio 1976), il Patto Internazionale sui diritti economici, culturali e sociali dei Popoli, la Convenzione di Copenaghen (1993), la Risoluzione O.N.U. 1992/65, "Protezione dei Sinti e dei Rom", la Risoluzione del Parlamento Europeo 2005/2008/INI. Tali documenti di legge statuiscono che Rom e Sinti necessitano di una protezione speciale in quanto soggetti attualmente a marginalizzazione, segregazione, discriminazione e persecuzione. La povertà e l'emarginazione, motivo fondamentale su cui si basano i provvedimenti di espulsione, sono in realtà gli 'obiettivo che le norme internazionali si prefiggono di combattere e e nessun provvedimento punitivo dell'indigenza può essere definito legittimo, ma piuttosto, secondo la giurisprudenza internazionale "criminale". Ecco una delle nuove norme che consentono alle autorità di espellere un cittadino dell'Unione:
- Cessazione delle condizioni che determinano il diritto di soggiorno per cui si può continuare a permanere sul territorio dello Stato. Nel caso del reddito, bisogna "dimostrare di possedere risorse economiche sufficienti derivanti da fonti lecite e dimostrabili".
E' un anacronismo, un raggiro subdolo elle leggi internazionali, perché i Rom non posseggono da secoli risorse economiche sufficienti all'autosostentamento a causa della discriminazione. Quindi, secondo le nuove norme, le loro condizioni economiche (che dovrebbero consentirgli di soggiornare in Italia) non "cessano", ma non sono in realtà mai esistite. Quello che la nuova normativa afferma è che "la povertà è motivo per cui non è riconosciuta la libera circolazione dei cittadini dell'Unione negli Stati membri".
Una legge discriminatoria, incivile, criminale. In realtà la Direttiva del Parlamento Europeo 2004/38/CE intima agli Stati membri dell'unione un atteggiamento esattamente contrario, all'articolo 28, "Protezione contro l'allontanamento", punto 1:
1. Prima di adottare un provvedimento di allontanamento dal territorio per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza, lo Stato membro ospitante tiene conto di elementi quali la durata del soggiorno dell’interessato nel suo territorio, la sua età, il suo stato di salute, la sua situazione familiare e economica, la sua integrazione sociale e culturale nello Stato membro ospitante e importanza dei suoi legami con il paese d'origine.
Situazione familiare ed economica e grado di integrazione sociale sono in realtà secondo la Direttiva, come l'età e lo stato di salute, motivi che proteggono il cittadino contro l'allontanamento. Bisogna che la nuova normativa sule Sicurezza, discriminatoria e illegittima, approvata dalle Istituzioni italiane, sia condannata e annullata con urgenza dalla Autorità europee.
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