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lunedì 10 dicembre 2007

Sport: Il trionfo dello sci salernitano.

(La Città) Nell’immaginario collettivo della disciplina, rischiano la sorte della nazionale giamaicana di bob, immagine da pubblicitá allegra e riuscita. In un posto di mare però ci può stare anche lo sci. Ambizione fuori luogo? Chissá. Intanto lo sci a Salerno, sotto forma di vera e propria societá, c’è dal 1995. Tutto iniziò per gioco, anzi per la voglia di sognare in anticipo la neve che albergava in due signori in uno studio legale, che ogni tanto si affacciavano alla finestra e sognavano di uscire da codici e pandette per inforcare gli sci e scorrazzare su una pista. Arrivò il nome: Top Time Sci Club Salerno. Cinquanta i soci di partenza, cioè i veri e propri fondatori. Nel giro di poco tempo, ci sono i primi atleti che fanno punteggio Fisi. Non ci sono solamente le gare. Ma intanto il gruppo si consolida e si espande. C’è Roberto Malinconico, responsabile della squadra di sci alpino. Ci sono i fratelli Piazza, maestri a Bolzano e partecipanti con Luca Cestari alle gare trentine per nome e per conto del club salernitano. Ed ancora Giso Amendola, Aldo Avagliano, Giuseppe Alfieri, Carlo De Santis, Paolo De Riso, Valerio Casilli, Andrea Esposito, Andrea Conforti, Antonio Scocozza, Raffaella Juliano, Leonardo De Rosa, Raimondo Malinconico, Roberto De Riso, Enzo De Sio, Antonio Pepe, Pasquale Visconti, Pippo Vano, Peppe Scimone, Floriana Scarlato, Dario Rumma, Maria e Stefania Santoro e tanti altri ancora. Il presidente Guido Pepe può ritenersi soddisfatto. Sono passati dodici anni ed i passi in avanti sono stati fatti, arricchendosi con ulteriori sezioni: snowboard, free ride e persino la vela. La squadra agonistica di sci è adesso folta. La compongono Alfieri, Bellizzi, Bernabei, Brancaccio, Carfora, i due Casilli, i due Cestari, i tre De Riso, De Santis, Esposito, Juliano, Lardieri, Leporini, Malinconico, Manzi, Morlicchio, Pepe, Petillo ed i due Quattrucci. C’è persino il tocco internazionale grazie alla presenza in organico di Ellen Pokutova. Tutto nacque per gioco ma a distanza di quasi tre lustri si può dire che quell’idea di partenza è stata portata avanti nel migliore dei modi. Roba da ricchi? Può essere. Ma nello sport non si va tanto per il sottile, distinguendo tra ricchi e poveri. L’importante è esserci. Salerno c’è ancora nello sci.

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