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lunedì 10 dicembre 2007

Iran, il regime arresta gli studenti che protestano per le strade.

Nel frattempo l'ONU condanna l'esecuzione di Makwan Moloudzadeh.

(La manica tagliata) Anche gli studenti in piazza contro il regime di Teheran. Alcune decine di loro sono state arrestate nei giorni, e il giorno successivo una folla di studenti universitari riformatori si è radunata per reclamarne l'immediata liberazione. In linea con le peggiori e sanguinarie dittature il regime iraniano si accanisce contro i giovani e gli studenti capaci di portare linfa nuova nel vecchio e corrotto regime, e meno intenzonati a sopportarne gli abusi. Nel frattempo, dopo l'assassinio di un altro giovane, ritenuto omosessuale e impiccato dopo essere stato graziato, il cui funerale ha radunato una intera città, l'ONU ha condannato l'esecuzione. Il giovane, Makwan Moloudzadeh, nemmeno ventenne, è stato impiccato per un rapporto omosessuale avuto all'età di 13 anni con un quasi coetaneo. Nel comunicato delle Nazioni Unite si ricorda all'Iran, come se al regime importasse, che le convenzioni internazionali proibiscono la pena di morte nei confronti di minori o quando il reato è stato commesso prima dei diciotto anni. Come se importasse, appunto.

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