(Ivan Scalfarotto) Nell'attesa, come dice qualcuno qui a Mosca, di lanciare una federazione con la vicina Bielorussia e proclamarsi capo del nuovo stato, Putin sorprende tutti ancora una volta e decide di appoggiare la candidatura di (più semplicemente potremmo dire che decide di nominare quale suo successore) un personaggio di alto profilo piuttosto che di un semplice prestanome. Si tratta di Dmitry Medvedev, primo vice-primo ministro, un fedele del presidente ma conosciuto e stimato anche all'estero, presidente del colosso dell'energia Gazprom, classe 1965: da noi sarebbe di gran lunga il più giovane di tutti i ministri del governo Prodi.
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Ndr. L'amico Scalfarotto dimentica di aggiungere che è pure un bell'uomo.
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