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mercoledì 21 novembre 2007

Il "chierichetto" di Ciao Darwin e i gay di sinistra e di destra.

Non capita tutti i giorni di poter avere un pò di visibilità.
Le occasioni sono poche e se non ci sono si devono inventare, come nel caso del ragazzo suicidatosi a Roma.
Questa volta l'appiglio l'ha dato il "chierichetto" veneto, socio fondatore di un circolo di Forza Italia e buttato fuori dal coro della sua chiesa dal parroco perchè gay o forse perchè l'ha urlato ai quattro venti nel corso della trasmissione "Ciao Darwin", contravvenendo così ad uno dei fondamenti basilari della chiesa: "Si fa... ma non si dice".
Cosa si aspettava gli facesse il suo parroco? I complimenti...?
Il ragazzo o è ingenuo o è confuso (cosa rilevabile dall'intervista rilasciata a GayNews) un perfetto qualcos'altro...
E anche qui, diciamocela tutta, un certo odore di bruciaticchio si sente, quasi vi fosse dietro una regia "occulta".
Ovvie le prese di posizioni da parte di tutti, e non solo gay, da sinistra a destra.
Tutti si sono gettati sull'osso per avere una propria parte di visibilità, soprattutto da parte dei più piccoli ed insignificanti. E via coi comunicati, singolarmente accomunati dall'essere scritti tutti in terza persona.
Peccato che questa visibilità non glie l'abbia data nessuno... monopolizzata com'era dai soliti "giganti"... addirittura con un tentativo di "conversione" nei confronti del ragazzo da parte di Alessandro Zan dell'Arcigay veneto.
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OMOFOBIA in Provincia di Padova comunicato stampa dalla Rosa Arcobaleno.
Per la Rosa Arcobaleno, associazione gay socialista, è scandaloso quello che è successo ad Este, in provincia di Padova, dove un ragazzo (Alberto Ruggin, 21 anni), dopo un pubblico coming out, si è visto espellere dal coro della sua parrocchia.Il presidente della Rosa Arcobaleno, Luca
Liguoro, si congratula con il ragazzo per il suo coraggioso coming out e solidarizza per l'odiosa cacciata dalla parrocchia constatando "una nuova inquisizione della Chiesa Cattolica nei confronti di Omosessuali e Lesbiche" Sperando che il vescovo di Padova Mons. Antonio Matiazzo possa
sconfessare l'atto omofobo del parroco di Este, Liguoro, invita i tanti omosessuali credenti e cattolici a seguire l'esempio del giovane Ruggin e di fare coming out anche nelle proprie parrochie cosi chè " sarà impossibile cacciare dai luoghi di culto un esercito di frequentatori, chierichetti e preti gay".
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Gay Liberali di Centrodestra
COMUNICATO STAMPA
Oliari (GayLib): "La solidarietà di Galan a Alberto è per noi importante: il centro-destra deve essere davvero il popolo delle libertà".
"Apprendiamo con soddisfazione la dimostrazione di solidarietà espressa dal governatore del Veneto Giancarlo Galan ad Alberto Ruggin, militante di Forza Italia recentemente discriminato in chiesa per via del suo orientamento sessuale". Lo afferma in una nota Enrico Oliari, presidente di GayLib (gay liberali di centrodestra), il quale sostiene che "il segnale lanciato da Galan è per noi importante, perché in epoca di strani dialoghi cavallereschi noi di centrodestra abbiamo realmente bisogno di sentirci il popolo delle libertà, anche di quelle delle persone omosessuali". "Vorrei - ha concluso Oliari - che il coraggio e la testimonianza di Alberto diventino per Forza Italia lo stimolo a lottare per il riconoscimento dei diritti dei gay e delle coppie omoaffettive, cose che già sono realtà nel resto d'Europa".

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