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mercoledì 21 novembre 2007

A Massa un albergo per i gay.

Il progetto di un antiquario olandese e del marito. I due sono innamorati della zona e pensano di investire nel turismo. Altra idea: un centro internazionale di bridge.

(Il Tirreno) Vive ad Amsterdam, è proprietario di una delle più prestigiose gallerie di arte e antiquariato della città olandese, gira il mondo, ha mille interessi. Ma il suo cuore è a Massa: anzi sulle sue colline, Antona e San Carlo. Ad Antona ha preso casa e ha festeggiato, nell’aprile scorso, il suo sessantacinquesimo compleanno con una clamorosa festa con ottanta invitati olandesi arrivati appositamente in aereo e rock band arrivata su un’Oldsmobile. Nel vicino borgo di San Carlo, invece, pensa a creare un nuovo business turistico. Altrettanto clamoroso.
«Sì, siamo innamorati di questa zona», dicono Hans e Wim Hangard, suo marito - la coppia vive insieme da 16 anni e da quattro si è regolarmente sposata davanti alle autorità olandesi - che ad Antona hanno acquistato due grandi case, dove tornano appena i loro impegni lo consentono loro.
Mister Becker è un tipo che riesce a coniugare affari e passioni con una semplicità disarmante. Pari a quella con cui non nasconde la propria omosessualità in un paese pur sempre un po’ bacchettone come il nostro.
Così, per unire l’utile al dilettevole, ha avviato trattative per acquistare l’hotel San Carlo, nell’omonimo borgo termale. Trattative ormai vicinissime alla conclusione.
E per quell’albergo con una trentina di camere, ristorante, grande vista sui colli massesi, Hans Becker ha un sacco di idee e progetti da tirar fuori dal cassetto della sua inventiva.
«Mi interessa molto questa operazione - dice Hans nel suo italiano non perfetto ma chiaro - l’albergo potrebbe diventare un centro in cui svolgere tornei di bridge di livello locale e internazionale; oppure un punto di riferimento per i tantissimi cicloturisti olandesi».
Ma soprattutto, prosegue Becker, l’hotel di San Carlo potrebbe diventare un «luogo dove gli omosessuali si trovano a loro agio». Sì, un hotel gay-friendly in cui pregiudizi e facili ironie siano banditi, un resort dove chi viaggia con un partner del suo stesso sesso non si senta discriminato o mal visto. Ma, al contrario, ben accolto. «Sarebbe bello - prosegue Becker che in Olanda come negli Stati Uniti e in tutta Europa si sapesse che qui, ad Antona, c’è un albergo capace di accogliere una clientela di questo tipo».
Ma mister Hans - da uomo che sa come si fanno gli affari - sta con i piedi per terra e avanza a piccole tappe. «Ho tante idee per San Carlo, voglio però verificare se ci sono le condizioni per concretizzarsi».
Nell’attesa - Hans non ha fretta, ormai conosce bene come vanno le cose in Italia - lavora alla definizione del contratto di acquisto dell’albergo e moltiplica i suoi sogni-progetti. Pensa anche alla possibilità di ampliare l’hotel creando alcune suite per gli ospiti.

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